FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Depressione Forum (https://fobiasociale.com/depressione-forum/)
-   -   Una vita da disoccupati (https://fobiasociale.com/una-vita-da-disoccupati-56755/)

Hor 25-11-2021 11:52

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2660264)
No, è un lavoro che fanno in molti qui. Quantomeno molti più di quelli che mi sarei aspettato visto come considero io quel genere di lavoro rispetto all’ansia sociale.

A me vengono in mente solo la già citata claire e poi muttley.

Hank Moody 25-11-2021 12:42

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2660265)
A me vengono in mente solo la già citata claire e poi muttley.

Pure Desire e un'altra nuova iscritta. Non so come facciano ad insegnare con l'ansia sociale, la depressione e tutte le concause... vabbé che ho avuto certi insegnanti che tipo si addormentavano in classe durante le verifiche o quel giorno non avevano voglia e si faceva tutt'altro.

Hor 25-11-2021 12:48

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660294)
Pure Desire e un'altra nuova iscritta. Non so come facciano ad insegnare con l'ansia sociale, la depressione e tutte le concause... vabbé che ho avuto certi insegnanti che tipo si addormentavano in classe durante le verifiche o quel giorno non avevano voglia e si faceva tutt'altro.

Io ho avuto a lungo il sogno di insegnare, ma mi sono reso conto che ho fatto meglio a non seguire quella strada: tra il resto sicuramente non avrei retto tutta la parte relazionale del lavoro, non tanto con gli studenti quanto con gli altri insegnanti e coi genitori.

House 25-11-2021 12:55

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660294)
Pure Desire e un'altra nuova iscritta. Non so come facciano ad insegnare con l'ansia sociale, la depressione e tutte le concause... vabbé che ho avuto certi insegnanti che tipo si addormentavano in classe durante le verifiche o quel giorno non avevano voglia e si faceva tutt'altro.

Non tutti i contesti sociali sono vissuti come ansiogeni, o non tutti con lo stesso livello di intensità. Quindi essendoci variabilità da persona a persona l'ansia stessa è variabile.

Hank Moody 25-11-2021 13:16

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Dr. House (Messaggio 2660297)
Non tutti i contesti sociali sono vissuti come ansiogeni, o non tutti con lo stesso livello di intensità. Quindi essendoci variabilità da persona a persona l'ansia stessa è variabile.

Io non ho parlato di tutti i contesti sociali, ma specificatamente dell'insegnante, lavoro spiccatamente sociale, a contatto con studenti di ogni sorta e livello socio-psicologico, di genitori e colleghi insegnanti, in relazione a chi poi si interfaccia su questo forum.

franz90 25-11-2021 14:02

Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660302)
Io non ho parlato di tutti i contesti sociali, ma specificatamente dell'insegnante, lavoro spiccatamente sociale, a contatto con studenti di ogni sorta e livello socio-psicologico, di genitori e colleghi insegnanti, in relazione a chi poi si interfaccia su questo forum.

Ok, ma non è detto che ciò che possa essere ansiogeno per te lo sia anche per gli altri….

House 25-11-2021 14:10

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660302)
Io non ho parlato di tutti i contesti sociali, ma specificatamente dell'insegnante, lavoro spiccatamente sociale, a contatto con studenti di ogni sorta e livello socio-psicologico, di genitori e colleghi insegnanti, in relazione a chi poi si interfaccia su questo forum.

Sì, il concetto non cambia. Poiché avevi espresso un'incomprensione su come si potessero conciliare ansia sociale e lavoro di insegnante, ti facevo semplicemente notare che l'ansia sociale può colpire alcune aree interpersonali della vita e non altre (o colpirle meno). Dunque non c'è contraddizione.
Per fare un esempio concreto, così ci capiamo, si può essere soggetti ansiosi in contesti sociali quali la vita amicale e sentimentale, ma non essere soggetti ansiosi sul posto di lavoro o esserlo meno (così come l'opposto!). Tutto sta nella variabilità della mente della persona, delle sue paure interpersonali e performative specifiche.

Hank Moody 25-11-2021 15:05

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da franz90 (Messaggio 2660315)
Ok, ma non è detto che ciò che possa essere ansiogeno per te lo sia anche per gli altri….

Ma infatti me lo chiedo semplicemente, non ho detto che il mio pensiero è legge come circola in certi ambienti da due anni a sta parte :D

Hank Moody 25-11-2021 15:09

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Dr. House (Messaggio 2660323)
Sì, il concetto non cambia. Poiché avevi espresso un'incomprensione su come si potessero conciliare ansia sociale e lavoro di insegnante, ti facevo semplicemente notare che l'ansia sociale può colpire alcune aree interpersonali della vita e non altre (o colpirle meno). Dunque non c'è contraddizione.
Per fare un esempio concreto, così ci capiamo, si può essere soggetti ansiosi in contesti sociali quali la vita amicale e sentimentale, ma non essere soggetti ansiosi sul posto di lavoro o esserlo meno (così come l'opposto!). Tutto sta nella variabilità della mente della persona, delle sue paure interpersonali e performative specifiche.

Ma è chiaro che quello che penso io, non pretendo che lo pensi un altro. (e non mi aspetto nemmeno dei ringrazia) Per farti un esempio a me da più ansia fare certe cose, piuttosto che andare a mangiare fuori senza gp. Come ho appena fatto.

Darby Crash 25-11-2021 15:21

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660294)
Pure Desire e un'altra nuova iscritta. Non so come facciano ad insegnare con l'ansia sociale, la depressione e tutte le concause... vabbé che ho avuto certi insegnanti che tipo si addormentavano in classe durante le verifiche o quel giorno non avevano voglia e si faceva tutt'altro.

Dal mio punto di vista non sarebbe ansiogeno. Chi insegna di sicuro ne sa di più degli alunni, dunque è in una posizione di superiorità: di cosa dovrebbe avere paura? In classe è l'insegnante che comanda, è lui che sceglie cosa fare e cosa non fare. È un lavoro che mi piacerebbe proprio perché si basa sullo snocciolare ad altri le proprie conoscenze, un continuo boost alla propria autostima: io so, io so.
Certo, potrebbero esserci problemi nel caso di classi con soggetti problematici e che disturbano i compagni e le lezioni. Infatti meglio insegnare in scuole di ragazzi tranquilli e diligenti come i licei.

Invece ad esempio un lavoro da dipendenti in un negozio o in un ristorante può essere ansiogeno in quanto si è agli ordini di altri, ci può essere l'ansia di sbagliare, di poter essere mandati via. In una scuola anche se si sbaglia gli studenti non possono comunque permettersi di dire nulla di offensivo visto che sono in una posizione subalterna.
Ovviamente ci sarebbe ansia se arrivassi alle lezioni gravemente impreparato, ma questo non deve succedere ahah.

Poi sarebbe bellissimo dare i voti e commentare le prove degli alunni. "Questo è un tema da 3/10, complimenti!"

claire 25-11-2021 15:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hank Moody (Messaggio 2660302)
Io non ho parlato di tutti i contesti sociali, ma specificatamente dell'insegnante, lavoro spiccatamente sociale, a contatto con studenti di ogni sorta e livello socio-psicologico, di genitori e colleghi insegnanti, in relazione a chi poi si interfaccia su questo forum.

Io ho diagnosi di ansia sociale di livello severo, con picchi di aggravamento , confermata da più specialisti nel corso del tempo, che confermano la fobia sociale anche se la definizione non rientra nel DSM. Insegno dal 2007 senza finora alcun demerito o controversia.
Non che debba giustificarmi, né dell'essere qui né del mestiere, ma se c'è qualcuno che si ritiene sociofobico perché stravolge la definizione di un disturbo, non sono io.
No quote.

claire 25-11-2021 15:57

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2660259)
Nono c’è una nutrita rappresentanza di educatori, insegnati, professori, supplenti, e operatori scolastici vari.

Eh cazzo presentatemeli , che mi accoppio coi miei simili

Non conosco nessun insegnante/educatore con diagnosi, quelli che so essere qui non credo lo siano/ so per certo non avere la fs
Ma ce ne saranno nel mondo sicuramente

Krieg 25-11-2021 17:32

re: Una vita da disoccupati
 
Omettetela dal cv a sto punto.
Contro questo mercato del lavoro bisogna prendere tutte le contromisure possibili

Barracrudo 25-11-2021 18:00

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2660352)
Anche nel lavoro che faccio io. Mi diceva uno dei capi che quando fanno le selezioni c’è una specie di grafico dove si mettono le competenze e le ambizioni. Il candidato ideale non deve essere nella parte bassa del grafico ma neanche in quella alta perché altrimenti rischierebbe di annoiarsi e potrebbe voler cambiare lavoro e non ha senso investire su un profilo così.

Che tristezza, solo dati siamo, certo che x entrare in aziende così è meglio starsene a casa.

Ezp97 25-11-2021 18:58

Se non trovate niente nemmeno saltuario proponetevi come lavapiatti, li cercano sempre, non pagano molto ma meglio di stare fermi.

Ezp97 25-11-2021 20:24

Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2660386)
Io ho sempre suggerito il volantinaggio per chi non ha mai lavorato ed é senza titoli di studio. Almeno oltre a prendere dimestichezza con le dinamiche lavorative hai anche l’opportunità di uscire di casa e camminare.
Però se lo dici sei il finto fobico che non sa cosa significa non riuscire a fare niente.

Ho conosciuto qualcuno che lo ha fatto ma prendono due lire.

Dark97 25-11-2021 20:49

A me servirebbe un lavoretto per pagarmi i libri/tasse universitarie/ benzina, quando posso usare l auto...
Tanto, il sabato sera sono libero...qualche serata in pizzeria magari o in qualche bar...a trovarlo però...
Qualcosa che non mi richieda troppo sforzo, viste le mie condizioni.
Anche 40-50 euro a settimana mi andrebbero bene...meglio di niente.

troll 25-11-2021 21:12

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2660377)
Se non trovate niente nemmeno saltuario proponetevi come lavapiatti, li cercano sempre, non pagano molto ma meglio di stare fermi.

ho visto annunci dove cercavano lavapiatti che avessero esperienza documentata.........

Ezp97 25-11-2021 21:30

Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2660411)
A me servirebbe un lavoretto per pagarmi i libri/tasse universitarie/ benzina, quando posso usare l auto...
Tanto, il sabato sera sono libero...qualche serata in pizzeria magari o in qualche bar...a trovarlo però...
Qualcosa che non mi richieda troppo sforzo, viste le mie condizioni.
Anche 40-50 euro a settimana mi andrebbero bene...meglio di niente.

Proponiti come portapizze-fattorino se stai in una media-grande città prendi bei soldi a sera, pagano bene e non stai dentro casa nel weekend, vedi gente, esci. Ti porti a casa quei 90-100 euro a settimana.

Ezp97 25-11-2021 21:31

Quote:

Originariamente inviata da troll (Messaggio 2660414)
ho visto annunci dove cercavano lavapiatti che avessero esperienza documentata.........

Te la inventi, non ci vogliono competenze a lavare i piatti....


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:58.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.