Originariamente inviata da Stella89
(Messaggio 2041372)
Male. Faccio sacrifici immani per riuscire a cambiare la mia situazione, il medico è sempre più preoccupato, la salute peggiora e il risultato è che sto sempre da sola, praticamente dipendente dall'ansiolitico, in difficoltà continua vivendo ai margini perchè stremata, e più sono stremata più appaio matta. Mi chiudo, non riesco ad inserirmi nei gruppi di qualsiasi tipo, tutta coinvolta all'inizio poi stronzissima dopo. Appaio finta, la gente che mi frequenta alla fine non mi sopporta perchè al di là del mio essere esaurita, e creare casini anche nelle piccole cose, sembra che prendo in giro, divento di ghiaccio, faccio battute antipatiche, vado a colpire l'altro, io non lo so che ho. Poi soffro, ma sembra che ci siano periodi in cui ho emozioni, altri( forse per la stanchezza forse per l'esasperazione e la vita atroce che mi vivo a differenza loro,) in cui provo solo distacco e provo sofferenza forte. Poi tra i passanti, ricevo gli sguardi di chi mi nota come una fuori di testa, assicuro che non è paranoia. Ho il cervello cotto, non ho un'espressione sana, cammino persa e affaticata spesso disorientata facendo poi nel quotidiano sforzi fisici stremanti anche a a causa dell'ansia che mi crea disastri da risolvere. Sembro Mr bean ma drammatico, con valori pressori oltre misura, sia massima che minima. Il medico dice che mi sto ammalando, il fisico si sta indebolendo, manca ferro, e neanche la cura fa molto, ho guai a livello renale, gastrite, dermatite, glicemia alta pur non mangiando molti zuccheri. Vi giuro che quando cammino e mi muovo nella quotidianità sto così esausta e disperata che do nell'occhio quando parlo, quando gesti colo, vengo guardata come una che non ci sta. Sono uscita qualche sera dopo tanto tempo con delle persone che sto frequentando, ma già si sta affievolendo tutto. Non sono partecipe, faccio casini se mangio fuori, non mi so comportare, faccio girare gli altri dal tavolo, poi dentro sento un ritiro e vuoto, allora mi sento cattiva, come se non provassi nulla. E praticamente sto nel gruppo ma è come se non ci fossi più, mi rendo insopportabile, diventa molto forte come impulso. All"inizio cerco, sono affabile, poi quando comincio a frequentare, non sentendomi serena, non avendo una vita, sopravvivendo, arrivo stremata agli incontri con una paura forte nell'animo, perchè sto nel vuoto più totale senza futuro senza presente, con una vita infelice e vuota vissuta alle spalle e nessuna possibilità valida all'orizzonte. Mi sento morire, sto morendo, tendo a lamentarmi e traspare tutta la mia sofferenza anche se non voglio e cerco di ridere, ma è impossibile contenere il disagio. La psicologa è ammutolita, pensa che non sa se ce la.farà ad aiutarmi, però allo stesso tempo affascinata da un caso tra i tanti avuti, così problematico che dura tanto a lungo. Si meraviglia che io regga ancora fisicamente e psicologicamente ogni giorno, non hai mai visto tanta resistenza dopo anni di profonda sofferenza, però non mi prospetta una risoluzione. Ora mi sento molto irritabile, mi danno fastidio tutti, anche solo se mi guardano.
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