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Re: Depressione e solitudine
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Gli unici atti che non hanno giustificazioni sono quelli che avvengono completamente a caso. Ma alla base della prima coltellata un pensiero c'è stato, non ha agito a caso. Se ti metti nei suoi panni, vedi che quel gesto ha senso. Il punto chiave è: quella persona non si sarebbe dovuta trovare nelle condizioni psichiche tali da trovare sensato accoltellare qualcuno. |
Re: Depressione e solitudine
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È impossibile proteggere le persone dalle malattie, che siano psichiatriche o meno. Con chi ce la prendiamo, con la natura? Accoltelliamo gli alberi di cocco? :sisi: L'errore nel tuo punto chiave è considerare le condizioni psichiche unicamente come risultato di ambiente o vissuto, ma sono abbastanza certo che questo tizio avesse invece problemi neurologici/malattie accomunabili ai problemi di qualsiasi altro organo. |
Re: Depressione e solitudine
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Re: Depressione e solitudine
leggendo la vicenda, noto un fatto che ho in comune col tizio in questione (ma che lui ha messo in pratica): quante volte, gironzolando tipo dentro ad un Brico, mi son chiesto "ma tutti 'sti utensili a portata di mano delle gente...che succederebbe se un tizio a caso afferrasse un'ascia ed iniziasse ad usarla?"
Cioè, son quelle situazioni (girovagare in un luogo pieno di gente & oggetti contundenti e non) in realtà pericolosissime ma che diamo per scontato siano sicure. Io mi ci muovo sempre un po' guardingo... |
Re: Depressione e solitudine
Il calcio non è meritocratico,nel tennis più vinci più guadagni mario rui e rugani non dovrebbero avere quei soldi,di benzema modric e lewandosky tutti meritati..ma Mario rui perché è uno di noi no..cosa ha in più uno così..
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