Re: Insegnanti empatia zero
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Se penso ai futuri prof non ripongo molte speranze sinceramente |
Re: Insegnanti empatia zero
Infatti non c'è speranza il danno e stato fatto anche a scuola comanda lo stato comandato dalle multinazionali e così via i tiktoker e colpa degli insegnanti gli influencer pure metaforicamente, sono stati istruiti da professori incompetenti come la maggior parte sono
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Re: Insegnanti empatia zero
Ma infatti; io lo avevo già scritto altrove: sarà un pregiudizio, ma da genitore mi sentirei più sicuro a lasciare i miei figli piccoli in mano a delle donne. Anche esse potrebbero alzare le mani sui bambini, ma credo che a certe nefandezze si possano spingere solamente gli uomini (nel 99% dei casi).
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Il problema non è stato poi l'evento in sé e per sé ma che il ricorso del genitore sia stato accolto. Episodi del genere, per quanto rari, sono sempre accaduti, ma una volta nessuno avrebbe avuto nulla da ridire sulla sospensione né avrebbe tentato di ostacolarla. E, del resto, perché un genitore dovrebbe difendere un figlio colpevole di tale misfatto? Aggiungo che secondo me sei troppo prevenuta verso i tuoi professori: non è che le difficoltà scolastiche che potresti aver avuto all'epoca ti hanno condizionata nel giudizio che hai verso di loro? Io per anni ho odiato un certo mio professore per poi rendermi conto, col passare degli anni, che non era un tale cerbero e che invece ero io ad essere assai permalosetto. |
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Io brutta persona? Ma scherzi o è una delle tue solite e futili provocazioni? Sai quanti insulti, critiche, giudizi non richiesti ho ricevuto da quelle merde lì? Io ho tutto il diritto di giudicare male chi mi ha trattato come un appestato. O forse li difendi perché ti senti esattamente come loro? Magari hai fatto lo stesso anche tu con qualche tuo povero alunno, e poveri quei disgraziati che sono capitati con te allora. Mah, probabilmente hai la coda di paglia perché veramente non mi spiego. Non sai praticamente nulla di ciò che ho passato e di cosa mi hanno fatto passare, parli (scrivi) per partito preso e senza farti due domande. Il karma poi, che ridere, potrebbe andare peggio di così? Sto scontando una bella punizione già dall'infanzia, solo per il fatto di essere venuto al mondo. Altro che vendetta e cazzi mazzi. Tra l'altro la salvezza sai dov'è che potresti ficcartela? Eddai su, manco voglio spingermi oltre. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Che ci siano tante ferie e vero, ma sul poco sbattimento ci penserei due volte prima di dirlo.
Secondo me non rifletti con lucidità e trasferisci tutta la responsabilità su altre figure in maniera distorta e unidirezionale. Ripeto però l'argomentazione precedente: è giusto che i sempre più frequenti ricorsi rendano impossibile ogni applicazione del regolamento e ogni sanzione? Nessuno fa il martire, ma se tu subisci un'infrazione sarebbe giusto che la legge difendesse te, invece di assolvere il colpevole sempre e comunque. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Non me lo invento io, gli insegnanti sono più che tutelati, basta vedere quelli che menano gli alunni in classe e se la cavano con una sospensione: come giustifichi questi tuoi colleghi? |
Re: Insegnanti empatia zero
Ma dove sono tutti questi insegnanti che picchiano gli alunni?
Io semmai vedo il contrario https://www.ilgiornale.it/news/napol...i-2012092.html |
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Qui c'è un bel mix. Purtroppo non trovo quello della prof porca alle prese con 3 studenti delle medie mentre faceva una cosa con la bocca e con le mani a tutti e 3 in sincro: a questa depravata cosa diamo, l'aumento di stipendio? |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Il lavoro dell'insegnante è comunque sottovalutato per tutto il lavoro che hanno da fare a casa, preparazione della lezione, delle verifiche, dei test ecc, addirittura alle medie dicono che devono giustificare ogni insufficienza ecc coi genitori e il preside ecc. Secondo me lavorano molto più loro di certe figure che lavorano nel mondo digitale e che prendono molto di più degli insegnanti. Anche l'insegnante più sfaticato a casa deve lavorare. Certo, però non deve rendere conto di essere sfaticato come invece tocca fare a quello che lavora nel mondo digitale. Ma allo stesso tempo deve rendere conto ai genitori rompipalle, quindi non so se sia meglio o peggio.
Certo però mi chiedo anche perchè non c'è una vera formazione per i ragazzi che decidono di diventare insegnanti delle medie e superiori, li faccio io nella mia scuola i corsi di comunicazione e non li fa un futuro insegnante? Dovrebbero fare ore e ore su quello ed essere valutati attentamente, e poi anche fare tirocinio (retribuito) supervisionati, invece li buttano così ad insegnare come se fosse un lavoro qualunque...una docente della mia scuola comunque ha detto, non chiamatemi professoressa se no mi date della statale ed è un grosso insulto per me |
Re: Insegnanti empatia zero
Un insegnante viene colpita e date ragione agli alunni ho letto bene,queste nuove generazioni meritano calci in culo,ai miei tempi avrebbero preso un anno di sospensione,pistola ad aria compressa con piombino che io avevo e so che può fare male se prende in un occhio..in Veneto tra l'altro e non me l'aspettavo,ma son gli estroversi del nord,la grappa nel latte non so dove lho sentita,sarà una leggenda metropolitana,ma questi ragazzi sono indifendibili
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
In Veneto c'é tanta gente che odia la cultura e considera gli insegnanti dei lavativi per via di una certa mentalità leghistoide per cui se non lavori come minimo 12 ore al giorno svolgendo un lavoro manuale, non sei un vero lavoratore. Questa mentalità c'é anche da me ma non è così diffusa.
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Re: Insegnanti empatia zero
Da quali pulpiti la predica :rolleyes:
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La scuola italiana è sempre stata una sorta di rifugium peccatorum, un part-time diciamola tutta pagato come un tempo pieno.
Tre mesi di vacanza all'anno per ripetere sempre le stesse lezioni anno dopo anno. Nessuna attenzione al bullismo, troppo sbatti. Almeno adesso chiedono un minimo di competenze all'insegnamento con i 24 CFU. Se potessi domani stesso invierei la mad. |
Re: Insegnanti empatia zero
Levin tu paragoni lo stipendio di un docente a quello di un impiegato di basso livello, e diciamo che più o meno coincidono, ma dimentichi che nel secondo caso basta un diploma, nel primo serve laurea triennale, magistrale, abilitazione e concorso.
Alla fine l'insegnante guadagna la metà di un medico, perché lavora la metà delle ore (in presenza almeno). Ma pensare che l'insegnante debba guadagnare come un semplice impiegato, è semplicemente folle, a meno che non si possa diventare docente senza alcuna formazione ma con un normale titolo di studio di scuola secondaria superiore. In tal caso sarei anche d'accordo. Ciò detto, gli insegnanti in Italia sono tra i meno pagati in Europa. Ciò detto ancora, certi post sono l'emblema di una cultura (quella italiana) dove tutto ciò è istituzionale viene percepito come abusivo e il rispetto dello stato di diritto un optional. Del resto siamo o non siamo il paese della mafia? |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
In Veneto forse, ma in meridione non si trova lavoro, infatti devono tutti emigrare. Poi ci sono tutti gli anni di precariato: io ho iniziato nel 2013, se va bene entrerò in ruolo il prossimo anno.
Per il resto non capisco perché tu ce l'abbia tanto con la categoria: ho conosciuto bravi professori e professori mediocri, così come ho conosciuto dottori, medici, idraulici eccetera bravi e meno bravi, alcuni gentili, altri maleducatissimi, ma non ho mai direzionato il mio odio verso un'intera categoria professionale. A questo punto due domande me le farei... |
Re: Insegnanti empatia zero
Il motivo per cui molti ce l'hanno con gli insegnanti e non con altri lavoratori tipo gli idraulici è che l'idraulico lo chiami una volta ogni tanto, se è maleducato o incapace lo puoi cambiare e finché non c'è da aggiustare un altro tubo o rubinetto non ci pensi più. L'insegnante invece lo vedi ogni singolo giorno per anni durante l'infanzia o l'adolescenza e se è non solo incapace ma proprio volutamente stronzo è probabile che te lo ricorderai a vita. Peggio ancora se gli insegnanti che hai avuto sono stati in gran parte così o se comunque non ne hai mai avuti di "buoni". I medici sono pure loro odiati da tanta gente, idem avvocati, politici ecc.
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Lo stipendio è sempre legato alla produttività. Vediamo questo aspetto: i ragazzi italiani sono tra i meno preparati d'Europa. I docenti rendono poco, quindi. Come si vede tutto questo non c'entra nulla con il rispetto dello stato di diritto. Ultima cosa: si può dare velatamente agli altri utenti di avere una mentalità mafiosa? |
Re: Insegnanti empatia zero
Ti rammento che in italia si investe il 5% del PIL sull'istruzione, mentre la media europea è intorno al 6 e non è un caso che tra i paesi con valutazioni PISA più alte vi siano in genere nazioni che investono maggiormente nel settore scolastico. Quindi la tua osservazione è errata, o per lo meno incompleta.
Per quanto riguarda la mentalità di sfiducia nelle istituzioni, direi che è evidente che sia un marchio di fabbrica di questo paese: gli utenti di questo forum non sfuggono probabilmente alle idee che serpeggiano nel ventre molle del nostro humus culturale...non si sta dando a nessun del mafioso, ma non mi stupisce che ogni problema del paese venga affrontato (anche qui) sotto il filtro deformante delle istituzioni colpevoli e abusive invece che attraverso la lettura più ovvia e realistica, ovvero che in pochi rispettano le regole preposte a far funzionare il sistema paese per poi scaricare le colpe di ogni disguido su quella fantomatica classe dirigente inetta che sugge il sangue del popolino virtuoso e lavoratore. Idee diffuse ampiamente sia fuori che dentro questo forum. |
Re: Insegnanti empatia zero
Ma chi dice questa donna fosse una cattiva insegnante e comunque non si autorizzati a sparare piombino ma che scherziamo,in Veneto siderurgico tutte quelle aziende come alcuni posti anche qui la sensazione che sia un grande lavoratore chi non studia e totalmente folle,solo in Italia vedo certe cose,addirittura rischi l'emarginazione se sei troppo istruito in alcuni contesti,lo vedo dalle mie parti sarà così anche altrove..gli insegnanti non sono medici ma sono laureati non sono normali impiegati mi pare chiaro..tra l'altro Rovigo e il comune meno noto forse meno ricco più provinciale del Veneto non so..ma verona Venezia Padova mi sembrano altra cosa,anche Treviso e piena di aziende ma fa 80 mila abitanti,contesto più provinciale..il Veneto è trainato da quelle 3 province più dolomiti chiaramente
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Re: Insegnanti empatia zero
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Ma poi non capisco, perché non fare una visita psichiatrica ai maestri e professori ogni tot anni??? Cazzo, gli danno in mano dei bambini! |
Re: Insegnanti empatia zero
Perché io a lavoro in fabbrica mi mettevano le telecamere in reparto, così pure un bar, e un insegnante fa quel cavolo che gli pare, sia quante belle lettere di richiamo a questi professorini, altro che lamentarsi sempre
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Io alle superiori ero super-timido e comunicavo poco, non mi ricordo vessazioni da parte dei docenti per questo. Solo di una supplente, che rimase qualche mese, ricordo che mi sfotticchiava, più perché magari pensava che così mi sarei svegliato che per altro. Certo questa sbagliava, ma tra tutti gli altri (ne avrò avuto più di dieci) non mi vengono in mente prof che bullizzavano o umiliavano i timidi.
Sarete stati particolarmente sfortunati oppure tendete a ingigantire alcuni episodi. A me qualche insegnante, che consideravo valida, avrà pure fatto qualche battuta sul fatto che non parlavo, sarà capitato un paio di volte in qualche anno e non lo faceva per ferirmi. Se ti offendono o ti disprezzano è un conto, se capita che ti fanno una battuta per farti notare che sei timido non è un dramma. L'ipersensibilità fa ricadere tutto nel campo delle uscite condannabili, non che quella sia una colpa (ci mancherebbe, siamo iscritti a questo forum), ma è molto facile sentirsi attaccati anche in assenza di cattive intenzioni. Io ho tentato qualche tempo fa la strada delle supplenze. Primo giorno in classe, un casino incredibile. Metto una nota a uno, questo si mette a piangere, mi racconta che lui in realtà ha subito da un probabile bullo e si stava difendendo. Ma io ho visto il suo calcio. Probabilmente aveva ragione ma non potevo in quella situazione leggere tutta la catena degli eventi. Magari fra qualche anno mi parlerà contro su un forum, descrivendomi come il classico insegnante stronzo che punisce le vittime e non i bulli, senza sapere come l'ho vissuta e vista io (sbagliando per inesperienza) e che fatto un altro mese circa avrei accantonato il lavoro da insegnante. |
Re: Insegnanti empatia zero
A latina colpiti con zaini un insegnante e ricatto sui social ormai e una piaga..io sono dalla parte degli insegnanti perché non sopporto le nuove generazioni,poi ho sempre socializzato con le insegnsnti donne più di altri mestieri non vollero loro le spalle
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Re: Insegnanti empatia zero
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Passiamo più tempi coi nostri genitori o con gli insegnanti? Dare la colpa a una persona che i propri figli non vedono più di 3-4 ore alla settimana è un comodo capro espiatorio per molti genitori nonché un alibi passe-partout per lavarsi la coscienza e non ammettere le proprie colpe. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Non so come si sia arrivati all'attuale idea che l'insegnante sia il lavoro di chi non sa o non vuole fare un altro lavoro, ma mi sembra parecchio sbagliata. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Invece ci spiegano Petrarca. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Anche l'insegnante della federazione di ginnastica,vedo un proliferare di bullismo dovunque..
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Re: Insegnanti empatia zero
Un bel calcio nel sedere e fuori dalle scuole tutti quei prof e maestre che non sono in grado
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Re: Insegnanti empatia zero
Ho letto "solo" le prime otto delle numerosissime pagine dedicate al tema di questo filone di discussione, poi ho dovuto cedere. Consiglio: cercate di recuperare un minimo di apertura mentale, perché ho letto una quantità disarmante di pregiudizi, alcuni dei quali carichi di risentimento e, in qualche caso, pure di violenza. Non generalizzate, che è un modo di procedere troppo fuorviante che porta a prendere delle cantonate davvero notevoli.
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