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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Io non provo invidia verso di loro.
La questione è un altra: mi da parecchio fastidio quando disprezzano chi non fa una vita come la loro. È diverso. È quello che fa male e porta all'isolamento. A volte hai la forza di ripartire a volte no. Poi chi vuole capire cosa intendo lo capisce. Non è che automaticamente chi vive traumi del genere diventa un maniaco questa è una stronzata. |
Ho sempre vissuto l'invidia come qualcosa che devo raggiungere io, non che devo togliere all'altro. Non capisco questa idea.
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Meglio non farle queste cose, perché poi la galera è brutta per chi non è abituato. A sto punto mi sparo se devo stare in galera a vita. Invidioso non lo sono più di tanto, la macchina da 30k ce l'ho pure io, solo che l'ho presa usata, ma non cambia, non è quello che dà valore a una persona. Quando vedo le coppiette di bei ragazzi o anche belle persone mature lì per lì sono invidioso e mi viene un nodo al cuore perché io sono solo come un cane, ma so bene che nelle coppie c'è anche il rovescio della medaglia, soprattutto al giorno d'oggi non è per niente facile. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Ma è proprio na roba infantile questa dell'invidia non la capisco: una volta una che conosco al pub mi bacia e sull'orecchio mi fa "così gli altri ci vedono e rosicano". Ma che me ne frega che gli altri mi guardino e rosichino? Sono io che devo stare bene. Cioè se le coppie si formano su presupposti così apposto siamo. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Ho alcuni miei amici nelle forze dell'ordine (polizia penitenziaria anche) che mi han chiarito com'è l'ergastolo o gli anni in prigione di chi commette roba del genere. Sono un INFERNO: carcerieri che ti trattano come cane, detenuti che ti sputano in faccia e ti massacrano in cella, disagi nelle ora d'arie (tant'è vero che molti evitano di uscire per questo), detenuti che chiedono l'isolamento sennò ci sono gli aguzzini che ti massacrano, incidenti nei bagni del carcere, incidenti nelle palestre, detenuti che nella mensa ti lanciano il cibo addosso... roba da spararsi. Io se avessi infatti fatto na cosa del genere e fossi finito all'ergastolo, mi sarei impiccato dopo manco 2 giorni.
Si, stare in carcere non è uno spasso, ma non oso immaginare che gli stan combinando a quello. Ma ciò risolleva la questione: MAI portare alla pazzia una persona, perchè prima o poi te la potrebbe far pagare cara. Prima mi so visto il film Bed Time... sembra il riflesso di me quando diventerò grande, santo cielo. |
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Ma purtroppo c'è gente che sa benissimo di non riuscire a raggiungere quell'obbiettivo, specie anche se hai la mente danneggiata o se qualcuno te lo impedisce. Poichè la psiche viene danneggiata, capisci che per sentirti felice devi distruggere gli altri. La prima è invidia buona che si ha ammirazione verso chi ha avuto ciò, l'altra di distruggere e quindi è invidia maligna (che porta a conseguenze come i due di Lecce).
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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In ogni caso non credo sia da considerare come un automatismo inesorabile il non avere certe cose e voler distruggere la vita di chi le ha |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Indubbiamente arrivare ad uccidere significa non avere controllo di certi stati d'animo e deriva da varie problematiche psichiatriche.
Però, quel sentimento d'invidia lo capisco senz'altro. Proviamo invidia e odio quando ci sono altri che hanno le cose che non abbiamo. E questo sentimento di odio e di invidia riguarda proprio le persone che ci stanno accanto. Difficilmente qualcuno prova un odio personale ad esempio per gli uomini più ricchi del mondo, sono troppo distanti dalle nostre vite per essere bersagli di questi stati d'animo. Però, quando tu sei un ragazzo vergine che vive male la sua condizione e trovi che il tuo coinquilino, che dovrebbe sostanzialmente avere le tue stesse possibilità di successo nella vita, ha un successo straordinario in quello che per te è il tuo punto più dolente, questo sicuramente ti porta ad invidiare. Ma in un individuo psicologicamente sano, questo stato d'animo rimane tale, una sensazione nella mente che non viene poi messa in pratica arrivando a commettere atroci omicidi. Gli esseri umani sono invidiosi e questa è una cosa che non si può cambiare. Ma non solo, quando vogliamo fare questo discorso al ribasso, la stessa invidia rimane. Se io che tecnicamente non dovrei essere isolato e reietto devo vivere con sofferenze enormi la mia solitudine e mancanza di rapporti con le donne, sapere che qualcuno che, in teoria dovrebbe essere sotto di me invece vive bene questo aspetto della vita, mi fa ribollire il sangue. Mi sono sentito proprio così quando un po' di tempo fa ho letto un post di uno che diceva di essere un senzatetto ma essendo "alto e misterioso", con le donne non ha mai avuto alcun problema. Non ucciderei mai nessuno, ma di certo eviterei ogni compagnia con persone di questo tipo, escluderei ogni possibile amicizia perchè sarebbe inevitabile sentirsi a disagio. Forse perchè queste cose stimolano la mia insicurezza, forse perché una persona verso la quale dovrei sentirmi superiore mi fa sentire inferiore? E sicuramente, se ci sono stranieri che arrivano e trovano una donna quando io non sono mai riuscito, tutto questo mi fa ribollire il sangue, allo stesso modo di come me lo fa ribollire il caso sopra descritto. E' difficile capire quanto di questa situazione dipenda concretamente da me e quanto invece sia il prodotto di un sistema che guarda solo all'estetica e alle cose superficiali. Forse in parte sono entrambe le cose. E forse, le mie visioni del mondo sono viziate dalla mia situazione. Pur avendo in maniera totale questa consapevolezza, le mie opinioni rimangono le stesse |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Poi sicuramente è importante fare vita separata da persone che ci possono causare disagio. Se hai un coinquilino che è un playboy e allo stesso tempo ti bullizza pure è evidente che la convivenza deve finire e anche subito. così come me ne guardo bene di frequentare persone che hanno successo nel lavoro. Cerco di evitare persone che potrebbero urtarmi dei nervi scoperti. Ognuno poi ha il suo. |
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L’INVIDIA è un sentimento spiacevole che si prova a causa di un bene o di una qualità che appartiene a un altro e che invece si vorrebbe per sé; è accompagnato spesso da rancore verso la persona che possiede quel bene o qualità; nella dottrina cattolica, l’invidia è uno dei sette peccati capitali e si contrappone direttamente alla carità (si rodeva dall’i. ogni volta che mi vedeva ben vestito; destare i. in qualcuno; il tarlo dell’i.). 2. Il termine invidia può indicare anche un sentimento non malevolo, cioè il semplice desiderio di avere anche noi il bene o la fortuna che ha avuto qualcun altro (hai un aspetto così florido da fare i.; è degno d’i. chi riesce a sopportare senza lamentarsi). 3. Può avere, infine, un significato concreto, indicando la persona o la cosa che desta sentimenti di invidia (ha un figlio bello e bravo che è l’i. di tutte le mamme). |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
La saggezza di keith si vede da queste case evitare tutto.ambienti e persone che possono far saltare i nervi..in società.sopratutto se si hanno più nemici..sopratutto gli impulsivi..che poi è quello che ho evitato io.attenzione mi infastidisce sono in evidente soggezione ormai.pero era per dire..ma in galera non si ci deve finire.nessuno mai cadere in provocazioni..pensate al mare alla montagna a tutto ciò che non potreste più fare..la società mette dei paletti ma l'individuo non deve caricarsi lui in primis e con umiltà cercare di migliorarsi.senza dire non sono un ingegnere della NASA e non ho il suv così si ci fa solo del male..
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Si possono fare tutte le analisi che si vogliono ma arrivare a fare una cosa del genere è da sfigati
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Per lui non era da sfigati, semplicemente si è lasciato prendere dalla rabbia-odio-risentimento e ha commesso l'impensabile. Poi già era instabile mentalmente, che ti aspettavi? Anche io avrei fatto lo stesso con l'instabilità mentale che ho tuttora causa i bulli, ma ero talmente codardo che a malapena sapevo come iniziare se avessi portato un pugnale in classe. Sfigato come sono poi, mi avrebbero sicuro tolto di mano il coltello e mi avrebbero tirato i peggio pugni-calci e mi avrebbero fatto finire in ospedale in manco 1 minuto.
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Senza tanti giri di parole, una semplice e coincisa: "Cojone"
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