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Niente di male a pulire i cessi ma oggettivamente è un lavoro del cazzo e chi lo fa non lo fa per scelta
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re: Una vita da disoccupati
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Dall'altro ti prendi un bel rischio se poi non trovi...però credo che devi proprio cambiare settore e se necessario regione...di settori belli e di aziende che pagano dignitosamente ce ne sono, è solo difficile trovarle. |
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Ho sempre lavorato a non più di 6 euro a ora, qualcuno che ne prende 3 a ora mi risponderà beato te ma non funziona così. Il lavoro va pagato. Questa è l'ultima stagione in agricoltura. A mai più nella vita. Penso che a novembre/dicembre me ne vado. |
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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A 3 euro all'ora invece non comprendo proprio come qualcuno possa accettare (alimentando un sistema che paga così finchè esiste chi lo accetta). |
re: Una vita da disoccupati
https://www.corriere.it/economia/con...e2afaece.shtml
Il conto della vita da single? Salato. A fare i conti in tasca agli 8,3 milioni di single in Italia, tra cui rientrano anche separati o vedovi, è Moneyfarm, società di consulenza finanziaria indipendente che, partendo dalla base dati Istat, ha messo a confronto l’economia della vita a due rispetto a quella in solitaria. La piattaforma ha calcolato come chi vive da solo spenda ogni mese 571 euro in più di una coppia. Ma vediamo perché e chi è a pagare di più. Secondo l’indagine le percentuali più elevate di famiglie con un solo componente si registrano nel nord-ovest e nell’Italia centrale, dove sono rispettivamente il 35,2% e il 35% del totale, mentre al Sud sono il 29,9%. Poco più di una persona sola su due (51%) ha meno di 65 anni ed entrando nel dettaglio dello stato civile «si nota che la maggioranza (40%) è composta da veri e propri single: sono 3.331.000 le persone che hanno scelto di stare da sole (per il momento), circa il 6% della popolazione italiana; sotto i 45 anni gli uomini soli (11%) sono quasi il doppio delle donne (6%), ma questo rapporto si riequilibra con il passare degli anni fino a invertirsi leggermente sopra i 65 anni, con le nubili al 5% e i celibi al 3%». Sulla base dei dati Istat, si notano alcune voci di consumo per cui la differenza tra single e coppie è più marcata. «Anzitutto — spiegano da MoneyFarm — per vivere in due non serve un appartamento grande il doppio, per cui è inevitabile che la spesa per abitazione e utenze pesi molto di più sul bilancio dei single, con ben 338 euro in più al mese (+71%)». Al secondo posto ci sono i costi per mobili e altri servizi per la casa, per i quali chi è solo spende il 66% in più rispetto a una coppia (ben 36 euro al mese). Solo sommando queste prime due voci, chi convive spende 530 euro al mese, contro i 904 euro dei single. La vita in due conviene anche per viaggi e vacanze anche quando si va in vacanza o a cena fuori.«Per quanto riguarda i generi alimentari, bisogna tenere presente che il costo al chilo aumenta al diminuire della quantità acquistata, penalizzando i single: per cibo e bevande, chi vive solo spende in media ben 304 euro al mese, contro i 236 euro a testa di chi convive, con un maggior costo di 68 euro (+29%). Questa voce è anche quella che, in valore assoluto, incide di più sulle spese mensili, dopo la casa», concludono da MoneyFarm. Moneyfarm ha poi calcolato quanto avrebbero messo da parte, al compimento dei 50 anni, tre persone che avessero deciso di andare a convivere in età diverse e di dividere a metà le spese con il proprio partner: Chi va a convivere a 45 anni, a 50 anni avrà risparmiato 34.260 euro. Chi va a convivere a 35 anni, a 50 anni avrà risparmiato 102.780 euro. Chi va a convivere a 25 anni, a 50 anni avrà risparmiato ben 171.300 euro. |
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Io per fare giardini coi miei attrezzi ne prendo 10 minimo a ora e se ne vanno via come niente...pure questi che fanno i camerieri e i baristi sono sfruttati fino al midollo. E poi lavorare a certe paghe ti toglie qualsiasi voglia tu abbia. |
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Cioè ragà oggi sono andato in paese a fare bordi di un giardino e delle piccole siepi un ora e mezza di lavoro 35€, la signora mi ha detto che ha un'amica che ha l'indiano a fare il giardino e prende 5€ l'ora con i suoi attrezzi...ma dove vogliamo andare.
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
domani devo fare un colloquio e sto morendo dentro. :(
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Inoltre secondo me chi è in coppia spende soldi in diverse cose che da solo non farebbe (vacanze, uscite varie, ecc.) |
re: Una vita da disoccupati
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Ora il capitale accumulato l'ho messo a "lavorare" generando rendite per arrotondare lo stipendio (o per avere cmq delle entrate anche durante periodi di disoccupazione), cosa che consente di aumentare la capacità di risparmio che a sua volta aumenta la possibilità di continuare a incrementare la rendita, e così via, in un circolo vizioso finanziariamente positivo. |
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Poi gli sfizi/vizi/hobbies non sono tutti uguali, molti sono a costo zero o minimo, e fortunatamente ne ho molti proprio di questo tipo, in altri casi mi sono invece ugualmente concesso soddisfazioni facendo acquisti mirati per me stesso anche relativamente costosi, ma una-tantum e mai così impattanti da compromettere la mia capacità di risparmio di lungo termine. |
re: Una vita da disoccupati
100 mila di lato ma che stipendi avete con l'inflazione così alta..anche con affitto basso
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Mia madre si incazza se gli dico non voglio lavorare.
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re: Una vita da disoccupati
Se lavora 20 anni si..io avevo cominciato nel 2017 ma poi dalla pandemia ciaone..il problema è che io non.posso fare il primo lavora che passa per convento che mi stressa tropo per come sono fatto io..ma dovrò reinventarsi qualcosa in autunno..voglio valutare bene ogni cosa
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re: Una vita da disoccupati
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Però ragionando in "medio termine" potresti comprare, ad esempio, una casa, il cui valore sarà sempre allineato all'inflazione, quindi venduta (e magari anche usata prima! Risparmiando il proprio affitto o affittandola ad altri) tempo dopo ti farà rientrare dello stesso valore "trasformato" all'inflazione futura. |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
stasudedos è uno che di finanza ci capisce, infatti mi pare di averti letto anche sul forum di finanzaonline.
certo, poi c'è chi non accetterebbe mai la frugalità e il minimalismo. se causa troppa sofferenza o troppo stress vivere con poco, allora non ha senso. ma per chi è minimalista vero non è un gran sacrificio rispetto al dover lavorare per 40 anni o più |
re: Una vita da disoccupati
Capisce di azioni..mi servirebbe qualche dritta
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re: Una vita da disoccupati
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Ho iniziato 10 anni fa a interessarmi all'argomento, cominciando dalle cose semplici per poi alzare lentamente l'asticella ... l'importante è conoscere innanzitutto i propri obiettivi, cosa vogliamo ottenere dai risparmi e quanto siamo disposti a rischiare... tutto il resto viene di conseguenza, ovvero lo studio attento (prima) e la scelta (poi) degli strumenti finanziari più adatti a tali obiettivi.... obiettivi che possono essere estremamente diversi da persona a persona, per questo non mi azzarderei mai a dare consigli in merito, a nessuno, visto che una o più scelte adatte a me e alla mia situazione potrebbero essere profondamente sbagliate per un altro. |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Sono stato ripreso nella ditta di pulizie, ma con un'altraansione: autista per le colleghe che devono raggiungere le case vacanza da pulire e portare il materiale. Con il diploma potrei avere mansione nella sanificazione.
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Oggi ho fatto un giardino e non mi hanno pagato
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re: Una vita da disoccupati
avevo letto la musica dei disoccupati
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Per le dimissioni ho scoperto che mi serve un preavviso di 90 giorni calcolando inquadramento professionale ed anzianità di servizio, ci penserò dopo le ferie di agosto
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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Beh nei lavori manuali si, ti sfruttano tutti come un mulo, non ci piove..
però c'è gente che lavora in ambito informatico, security e cyber security e si guadagna bene, certo bisogna studiare parecchio. Nella ristorazione e nell'edilizia vedo gente che a 40 anni è cotta ormai. Alla fine il lavoro buono è difficile da ottenere, nessuno assume nessuno per beneficenza ma per guadagnarci sul dipendente, ormai il lavoratore è visto come un limone da spremere. Se io domani avessi una patente per guidare un bilico troverei lavoro il giorno dopo ma perché? Perché fai una vita di merda su un camion e così tutti i lavori cosiddetti "umili". Lavori di merda e stressanti c'è ne sono tantissimi. |
re: Una vita da disoccupati
Ho iniziato a lavorare come addetto alle pulizie in un negozio di vestiti 10,5 ore settimanali, uno schifo, 1 ora e mezza la mattina e 3 ore il sabato, però almeno ho uno scopo minimo, è fino a fine settembre.
Cosa positiva, nessuno contatto sociale se non con i manager per farmi aprire la porta, ahimè paga ridicola ovviamente, ma per ora non riesco a fare altro, a 26 anni dovrei già essere in grado di lavorare full time e avere una vita, invece mi ritrovo a fare una miseria, vabene devo pensare che è un passo avanti, ma guardando come sta evolvendo la mia situazione la vedo brutta, a volte riesco persino a fare ritardo ad un lavoro del genere, non sono in grado di stare al mondo e me ne accorgo sempre di più. |
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