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Originariamente inviata da Prima
(Messaggio 2743987)
Su tutto il resto, tu hai la convinzione che certi trattamenti siano inutili. Questo elemento potrebbe essere proprio parte del tuo problema, le convinzioni disfunzionali insomma, che rientrano nelle credenze intermedie e profonde di ogni individuo, patologico e non.
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beh, anche tu hai studiato. "credenze disfunzionali", "credenze intermedie": bravo, qualche termine tecnico lo sai
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Non basta scrivere o dire a voce di essere disposti a fare qualcosa, tuttavia, perché nei fatti poi non è così. Come non basta spiegare di sentirsi necessitanti di aiuto, se poi all'atto pratico ci si sente sempre una spanna in alto, persino davanti a uno specialista per dire.
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Non è vero che mi sento sempre una spanna più alto, te l'avevo già detto. (possiamo comunque dire che qualche volta mi sono veramente sentito superiore agli psicoterapeuti :mrgreen: addirittura in alcune occasioni sono stati loro a farmi dei complimenti e a dirmi che sono preparato quasi come fossi uno studente di psicologia.)
All'atto pratico si può non agire per tante ragioni. Per paura, ansia, scarsa motivazione. Mica c'è solo lo sminuire i consigli ricevuti.
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quanti come te non abbiano assolutamente la concezione di sforzo, ma solo di "quello che è dovuto e dev'essere pronto per me in maniera immediata"
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ennesima inferenza con cui plasmi la mia immagine senza basarti su dati reali. Il reddito di cittadinanza sarebbe stato un modo come un altro per stare meglio. Chi ha detto che non abbia la concezione di sforzo? Per me va benissimo anche lavorare.
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Se scavi bene, sotto questa superficie di apparente disponibilità al cambiamento, c'è invece una sorta di "conforto" dato dalla staticità.
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eh, certo, dipende verso cosa va il cambiamento. Cambiamento è un termine generico. Nessuno vorrebbe cambiare andando verso qualcosa di negativo, ansiogeno, pauroso o scadente. Quindi se io noto queste caratteristiche negli scenari proposti è normale che abbia resistenze.
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Comunque no, non volevo permettermi di fare insinuazioni, le mie sono solo ipotesi ovviamente, magari tutte sbagliate. O, forse, potrebbe rassicurare l'idea che siano tutte sbagliate, ahimè...
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Potrebbero anche essere vere :mrgreen: Quel che turba è che in realtà nel messaggio tu non le abbia presentate come ipotesi ma come dati.
A proposito di rilevare tendenze negli altri, anche nel tuo post a cui sto rispondendo adesso si notano varie affermazioni poste come fatti e non come semplici pareri. È una tendenza non bella questa. Mettere dei "penso", "credo", "secondo me" renderebbe il discorso molto più leggero e disteso.
Tu dici che appaio sprezzante e che voglio avere sempre ragione. Ma, se ci fai caso, in buona parte dei miei post dico "penso", "credo", "secondo me".
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Poi beh, c'è tutto quel concetto della grandiosità, quindi per te è difficile accettare degli iniziali "fastidi", dei limiti, dei compromessi in sintesi. È un cortocircuito, perché non riesci a visualizzare il fatto che il bene si raggiunge per delle tappe necessariamente intermedie
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non è questione di grandiosità ma di mancanza di motivazione. Posso accettare le tappe intermedie se so che mi conducono a un obiettivo stimolante e realizzabile.