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barclay 05-01-2013 01:49

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 965915)
inefetti non ho mai sentito termine troio, o apelativo simile per un maschio, e ci sono pure quelli che hanno avuto molti partner ecc..

Ci sono dispregiativi adatti per quel genere di uomini, ma vengono usati solo da alcune donne ed alcuni sociofobici: testa di cazzo, puttaniere, ecc. http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=565

Winston_Smith 05-01-2013 01:55

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 966148)
Ci sono dispregiativi adatti per quel genere di uomini, ma vengono usati solo da alcune donne ed alcuni sociofobici: testa di cazzo, puttaniere, ecc. http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=565

Ecco, puttaniere penso che sia il corrispettivo maschile più vicino al termine troia, non mi era venuto in mente prima.

Per quanto riguarda le opzioni del sondaggio, quella che ho scelto come associabile al termine troia (la terza) potrebbe anche essere rappresentata dal termine unisex "inaffidabile".

Herzeleid 05-01-2013 02:02

Re: Il concetto di "troia"
 
L'equipollente concettuale e culturale di troia per gli uomini in realtà non esiste (gigolò, puttaniere, dongiovanni, farfallone e via dicendo, hanno accezioni differenti, spesso e volentieri a valenza socialmente positiva) e diventa grottesco cercarlo a tutti i costi laddove la sessualità libertina del maschio - è un dato di fatto - non viene sanzionata dalla platea femminile (se non è, e contrario, addirittura esaltata) come invece accade per l'impotenza, l'effeminatezza, la timidezza, la fragilità ed in generale per tutte quelle disfunzioni, caratteristiche e comportamenti che rimandano ad un difetto di virilità.

rainy 05-01-2013 02:06

Re: Il concetto di "troia"
 
Ho optato per tutte le opzioni, giacché costituiscono doti riconosciute alle "troie".
Soprattutto per quanto riguarda la tendenza a cambiar partner a seconda di come tira il vento, tendenza a non essere fedele manco a pagarla e la tradizionale voglia di arrapare i maschietti con abiti piuttosto provocanti

Winston_Smith 05-01-2013 02:17

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966168)
L'equipollente concettuale e culturale di troia per gli uomini in realtà non esiste (gigolò, puttaniere, dongiovanni, farfallone e via dicendo, hanno accezioni differenti, spesso e volentieri a valenza socialmente positiva) e diventa grottesco cercarlo a tutti i costi laddove la sessualità libertina del maschio - è un dato di fatto - non viene sanzionata dalla platea femminile (se non è, e contrario, addirittura esaltata) come invece accade per l'impotenza, l'effeminatezza, la timidezza, la fragilità ed in generale per tutte quelle disfunzioni, caratteristiche e comportamenti che rimandano ad un difetto di virilità.

Sì, ma a questo punto continuare a usare termini dispregiativi per la donna che tradisce (nel mio caso ho scelto la terza opzione) e non (o più che) per l'uomo che tradisce diventa un perpetuare questo pregiudizio. La cui presenza non è giustificata dalla presenza dell'altro pregiudizio sugli uomini "poco virili".
Dunque sarebbe necessario usare termini ugualmente dispregiativi per gli e le infedeli. Ovviamente se si è convinti che entrambi siano da biasimare allo stesso modo.

Tararabbumbieee 05-01-2013 02:30

Re: Il concetto di "troia"
 
Tenendo presente che le varie opzioni incluse nel sondaggio mi sono sembrate il frutto di un'ottima selezione, nel senso che sono state formulate molto bene (giacché costringono a confrontarsi con numerosi luoghi comuni del nostro linguaggio e del nostro immaginario quotidiani), io ho scelto di votare per la terza voce anche se, nel frattempo, ho potuto rendermi conto che l'uso che normalmente faccio del termine "troia" tende ad includere anche il secondo, il quarto e il quinto significato, il che vuol dire che sono spesso esagerato nelle mie conclusioni sul comportamento delle altre persone... :pensando:

Herzeleid 05-01-2013 02:32

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966188)
Sì, ma a questo punto continuare a usare termini dispregiativi per la donna che tradisce (nel mio caso ho scelto la terza opzione) e non (o più che) per l'uomo che tradisce diventa un perpetuare questo pregiudizio. La cui presenza non è giustificata dalla presenza dell'altro pregiudizio sugli uomini "poco virili".
Dunque sarebbe necessario usare termini ugualmente dispregiativi per gli e le infedeli. Ovviamente se si è convinti che entrambi siano da biasimare allo stesso modo.

Ma i termini esistono, ne abbiamo elencati parecchi, solo che hanno una valenza socioculturale differente e non a caso. Una donna può utilizzare la parola puttaniere ma è un artificio, essa non è gonfia dei valori sprezzanti che caratterizzano invece troia, perché quest'ultima è sentita e condivisa valorialmente e qualitativamente in modo diverso. Quando una donna appella un uomo, ad esempio, come "mezza calzetta" o "mezza cartuccia" in relazione al suo mancato vigore sessuale, invece, entrambi i generi si intendono immediatamente sulla medesima carica semantica dell'espressione. I generi, maschile e femminile, si intendono in modo differente e hanno differenti priorità. Trasformare puttana in puttano è grottesco, un'impostura.

Winston_Smith 05-01-2013 02:36

Re: Il concetto di "troia"
 
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Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966206)
Ma i termini esistono, ne abbiamo elencati parecchi, solo che hanno una valenza socioculturale differente e non a caso. Una donna può utilizzare la parola puttaniere ma è un artificio, essa non è gonfia dei valori sprezzanti che caratterizzano invece troia, perché quest'ultima è sentita e condivisa valorialmente e qualitativamente in modo diverso. Quando una donna appella un uomo, ad esempio, come "mezza calzetta" o "mezza cartuccia" in relazione al suo mancato vigore sessuale, invece, entrambi i generi si intendono immediatamente sulla medesima carica semantica dell'espressione. I generi, maschile e femminile, si intendono in modo differente e hanno differenti priorità. Trasformare puttana in puttano è grottesco, un'impostura.

Ma evitiamo pure di cadere nel grottesco, ripeto. Il punto è: per te il tradimento va stigmatizzato indipendentemente dal sesso? Se sì, non puoi dare della troia alla donna che lo fa e non usare un'espressione altrettanto dispregiativa per l'uomo che fa altrettanto. Dai dell'inaffidabile a entrambi, del pezzo di merda a lui, fa' quel che vuoi ma non adeguarti allo stereotipo sociale che condanna solo lei o più lei di lui (ovviamente se non lo condividi).

Herzeleid 05-01-2013 02:38

Re: Il concetto di "troia"
 
Il fatto è questo: le donne e gli uomini sanzionano secondo canoni diversi il loro rispettivo comportamento sessuale, perché diverse sono le richieste, i desideri, gli obiettivi. Il linguaggio rispecchia, quando è spontaneo, questa dialettica. Ecco perché troia è sentito così tanto da entrambi i generi, puttaniere no.

Herzeleid 05-01-2013 02:40

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966210)
Ma evitiamo pure di cadere nel grottesco, ripeto. Il punto è: per te il tradimento va stigmatizzato indipendentemente dal sesso? Se sì, non puoi dare della troia alla donna che lo fa e non usare un'espressione altrettanto dispregiativa per l'uomo che fa altrettanto. Dai dell'inaffidabile a entrambi, del pezzo di merda a lui, fa' quel che vuoi ma non adeguarti allo stereotipo sociale che condanna solo lei o più lei di lui (ovviamente se non lo condividi).

Ma tu concordi sul fatto che, generalmente, nel sentire femminile vi sia una condanna meno forte dell'infedeltà coniugale rispetto all'inadempienza in altri ambiti della vita di coppia?

Winston_Smith 05-01-2013 02:41

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966212)
Il fatto è questo: le donne e gli uomini sanzionano secondo canoni diversi il loro rispettivo comportamento sessuale, perché diverse sono le richieste, i desideri, gli obiettivi. Il linguaggio rispecchia, quando è spontaneo, questa dialettica. Ecco perché troia è sentito così tanto da entrambi i generi, puttaniere no.

Ma a me, con rispetto parlando, frega una cippalippa di "LE donne" e "GLI uomini", io non ragiono a squadre, per canoni, ecc. So che esistono delle differenze nel linguaggio ma ciò non mi impedisce di sanzionare ugualmente un comportamento, indipendentemente dal sesso di chi lo pratica. Se uno è convinto di ciò, dovrebbe fare altrettanto, IMHO. Tu ne sei convinto?

Winston_Smith 05-01-2013 02:42

Re: Il concetto di "troia"
 
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Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 966214)
Ma tu concordi sul fatto che, generalmente, nel sentire femminile vi sia una condanna meno forte dell'infedeltà coniugale rispetto all'inadempienza in altri ambiti della vita di coppia?

Non ho elementi per poter concordare o discordare.
Ma ripeto che ciò è inifluente ai fini del mio discorso.
Se altri hanno pregiudizi sessisti non è un buon motivo per continuare ad alimentarli, anzi.

Herzeleid 05-01-2013 02:52

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966216)
Ma a me, con rispetto parlando, frega una cippalippa di "LE donne" e "GLI uomini", io non ragiono a squadre, per canoni, ecc. So che esistono delle differenze nel linguaggio ma ciò non mi impedisce di sanzionare ugualmente un comportamento, indipendentemente dal sesso di chi lo pratica. Se uno è convinto di ciò, dovrebbe fare altrettanto, IMHO. Tu ne sei convinto?

Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 966217)
Non ho elementi per poter concordare o discordare.
Ma ripeto che ciò è inifluente ai fini del mio discorso.
Se altri hanno pregiudizi sessisti non è un buon motivo per continuare ad alimentarli, anzi.

Esistono delle differenze tra i generi e il linguaggio le rappresenta! Non è un caso se non vi è un corrispettivo sentito e condiviso per il sesso maschile del termine in questione. Questo avviene perché i comportamenti sono diversi: stiamo parlando di troie (in verità, sembra che su questo forum non si parli quasi d'altro), ebbene, dall'alba dei tempi a prostituirsi sono le donne e non gli uomini.

Herzeleid 05-01-2013 02:54

Re: Il concetto di "troia"
 
Poi, a titolo personale, per quello che può importare a chi legge, il sottoscritto aborre il tradimento, sia femminile che maschile, lo condanna e coerentemente non è mai stato infedele a nessuna delle ragazze con cui ha avuto una storia.

Antonio90 05-01-2013 03:02

Re: Il concetto di "troia"
 
Io credo che il concetto sia il primo in alto: "Ha avuto molti patner"

Secondo me è proprio un concetto dato dall'invidia delle persone (maschie, incapaci o femmine invidiose perché nessuno cagava loro) che si è radicato sempre più nel corso della storia umana.

Quindi secondo me è un insulto proprio dato dall'invidia. Molte donne fanno le difficili in molte situazioni proprio per la paura/vergogna di essere etichettate come tali, o come delle "facili" (non lo dico ovviamente perché ho esperienza diretta... è solo quello che mi è capitato di leggere mentre guardavo tutt'altro)

Una mia amica, tempo fa, ha fatto un mese dove è uscita con tipo 6 o 7 potenziali ragazzi (non è nemmeno granché questa mia amica).

Non ha detto a nessuno di questo a parte a me (e la madre credo), proprio perché (a sua detta) aveva paura di essere definita troia dagli altri.

Ishtar)O( 05-01-2013 03:10

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 965248)
Il termine "troia" nel suo significato letterale sta ad indicare una (più o meno) professionista del sesso a pagamento. Che la prostituzione sia una cosa positiva, negativa o neutra può essere oggetto di dibattito, ma in questo topic si parla del termine "troia" in senso figurato, come talvolta viene usato nel linguaggio comune per denotare una ragazza che...

Una ragazza che...? Completate la frase rispondendo al sondaggio, oppure proponendo la vostra interpretazione.

Io non sono solito usare il termine "troia" riferito a una ragazza (che non sia fattualmente una professionista del sesso a pagamento) e non ne incoraggio l'uso (del termine) in tal senso, però ero curioso di sapere quale interpretazione è più diffusa...


Edit. per non creare ambiguità, facciamo così: vota il senso in cui sei solito usare il termine (se sei solito usarlo), oppure (se non sei solito usare il termine) vota come secondo te il termine viene usato in prevalenza.

Non ho votato nulla, perché secondo me il termine (odioso), non c'entra con le opzioni.

Pluvia 05-01-2013 03:41

Re: Il concetto di "troia"
 
Quanto è interessante guardare altre lingue più antiche :popcorn:

καπρος, ου (càpros)= verro, cinghiale. fm. scrofa.

καπραω (caprào)= essere in calore, di verro, scrofa o di vecchia in fregola.

καπραινα, ας (càpraina)= fig. troia, di femmina impudica.

ανδροκαπραινα, ης (androcàpraina)= donna dissoluta, troia.

C'era già nel greco antico :popcorn:

y 05-01-2013 04:21

Re: Il concetto di "troia"
 
Mi permetto molto umilmente di far notare che A MIO MODESTO PARERE associare l'uso del termine in questione ad un odio esclusivamente maschile per l'altro sesso sia na stupidaggine, stante il fatto che lo sento usare REGOLARMENTE ANCHE da donne, nessuna delle quali mostra il benché minimo sintomo di odiare il proprio sesso di appartenenza. Tutto qui. :|

Nocebo 05-01-2013 09:39

Re: Il concetto di "troia"
 
il corrispettivo maschile è puttaniere e donnaiolo (e/o fedifrago), mentre i primi vengono condannati e screditati perchè vanno a pagamento, i donnaioli sono invidiati dalla maggiorparte degli uomini, e visti in maniera positiva dalla maggiorparte delle donne, come se avessero un valore aggiunto, quindi più da offrire rispetto agli altri uomini

Belindo 05-01-2013 09:56

Re: Il concetto di "troia"
 
Quote:

Originariamente inviata da Nocebo (Messaggio 966292)
il corrispettivo maschile è puttaniere e donnaiolo (e/o fedifrago), mentre i primi vengono condannati e screditati perchè vanno a pagamento, i donnaioli sono invidiati dalla maggiorparte degli uomini, e visti in maniera positiva dalla maggiorparte delle donne, come se avessero un valore aggiunto, quindi più da offrire rispetto agli altri uomini

si ma puttaniere, donnaiolo non sono termini "pesanti"
troia invece è altisonante, è duro, breve
è come la bestemmia... xxx porco... perché la usano?
non per insultare dio ma perché suona bene, è pesante,
dire giuda porco, o accidenti, non è la stessa cosa, sono leggere.


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