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Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
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Per quanto riguarda le opzioni del sondaggio, quella che ho scelto come associabile al termine troia (la terza) potrebbe anche essere rappresentata dal termine unisex "inaffidabile". |
Re: Il concetto di "troia"
L'equipollente concettuale e culturale di troia per gli uomini in realtà non esiste (gigolò, puttaniere, dongiovanni, farfallone e via dicendo, hanno accezioni differenti, spesso e volentieri a valenza socialmente positiva) e diventa grottesco cercarlo a tutti i costi laddove la sessualità libertina del maschio - è un dato di fatto - non viene sanzionata dalla platea femminile (se non è, e contrario, addirittura esaltata) come invece accade per l'impotenza, l'effeminatezza, la timidezza, la fragilità ed in generale per tutte quelle disfunzioni, caratteristiche e comportamenti che rimandano ad un difetto di virilità.
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Re: Il concetto di "troia"
Ho optato per tutte le opzioni, giacché costituiscono doti riconosciute alle "troie".
Soprattutto per quanto riguarda la tendenza a cambiar partner a seconda di come tira il vento, tendenza a non essere fedele manco a pagarla e la tradizionale voglia di arrapare i maschietti con abiti piuttosto provocanti |
Re: Il concetto di "troia"
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Dunque sarebbe necessario usare termini ugualmente dispregiativi per gli e le infedeli. Ovviamente se si è convinti che entrambi siano da biasimare allo stesso modo. |
Re: Il concetto di "troia"
Tenendo presente che le varie opzioni incluse nel sondaggio mi sono sembrate il frutto di un'ottima selezione, nel senso che sono state formulate molto bene (giacché costringono a confrontarsi con numerosi luoghi comuni del nostro linguaggio e del nostro immaginario quotidiani), io ho scelto di votare per la terza voce anche se, nel frattempo, ho potuto rendermi conto che l'uso che normalmente faccio del termine "troia" tende ad includere anche il secondo, il quarto e il quinto significato, il che vuol dire che sono spesso esagerato nelle mie conclusioni sul comportamento delle altre persone... :pensando:
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Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
Il fatto è questo: le donne e gli uomini sanzionano secondo canoni diversi il loro rispettivo comportamento sessuale, perché diverse sono le richieste, i desideri, gli obiettivi. Il linguaggio rispecchia, quando è spontaneo, questa dialettica. Ecco perché troia è sentito così tanto da entrambi i generi, puttaniere no.
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Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
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Ma ripeto che ciò è inifluente ai fini del mio discorso. Se altri hanno pregiudizi sessisti non è un buon motivo per continuare ad alimentarli, anzi. |
Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
Poi, a titolo personale, per quello che può importare a chi legge, il sottoscritto aborre il tradimento, sia femminile che maschile, lo condanna e coerentemente non è mai stato infedele a nessuna delle ragazze con cui ha avuto una storia.
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Re: Il concetto di "troia"
Io credo che il concetto sia il primo in alto: "Ha avuto molti patner"
Secondo me è proprio un concetto dato dall'invidia delle persone (maschie, incapaci o femmine invidiose perché nessuno cagava loro) che si è radicato sempre più nel corso della storia umana. Quindi secondo me è un insulto proprio dato dall'invidia. Molte donne fanno le difficili in molte situazioni proprio per la paura/vergogna di essere etichettate come tali, o come delle "facili" (non lo dico ovviamente perché ho esperienza diretta... è solo quello che mi è capitato di leggere mentre guardavo tutt'altro) Una mia amica, tempo fa, ha fatto un mese dove è uscita con tipo 6 o 7 potenziali ragazzi (non è nemmeno granché questa mia amica). Non ha detto a nessuno di questo a parte a me (e la madre credo), proprio perché (a sua detta) aveva paura di essere definita troia dagli altri. |
Re: Il concetto di "troia"
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Re: Il concetto di "troia"
Quanto è interessante guardare altre lingue più antiche :popcorn:
καπρος, ου (càpros)= verro, cinghiale. fm. scrofa. καπραω (caprào)= essere in calore, di verro, scrofa o di vecchia in fregola. καπραινα, ας (càpraina)= fig. troia, di femmina impudica. ανδροκαπραινα, ης (androcàpraina)= donna dissoluta, troia. C'era già nel greco antico :popcorn: |
Re: Il concetto di "troia"
Mi permetto molto umilmente di far notare che A MIO MODESTO PARERE associare l'uso del termine in questione ad un odio esclusivamente maschile per l'altro sesso sia na stupidaggine, stante il fatto che lo sento usare REGOLARMENTE ANCHE da donne, nessuna delle quali mostra il benché minimo sintomo di odiare il proprio sesso di appartenenza. Tutto qui. :|
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Re: Il concetto di "troia"
il corrispettivo maschile è puttaniere e donnaiolo (e/o fedifrago), mentre i primi vengono condannati e screditati perchè vanno a pagamento, i donnaioli sono invidiati dalla maggiorparte degli uomini, e visti in maniera positiva dalla maggiorparte delle donne, come se avessero un valore aggiunto, quindi più da offrire rispetto agli altri uomini
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Re: Il concetto di "troia"
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troia invece è altisonante, è duro, breve è come la bestemmia... xxx porco... perché la usano? non per insultare dio ma perché suona bene, è pesante, dire giuda porco, o accidenti, non è la stessa cosa, sono leggere. |
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