Re: Che libro state leggendo?
 

Finito 'La morte dell'idolo' di Henry James.
Personalmente impazzisco per tutti quei romanzi che rechino una relazione maestro-discepolo ( Non a caso amo Soseki che ne ha fatto il pilastro di molti suoi capolavori ) e per questo ho sentito la lettura ad un livello probabilmente più intenso. Oggettivamente è comunque interessante, forse col senno di poi il concetto di base lascia tiepidini, non sorprende più l'idea che un uomo asceso dal suo anonimato a oggetto quasi di culto e venerazione possa essere distrutto dagli effetti collaterali della fama conquistata. Oltretutto il racconto è molto breve, tende a ripetersi e a girare intorno a un nucleo sembra approfondire poco le sfumature soprattutto psicologiche del personaggio, anche perchè viene raccontato da un narratore esterno, il discepolo dello scrittore che vive il tutto con passiva insofferenza e si limita a fare osservazioni e riflessioni da una posizione marginale. Finale inevitabile alla Grande Gatsby, molto godibile in generale.

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Iniziato "Lo straniero" di A. Camus

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Buk era un gran bastardo ma mi fanno scompisciare i suoi libri :D unico

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L'arcangelo Purpureo di Sohravardi

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Appena finito Ore d'ozio di Kenko. Una delle letture più piacevoli degli ultimi tempi.
Adesso ho iniziato La lezione del maestro di Henry James fresco fresco di acquisto.

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"Il piacere", Gabriele D'Annunzio.

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Bho io dipende, se va male una ventina se va bene anche cento/centocinquanta. Poi ci sono giorni o addirittura periodi interi in cui non riesco a leggere nulla :nonso:

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Se è saggistica una cinquantina di pagine al giorno, se è narrativa anche un centinaio e più.
Nelle lingue straniere che conosco... è tanto arrivare a cinquanta pagine al dì.

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Il signore delle anime, Irène Nemirovsky.

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Io sono leggenda, di R. Matheson.

Diversissimo dall'omonimo film con Will Smith.

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Il racconto dell'ancella di Margareth Atwood

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Io ho letto il fumetto che è molto molto bello, e mi sembra che sia più simile al libro (che non ho letto).

Il film è carino, ma niente di che, a mio avviso. :pensando:

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Se ci sono i vampiri, allora il fumetto è molto più simile al libro che al film :mrgreen:

Davvero, non mi aspettavo la presenza dei vampiri.

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1913. L'anno prima della tempesta, F. Illies.

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Attraversando il Bardo - Battiato F.

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L. Tolstoj, Anna Karenina Credo di essere pronta per leggerlo

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Koto ovvero i giovani amanti dell'antica città imperiale, Yasunari Kawabata.

Buona fortuna. :ridacchiare:

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Ho letto varie recensioni che dicevano che e' piu' scorrevole di quello che sembra, speriamo. Comunque mi ha da sempre affascinato

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Sarà un capolavoro ma non l'ho mai letto, mi spaventa in quanto finire Guerra e Pace fu un trauma e da allora ho il terrore di cominciare un altro suo libro 'consistente'. E dire che di recente ho letto Les Misérables e le infinite digressioni storiche di Hugo senza troppi problemi, ma Lev... non so, non è scoccata la scintilla tra noi due. Spero avrai più fortuna tu.
Io ho deciso che faccio come Baricco e "me lo tengo per qualche lungodegenza, augurandomi di non leggerlo mai". :sisi:

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A proposito di classici.
Tempo fa vidi un video di Valter Zanardi su YT ( lui parla molto di letteratura, pubblica anche letture sue, tipo audiolibri ) in cui in soldoni sosteneva che se non riusciamo a digerire bene un classico, se un classico non ci convince o se ci pare non faccia per noi è perché 'Non ci arriviamo'. In sostanza per lui i classici sarebbero tutti oggettivamente perfetti e indiscutibilmente da apprezzare in linea di principio. Quindi è fuori discussione che un classico possa non piacere perché il problema non sta in una qualche sua qualità che non sarebbe compatibile con la nostra sensibilità ma sarebbe nostro che siamo tonti qualora non lo gradissimo.
Io stimo tantissimo quest'uomo ma questa sua riflessione mi lasciò un po' sconvolta. Sarà davvero così? Non so se sia il mio amor proprio di persona alla quale non tutti i classici che ha letto sono piaciuti a parlare per me ma mi pare un po' forzata come cosa :pensando: