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Potevo capire l'idea di sostituire il lavoro fisico. Ma se invece di rendere più attrattivi e profittevoli i lavori creativi rovini pure quelli mi sorge il dubbio che non si rendano conto di quello che stanno facendo. O lo sanno ma preferiscono contare i soldi creando macerie. |
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I soldi me Ii magno, guadagnarli senza spenderli non ha senso... |
re: Una vita da disoccupati
Non ho più voglia di lavorare, ma proprio zero
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re: Una vita da disoccupati
Trovati un lavoro che ti soddisfa di più delta, o cambia ambiente se il problema sono i colleghi vedrai che la voglia verrà da sola
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Cambiare lavoro non è difficile, il problema è quanto ti pagano e se ti pagano......
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re: Una vita da disoccupati
Ultimamente sono abbastanza ispirato .. secondo voi x chi ha esperienza che tipo di lavoro part-time di può fare io che potrei lavorare solo dalle diciamo 17 in poi?
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re: Una vita da disoccupati
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Il barista è roba da estroversoni...ci devi saper stare dietro il bancone, saper parlare, interagire, intrattenere...ma se ci sai fare scopi di brutto.
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re: Una vita da disoccupati
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Sono gli Stati a doversi occupare di questa transizione e di come affrontarla, ma finché vivranno di slogan alla "Lavorare meno, lavorare tutti" non si andrà da nessun parte. Per il momento, almeno in Italia, ci si inventa di sana pianta posti di lavoro nel pubblico, in stile scavatori/riempitori di buche di keynesiana memoria. |
re: Una vita da disoccupati
Non farei mai il barista, non è nella mia indole servire gli altri
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re: Una vita da disoccupati
Indovinate a chi è stato proposto in privato il rinnovo del contratto con anche altre mansioni perfino? Alla povera Chamomile o al tipo che è in prova con me e a cui il precedente contratto scadrebbe un mese dopo il mio? Ovviamente non a me porcacciа miseria ): .
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re: Una vita da disoccupati
Vorrei fare un sondaggio riguardo al lavoro domenicale/festivo ma non ho voglia di aprire il thread. Se vi va rispondete.
1) preferirei non lavorare domenica e festivi 2) preferirei lavorare domenica e festivi 3) non mi cambia nulla Il fatto è che nella mia cerchia di conoscenze normie, sono davvero in tanti a preferire un lavoro meno pagato e più faticoso, ma che gli consenta di stare a casa il fine settimana. Ovviamente per partecipare alla vita sociale. Io invece ho sempre lavorato domenica e festivi e apprezzo i giorni di riposo infrasettimanali. |
re: Una vita da disoccupati
Il fine settimana e sacro, capisco che tanti lavoratori devono rinunciare ma la vita e stata costruita così, lavori fino al venerdì e sabato e domenica fai lavoretti e riposi lo dice anche la bibbia, così come anche x me sono sacre le notti, state lontani da lavori notturni il mio consiglio, turni e robe del genere, poi nella vita non si può mai sapere se la situazione e particolare e bisogna fare sacrifici pur di stare con una tipa che ti piace allora farei anche i sabati e domeniche oppure valuterei le notti basta che si possa stare del tempo insieme e non rovini il rapporto, ma da single col cavolo
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Io vado in difficoltà se lavoro 6 su 7, ho bisogno sia del sabato che della domenica. Perché almeno esco il venerdì sera e riposo per due giorni filati
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
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L'importante è avere due giorni consecutivi liberi... se potessi, baratterei al volo la domenica con il venerdì, ad esempio. Questo fatto del weekend comandato, così come le ferie d'agosto, non mi è mai troppo piaciuto. Andare in giro alla domenica è stressante, pieno di gente ovunque... |
re: Una vita da disoccupati
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re: Una vita da disoccupati
Io sono rinato quando ho preso a lavorare solo di giorno e da lun a venerdì e dalle 7,30/8 alle 15,30/16 ... Questi i miei orari a volte raramente sforiamo alle 17 se siamo lontani da casa a pitturare, tutto qua, così semplice tornassi indietro eviterei quei 3 anni di sofferenza inutile con notti, turni, festivi, orari che cambiavano ogni settimana in mattine pomeriggi sere..
Avere dei ritmi circadiani, svegliarsi quando fa chiaro, dormire quando fa scuro, avere il pomeriggio libero come le persone normali.. questo quello che cerco altro che stipendi alti, chiedo il giusto x potermi mantenere ed essere indipendente |
Lavorare 6 su 7 è da pazzi, 5 su 7 già va bene...ma avere un solo giorno libero a settimana non è un cazz
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re: Una vita da disoccupati
Per questo invidio chi ha posti statali, pure le forze dell'ordine (ok che se la rischiano e crepano alcuni di loro ogni anno, ma hanno stipendi buoni sin dai gradi bassi), perchè almeno hanno 5 giorni fissi e si fanno le loro 6-7 orette al giorno con stipendi che superano i 1500 netti. Conosco netturbini ATA e ASIA (municipalizzati e quindi statali) che se diventano autisti pigliano anche 2000 con scatti di anzianità. Inoltre senza questi posti fissi (scordiamoci i privati indeterminati che la davvero rischi di tutto tra fallimento, ristrutturazione ecc) non puoi accedere a mutui, finanziamenti, affitti ecc.
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re: Una vita da disoccupati
FO fanne le notti però
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re: Una vita da disoccupati
Non ho mai pensato ad un posto statale
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Ora mi sono ripreso un po' coi giardini, sabato è festa in paese e devo andare a fare un giardino, giovedì in montagna a tagliare un vecchio giardino abbandonato...
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re: Una vita da disoccupati
ieri ho sentito che i famosi 9 euro orari di reddito minimo garantito non sarebbero netti ma lordi!...in pratica tra i 6 e i 7 euro netti, una miseria a cui tra l'altro confindustria e la destra si oppongono.
io credo che se un'azienda non riesce a pagare quella cifra ai dipendenti significa che merita di fallire perché avrà dei margini di guadagno ridottissimi. penso che il lavoro in italia sia in buona parte così, aziende semi-fallite che sfruttano all'inverosimile i dipendenti solo per non chiudere. l'italia si conferma un pessimo luogo per lavorare...l'ultima proposta è stata smart working per i giorni di caldo eccessivo. peccato che i lavori manuali non si possano fare da remoto! sembrano dei deficienti i nostri politici, solo adesso tirano fuori questo problema e hanno l'urgenza di regolamentare il lavoro sotto il sole. come se tutte le estati non fosse così. |
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re: Una vita da disoccupati
Continuiamo a considerare le pulizie un lavoro di basso livello, ma intanto oltre ad essere fondamentali come davvero pochi altri lavori, sono anche ben retribuiti. Ad esempio ho sempre notato la palata di soldi che tutti i condomini in cui sono stato paga a chi fa le pulizie. Ho sempre pensato che lo farei volentieri io, ma ci vuole la partita iva, e probabilmente qualche tipo di rottura di coglioni burocratica.
Fa bene chi apre questo tipo di attività perché puoi iniziare davvero dal nulla e credo non sia difficile trovare mercato. |
re: Una vita da disoccupati
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Il 25% ha risposto no, questo significa che quel lavoro una buona parte della popolazione non lo farebbe mai, altri lo farebbero se fosse pagato 10x rispetto a un lavoro normale Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
re: Una vita da disoccupati
Mi piacerebbe lavorare in biblioteca, stona un po’ vista la mia ignoranza, ma la tranquillità che c’è sarebbe ideale per me, anche a riordinare cose e fare piccoli lavori anche manuali
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Io a dicembre lascio l'azienda. Non andrò mai più a lavorare per meno di 8-9 euro a ora.
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re: Una vita da disoccupati
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Adesso ovviamente che un lavoro ce l’ho. Se avessi disperato bisogno di lavoro lo farei ovviamente anche per uno stipendio normale. |
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Io preferirei guadagnare meno se però avessi via da parte un 100k o qualcosa del genere
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re: Una vita da disoccupati
A me da parecchio fastidio che venga utilizzato sempre il lavoro di pulizia per identificare la cosa più degradante possibile. Bisognerebbe vergognarsi di essere un impiegato comunale, piuttosto che di pulire i cessi.
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re: Una vita da disoccupati
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Mi faccio qualche giardino come sempre e vivo con poco se non trovo un lavoro pagato bene. Qua ti sfruttano tutti come uno schiavo, non ha senso. |
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