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Re: Una vita da disoccupati
1) Per vostra esperienza c'è da fidarsi se chiamano per offrirti lavoro ma da numeri cellulari e non numeri fissi?
2) Una volta ho risposto a un annuncio, ho dovuto rispondere a domande scritte ma poi alla fine c'era una video intervista da fare (che non ho accettato).... A parte che sono fobica....c'era da fidarsi secondo voi? 3) E poi un'altra volta, dopo aver compilato tutti i dati c'era da fare un video strano, cioè guardare in alto, in basso, a destra etc etc.....mi sembrava una presa in giro, non l'ho fatto...a voi è mai capitato? è regolare? (Anni fa, quando facevo molti colloqui, queste cose non mi erano mai capitate) Grazie a chi mi risponderà |
Re: Una vita da disoccupati
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Dipende che posizione è, aziende di invasati tipo Bending Spoons chiedono spesso ste robe all'americana come le video interviste Di solito quelle robe sono per confermare le identità da remoto, mi è capitato per aprire la carta conto Revolut, mai per un colloquio |
Re: Una vita da disoccupati
direi ni per la prima mentre no per le altre due. mi sembra di ricordare che per un certo periodo un agenzia mi contattava con un numero di cellulare per informarmi sull inizio di alcuni corsi che stavano organizzando. fare video per un contatto di lavoro non mi sembra il caso.
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Re: Una vita da disoccupati
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1: Normale, certi ti scrivono anche direttamente su whatsapp :D io ho fatto anche vari videocolloqui (molto meglio) e come me gente che conosco... Sarebbe anche ora che si evolvessero dato che siamo nel 2025 (anche perchè magari c è un azienda che sta a 500-1000km che prende una commessa di lavoro vicino al tuo domicilio e che fai, ti spari 500km di viaggio e spese per fare 10 minuti di colloquio per poi magari essere scartato?) 2 e 3: non normale... a meno che al punto 2 per videointervista non si intenda un colloquio in videochiamata, allora come detto al punto uno è normale. |
Che rottura de cojoni…devi elemosinare un lavoro del cazzo!
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Re: Una vita da disoccupati
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Non tutti hanno la stesso mercato di offerte.. non tutti sperimentiamo la stessa vita.. |
Re: Una vita da disoccupati
Finalmente dopo 2 anni passo a tempo indeterminato da dicembre
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Re: Una vita da disoccupati
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Come ultima prova del 9 puoi salvare il numero in rubrica e vedere se ti compare un contatto whatsapp/telegram, tanti recruiter lo hanno |
Re: Una vita da disoccupati
sto studiando per un concorso che penso si terrà a dicembre,diciamo che le materie riguardanti il lavoro le so abbastanza bene, mi frega informatica e inglese. qualcuno di voi ha usato concorsando per prove quiz?
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Mi hanno offerto un lavoro da giardiniere che è l’unica cosa che so fare, una ditta di giardinaggio del mio paese.
Lunedì- Sabato 8-17 un’ora di pausa circa a pranzo 1200 euro al mese, contratto in regola. |
Per tanto tempo non ho (più) avuto sensi di colpa per il non lavorare, in questo periodo mi stanno divorando.
Vorrei tornare allo stato in cui ero finalmente riuscita a superarli. Sento un muro di aria spessa fra me e il resto della società. La radice di questi sensi di colpa poi manco è detto che stia nel non lavorare in sé, mi sembra più una manifestazione delle angosce e ansie della depressione ansiosa, o del senso di inadeguatezza. Non riesco a reggere la prosaicità e la crudezza della realtà delle cose, sono inadatta Beati gli artisti che riescono ad essere tali |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Ho lavorato non stop da inizio novembre passato ai primi di settembre, ora sono fermo, pensavo mi avrebbero chiamato per un altro lavoro ma non è stato, adesso ho fatto domanda per una posizione che però è in nord Italia, mi chiamassero non saprei come fare sincero. :mannaggia:
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Ma il lavoro [come si trova]?
Ogni volta che provo a guardare sembra 1 circo. |
Re: Una vita da disoccupati
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Seleziona dal menu a tendina la provincia, la fascia oraria, e l'esperienza/titolo di studio. Se non riesci a orientarti col settore usciranno comunque gli annunci attivi e potrai dare un'occhiata Dovrebbe esserci anche l'opzione dell'ordine cronologico per visualizzare i più recenti Evita Subito.it o simili: non sono specifici per il lavoro e quindi appaiono tragicomicamente circensi |
Sono fermo dal 15 settembre…santo campeggio, spero mi richiamino
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Mah, secondo me se non si ha nessuna esperienza e non si è più giovanissimi l'unica speranza è chiedere ad amici e conoscenti. Uno che non ti conosce non ha nessun interesse ad aiutarti e sceglierà chi ha già almeno un minimo di competenza in quel lavoro, non chi è a zero.
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Re: Una vita da disoccupati
Si anche pagare .. nn basta solo la conoscenza a volte devi pagare qualche milletta qualche caporeparto x entrare .. almeno io conoscevo qualche ultra 40 enne che ha fatto così dove stavo ..
C'è anche da dire che bisogna cmq tenersi bene fisicamente, imparare l inglese e fare xké no volontariato croce Rossa che e l unico che conta qualcosa sul curriculum.. arrivare a volontario di trasporti infermi e meglio ancora dopo 2-3 anni volontario uscite in emergenza .. queste cose sono alla portata di tutti .. ma neanche fra i giovani le fanno ma sono scelte.. C'è da dire che ad oggi non conviene molto lavorare e sbattersi meglio avere una piccola entrata e fare una vita tranquilla stando con la mamma o il papà .. tanto lavorando e stando da soli tiri a campare nn ti rimane quasi nulla a fine mese.. se stai attento risparmi quei 200 euro al mese e x 200 euro al mese risparmiati non ha senso sbattersi lavorativamente .. considerando che uqei soldi che metti da parte valgono la metà o 1/3 di quello che potevi mettere da parte qualche anno fa e se sei un maschio molto probabilmente sarai anche senza ragazza quindi ti chiedi qual è il senso di fare sacrifici e x questo che i neet sono quasi tutti uomini e sempre in aumento |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Altrimenti inventi lavori passati, e se lo fai bene nessuno ti sgama. Secondo me ogni tanto il problema è che le persone vogliono trovare il lavoro perfetto senza aver mai lavorato, o avendo lavorato quasi niente, e senza alcuna competenza specifica in nessun settore lavorativo. Non funziona così il mondo. Un conto è non farsi sfruttare lavorativamente, sacrosanto, anzi c'è ancora troppa gente che si fa sfruttare. Un altro è essere realisticamente consapevole del proprio valore lavorativo. |
Re: Una vita da disoccupati
Ad oggi, fortunatamente per me, la ricerca di lavoro non è più un problema, sono 12/13 anni che ho un impiego fisso (niente di economicamente eclatante, ma non mi lamento). Ricordo però ancora come fosse oggi la lunga e infruttuosa ricerca dopo la scuola e poi di nuovo già ultra trentenne, quando chiusero l'attività dove lavoravo da diversi anni.
Sinceramente nei 5 o 6 lavori che ho fatto in vita mia per periodi di tempo significativi (tutti diversi uno dall'altro come il giorno e la notte) la maggioranza li ho trovati o sono entrato nell'azienda tramite conoscenze (anche l'attuale). Ciò non vuol dire avere tanto le famose raccomandazioni, quanto un aggancio, anche banalmente una persona nota a chi ti fa un colloquio preliminare ("ho saputo che cercate da tizio/caio/sempronio"). Sembra una fesseria, ma ha il suo peso specifico anche questo. Chiaramente, visto il mio vissuto, parlo di realtà piccole, paesini, dove bene o male trovare chi si conosce non è così difficile. Non ho idea se la cosa sia simile anche nelle grandi città. Tralasciando tutto il discorso sopra, uno dei mestieri più accessibili senza troppe competenze o titoli è quello di portalettere per le Poste. Purtroppo, se la politica aziendale non è cambiata negli ultimi anni, vengono fatti dei contratti di pochi mesi, dove è ribadito più volte che dopo quel lasso di tempo (mi pare fosse un massimo di 4 mesi) non devi aver pretese di essere assunto indeterminato. I requisiti, vado a memoria, sono un diploma, nessun precedente penale (viene richiesto il casellario giudiziario) e la patente (nelle zone dove usano i motorini anche un test di guida di quest'ultimo). Spesso, in varie zone d'Italia, proprio per questa politica di assunzioni a breve termine, ci sono varie posizioni aperte. Diciamo che non è l'opportunità della vita, ma che è un buon banco di prova (di breve durata, ben pagato, fine settimana libero, ecc.) per chi si affaccia al mondo del lavoro. Considerando poi che durante la consegna capita spesso di avere a che fare con altre realtà lavorative (ditte, esercizi commerciali) e ci può scappare la battuta che tu comunque fra breve sei di nuovo in cerca di occupazione. Leggevo comunque che, oltre al portalettere, ci sono anche varie altre possibilità di assunzione negli uffici, ma per questo vi rimando al link qui sotto: https://www.posteitaliane.it/it/lavora-con-noi.html |
Re: Una vita da disoccupati
Si e vero basta inventare anche lavori a nero .. nn che valgano qualcosa ma piuttosto che avere 40 nni e il foglio vuoto... Ti inventi hai lavorato in cantieri, imbianchino, giardiniere, tutto fare e guardiano villa privata e dai il numero di un tuo amico come referenza ecc... Idem se hai solo la terza media chi cavolo e che chiama se scrivi a 30 o addirittura a 40 anni che 20 anni fa ti sei diplomato in un ITIS qualsiasi ma nessuno chiama le superiori e inutile infatti pure prendere il diploma a 30-40 anni così x quelli che pensano che si mettono in pari agli altri come curriculum .. vale molto di più avere la patente b, sapere l inglese x dire
Tanto il grosso lo fa se ti vedono un tipo sveglio nelle prime settimane mesi che ci lavori insieme .. ma x entrare il primo giorno il grosso lo fa l aspetto fisico x lavori qualsiasi, essere pesoforma, non obesità e non strema magrezza, pulito in ordine non tagli capelli allucinanti o pelatoni a 20 anni, no piercing o tatuaggi allucinogeni visibili .. |
Per questo ho scelto di allentare con l’azienda agricola, pagano 5 euro l’ora in nero, anche 6 magari e ti sfruttano, a quel punto meglio fare giardini per 10/12 euro all’ora in nero…a me piacerebbe tornare al camping come guardiano, nella vigilanza ti pagano discretamente e non fai una sega, non ho più voglia di spaccarmi il culo a lavori di merda pagati 40€ al giorno…..
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Re: Una vita da disoccupati
Devi pensare anche al futuro epz ora siamo giovani e va bene un po' tutto ma l età avanza anche x noi .. andiamo x i 30 mal che vada c'è sempre tempo a fare lavori dove si viene sfruttato nel caso non trovi di meglio .. ma scegliere questi come prima scelta e un azzardo
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Re: Una vita da disoccupati
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Su Infojobs è visibile il numero di iscritti all'annuncio, e spesso sopra una certa quantità l'agenzia è costretta a chiuderlo (tipo 50 candidati), per cui occorre iscriversi in tempo Se preferisci il consulto di persona per quanto ne so le agenzie sono molto meglio del cpi I siti di annunci generici (Subito e simili) non sono per il lavoro stabile, sono usati da privati per lavori in nero saltuari Quote:
Un under30 che va continuamente a ribasso nella ricerca, lamentandosi che tutto sia in nero, non riqualificandosi... purtroppo si scava la fossa da solo Fa tutto ridere finché il tempo non finisce |
Re: Una vita da disoccupati
Io non ci penso più al futuro, so solo che nelle pochissime esperienze che ho provato ad avere affacciandomi nel mondo del lavoro mi sono sentito di stare in un incubo. Se penso che devo vivere così per anni mi viene voglia di farmi fuori.
Riesco a sopportare meglio l'essere considerato un parassita da tutti quanti. |
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Ma guardate che io troverei pure nella ristorazione con contratto e a paga discreta tipo 700 euro per 20/24 ore a settimana, tipo come addetto alla sala nei fast food, addetto al banco, preparazione, ma ormai nella ristorazione manco più i Bangladesh ci vanno…….ma sono sempre lavori che non ti portano da nessuna parte alla fine.
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Re: Una vita da disoccupati
Che ne pensate di lavorare in una stazione di servizio come benzinaio?
Non sarebbe poi così male secondo me, i benzinai poi si occupano anche di altre cose oltre al fare benzina. A volte devono pulire le auto lasciate in consegna, avere qualche piccolo ricambio tipo lampadine di riserva ecc.. Secondo me sarebbe alla portata di una persona fobica o comunque senza grande esperienza. |
Re: Una vita da disoccupati
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Verso i 26-27 però ho capito che dovevo riqualificarmi ulteriormente perchè rischiavo di arrivare ai trenta poco coperto E secondo me il lamento (primo a farlo) mi ha fatto solo perdere tempo Che a Milano gli affitti costino così tanto è un mezzo mito, se ne trovano di più bassi fuori dal centro in comuni serviti dai mezzi Ma ci sono anche altre città, anche una città nel sud-Italia offre più possibilità rispetto al paese Il problema è che passati i 30 senza una qualifica (meglio se universitaria) è più umiliante che difficile Non avere dei confini economici-famigliari è un incubo perchè si rischia di venir mancati di rispetto. Ovviamente poi ognuno ha la sua storia Quote:
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Re: Una vita da disoccupati
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Spesso passare dall'agenzia o da altri enti aiuta a limitare i rischi Attorno ad alcune stazioni di servizio ci sono delle specie di "racket", nel senso che si può essere presi di mira da giri criminali che non ti vogliono come competitor sul territorio. Come per tante attività "esposte", a volte con la compiacenza dei titolari Per il resto immagino sia un buon lavoro Bisogna provare come per tutte le cose :nonso: |
Re: Una vita da disoccupati
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All'epoca rifiutai perché non mi conveniva economicamente essendo in naspi, ma altrimenti credo che avrei accettato. A almeno avrei fatto una prova. |
Purtroppo per quanto riguarda il tema lavoro, anche solo leggere questo thread mi fa salire una nausea che mi approssima al vomito, per quanto si parli con relativa naturalezza di una cosa (il lavoro o il pensiero di dover prima o poi lavorare) che a me invece fa sentire miserabile e mortificata (letteralmente resa-morta).
Lavorare non è né un obbligo né un dovere, è purtroppo per la maggior parte delle persone una necessità; eppure viene visto come un obbligo/dovere normale della vita adulta, nonostante nessuno venga a cercarti perché sei manchevole di star lavorando, anzi devi essere tu a sbatterti chissà dove e chissà come magari partendo da una condizione di notevole svantaggio perché hai una malattia mentale (faccio questo esempio visto che siamo su questo forum), e devi fare i salti mortali per convincere chi hai davanti che farebbe proprio bene ad assumerti, cioè devi essere tu ad essere appealing per il tuo sfruttatore. Per questo dico che mi sembra un circo, è tutto paradossale. |
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