![]() |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
se proprio vuoi parlare di un restituire, questo semmai potrebbe starci tra chi non lavora e chi paga per esso facendo in modo che possa usufruire di tutta una serie di beni pur non lavorando. Avrei insomma da restituire a chi mi fa la spesa e paga le bollette... non alla società o al mondo in generale |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Non c'è niente da dare né da restituire, il lavoro è semplicemente tu che baratti 40 ore a settimana in cambio di soldi che ti permettono di comprare le cose che ti servono e che vuoi.
Simple as that, poi ognuno si fa i suoi conti su quanto vuole lavorare e quanto tempo è disposto ad investire. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
I casi sono due, o paghi a rate pure la carta igienica oppure la tua è una provocazione e basta. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
Potrebbero magari cambiare sistema e far pagare tasse anche a chi pur non lavorando ha comunque disponibilità economica perché mantenuto da altri o perché ha diversi soldi da parte. Se mi dicessero che devo dare tipo 30 euro al mese per contribuire al buono stato delle strade e degli ospedali, io lo farei anche |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
|
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Ognuno ha il suo vissuto per carità, però a volte prevale una chiusura rancorosa rispetto al principio basilare secondo il quale ognuno dovrebbe metterci un po’ del suo per rendere il mondo un po’ meno peggiore.
La fobia sociale si sviluppa anche su personalità con tratti di rigidità moralistica per i quali o ci sentiamo nettamente migliori degli altri (“mi hanno rotto tutti le palle” “sono tutti delle merde in questo mondo di falsi”) o nettamente peggiori (“non sono adatto alla vita” “sono una nullità in confronto a tutti” “é inutile se alla fine non scopi”), senza accettare la complessità anche contraddittoria dell’umanità, con esiti comunque paralizzanti in una spirale discendente; ovvero si finisce col giustificare il non fare un cazzo, anche per periodi preoccupantemente lunghi. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Certo che pur di spalare merdа su chi non lavora ne tirate fuori di tutte. Ora pure l'elogio delle tasse e "andrei a lavorare anche gratis" lol.
|
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Se sei una tipa ci sta che nn lavori.. ti trovi il compagno e alla fine puoi cmq uscire con lui.. andare in giro in macchina con lui .. ogni tanto in pizzeria e robe così... Ma se sei un uomo e non lavori fidatevi l ho provato .. sei tagliato fuori dalla società... La tua vita diventa miserabile xké nn puoi fare niente .. la tipa toglietela dalla testa come fai ad averne una.. le tue uscìte diventano passeggiate .. ma nel giro di tot km xké nn hai un mezzo se nn ad esagerare la bici che cmq richiede manutenzione e puoi girare il solite strade che sai a memoria alla nausea.. tanti ghiaccioli e tanti piatti di pasta in bianco.. acqua del rubinetto con il calcare e le alghe e batteri vari... Gli amici quelli si ma tipo amici da bar xké uscire e fare la zecca con amici che organizzano cose toglietevelo dalla testa... E poi sei tu da solo tutto il tempo e i tuoi pensieri.. le tue tentazioni e le tue dipendenze ... Dopo un po' ti rendi conto che nn lavorare e solo l altra faccia del sistema.. un sistema che nn puoi sconfiggere se non solo in una maniera... Non nascendo ..
E vero nn lavorando hai tanto tempo libero ma x fare cosa esattamente...tutto ha un costo le attività gratuite le ho elencate ormai SN un disco rotto .. camminare qua e là... Correre qua e là... Pedalare qua e là... Sport vari da solo che nn richiedono attrezzature.. Tanto internet.. tanta acqua del rubinetto possibilmente quella che fa male...poco sapone.. magliette sbiadite di quando andavi alle superiori.. tagliarsi i capelli da solo .. o ti radi a zero o ti fai crescere tipo Neandertal .. e poi che altro .. boh |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
|
teorie femministe = sconfitte
|
Mi fa ridere che si parla di difficoltà oggettive di chi non lavora e poi si menziona solo l'essere "visti male" dalla società :sisi: Che non mi sembra proprio fra le difficoltà più materiali
|
Quote:
|
Quote:
Se il salario del lavoratore copre appena le spese di sussistenza, praticamente è come se non stesse guadagnando nulla (facendo in compenso guadagnare molto coloro che acquistano la loro forza lavoro. È il lavoratore che "dà lavoro", è il lavoratore il "datore di lavoro"). Il lavoratore salariato vende solo la propria forza lavoro al costo medio che ha in un dato periodo storico e in un determinato luogo, ma la forza lavoro del lavoratore non è una merce che si auto-genera dal nulla a costo zero. Essere nelle condizioni di vendere la propria forza lavoro implica; - una spesa economica per poter mettere il cibo sulla tavola, poiché l'energia per poter vivere e lavorare non si crea dal nulla se non mangiamo e non beviamo; - aver potuto riposare e dormire a sufficienza per poter rinnovare di giorno in giorno la propria capacità di possedere "forza lavoro" da vendere, e quindi aver sostenuto tutte le spese relative all'avere un tetto sopra la testa; - essere in salute, mantenersi in salute a proprie spese, curarsi a proprie spese; - poter raggiungere il luogo di lavoro tramite mezzi di trasporto, il cui costo è a carico del lavoratore - riprodursi, fare figli e crescerli, attività estremamente dispendiosa in più termini; attività che ricade maggiormente sulla donna, poiché è lei a dover portare avanti una gravidanza, partorire, e su cui ricadono maggiormente – e spesso esclusivamente – tutti i compiti e le incombenze riguardo alla cura e all'accudimento dei figli, della loro formazione ed educazione, di tutte le spese relative a cibo, salute, educazione, formazione etc., lavoro per cui non riceve alcun salario ma che in compenso crea nuovi erogatori di forza lavoro a costo zero (per il capitalista); senza il lavoro riproduttivo delle donne e quindi senza nuove generazioni di lavoratori, il capitalista non avrebbe nessuno da cui acquistare suddetta forza lavoro. Esso beneficia dunque di esseri umani "bell'e pronti", sempre rinnovati di generazione in generazione dai (altri) lavoratori stessi e completamente a spese loro; pronti a vendere una forza lavoro il cui costo per poterla rinnovare di giorno in giorno ricade completamente sulle loro spalle e che non è previsto né calcolato nel salario, che si limita appunto a comprarla al "costo medio" che ha in un determinato luogo e in un determinato periodo. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
Barracrudo ha descritto la mia vita, solo passeggiate ogni tanto e mi taglio i capelli da solo ahaha Il discorso di dystopia sull'adattarsi alle condizioni esterne lo vedo meglio per chi svolge un lavoro che odia o mal retribuito. Molti di quelli che non lavorano non non riescono ad adattarsi, hanno un blocco, quindi è proprio il contrario. |
Io la mia la vedo come la tranquillità della cicala :tt1:
----- Ogni tanto, la cicala, chiedeva alle formiche: “Perché mai lavorate tutto il giorno? Venite qui con me, all’ombra dell’erba: starete al fresco e potremo cantare insieme”. :piangere: |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Incorniciamo pure, casostrano mai incontrato la società che mi ha fermato per strada chiedendomi di lavorare per compensare ciò che mi ha fornito :pensando:
ma poi cosa cazzo c'entra la società come concetto astratto a cui restituire con le aziende dei privati che devono fatturare se c'hanno bisogno che io lavori come mai non viene nessuno a prendermi e a dire uuueee, ma anzi per poter lavorare devi avere dei prerequisiti belli serrati e dimostrare chissà che cosa sennò manco te senculano chiunque vedesse il mio curriculm lo butterebbe al secchio, So cazzi loro se non mettono le condizioni i cittadini di contribuire alla società :D per scappare dal lavoro ci vorrebbe prima un lavoro che insegua invece è il cittadino che deve andare ad inseguirlo chissà dove |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
C'è anche un altra cosa, che sembrerà banale ma che bisogna tenere in considerazione.
Il rifiuto del lavoro può scaturire anche in seguito a un trauma, avvenuto proprio sul lavoro. A me è andata proprio così e ci è voluto molto tempo per elaborare quel trauma (mobbing). Può anche non trattarsi di un rifiuto causato da ideologia e/o mentalità contraria. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
Comunque non mi trovo d'accordo nemmeno io sul concetto che bisogna sentirsi in "dovere" di lavorare, per migliorare in qualche modo la società.
È pericoloso mettere la questione in questi termini,perché il lavoro deve anche essere tutelato, e devono essere rispettati dei diritti. Metterla esclusivamente sul piano del dovere fa diventare il lavoro quasi una forma di prostituzione. "Siccome io ti pago, devi fare tutto quello che dico io e non protestare". Questo è un altro estremismo a cui molto spesso si arriva, quando viene messo in atto il ricatto morale per il quale una persona ha bisogno di un lavoro. |
Re: Come fanno quelli che non lavorano ad essere così tranquilli?
No, io sono daccordo con mutttley, che non ho capito bene se intende quello, ma gli metto il pene in bocca
(no scusa volevo dire le parole in bocca) Sul fatto che la società e il mondo si fa insieme tutti usiamo il mondo e l'uomo plasma il mondo tramite il lavoro alle sue esigenze, la civiltà è lavoro, blibli bliblò, ognuno deve fare la sua parte, nessuno puo vivere da solo tutti viviano grazie agli altri e grazie allo sforzo della collettività Ma un conto è l'idea contribuire alla società tramite il lavoro guardandola da una prospettiva collettiva in cui ognuno fa la propria parte secondo le sue possibilità, un altro è pensare che chi non lavora sia parassitario per scelta a preskinder (oltre al fatto che alla comunità e alla collettività non si contribuisce solo tramite il lavoro salariato, ma vvbe') o che voglia sfruttare i frutti del lavoro altrui per la scelta di non voler muovere un dito, quando in realtà il discorso de domanda e offerta nell'ambito della compravendita di forza lavoro funziona in un altro modo Se potessimo essere tutti occupati, saremmo tutti (potenzialmente) occupati, invece le cose non stanno affatto così. ah tutto questo ovviamente mentre sono gli imprenditori i padroni e compagnia sminchiante a parassitare seriamente gli altri e a campare letteralmente del e a lucrare sul lavoro altrui Pensa essere un palazzinaro che affitta a chi a stento campa del proprio lavoro. Bisogna calare co sta presunzione che mo i più parassiti di tutti siamo noi; noi non siamo un cazzo di niente, manco come parassiti valiamo qualcosa, :D C'è chi parassita infinitamente meglio di noi, in grandezze che non sono nemmeno lontanamente paragonabili alle nostre |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:03. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.