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Re: Opinioni impopolari
Ma secondo te, ai tempi delle identità nazionali, c'erano meno conflitti di oggi? I paesi europei si spartivano l'Africa come una quattro stagioni e facevano il bello e il cattivo tempo ai quattro angoli del globo assoggettando intere popolazioni :D
Tu puoi avere i gusti che vuoi in fatto di "tradizioni", quello che ti sto facendo notare è che non esistono le fantomatiche tradizioni millenarie, come hai scritto tu: le tradizioni sono in costante evoluzione, in quanto lo scambio tra popoli c'é sempre stato e continuerà ad esserci. Nel 1955 non trovavi il kebabbaro a Milano, ma iniziavi a trovarci i primi ristoranti napoletani, cosa che per esempio non trovavi nel 1905. Non esiste quindi la tradizione come evento immutato e fisso per un determinato periodo storico, non esiste alcuna forma culturale che non sia il prodotto di previe trasformazioni. Tra cinquant'anni ci saranno (e sono probabilmente già in atto) alti mutamenti culturali e ci sarà chi rimpiangerà la situazione attuale che va sotto il nome di globalizzazione e sarà già stata ampiamente "storicizzata". Poi qualcuno mi spiegherà cos'é l'identità culturale italiana e quando si è formata. |
Re: Opinioni impopolari
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Come giudichi le persone che rimpiangono questo tipo di culture, di linguaggi che si stanno perdendo, senza essere rimpiazzate da niente che non sia la lingua nazionale (e in futuro magari l'inglese come unica lingua globale)? Mi pare tra l'altro che tu tempo fa, anni fa diciamo, ponevi questo problema esaltando il sud italia che manteneva ancora, almeno in parte, questo tipo di realta' locale, mentre il nord, piu' ricco e globalizzato, le stava perdendo pian piano.... * almeno un millennio di eta', molti dialetti italiani ce l'hanno attestato pero'... |
Re: Opinioni impopolari
Non sono d'accordo sul fatto che i dialetti non siano rimpiazzati da nulla all'infuori della lingua ufficiale, infatti esistono gerghi, registri, linguaggi idiosincratici in base a gruppi d'età, di ceto, di censo e ad ambienti professionali/amicali e cose genere. Comunque le uniche cose che hanno una portata millenaria sono le culture "alte", quelle dei professoroni: il greco antico, il latino, l'aramaico, lontane quindi dalla dimensione popolare che per sua natura è fatta di scambi e quindi di continue mutazioni. Quando si parla di "identità" non si può che fare riferimento a porzioni limitate di tempo.
Comunque chiarisco meglio il concetto con l'abstract del libro che ho linkato e che ti invito a leggere: Le “tradizioni” che ci appaiono, o si pretendono, antiche hanno spesso un’origine piuttosto recente, e talvolta sono inventate di sana pianta». Questa osservazione di Eric J.Hobsbawm ha costituito la base per un’indagine condotta da diversi studiosi, organizzata dalla rivista «Past and Present». Da non confondere con la «consuetudine», cioè con i vecchi modi di agire o di comunicare ancora vitali, le «tradizioni inventate» sono l’insieme di pratiche che si propongono di inculcare determinati valori e norme di comportamento ripetitive nelle quali è implicita la continuità con il passato. Ogni società ha accumulato una riserva di materiali in apparenza antichi: per rinsaldare vincoli nazionali, per connotare piú marcatamente la fisionomia di partiti o di ceti, o per attenuare quel senso di insicurezza che si poteva avvertire guardando a un futuro di radicali innovazioni. Questa sorta di ingegneria sociale e culturale ha caratterizzato in genere l’affermarsi delle nazioni moderne, che hanno cercato di legittimare la loro piú recente «storia» cercando radici nel passato piú remoto. Una prima ricognizione di queste tradizioni inventate apre ora le prospettive di una piú originale visione dei tempi, dei modi e delle molte contraddizioni di quella che è stata definita l’età della «modernizzazione». |
Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
Il Pride è una festa bellissima, proprio per i motivi per cui è criticata anche dai più tolleranti.
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Re: Opinioni impopolari
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Però, ammettendo che ho un bias, il pride alla fine è un grosso carnevale che dura un mese, sinceramente anche fosse a tema birra e tette, col piffero che una roba del genere potrebbe piacere ad un fobico doc. Gente seminuda che urla ovunque inclusi i vecchi, musica a palla, vestiti strani, il tizio che ti dice che hai un bel culo... Cioè no grazie, sto in camera mia a guardare YouTube :ridacchiare: |
Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
Non sono mai andato al pride (a parte alla serata post parata), troppa esposizione troppo degrado
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Re: Opinioni impopolari
l'unica ( e ultima ) volta che son stata a un gay pride sembrava più l'orgoglio di essere nudisti, mai viste tante tette in giro a caso tutte insieme in vita mia.
Carino magari, ma con l'orgoglio gay c'entra ormai ben poco, è solo una baracconata in cui tutti son mezzi nudi e in cui si vede gente che va al guinzaglio di altra ( ormai con l'orientamento gay, si è messo in mezzo pure il bdsm, non so per quale strano concetto ). |
Re: Opinioni impopolari
Per una volta concordo con la gatta
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Re: Opinioni impopolari
Io ho trovato il Pride molto accogliente, inclusivo e non giudicante. Ovviamente concordo in toto con le motivazioni politiche e sociali che lo animano.
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Re: Opinioni impopolari
Nemmeno io sono mai stato al Pride. Anche perché non mi sento parte di una Comunità e non mi sento orgoglioso di essere qualcosa che non ho scelto io di essere, ma che è semplicemente capitato. Io sono molto discreto, non mi piace sbandierare le cose. Inoltre ai Pride vengono portate avanti idee politiche che si dà per scontato che chi fa parte della Comunità debba appoggiare. Io ad esempio non gradisco gli sfottò alla religione perché credo in Dio e non è scontato che chiunque sia LGBT+ debba essere ateo e antireligioso.
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Re: Opinioni impopolari
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Aggiungo: la presenza al Pride di pochi con idee che non condividiamo, non per forza delegittima i valori di tutti gli altri. |
Re: Opinioni impopolari
Platone è odioso e Aristotele è noioso.
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Re: Opinioni impopolari
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Meglio il post-strutturalismo!! |
Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
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Re: Opinioni impopolari
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Comunque, sì, persone come Derrida o Baudrillard, di solito classificati come post-strutturalisti, mi suscitano una forte avversione. |
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