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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
siamo nella merda in ogni caso...finché resisto ok, poi porrò fine alla mia esistenza con grande gaudio.
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Non funziona nulla sanità,burocrazia,17 mesi per prendere dei soldi,raccomandazioni conoscenze dovunque.detesto la politica ma il reddito di cittadinanza da una mano sicuramente,anche se molti ci speculano.se sapessi l'inglese bene comunq mi sarei trasferito all estero.e se questa pandemia quest anno non termina.questo stato non so come si può risollevare.ce il petrolio a quasi 100 euro e la benzina continua a salire.luce e gas alle stelle.
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re: Una vita da disoccupati
Giuro su Dio che se quest’anno perdo il lavoro la faccio finita, no all’eutanasia si a una vita di m mi raccomando
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re: Una vita da disoccupati
Il peggio deve decisamente arrivare ma siete troppo pessimisti a barattare la vostra vita solo x un lavoro
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re: Una vita da disoccupati
Dimmi a che serve vivere nel caso in cui si debba solo pensare ad arrivare a fine mese
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re: Una vita da disoccupati
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Credo di essere ormai esaurito dal lavoro, faccio fatica a sopportare i ritmi e le persone con cui lavoro non aiutano, ti stressano e ti spremono come un limone.
Un giorno o l'altro impazzisco e mando a fanculo tutto. |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
"Il governo belga ha approvato la settimana lavorativa di 4 giorni. Gli accordi raggiunti dopo la trattativa al comitato ministeriale prevedono la distribuzione delle ore lavorative standard di un lavoro a tempo pieno in 4 soli giorni, di fatto
garantendo un giorno in più di riposo alla settimana mantenendo lo stipendio invariato. I lavoratori hanno la possibilità di decidere in che modo organizzare il proprio orario lavorativo, ed eventualmente optare per schemi settimanali variabili, ovvero decidere di lavorare maggiormente una settimana in modo da poter avere più libera quella successiva, a seconda degli accordi con il proprio datore di lavoro. Questo potrebbe generare una miglioramento della qualità della vita e soprattutto nella gestione della proprio vita privata: la flessibilità dell'orario è infatti pensare per essere un supporto alla genitorialità, soprattutto nelle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori." |
re: Una vita da disoccupati
1 allegato(i)
per chi fosse interessato mc donald's assumerà personale: https://www.mcdonalds.it/entra-nel-t...sizioni-aperte
sempre se avete diploma, ottime dote relazionali e una lingua straniera. |
re: Una vita da disoccupati
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Io ho il curriculum vuoto, ma completamente vuoto, inserirsi ora, tutte le domande sul vuoto, i confronti, i requisiti sociali... Più ci penso e vado avanti e peggio è. |
re: Una vita da disoccupati
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Purtroppo capisco il tuo stato d'animo perché mi ritrovo più o meno in questa situazione nonostante sono più grande di te, avendo compiuto 36 anni da poco. Ho lavorato soltanto saltuariamente proprio per i motivi elencati ed è quasi sempre andata male cioè che non mi hanno più richiamato poi, ho un po' migliorato le cose soltanto negli ultimi tre o quattro anni anche grazie alla psicoterapia e al maggior impegno che ci ho messo ma forse l'ho fatto tardi se magari mi smuovevo prima adesso sarebbe stato diverso probabilmente. Hai ragione più passano gli anni sempre peggio va, poi un conto è avere poche esperienze da giovane ma quando come nel mio caso presenti un curriculum penoso ad una certa età, è una cosa davvero imbarazzante nel vedere lo sguardo di chi ti deve assumere la sua incredulità e tu che provi ad accampare scuse su scuse per spiegare anni di vuoto. Prova a rimediare, fai esperienze magari anche qualcosa che non ti piace almeno serve per scrivere qualcosa sul curriculum, capisco che non è facile ma dopo diventa sempre più dura recuperare la rotta, non fare come me. |
re: Una vita da disoccupati
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Comunque anch'io sono nella stessa merda; 26 anni, nessuna esperienza, nessun titolo di studio, nessuna competenza. Se pure nei fast food continuano ad elevare i requisiti minimi l'unica soluzione che rimane, a parte sperare di riuscire a rientrare nelle categorie protette (ma ancora ho parecchi mesi di attesa prima di sapere come andranno le cose), è andare a pulire i vetri ai semafori (sempre che chi controlla la zona ti permetta di farlo). |
re: Una vita da disoccupati
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Io nemmeno il curriculum ho fatto, ci avevo provato ma non avendo niente in mano cosa metto? Poi la fototessera è quella del 2018 quando ero obeso, dovrei farla nuova ma ho dei problemi su quello e quindi cosa in più che mi frena. Ma proprio alla frutta sono, l'unica è un lavoro da casa per iniziare, in psichiatria mi hanno consigliato di fare il serale, ma già ero incapace alle medie e non so un cazzo, figuriamoci alla serale. Non so più dove sbattere la testa, vorrei togliermi sti blocchi che mi rovinano, ma per farlo dovrei proprio cambiare persona. |
Turni notturni al McDonald? Questa mi é nuova...non ci sono mai andato e neanche mi interessa, ma non immaginavo che fosse aperto anche la notte...
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Preferisco andare a fare rapine. |
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Bastardi. |
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Diciamo che è soltanto proprio meglio di niente, ma se uno ha la possibilità di fare qualcosa migliore, con più guadagno economico e meno stressante fa bene a non accettarlo secondo me. Ma oggi già è difficile trovare qualsiasi lavoro anche per chi non ha problemi vari di timidezza, ansia sociale ecc. |
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