Originariamente inviata da ~~~
(Messaggio 2626610)
Ma poi la cosa che mi fa più ridere è che secondo qualcuno basta che ci sia un altro o un'altra interessati a noi e ualà la relazione è fatta. E se “scarti” (espressione di merda) è perché non ritieni l'altro alla tua altezza.
wtf?
Non è che basta piacere a uno, o a una, non è che basta che qualcuno sia interessato a te. Con quella persona ci devi stare, ti deve piacere, la vostra storia deve essere possibile tenendo conto di tutti gli eventuali problemi presenti, le abitudini, le differenze caratteriali, i progetti di vita, le intenzioni presenti e future. Provare dei sentimenti forti per quella persona e volerci stare insieme, volere proprio che sia il tuo ragazzo o la tua ragazza (cosa non affatto scontata). Non è che basta così poco per fare una relazione, non basta il piacersi fisicamente, trovarsi bene insieme e avere un interesse reciproco.
Bisogna stare bene insieme in tutte le dinamiche possibili, nell'affettività, nella sessualità, nella vita quotidiana. Bisogna impegnarsi entrambi ogni giorno per la coppia. Bisogna desiderare l'altro e desiderare di stare con l'altro.
"Ah è stato “scartato” (madù) perché era timido, basso, povero, non abbastanza bello etc. etc. etc.", no, non funziona così, le relazioni non sono tutte lì, ma capisco che per autodifesa il cervello semplifichi in questo modo, tagliando con l'accetta.
Anche il discorso di Qwerty sul non avere troppe pretese se non si è merce troppo ambita è un altro discorso del cazzo, non è quello il punto, non è questione di avere pretese (merce poco ambita? ma vaff), ma di poter stare bene con qualcuno e di voler veramente stare con qualcuno.
La pretesa è il rispettare sé stessi ed i propri desideri, ed evitare di andare con qualcuno che non ci piace davvero, o che non ci rispetta, o che non si vuole impegnare nel rapporto – solo perché si è disperati e soli.
Il punto di partenza siamo noi, non gli altri che “scartano” come se gli altri esseri umani (specie le donne) esistessero solo per aspettare i nostri approcci, per “selezionarci” o per “scartarci”; l'altro giorno ho visto un pezzo del video intervista "Ci ho provato con 80 donne etc.", una tristezza assoluta, le donne che esistono solo in quanto npc da abbordare, per fare esercizio e magari per rimediare qualche numero di telefono, qualche scopata o una relazione.
Mi mette tristezza perché proprio dimostra quanto si possa essere alienati dagli altri e incapaci di considerarli come singoli esseri umani, no, invece li si vede come questa massa di donne o uomini cattivi che esistono solo per rifiutarci.
È qui che va fermato ed inquadrato il problema, in questo pensiero distorto qui, e che ripeto è una semplificazione semplice per il cervello che si deve schermare e difendere, e proiettare la colpa su generici altri con pretese troppo elevate anziché prendersi la responsabilità e farsi carico dei propri problemi.
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