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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Non è finito il mondo allo scadere di un calendario fatto migliaia di anni fa, e dunque ora qualsiasi notizia/teoria che si discosta dalle realtà raccontate al tg1 va scartata a prescindere? :pensando: |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
Le righe del quaderno e la normalizzazione dell'individuo.
Non essere più abituati alla libertà, cioè essere profondamente normalizzati, può generare grande stupore quando si vedono compiere azioni considerare anormali, ma anche molta paura, addirittura terrore, quando si propone di affrontare qualcosa di diverso dall'ordinario, dal consueto, dal normato. Poi però chi affronta quel falso terrore si accorge che non c'era davvero nulla di cui terrorizzarsi, anzi, c'era tutto da guadagnare. Negli adulti, un esempio si può vedere quando viene prospettata loro una gestione politica diversa da quella imposta. 'Anarchia?Orrore! Giammai! Preferisco morire'! Si sa infatti che le persone adulte, in materia di politica, non riescono più a concepire altro che destra e sinistra, come se questi fossero gli unici due punti entro cui debba svolgersi tutta la loro vita (!), o di qua o di là, anche a costo di scoprire che non v'è nulla di diverso tra questi due punti ritenuti erroneamente estremi, quindi erroneamente opposti. La stessa repulsione si ha quando si prospetta una soluzione diversa dalla dittatura e dalla democrazia, che sembrano cose diverse, ma in realtà, nella sostaza, non lo sono. Le persone sono profondamente convinte che in quegli pseudo dualismi sia davvero contenuta tutta la loro esistenza e che non vi possa essere alternativa, se non il caos, l'oscuro ignoto, la morte. Mi ricorda la storia delle colonne d'Ercole. Questa profonda convinzione è il frutto amaro di un albero piantato nel terreno della propaganda statale, coltivato a forza di allenamento all'obbedienza. Ma riguardo a questo tema, vediamo con l'albero venga condizionato a crescere in maniera innaturale e distorta fin dai primi giorni di scuola. Parlo dei quaderni della scuola elementare, ci sarebbe da fare una tesi, forse qualcuno l'ha già fatta accorgendosi di quanto importate sia per lo Stato allenare il bambino ad obbedire all'ordine gerarchico, che vuol dire sostanzialmente 'vietato uscire dai binari che ti vengono imposti'. Esistono studi percettivi alla base delle righe dei quaderni, motivazioni psicologiche che incidono profondamente nella coscienza di un bambino e che nulla hanno a che fare con le motivazioni di facciata vendute dal sistema (banalmente, 'imparare a scrivere bene' che, notate, è molto diverso da imparare a scrivere, e allora quel 'bene' assume in verità una valenza del tutto negativa e ipocrita). Le righe non sono frutto di un caso, nè di una velleità estetica. Le righe accompagnano il bambino in un allenamento che lo farà evolvere con la paura costante di non sbagliare, di non uscire fuori dall'ordine imposto. L'allenamento è costante e progressivo. Man mano che il bambino cresce, arriva alla terza elementare dove persino il suo ego e il suo senso di individualità originale vengono sviliti in favore dell'ordine superiore e normalizzante. Facciamo chiarezza: la superficie della pagina rappresenta l'ordine superiore che detiene il potere sullo spazio sociale entro cui l'individuo dovrà collocarsi secondo le regole imposte dallo Stato. Tali regole, che sono le leggi, nei quaderni di scuola prendono il nome di righe e quadretti. Il bambino dovrà imparare a starci dentro, in maniera ordinata, allineata, pulita, remissiva, senza slanci, senza creatività, senza distorsioni, senza macchie, senza personalità, senza libertà, pena la punizione (brutto voto). In prima elementare le pagine hanno righe di questo tipo (foto sotto), orizzontali e verticali. Si impone quindi una scansione persino ritmica e regolarissima del tempo e delle azioni dovuta anche alle colonne, il bambino viene cioè abituato a tutti quei ritmi ordinati dal sistema, inclusi i ritmi di produzione (soprattutto quelli direbbe Ivan Illich). Per inciso, lo stesso ruolo ha la campanella. Più si segue l'ordine imposto, più si è 'bravi'. Più si esce fuori dall'ordine, più si è 'cattivi e ignoranti'. In terza elementare (foto sotto), i binari entro cui viene inserito il testo sono più stretti. Perchè? L'istruzione ha sempre una motivazione di facciata e qui la motivazione ufficiale è la seguente : in terza elementare il bambino è in grado di scrivere di più, quindi un rigo più piccolo serve a far entrare più parole in una pagina. Ma l'esperienza ci dice che questo è vero solo in piccola parte. Tra l'altro, per il sistema consumistico in cui viviamo, sarebbe utile far continuare a scrivere nei binari grandi, sì da far consumare prima i quaderni, per farne comprare subito degli altri. Invece alla base c'è dell'altro, c'è la distruzione dell'ego. In psicografologia, chi scrive 'grande' dimostra un ego sostenuto, prevalente, una forte personalità. Questo è sconveniente per chi, come fa lo Stato con i cittadini, svolge un ruolo di controllo sui sottoposti. Il rigo piccolo impone un ridimensionamento della personalità rispetto all'ordine superiore, imbriglia qualsiasi slancio di personalità o di orgoglio, svilisce la fiducia in se stessi. Del resto, è quello che fa da sempre la scuola tradizionale, con ogni mezzo, non solo con i quaderni, e senza che i docenti stessi ne siano consapevoli (del resto sono ex studenti e sono a digiuno di pedagogia avanzata e libertaria). Infatti la cosa che più nuoce in tutto questo è proprio il fatto che alle righe dei quaderni nessuno ci pensa, anzi, tutto redono che seguire quelle righe sia cosa giusta, doverosa, so di colleghi che si vantano della loro 'calligrafia' da ventennio fascista. Anche i bambini che arrivano alle medie sono già abituati a questa normalizzazione, tanto è vero che quando dico loro di utilizzare quaderni senza righe, lo stupore si stampa nei loro occhi. Ma non solo lo stupore, qui si parla persino di paura quando, di fronte ai fogli protocollo (verifiche), invito i ragazzi a scrivere di sbieco, o in tondo, o a spirare, o a zig-zag, o come vogliono loro (non è caos, ma ordine-altro, creativo, spontaneo). E li vedo esistare, li vedo non appoggiare per timore neppure la penna sul foglio, come se al foglio (l'ordine superiore) dovessero fare del male fisico; li vedo in tutto il loro asservimento chiedersi perchè, chiedersi se sia giusto, prefiguarsi le punizioni imparate alle elementari. E questo terrore stampato nei loro occhi è esattamente uguale a quello degli adulti quando qualcuno dice loro che nella vita esiste qualcosa di diverso dalla destra e dalla sinistra, qualcosa di più vero, di più giusto, di più umano della dittatura e della democrazia: l'anarchia. P.S. Per fortuna i bambini non sono più così incancreniti come gli adulti, e scoprono che un altro sistema è anche divertente, oltre che possibile. E non fa per niente male. scuolalibertaria.blogspot.com |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Le scie chimiche...poi...:miodio: |
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Io direi che la cosa peggiore, a parte la larghezza delle righe, che sarebbe proprio il meno, è il fatto che decine d'anni di scuola servono solamente (o almeno per la maggior parte) a preparare per ottenere decine d'anni di lavori forzati. Che io sappia (ma non è che ho fatto ricerche approfondite) tra i primi sistemi scolastici pubblici obbligatori, c'è stato quello dei Savoia e quello austriaco, in qualche punto del XVIII secolo. Ora, mi pare abbastanza logico che in quel periodo i regnanti non si sobbarcassero un simile impegno per filantropia, ma solo per separare il futuro popolo dal potere della chiesa e per avere sudditi fedeli ed utili per essere sfruttati dal regno. Non credo che la scuola possa essere cambiata più di tanto (magari un po' nei metodi più o meno coercitivi e punitivi). La colpa non è chiaramente degli insegnanti, che, per carità, fanno anche del loro meglio in tanti casi. Per dire della mia esperienza, tante cose che ho dovuto imparare per forza, in breve me le sono dimenticate facilmente, mentre cose che mi interessavano, me le sono approfondite da solo e magari anche meglio di quanto fosse possibile a scuola... conclusione? Mi hanno fatto perdere un sacco di tempo che avrei potuto usare per apprendere cose che mi sarebbero state utili. |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Domande come queste mi perseguitano, infiniti cortei d’infedeli, città gremite di stolti, che vi è di nuovo in tutto questo, oh me, oh vita ! Risposta: Che tu sei qui, che la vita esiste e l’identità, Che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso. |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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E' suggestivo che le prime scuole pubbliche in Europa avessero nomi così assonanti con il concetto di "normalizzazione" |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
http://img560.imageshack.us/img560/6959/autostima.jpg
Nessun uomo ha ricevuto dalla natura il diritto di comandare gli altri. Denis Dierot |
Re: Scienza marcia e la menzogna globale
Consiglio l ascolto di questa trasmissione radio di ieri notte con ospite Corrado Malanga e Paolo Franceschetti,due personaggi noti nel campo della controinformazione....http://www.spreaker.com/show/border_...ta_68_8_1_2013
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
personaggi noti per approfittarsi dei creduloni ai quali rifilano libri, dvd e altre robe in cambio di soldi
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
Siamo depressi semplicemente perchè siamo molto ma molto più intelligenti di quelli che hanno successo nella vita e quest ultimi semplicemente sono li solo perchè lo sono molto ma molto poco...Il paradosso della nostra società!!! http://paolofranceschetti.blogspot.it/2013/04/la-depressione_8.html Consiglio pure la lettura a chi voglia di questo libro molto illuminante http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il_potere_della_kabbalah.php
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
link molto interessante ,ci sono praticamente tutti i fatti dii cui discutiamo sempre,società schifosa e amorale,pornografia a buon mercato,sesso,droga,rivoluzione sessuale,idiozia generale...a leggere ste cose a volte penso che sono finito isolato per questi motivi,che molti di noi non hanno mai conosciuto l'amore per questi motivi
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/877-noi-siamo-il-cambiamento
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
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Re: Scienza marcia e la menzogna globale
I complottisti non sono altro che aspiranti pennivendoli che non avendo superato il concorso per giornalista si riciclano in un altra forma di giornalismo nel tentativo di creare un nuovo sistema di massa. Sono propagandisti in miniatura esattamente come i propagandisti del TG1, con la sola differenza che gli ultimi al TG1 ci sono già, costoro invece di vogliono andare per sparare le loro millantate minchiate!
Ieri è notizia che una bambina in Spagna è morta di difterite perchè i suoi genitori, evidentemente presi da quel prode spirito spirito eterodosso e anticonformista alla ricerca della verità assoluta hegeliana si sono fidati degli anti-vaccinsiti:http://www.tempi.it/spagna-bambino-s...i-anti-vaccini E allora io mi domando, sempre in virtù di tale spirito eterodosso: CUI PRODEST? CUI MINCHIA PRODEST queste campagne contro i vaccini? E se dietro tali campagne ci fosse un complotto ai danni della popolazione? ALTRO CHE SCII KIMICI, ALTRO CHE SIGNORCAZZO. Tra l'altro quando Ar Duce dichiarò guerra all'Etiopia disse che lo faceva per liberare gli etiopi dallo schiavismo, manco perchè voleva fare l'Impero in provetta. Bello poi cagare la minchia con Orwell con quest'aria da saccenti intellettuali, tipica strategia della neolingua complottista. Cari miei, inutile che provate a fottermi, voi credete (o volete far credere) di essere W.Smith (non l'utente, il personaggio del libro) quando in realtà con elevatissime probabilità siete una massa di agenti provocatori travestiti da vecchi antiquari incaricati di accalappiare il primo fesso e consegnarli ai funzionari del Ministero dell'Amore! Perchè chi ha letto bene 1984 come me, sa che in quel libro esisteva una cosa chiamata "fratellanza" (non c'entrano un cazzo gli Illumiati, non cagate la minchia!!!) che doveva essere in teoria un movimento di resistenza, ma in realtà erano dei fottuti gatekeepers al soldo dello Stato. Ecco, questi sono i gomblottisti, vuoi consapevolmente o inconsapevolmente (ma io propendo di più per la prima). Non avete nulla da insegnare al prossimo, ridicoli radical-chic. PUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUHHHHH P.S Oggi ho il dente avvelenato, quindi non persistete. |
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