Re: Che libro state leggendo?
 

Letto di recente… gratis sull’ ereader ✅

Re: Che libro state leggendo?
 

Ho sempre avuto paura di quel tipo di libri.
Forse è solo un pregiudizio, ma ho il timore che siano molto pesanti da leggere.

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Ci sono classici dell'800 che in realtà sono molto "leggeri", nel senso di agevoli alla lettura, non certo frivoli. Come ci sono libri del '900 o contemporanei molto ostici, che richiedono concentrazione o che stanno sulla soglia della leggibilità se non oltre (un esempio su tutti, forse il più noto: Pynchon).

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Potere e civiltà, di Norbert Elias.
Secondo volume, seguito di quello che ho letto prima.
È incredibile quanto fosse avanti questo libro scritto negli anni Trenta del '900, ormai quasi un secolo fa, precorre certe teorizzazioni che altri faranno solo decennî più tardi sui meccanismi di formazione e mantenimento del disciplinamento sociale.
È una lettura che non mi sorprende, perché dice cose che avevo già appreso da altri, diciamo che leggendolo ora trovo soprattutto conferme.

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Finito. Su Amazon leggo che alcune frasi e capitoli finiscono improvvisamente interrotti per errore. Ora, io sarei anche abbastanza sicuro che sia una scelta stilistica voluta da Ellis, ma siccome leggo almeno due commenti simili nelle recensioni mi chiedo: non è che effettivamente ha cannato l'editore?:sarcastico:

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Gli scaricati, di Robert J. Sawyer.
Romanzo di fantascienza uscito il mese scorso, in contemporanea con l'uscita in patria. Mi piace questa cosa, magari non si devono più aspettare anni o decennî perché certi titoli arrivino anche da noi.
Però nella prima quarantina di pagine che ho letto oggi ho notato spiccare un approccio da parte dell'autore abbastanza "woke" (uso il termine per intenderci) che non avevo trovato in un'altra cosa sua che avevo letto tempo fa. Non so, spero che lo faccia in maniera ironica e senza crederci troppo.

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Dark Souls. Il dark fantasy più crudele

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Lonesone dove ci sto mettendo tantissimo a leggerlo. Sarà che riesco a leggere poche pagine la sera nelle ultime settimane ( ed a volte, nemmeno ), sarà che è in realtà così piacevole ( ora che si è entrati nel vivo del viaggio verso il montana ) che leggo un capitolo e metto giù pregustandomi quello che accadrà.

In tutto ciò, continuo a reperire libri, ho nella mia lunga lista aggiunto l'ultimo di king ( che penso sarà il prossimo ) e l'ultimo di di grady endrix ( che non sapevo manco fosse in uscita:riverenza: )

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Povere creature!, di Alasdair Gray.
Prima di cominciarlo non sapevo nemmeno di cosa parlasse, ma mi ha incuriosito per il film trattone, visto che del regista avevo visto e apprezzato The Lobster.
Oggi ho letto una sessantina di pagina, e devo dire che non mi sembra un granché. Anzi, temo sia la solita ramanzina su quanto sia sbagliato creare della vita artificiale, interferire con la natura, ecc., con in più un discutibile approccio "di genere". Ma magari mi sbaglio e più avanti è tutta un'altra cosa e migliora.

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Tress del mare smeraldo, di Brandon Sanderson.
L'autore è ritenuto tra i migliori attuali per il fantasy, quindi sto provando a leggere questo. È abbastanza favolistico, lo stile è semplice, a volte sa ammiccare nei momenti giusti, ma (va detto) non sempre. Comunque nel complesso non sembra spiacevole.

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Il paradosso della bontà. La strana relazione tra convivenza e violenza nell'evoluzione umana, di Richard W. Wrangham.
Primo libro di una serie che comincio a leggere sull'aggressività e la violenza nell'essere umano.

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On Killing: The Psychological Cost of Learning to Kill in War and Society, di Dave Grossman.
Oggi ho letto solo l'introduzione, ma il libro non sembra partire bene: l'autore è un ufficiale delle forze armate USA e afferma che stiamo subendo un'epidemia di violenza (e già qui...) per colpa di televisione, videogiochi e del venir meno della famiglia... spero che più avanti il libro migliori.

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No :( Giorni fa c'era l'intera serie al mio solito mercatino e quello è stato il primo a essere escluso dopo soppesata spot-manuale. Sono molto appassionato di cose militari e faccio incetta delle cose che mi paiono interessanti e anche meno interessanti. Per escludere un libro su questo tema che non siano strenna o storie di armi e reggimenti deve proprio essere pessimo (per i miei gusti).

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Non lo sto leggendo, ma l'ho riletto di recente.

Al momento dell'iscrizione al forum stava appoggiato sul tavolo della cucina tra computer e sigarette, e l'occhio ci è caduto sopra mentre riflettevo alla scelta di un nickname.

Probabilmente molti di voi l'avranno già letto, ma lo posto ugualmente sperando che il consiglio possa tornare utile a chi non l'abbia ancora fatto.

Riporto dalla la quarta di copertina, anche se per come l'hanno messa giù mi fa storcere un po' il naso:

Ottobre 1972, struttura psichiatrica Stella Maris. Tra le mura di una stanza un uomo e una donna si scambiano parole di matematica e desiderio, di musica e visioni. Lei si chiama Alicia Western ed è lì per cercare di sfuggire ai suoi demoni. Lui è lo psichiatra che l'ha in cura ed è lì per tentare di salvarle la vita. Falliranno entrambi, ma le parole che si scambiano tra quelle mura resteranno dopo di loro.

Immenso.

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Questo mi manca.
Di McCarthy ho letto altre cose, ma le ho trovate tutte piuttosto impegnative, se escludiamo La strada, che però penso sia scritto con l'intento di arrivare a un pubblico piuttosto ampio.

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finito Piattaforma.

Trama: il protagonista va in tailandia a prostitute, gli piacciono proprio tanto. Non fa niente tutto il giorno e la sera va sempre a prostitute. Senza fare niente incontra una ragazza estremamente sessualmente intraprendente che oltre a essere ricca e mantenerlo gli trova anche altre ragazze con cui andare a letto, così di nuovo può stare appagato senza fare niente. Dunque in un moto di filantropia il protagonista decide di aiutare l'umanità: coinvolge la ricca fidanzata nel mettere su una rete di turismo sessuale su scala mondiale. Lui non fa niente e si occupa lei di tutto. Il suo coinvolgimento nel progetto consiste nell'essere triste quando lei deve lavorare troppo e non ha energie per il sesso. Ogni tanto il protagonista ha raptus di odio per varie etnie ma quelli che attecchiscono di più sono quelle contro i musulmani. Aveva un po' ragione: dei musulmani a un tratto gli ammazzano la ragazza e lui ha un crollo depressivo e non fa niente tutto il giorno., stavolta neanche andare a prostitute. Fine

Recensione: in molti punti lo ho trovato erotico e il protagonista tutto sommato mi stava simpatico, secondo me non avevano senso gli intermezzi in cui raccontava di vari posti in cui hanno provato il comunismo

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L'aggressività. Il cosiddetto male, di Konrad Lorenz.
Non pensavo che Lorenz, oltre ad aver praticamente dato il via da solo al campo dell'etologia, sapesse anche scrivere così bene. A volte è un po' convoluto e gigioneggia con lo stile, ma va bene lo stesso.
Ho letto in giro che per l'argomento che tratta il libro è un po' datato (è degli anni Sessanta), quindi lo sto leggendo con cautela.

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Il corpo astrale e i relativi fenomeni di Arthur e powell.

Interessante, informativo e a tratti illuminante.

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Questo libro spiega come mai ci siano persone tipo il nightlights che dice di essere di sinistra ma poi vota per il nemico

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Zelda Ocarina Of Time. Lo Zelda più leggendario

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Anatomia della distruttività umana, di Erich Fromm.
Oggi ho letto appena qualche decina di pagine e già ho visto spuntare il tipico approccio psicanalitico. Sarà dura arrivare in fondo al libro senza irritarsi troppo.

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in che senso il tipico approccio psicoanalitico?

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Intendo questo: nella parte che ho letto oggi presenta dei punti di vista diversi dai suoi e invece di contestarli nel merito li attacca perché dice che sono frutto dell'ideologia tipica della società contemporanea, ecc. ecc.
In pratica invece di entrare nel merito si attaccano le motivazioni altrui (tra l'altro motivazioni presunte) come se questo bastasse, approccio che mi sembra una cosa tipica della psicanalisi ("i tuoi sono pensieri distorti perché hai avuto una infanzia fatta così e cosà").

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Re: Che libro state leggendo?
 

Re: Che libro state leggendo?
 

L'imperativo di uccidere: Genocidio e democidio nella storia, di Pier Paolo Portinaro.
Pensavo non fosse un granché, visto che non l'ha scritto uno storico ma un filosofo e per di più italiano, invece mi sta stupendo in positivo. L'ho appena cominciato ma mi sta già dando tanti spunti e l'autore dimostra intelligenza e competenza.

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Le vite ordinarie dei carnefici, di Richard Rechtman.
Lo sto trovando troppo poco sistematico, senza un'idea precisa. Mi sta dando qualche spunto, ma speravo di meglio. In ogni caso mi ha ricordato che prima o poi devo leggere La banalità del male.

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Reparto assassini: La mentalità dell'omicidio di massa, di Abram de Swaan.
Il titolo sembra un po' a effetto, potrebbe essere il titolo di qualche thrilleraccio. Invece, almeno dal poco che ho letto oggi, sembra molto valido.

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Sto leggendo un libro sul DOC, su come identificare le proprie ossessioni e compulsioni, sono proprio all'inizio quindi ancora devo seguire i ragionamenti che fa ma alcune cose positive le ho già riscontrate. Ci sono esercizi guidati interessanti.

È interessante la distinzione tra i vari tipi di doc, quelli relativi al danno, alla contaminazione, alle credenze religiose e altro. Mi sono accorta ragionando che io ho per di più fissazioni collegate al causare danni senza volerlo, per questo motivo mi capita di controllare le cose molte volte fino alla nausea. Penso che mi darà qualche chiave di lettura utile.
È questo se vi può essere utile:

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Visto che di libri del genere ne ho letti molti, come filo conduttore c'è sempre questo concetto: che di per sé l'arrivo di un pensiero negativo o il provare un'emozione negativa non sono cose pericolose, il punto centrale è come si reagisce e come ciò viene percepito.

Il pensiero intrusivo o l'emozione negativa andrebbero presi oggettivamente per ciò che sono (fenomeni mentali casuali), il problema subentra quando il pensiero o l'emozione, che arrivano in modo completamente casuale, vengono percepiti come inaccettabili e quindi si cerca di lottare contro di essi.

Questa lotta quando viene intrapresa diventa logorante e porta sempre a fallire proprio perché nessuno ha un controllo totale sulla propria mente, è impossibile vincere.
Questo è un concetto trasversale all'ansia, al doc ecc

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Re: Che libro state leggendo?
 

Sto leggendo "Noi" di Zamjatin.

Praticamente Orwell ha rubato quasi tutto da questo libro uscito all'indomani della Rivoluzione d'Ottobre :)

La traduzione è a volte un po' complessa da comprendere ma scorre comunque molto velocemente.

Re: Che libro state leggendo?
 

A me non è piaciuto granché, l'ho trovato troppo sperimentale, sconclusionato e concentrato più sullo stile che sui contenuti.

Re: Che libro state leggendo?
 

Sperimentale in che senso? E' vero, a volte non si capisce molto quello che succede ma secondo me è la traduzione che sui romanzi russi fa davvero la differenza

Re: Che libro state leggendo?
 

Nel senso che hai appena detto tu: "a volte non si capisce molto quello che succede". :D

Re: Che libro state leggendo?
 

Secondo me potrebbe essere la traduzione che probabilmente cerca di ricalcare l'originale russo e risulta essere a volte poco chiaro. Per dire, ho letto un paragrafo su cui avevo qualche dubbio in una traduzione inglese che usava strutture più lineari e termini meno desueti e ho capito di più

Re: Che libro state leggendo?
 

Ora sto leggendo Serotonina sempre di Houellebecq. Si è intenerito con gli anni. È tutto meno sferzante. Comunque lo sto trovando piacevole, riposante. Mi piace anche l'ironia

Re: Che libro state leggendo?
 

Io feci l’errore madornale di leggere “Sottomissione”, no non fa per me H. La vita è troppo breve per leggere ste cagate, imho :ridacchiare:

Re: Che libro state leggendo?
 

Il libro sul doc che sto leggendo è carino ma non mi sta prendendo tanto, perché sono più o meno cose che già sapevo, giusto qualcosa mi suona nuovo, forse perché è un quaderno operativo e sarà pensato per chi non ha letture pregresse. E poi ho scoperto che mancano pagine, salta da pag 72 a pag 92 :testata: sicuramente ho capito che preferisco i testi tecnici perché mi piace avere più informazioni e riesco a capire le cose in modo più chiaro :pensando: però è un gusto mio, per altre persone sarebbe perfetto, gli esercizi sono utili.

Una cosa che non sapevo è che le ossessioni derivano dalla scarsa tolleranza alle emozioni negative, sia dal punto di vista dell'intensità che della durata. Si pensa che l'emozione negativa sia qualcosa di intollerabile e infinito, invece bisognerebbe allenare la propria tolleranza a questi momenti vissuti come traumatici.
Una persona che sviluppa il doc legato al danno non sopporta il pensiero di poter causare danno a qualcuno, è come se non vedesse nessuna sfumatura, è convinta che qualunque tipo di danno sia imperdonabile, come se ogni singolo danno equivalesse ad una tragedia e quindi è costretta a sviluppare dei comportamenti ritualizzati per difendersi da quel pensiero. Cioè il problema sta nell'avere un tipo di pensiero assoluto, che non vede sfumature ed è tipico di chi si autocondanna in modo molto severo. Sto iniziando a capire qualcosa :pensando: