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Conosco un ragazzo che è praticamente pelato ed è più piccolo di me.
Nonostante ciò l'ho sempre considerato un bel ragazzo. Molti uomini pelati, poi, li trovo anche affascinanti. Tipo quei ragazzi sui 30, 35 anni. Ma magari è un gusto personale, anche perché mi sono sempre piaciuti i capelli molto corti sui ragazzi. Credo che il problema dell'essere pelato ci sia nel momento in cui l'assenza di capelli stona col resto. Es col viso, col corpo. Perché come dicevo, ci sono ragazzi che sono palesemente belli anche se pelati e stanno bene così. Nemmeno riusciresti a vederli coi capelli. L'altro problema è il peso che dai tu alla cosa. Se non te ne frega niente di come stai, anche essere pelato può andar bene. Se non ti piace invece, allora è un dramma eccome. Così come può esserlo qualsiasi altro "difetto fisico" evidente. (Uso le virgolette perché a volte i difetti sono tali per chi li porta, ma non per altri.) Certo che essere pelati in giovane età deve essere una rottura, ma anche in questo caso, credo sia importante il peso che si da alla cosa. A premere di più deve essere il giudizio della gente, che specie a certe età è idiota. Ma è appunto per quello che uno dovrebbe fregarsene. A quell'età i ragazzi e le ragazze prendono in giro chiunque su qualsiasi cosa. Sono stupidi, semplicemente. Quindi tanto vale tirare fuori il dito medio o riderci su. Se a una ragazza piaci non gliene potrà fregar di meno della tua pelata. E sto parlando di innamoramento, non di semplice attrazione fisica. Anche se ti assicuro che un ragazzo bello se alla fine è un fantoccio risulta attraente come un muro di cartongesso. La più grande parte dell'attrazione sta nella testa. O almeno io la vedo così. |
E ma infatti quello che sto dicendo dalla prima pagina è che il mio problema è che essere pelato stonerebbe ancora di piu col viso
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Mi dispiace . In effetti e pesante per un giovane sentirsi cosi vecchi e sgraziati (quasi non perfettamente funzionanti) all improvviso. E vero i capelli sono un mezzo ( per affascinare ed innamorare) ma anche una fine (sono belli e piacevoli per la persona stessa)
Credo si deve puntare di piu sull abbigliamento e odore. Immagino che il tuo piano non era passare il resto della tua vita a compiacerti dei tuoi bei capelli. Ce molto altro. Per le donne e un po piu diverso perche credo che in fondo tutte le donne desiderano in un certo senso essere un po oggetto di piacere visivo e di energia positiva per il partner ma anche per le altre persone . |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Qui come al solito si sminuiscono questi problemi oggettivi con la solita scusa:
"Eh ma ci sono problemi più gravi, eh ma la sua situazione non dipende da questo, eh che vuoi che sia essere così o cosà" E se invece fosse soggettiva la cosa ? E se la cosa pesasse più di quanto potreste immaginare ? Se pesasse a tal punto da letteralmente rovinarti la vita ? Senza contare che è oggettivo l'impatto del giudizio altrui, questo è impossibile negarlo, se lo si nega si è proprio ciechi di fronte alle dinamiche sociali che avvengono nel mondo reale. Nel mondo reale ci si giudica per l'esteriorità, non bisogna pensare che non conti nulla perchè anch'essa ha un suo peso. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Come si è riusciti a fare 270 post su un argomento del genere :interrogativo:
Credo che il punto focale a sto punto non sia tanto essere pelati, bensì essere (sentirsi) brutti. E' ovvio che per un brutto perdere i capelli può essere un po' come sparare sulla croce rossa(?), però non credo che quello sia il problema base. La stessa cosa è se tipo ti venisse tagliato un occhio e dovessi mettere una benda(?) o se subissi una bruciatura sul viso. Che poi non è mica detto che la pelata renda di per se più brutti. Magari ad un primo impatto e per un primo periodo sì, ma poi credo/spero ci si abitui alla nuova visione di se e così vale anche per gli altri, che ci hanno visto coi capelli (se non ci hanno visto meglio). Credo che il problema comunque sia più a fondo (pronto alla fucilazione!), cioè la paura di non sentirsi accettati e di venire esclusi, nonché di venire amati, soprattutto se uno per tutta la vita ha ottenuto poco o nulla; magari agli altri fregherà poco sta cosa della pelata, ma a chi ne soffre può risultare un ulteriore ostacolo a ottenere ciò che desidera, per quanto probabilmente le cose non stiano realmente così. Penso che invece la pelata possa inconsciamente portare persone che già sono poco sicure di sé a maggiore insicurezza. Comunque è stata ed è tutt'ora una mia grande paura quella di perdere i capelli. Già credo di essere un po' stempiato, ma non saprei giudicare troppo rispetto al passato :pensando: Ho pure paura che mi vengano i capelli bianchi troppo presto, ecco lì sì che sembrerei ridicolo. Nel caso dico no al look alla Gervinho e sì alla rasatura completa! |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Inquadrare le cause di fondo di un problema non significa certo sminuirlo, tutt'altro. Quote:
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__________ Chiosa sui bassi travisamenti e capovolgimenti di quanto scrivo da parte dell'utente lauretum (ringrazio quanti sono intervenuti a ribadire l'ovvio, ma non dovevano disturbarsi, vista anche l'inutilità del loro sforzo di fronte a provocazioni gratuite). La risposta che meritano le "argomentazioni" di lauretum è la seguente, nel suo stile: penso proprio che per lui le problematiche psicologiche siano dei problemi trascurabili o immaginari e che per lui chi ne soffre sia un pazzo, da mandare al tso (cit.) E' quello che deduco dalle sue risposte ripetute ai miei tentativi di affrontare la questione trattata in questo topic da un punto di vista psicologico (cosa tra l'altro del tutto naturale su un forum come questo): se chiamare in causa il fattore caratteriale equivale per lui a voler sminuire certe problematiche, non mi resta che pensare che per lui i disturbi psicologici siano delle fesserie di poveri pazzi, argomenti per sminuire le problematiche davvero importanti e questioni di vita o di morte, come la calvizie in sé e per sé. Visto com'è facile travisare il pensiero altrui, lauretum? Contento? Quindi per te su questo sito ci sono persone che soffrono di problemi immaginari, toh, ho comprato un biglietto del frecciarossa (cit.) anche per te. Così s'osserva in te lo contrapasso (cit.) ^^ |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Forse il pattern emotivo permarrebbe, ma credo che molto dipenda dalla lucidità di giudizio che l'insicuro fosse in grado di conservare. Personalmente ritengo che possano coesistere l'esasperazione della negatività del giudizio altrui e il giudizio (frequentemente) negativo o di indifferenza da parte degli altri. Quote:
Faccio notare però che nel tuo ragionamento mi pare si faccia un'equivalenza tra insicurezza caratteriale e tendenza ai giudizi assolutistici e schematici, alle generalizzazioni azzardate. Trovo invece che le due tendenze non siano sempre compresenti nella stessa persona e che la prima non implichi per forza la seconda. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
ma il fatto è che la perdita dei capelli è frustrante, perchè uno non ci può fare quasi nulla, per esempio ho anche un fisico ridicolo ma non me ne lamento perchè li è colpa mia e posso cambiare la situazione
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Quelli come te sosterrebbero che una merda viene scansata ed evitata dalla maggior parte delle persone perché è lei a volerlo e ad autogiudicarsi male. E' la merda che da sola, pur non avendo una coscienza, ha proiettato questo giudizio negativo qua su tutto il consorzio umano :mrgreen:. Io personalmente la merda la scanso però poi non è che scarico sulla merda la responsabilità di questo mio giudizio negativo, il giudizio negativo è mio e la merda in base a quel che vedo non ha fatto proprio nient'altro se non essere quel che è, ed è questo suo essere quel che è che giudico male. O vogliamo curare i problemi psicologici della merda affinché possa essere apprezzata dalla maggior parte delle persone rimanendo quel che è? In casi del genere per me non c'è alcuna proiezione, si tratta di fare i conti con un dato di realtà, la realtà di un giudizio sociale negativo realmente diffuso. Io direi di fare certe distinzioni. Gli uomini calvi io lo osservo che non sono emarginati più di tanto a causa di questa loro caratteristica, ma altri tipi di persone lo sono davvero in relazione a certe altre caratteristiche e stili di vita. Nel primo caso c'è una distorsione, nel secondo no... Per me non si possono mettere sullo stesso piano tutte queste cose. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Hai capito bene come sempre, e vuoi far passare me come un mentecatto... Come sempre. Quote:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Ma perché non ti fai prescrivere la finasteride?
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
Vabbè ma voi parlate di paranoici, non di insicuri. Secondo me, in parte, cambierebbe anche la concezione di sé stessi, mi sembra solipsistico sostenere il contrario, non è che tutti gli insicuri siano totalmente slegati dalla realtà.
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Per uscirne, bisognerebbe "imporsi" di pensare alle cose positive, cioè ammettere noi per primi il dubbio su noi stessi che forse le cose possono andare bene, invece che male. Insomma, bisogna ammettere il dubbio, farlo lavorare all'interno di noi stessi e allora si inizieranno anche a notare segnali positivi che magari prima ci sfuggivano. |
Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Insomma la prima parte era giusta e corretta: Quote:
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Re: Lo stigma del pelato, parliamone
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Il problema è il suo permanere al di fuori del contesto ambientale e anagrafico che l'ha generato: se io interiorizzo, per vari motivi, l'idea che se non corrispondo a dei canoni estetici vicini a quelli promossi da una certa immaginifica pubblicitaria sono un essere abietto destinato a meritare il pubblico ludibrio...insomma, che te lo dico affare? E comunque Moon, non mi starai mica diventando come lui? http://www.treccani.it/export/sites/...es/sofisti.jpg |
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