Re: La semplicità dei normali
In effetti non capisco questo darsi addosso l'uno contro l'altro. Questo forum dovrebbe essere un luogo dove potersi confrontare e aiutarsi reciprocamente. Vedo però che ci sono utenti che non vogliono farsi aiutare e che anzi si arrabbiano subito se uno ci prova. :pensando: Non capisco il senso di tutto ciò.
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Re: La semplicità dei normali
Quello che voglio dire è che se anche qualcuno è riuscito ad avere una rete sociale ed in passato ha avuto problemi, può dire di essere riuscito a farlo ma senza velatamente a decantare i propri attributi davanti agli altri, come a dire adesso sono migliore di voi...è sbagliato il tono e infastidisce (A ragione) chi con i problemi ci sta ancora lottando
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Re: La semplicità dei normali
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In ogni caso non fare spoiler che me la voglio gustare tutta, la trolla si difende bene ed ha ottenuto il caos che voleva generare che soddisfazione :nonso: Ma alla fine dopo tutti questi post non ho capito nulla... Cioé chi sono i normali? Come si misura la normalità di una persona? Ci sono persone normali non estroverse o uno normale é estroverso per natura? Dove si trovano le persone normali? |
Re: La semplicità dei normali
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Re: La semplicità dei normali
Penso che la normalità non esiste, nel senso che quello che può essere normale per uno, non lo è per un altro...più che altro parlerei di comportamenti convenzionali
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Re: La semplicità dei normali
Sei considerato normale se rientri in certe caratteristiche. Io non ero considerato normale perché non volevo andare in discoteca o mi dicevano che ero malato perché ero sovrappeso pensate un po'.
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Re: La semplicità dei normali
semplice conformismo
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Re: La semplicità dei normali
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Re: La semplicità dei normali
si ma gli ottusi di mente sono loro, che non accettano chi fa cose diverse dalle loro
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Re: La semplicità dei normali
Ottusi si ma pieni di amici, con la fidanzata ecc... Bah tanto per me non è cambiato nulla.
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Re: La semplicità dei normali
eh ma non ti credere che il fatto di avere la fidanzata e di uscire voglia dire automaticamente fare una vita felice...molti di loro, per avere ciò, fanno finta di essere quello che non sono...e non scambierei una vita del genere con la mia...almeno non ho bisogno di recitare
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Re: La semplicità dei normali
Vita più felice forse no ma più interessante direi proprio di si. Tanto ripeto, per me non è cambiato nulla da allora, amici zero, no fidanzata e quindi in fin dei conti che me ne frega? Per adesso penserò solo a risolvere i miei casini e a fregarmene altamente di quelli altrui.
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Ma a parte il fatto che qui si sta facendo l'equazione errata normali = estroversi quando non è affatto vero.
Conosco tantissimi introversi pienamente adattati socialmente, sempliciotti, alcuni molto stupidi e perfettamente funzionali, viceversa molti estroversi che sono all'opposto. Io stesso al disagio nei confronti degli altri non ho mai risposto chiudendomi in me stesso, ma anzi cercando di esprimermi da ribelle, però ovviamente facendolo in maniera goffa, a volte parlando in maniera incomprensibile e sempre fuori luogo, un modus operandi che quasi sempre aggravava la mia emarginazione e quindi il mio disagio. Ma a parte questo dicevo, essere semplici non è una colpa a parer mio. Come diceva qualcuno sopra, i "normali" riescono a essere più convenzionali e la convenzione nella maggior parte dei casi porta a migliori risultati a livello statistico. Oltretutto funzionando la loro vita così, per quale ragione dovrebbero smettere? Cavallo vincente non si abbatte, quindi non è che siano meno intelligenti o meno profondi, semplicemente a differenza nostra probabilmente la loro adattabilità innata li ha messi in una condizione più facile, per cui non hanno bisogno di ulteriore fatica alla ricerca del benessere. Anche perché i normali messi sotto stress e ogni qual volta avessero un problema che si frapponeva tra loro e il loro benessere si son sempre rivelati essere altrettanto intelligenti quanto me, altrettanto furbi ecc. Noi disadattati, noi fobici ecc probabilmente siamo più profondi, più intelligenti eccetera quotidianamente solo perché essendo perennemente inappagati e frustrati, abbiamo sempre attivo il cervello come se inconsciamente stessimo continuando a computare alla ricerca della soluzione definitiva a tutti i nostri problemi esistenziali. Quasi sicuramente questa spiegazione vale per lo meno per me... E sinceramente io sono 30 anni (facciamo che abbia iniziato a 4) che analizzo tutto e sono profondo eccetera facendo girare la mente completamente a vuoto. Sarei anche un po' stufo di continuare a stare male e lenire questo disagio continuando a ricordarmi che sono superprofondo, intelligente e sentendomi superiore... |
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