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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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* o meglio, all'epoca non esisteva il "dolcetto per se'", piu' tipico della societa' di oggi: si compravano gli ingredienti per un dolce fatto in casa (torte, frittelle, amarene sotto alcol ecc) e una volta fatto era a disposizione di tutti, e ti assicuro che mia nonna ne usufruiva... |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Essere privi di potere finanziario non è qualcosa di auspicabile e da ricercare per ritornare a vivere nelle sane famiglie di una volta, dove spesso la donna rimaneva con l'uomo perchè se divorziava rimaneva con le pezze al culo, senza aver mai lavorato e con i figli da gestire. |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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https://www.wired.it/article/donne-v...-soldi-lavoro/ |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Mi ricorderò sempre quel santo di mio nonno che una volta litigò col marito di sua figlia riguardo gelosie tra figli e il marito coglione gli disse che il furgone da 30 mln di lire glielo regalò la moglie di mio nonno e che lui non fece mai niente per loro, così mio nonno gli disse al marito di sua figlia:" e i 30 mln di lire per il furgone che ti ha regalato mia moglie dove credi che li abbia presi?
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Secondo me in merito alla questione bisogna tenere conto di un aspetto di cui finora qui non mi sembra se ne sia parlato.
Cioè l'impoverimento della classe media della popolazione. Nel secolo scorso, perlomeno nella seconda parte, la classe media della popolazione aveva un tenore di vita mediamente superiore a quello attuale. Molte famiglie riuscivano a vivere dignitosamente anche con un solo stipendio. Oggi, salvo eccezioni, con un solo stipendio medio è veramente dura mandare avanti una famiglia, quindi entrambi lavorano anche per necessità. A meno che non si hanno fortune ereditate, cioè non si devono pagare affitti o mutui. Ogni tanto ne parlano in giro di questo fatto ma sempre in sordina: nella società attuale c'è una polarizzazione più forte tra chi ha molti soldi e chi vive in regime di povertà. La "mezza via" si è molto assottigliata rispetto al secolo scorso. |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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È la stessa cosa che avviene tra figli e genitori. Si è veramente liberi dai genitori solo quando non si dipende più economicamente da loro. Se non si ha indipendenza economica si dipende sempre dalle scelte di qualcun altro, mi sembra un discorso molto facile da capire. |
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Mi ricordo di quando ero piccolo (metà anni 90). Mio padre era operaio e mia madre casalinga. Col solo stipendio di mio padre andavamo in vacanza tutti gli anni 2 settimane. Ogni tanto uscivamo a cena tutti insieme. Dubito fortemente che se io, attualmente, avessi la stessa identica situazione (cioè figli e solo il mio stipendio a disposizione) riuscirei a vivere come loro a quel tempo, per via del costo della vita, che rapportato agli stipendi della classe media è molto aumentato. Oltretutto non avrei nemmeno la fortuna di poter ereditare la casa dai nonni. |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Paragonare le donne di ieri, prive degli strumenti per desiderare di ampliare le proprie possibilità facendo esperienze, studiando, viaggiando, facendo il lavoro che sognano(ma che dovevano sognare? Nascevano per fare le casalinghe e al massimo tirare su soldi cucendo o lavoretti vari, nulla a che fare con i progetti personali). Quella era la vita. E infatti chi ci si opponeva e non aveva una famiglia ricca e aperta alle possibilità, come le poche donne di carriera di un tempo, finiva inguaiata. Bastava che una si mettesse a fare chessò, la barista ed era la puttana del paese. Non si facevano alcuna domanda su chi volevano diventare. E anche fosse stato che sognavano su qualche fotoromanzo, restava lì la cosa.
Che senso ha dire che era meglio prima? Prima era prima. Adesso le ragazze a 20 anni non hanno davanti solo il matrimonio e occuparsi dell'economia domestica( gestire i soldi non significava farne l'uso che si voleva, ma sbarcare il lunario ,sedendosi a tavola per ultime) , hanno altre opportunità. Un tempo non c'erano le consapevolezze di oggi. E capisco che a tanti disturbi la cosa, cioè che le donne scelgano cosa fare e chi essere, come spendersi i propri soldi, con che mezzi guadagnarseli, se i figli e il matrimonio rientrano o meno nei propri progetti, e se le cose non vanno come si pensava o si è cambiate e non si vogliono più certe cose, cambiarle invece di rimanere passivamente dove si è "perché si è sempre fatto così". Ovvio che il cambiamento spaventa chi teme di perdere i vantaggi di prima. Se da oggi un dipendente guadagnasse di più del proprietario dell'azienda e avesse uguale potere decisionale, come la prenderebbero i padroni? Si cagherebbero sotto, odierebbero gli operai e andrebbero alla ricerca degli operai "di una volta". E lì si tratta di rapporto lavorativo. Come si può pensare di amare una persona e non volerla vedere realizzata secondo i suoi progetti? Vederla mortificare il suo essere, che è proprio la parte che si dovrebbe amare?"Trovare la donna" e "amare una donna" sono cose ben distinte. (Questo ultimo concetto vale per ambosessi, trovare l'uomo è diverso dall'amarlo per quello che è. E in entrambi i casi, nessuno è tenuto a niente, se sei innamorato e ricambiato da quella persona che ti vuole come sei e non ostacola il tuo realizzarti come persona ok, sennò ciao e a posto lo stesso, non ci sono obblighi di accoppiamento e di contratto). |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Quindi dal punto di vista del costo della vita le condizioni secondo me erano migliori. Poi se si va di molto indietro nel tempo secondo me non ha senso nemmeno fare i paragoni, perché l'intera società era impostata in modo troppo diverso. Su un sacco di altri aspetti che non riguardavano solo la condizione della donna. Mi fa però un pò sorridere che ora la situazione possa essere quasi ribaltata: mentre nelle società di una volta essere la donna di casa poteva essere visto come una limitazione della libertà, oggi come oggi a molte persone (uomini o donne che siano) piacerebbe fare le casalinghe o i casalinghi, ma sono costretti a rinunciare perché devono lavorare per far quadrare il bilancio familiare. :mrgreen: |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Buonasera cerco occupazione come casalingo, cresceró la prole, cucinerò, commissioni, sfascierò l auto di famiglia, non parlerò alla compagna senza un valido motivo e spettegolerò su come le altre donne portano a caso milioni mentre la mia solo 2000 euro al mese e che è una fallita ed ho fatto la peggior scelta della mia vira, rimarrò incinto e farò fare 9 mesi di inferno alla mia compagna schiavizzandola senza un valido motivo imprecando anche colombo Giuseppe e Maria lamentandosi della mia condizione e della mia più totale assenza di libertà
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Sgusade ho il correttore automatico in stato di grazia
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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in Occidente ogni mattina, una natalista femmina si sveglia, sa che dovrà correre più del natalista maschio alfa e riprodursi da giovane se vuole un figlio normale... in Occidente ogni mattina, non importa che tu sia un natalista giovane o vecchio o alfa o fobico depresso, l'importante è che inizi a figliare. |
Re: Il dolore di non avere avuto figli.
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Re: Il dolore di non avere avuto figli.
Avrei circa 200 righe in canna per controargomentare( in modo circostanziato e non "a sentimento"), su ogni parola, ma l'ho già fatto in precedenza, e anche altri, e molti sicuramente sono fonti più autorevoli di me, non ho proprio tempo di ripetere quelle che per me sono ovvietà...anche perché a lavare la testa all'asino si perde acqua e sapone. Libertà è anche fare uso del proprio tempo in modo proficuo.
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