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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Mi sono ricordata di un episodio avvenuto alla scuola per disoccupati. Gli organizzatori, nonostante avessimo già pagato tutti le rate annuali (quindi non dovevano convincerci di nulla, i soldi già li avevano avuti), continuavano a dirci che era stata un'ottima scelta da parte nostra l'iscrizione alla scuola, che avremmo avuto molte possibilità lavorative e quant'altro. Io già avevo dubbi, perché eravamo quasi tutti in ritardo per il mondo del lavoro, molti (come me) avevano in precedenza abbandonato gli studi ecc.
Insomma, arrivò il periodo dei colloqui per gli stage, gestiti completamente a cazzо come ho già raccontato in questo post, e ci fu un ragazzo a cui fu fatta un'offerta per uno stage, che però lui voleva rifiutare, perché diceva che i capi dell'azienda con cui aveva fatto il colloquio lo avevano trattato in modo sgarbato. Ecco, dalla scuola iniziarono a chiamarlo ripetutamente per dirgli che doveva accettare perché nessun altro gli avrebbe offerto un posto, che non aveva altre possibilità, chiedendogli quando aveva intenzione di cominciare a lavorare (perché come età era già in ritardo) e sostenendo che avrebbe dovuto ringraziare la scuola per "avergli trovato un lavoro" anziché fare storie. Ecco quello che pensa la gente dei disoccupati e dei NEET. Pure chi grazie a loro si "guadagna da vivere". |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Epz e andato a lavorare al camping o no non si capisce .. ha accettato o no... Cmq io e un periodo di qualche settimana sto odiando il mio principale... Parla dietro alle persone..fa battutine e poi ti fissa xké si aspetta che rido.. aspetta e spera... E intanto si è messo con un rataplan e si è comprato casa assieme.. reduce già d un matrimonio fallito .. purtroppo non ha la nostra consapevolezza.. sarà anche il cambio stagione.. l inverno sta finendo ma aspetto ancora gelate non siamo ancora fuori
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Re: Una vita da disoccupati
Il forum dice e il compleanno di gummo... Chi sa se fa ancora quel lavoro relativo ai treni.. Bo cmq auguri gumo
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Ovviamente a nero e senza un euro. Sono stato con un rumeno che lavora e vive lì dentro a montare pali e fili di ferro per il parcheggio del camping. Un tizio che puzzava di aglio in maniera impressionante. Ci si fa il culo. Non credo di accettare anche perché 40 euro sono una miseria per 8 ore, poi devi raccogliere la monnezza mezza giornata. |
Re: Una vita da disoccupati
Auguri Gummo! :applauso:
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Al sud si trovano solo lavori di merda
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Anche solo per cambiare aria. Magari all'inizio potresti cercare qualcosa con vitto e alloggio, poi quando ti sarai sistemato potresti cercare di meglio. |
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Al campeggio mi prenderebbero ed il lavoro in estate sarebbe raccogliere immondizia e spartirla al mattino e poi nel pomeriggio pulizia vialetti con soffiatore etc, il lavoro è leggero ma sono solamente 1000€
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Re: Una vita da disoccupati
Io farò un corso di formazione anche 2 per avere più chances.il curriculum e scarno e se non vuoi fare cameriere o lavapiatti questa è la minestra.anche addetto vendite non trovi facilmente che è il mio ambito.il magazziniere il contabile.le pulizie il manutentore e l'operaio metalmeccanico al nord sono le figure più richieste,aggiungo anche lavori di sicurezza e backup office,per loss ci vuole la laurea la salsa e questa.io a chiunque al sud e in difficoltà consiglio trasferimento.i primi tempi sarà dura ma ci sono sempre più possibilità di trovare lavori adatti e con paghe decenti..
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Re: Una vita da disoccupati
Auguri Gummo!:applauso:
Visto ora :mannaggia: |
Re: Una vita da disoccupati
Se ti pagano 1000€ devi lavorare esattamente come se ti pagassero 1000€.
E' un concetto stupido ma che bisogna applicare più spesso, inutile fare i super-dipendenti o vivere nello spauracchio del "sono sostituibile". Per 1000€ al mese lavori quattro o cinque ore al giorno (non importa cosa dice il contratto), e ti fai furbo come è razionale fare. Se qualcuno vuole contestarti questo ricorda loro la costituzione italiana (per esempio) e che hai dei diritti come persona. Coinvolgi i sindacati, rendi noti i nomi degli sfruttatori tramite l'ispettorato del lavoro, denunciali alla guardia di finanza. Oppure no, continuate a raccogliere i pomodori in silenzio. |
Re: Una vita da disoccupati
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Si al nord pagano meglio anche come lavapiatti…
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Re: Una vita da disoccupati
Uno di risorse umane mi ha detto che gli stage di oss durano un anno ma le aziende hanno difficoltà ad assumere perché vogliono gente laureata
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Re: Una vita da disoccupati
Ti chiedono la laurea per qualsiasi lavoro quando non c'è davvero bisogno di personale, ma quando c'è scarsità allora si che si inizia a piangere.
Vedremo molto presto medici non laureati, con solo una qualifica professionale, già succede per gli insegnati. Per fare l'OSS ti serve un diploma di 5 anni in materia socio-sanitaria e un corso professionale (adesso), in futuro probabilmente basterà la terza media per badare a un popolo (italiano) ricolmo di anziani e persone che hanno il panico della vecchiaia, e anche questo già succede con famiglie che si rivolgono alla classica "badante straniera", credete che tutte le badanti straniere siano diplomate e attestate professionalmente OSS? Non ci diciamo cazzate, il mondo funziona di opportunismo e non di qualifiche e attestati. Oggi non vali un cazzo e domani sei il Re d'Italia. |
Re: Una vita da disoccupati
Per lavorare come OSS serve solo la 3 media... posso capire la laurea per fare l'infermiere (che mai farei che è un lavoro super sottopagato in Italia come gli OSS)... ma anche per OSS no che basta solo un attestato in una scuola con relativo tirocinio...
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Re: Una vita da disoccupati
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Almeno a me è successo sempre così. Poi se vivo su Venere senza rendermene conto... |
Re: Una vita da disoccupati
Sta per passare una legge che equipara l'assenza ingiustificata alle dimissioni volontarie, ergo, se passa, sparisce il trick di farsi licenziare (almeno facendo assenze, potete comunque tipo cacare in sala mensa) per prendere la naspi.
Non so se approfittarne e farlo subito prima che passi l'ennessima porcata o se sperare nelle lungaggini del governo italiano |
Io avrei potuto domani iniziare al camping a nero fino a inizio aprile sempre a 40€, mi avevano preso fino a settembre ma contando che pagano 40 euro al giorno e poi più in là dovrei fare in totale 30 chilometri e 8 ore di lavoro non ci penso proprio ad andarci…dovrei raccogliere la monnezza la mattina ai turisti e poi il pomeriggio pulire etc…il lavoro è leggero ma la paga da fame
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Re: Una vita da disoccupati
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Prepariamo il culo già belli invasellati rispondendo si mio capitano, mio capitano? Un po' come le persone che diventano delle belve quando vedono il prossimo rubare o fare il furbetto sul posto del lavoro. Eh no! Dobbiamo onestamente timbrare il cartellino, rispettare il contratto, baciare la mano al padrone. Parola d'ordine farsi inculare a sangue, per il bene della Repubblica. Perché la vita funziona cosi, ho le rate della mia punto2004 le bollette del mio appartamento di 20mq da pagare. Alla tua età andavo a lavoro a piedi attraversando le paludi con gli alligatori, bisogna portare a casa la pagnotta, vivere per lavorare. Confermiamo sempre di più il potere ai sfruttatori, le baraccopoli sono sempre più vicine. Non è che vivi su venere, sei al posto giusto nel momento giusto, l'umano perfetto per il sistema perfetto (di qualcun altro). Per le scelte di tanti umani qualunque prima o poi lo stipendio sarà proprio abolito. |
Re: Una vita da disoccupati
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Posso dire che il contratto fa schifo, e improvvisamente non rappresento più una risorsa per l'azienda. E me la paghi tu la rata? No... la paga mia mamma. E se mi odia? Chiedo in banca, dove la mia certezza reddituale grazie a questo sistema è carta straccia ergo... giro in bici. Sempre voi siete stati perfetti nell'inettitudine a generare una classe politica priva di un minimo di lucidità ed oggi l'immobilismo regna sovrano. Io posso solo dire che parlare di contratti lavorativi fantasiosi è simpatico, ci si fa quattro risate. Al pari di sovvertire il sistema... anzi su questa me ne faccio otto. Io sono esattamente dove voi e la generazione dei miei genitori mi avete messo, l'uomo sbagliato ma nel posto giustissimo, in un angolo. Senza potere contrattuale. E la ma generazione non farà proprio nulla, a un passo dalla miseria ma al contempo materialista com'è. Non sono nemmeno così capace di parlare di politica ergo... passo. Ma non mi si parli però di eventi surreali. Gli anni '70 hanno segnato la perdita della lotta di classe e come blaterano su youtube, il sistema ha vinto. Con le bustarelle. |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Io fra 6 mesi spero proprio di poter scrivere in questa discussione come diretto interessato.
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Re: Una vita da disoccupati
Jack ...
I primi mesi da disoccupato te li godrai tantissimo, lo so perché ci sono passato dopo parecchi mesi con un lavoro di merda, anni fa. All'inizio sono rinato, e rinascerei ancora se lasciassi l'altra merda che ora mi tocca sopportare. Mi permetto di suggerirti di pianificare per tempo una bella immersione nella natura, una piccola vacanza, non semplicemente stare a casa senza lavoro e basta. Un periodo sabbatico che potenzierà ulteriormente il tuo sentirti rinascere a nuova vita, dopo il fantastico vaffanculo appena precedente (passatemelo dai ...). Il problema è dopo, caro Jack. Dopo la rinascita, e la mente che si è riposata, dovrai pensare a cosa fare, anche per qualche ora la settimana, giusto per raggranellare qualcosa, stare a galla, e non intaccare troppo i tuoi risparmi. Se ce la fai, sarò contento anche io da molti km di distanza. Mi piacerebbe vedere un segnale nel cielo e dire a me stesso: ecco, ce l'ha fatta. Estraneo |
Re: Una vita da disoccupati
Ciao Estraneo 🙂.
Ti leggo sempre molto volentieri e ti ringrazio per le belle parole. Ho la fortuna di abitare in campagna, a pochissimi km dal lago di Garda e da paesi come Sirmione e Desenzano , però effettivamente questi luoghi per me sono la normalità ed ho bisogno di cambiare aria. La mia idea è quella di cercare un posto di lavoro umile con vitto e alloggio in Germania o in alternativa in Austria oppure in Svizzera; l'importante è che sia un luogo di montagna immerso nella natura e dove sia possibile imparare bene il tedesco. Il problema è come fare, anche perché ho visto alcuni annunci di ristoranti che cercano lavapiatti con esperienza e io non l'ho mai fatto anche se non credo che sia difficile. Ho proprio bisogno di vedere albe e tramonti diversi. |
Re: Una vita da disoccupati
Il padre della fidanzata di mio fratello è andato infatti in Austria a lavorare nella ristorazione, dove gli han offerto vitto e alloggio.
Si parla il tedesco, ma con alloggio assieme si vive benissimo. |
Re: Una vita da disoccupati
Si ma e brutto vivere in mezzo a tedeschi un popolo troppo diverso ..a lingua.. e poi sono molto spioni i tedeschi.. si sta meglio in Italia o spagna a livello di qualità di vita secondo me
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
Vorrei vedere ez in un altra regione spero mi ascolti.di merita il meglio e non di vivere in quelle lande sfruttato in quel modo..
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Re: Una vita da disoccupati
https://youtube.com/shorts/Ei8OMn3HQ...ECWLzv7qN_JTZI
Io sono stufo non del lavoro ma del costo della vita.. ho abbastanza accettato che devo cmq darmi da fare almeno 3-4 gironi a settimana ma non reggo con questi prezzi.. sto sempre in perdita.. vorrei potere lavorare 4 giorni le mie 8 ore al giorno e xò almeno potere coprire tutte le spese... Ma ormai siamo a dei livelli folli ci sono prezzi folli |
Re: Una vita da disoccupati
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Non so di preciso di quale zona sei, comunque leggendoti mi sembri una persona intelligente e se sei in una zona industrializzata e benestante non farai fatica a trovare un posto in fabbrica, perché il lavoro c'è. Nel caso invece tu non voglia rinchiuderti in un capannone ( cosa più che legittima ) dovrai affrontare qualche difficoltà in più, però avrai maggiore libertà. Io comunque ormai sono deciso, il primo luglio presenterò le mie dimissioni e poi andrà come andrà. |
Re: Una vita da disoccupati
Tutti in fabbrica al nord evvai..daie
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Re: Una vita da disoccupati
Finalmente ce l hai fatta bravo io ricordo ancora quanto era brutto quel periodo dove stavo male xké odiavo il lavoro.. cadevo a pezzi.. i due anni di naspi mi hanno aiutato a mettere in ordine un po' i pezzi.. niente di magico bisogna farsi cmq il mazzo questa e la vita ma prima con quelli orari non potevo avere una vita privata ora si .. xò non sono ancora stabile .. le entrate ci sono ma sono ancora troppo basse se vado in pari con le uscite mensili e già più che buono .. tra un po' sono 28 devo studiare un piano di azione e cambiare certe cattivi abitudini manca lo stimolo la motivazione
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