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re: Una vita da disoccupati
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Credo che prima di vedere nella realtà qualcosa di simile ad un reddito universale dovrà esserci una bella scossa al sistema economico e alla società; milioni se non miliardi di disoccupati per strada. |
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E adesso (con l'avvento del VF1 e VF3 che ha ridotto l'ingresso alle prime carriere armate fino ai 24 anni, dove prima era 25) anche i concorsi per civili nelle forze dell'ordine han subito abbassamento di età: 24 massimi al posto dei 26 per i concorsi da civili e max 28 per chi è entrato nel militare in 1 anno. Negli altri paesi (vedi USA e company) il limite è 45 anni per entrare nelle forze dell'ordine e in quelle armate. E' proprio vero che siamo lo zimbello d'Europa oh.
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Io ho appena letto il contrario :pensando:
Ad ogni modo, che qualcuno sappia, per entrare nelle forze armate controllano -o comunque costituisce un problema- la cartella clinica dei familiari, in merito alle patologie psichiatriche? |
re: Una vita da disoccupati
Quando feci il VFP1 nel 2018 (scartato alle visite mediche per eccesso di peso e poca forza muscolare, oltre che per aver fatto cagare alle fisiche) mi chiesero se i miei genitori avessero patologie o avessero avuto interventi chirurgici. Mia madre 2 volte operata per ernia al disco e mio padre per dei calcoli renali. Motivo? Devono capire se sei sano e non hai ereditato niente di brutto.
Non scherzo. Controlla il nuovo concorso dei 3700 allievi carabinieri in atto e vedi che se sei civile e non entri da ex VFP1 in servizio o congedo, il limite di età è 24 ora e non 26. Qualcuno comunque sa che fine ha fatto folleanonimo? Non trovo più il suo profilo ed era bello leggere i suoi messaggi. |
re: Una vita da disoccupati
Quindi si fidano di quello che dici? Ma non possono controllare le cartelle cliniche?
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ovviamente non sarà così per tutti e tanto meno per me, io avrò un sacco di difficoltà a trovare e mi metteranno in qualche posto merdoso all'ultimo momento |
Sto facendo diversi preventivi per fortuna...il lavoro c'è nei giardini
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C'è da dire ad onor del vero che per posizioni più tecniche questa fuffa non c'è, o comunque diminuisce, da informatico, due massimo tre domande tecniche, perchè vuoi cambiare lavoro, che tempi di preavviso hai e bona li |
re: Una vita da disoccupati
Mi ricordo a scuola alcune lezioni terribili con la tipa delle risorse umane che faceva queste domande a gente a caso con conseguenti figuracce, soprattutto da parte mia. Sembra che tutti gli altri conoscano di default la risposta "giusta" a queste domande, io invece la ignoro, se mi vengono poste resto lì in silenzio senza avere la minima idea di cosa dire. Ho provato anche a pensarci in anticipo ma proprio mi blocco su questa robaccia, sarà che sono stupida, non so.
Per fortuna al colloquio di qualche mese fa non c'erano hr perciò sono sfuggita a questa pagliacciata, aka fitro anti-disadattati, se no col cazzo che sarei stata accettata. Se non mi rinnovano il contratto però si ripresenterà pure questo problema insieme a tutti gli altri. |
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Dovreste lavorare da soli
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I colloqui per fare un mese di centro estivo erano massacranti, una volta mi hanno tenuta dentro una giornata, un'altra colloqui di gruppo di ore in più giorni con psicologi che chiedevano di disegnare quale animale ti senti e spiegare perché :D. Poi uscivano le graduatorie.
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re: Una vita da disoccupati
ah si ricordo anche io un surrreale colloquio di gruppo in cui bisognava organizzarsi in squadre e decidere cosa portare su un'isola deserta e spiegare i motivi intavolando una discussione.
Era per fare un mese ( non rinnovabile ) per il centralino del canone rai che in quel periodo cambiava per non so che motivo e molti avrebbero chiamato per non ricordo manco più per cosa. |
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L' "esercizio" dell'isola deserta pure la tipa delle risorse umane a scuola ce l'ha fatto fare, insieme a un'altra serie di attività cretine tipo iniziare discussioni inutili (es. "Mi presti la penna? Ma perché mi hai dato quella nera e non quella blu? Non ti importa qual è il colore con cui scrivo? Perché l'hai dato per scontato? ecc.", "Cercate di vendermi questa penna, screditando anche gli altri e le loro penne e vediamo chi mi convince meglio", "Fingiamo che io sia la tua fidanzata e che stasera dovessimo vederci, solo che ho detto che non mi sentivo bene ma poi ho invitato un'amica a casa") con gente a caso diventando volutamente sempre più irritante per vedere come reagivamo, una roba di un cringe terribile.
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Che incubo...non ce la posso fare
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L'unico problema di questa scuola è che ora hanno messo in mezzo un'agenzia interinale, e io ho fatto questa scuola per evitare di dovermi rivolgere alle agenzie interinali. Sono venute a vedere una nostra presentazione, e la differenza con i docenti che sono nel mondo aziendale è incredibile. I docenti parlano di contenuti, anche nei colloqui fanno domande tecniche, si concentrano su cose concrete, ste 3 sceme ci sorridevano come fossimo scemi ecc, se mi affideranno a loro lascerò il corso e cercherò lavoro da solo.
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Poco fa ho letto un articolo su Google che parla dei dipendenti AMA che hanno sottratto qualcosa come 300000 mila litri di gasolio e GIUSTAMENTE sono stati licenziati.
Io se avessi la fortuna di essere assunto in un'azienda del genere sono sicuro che farei il mio dovere fino in fondo in modo onesto, però per me rimarrà solo un sogno, mentre quei maledetti oltre ad essere fortunati ad avere un lavoro facile si permettono anche di rubare. Spero proprio che siano condannati alla disoccupazione e di conseguenza alla povertà. |
re: Una vita da disoccupati
E del dipendente AMA che stava invece seduto nei bar a non fare un cazzo e che andava a troie? Quello ce lo siamo dimenticati? Massimo si beccano una sospensione, ma difficilmente però si prenderanno un licenziamento (visto che sono dipendenti pubblici come L'ASIA spazzini di Napoli, i Carabinieri e co). Entrare nel pubblico impiego e nelle PA è il sogno di tutti, perchè sai che da quel posto (amenochè non compi gravissimi reati) non rischi nulla, mentre nel privato ci possono essere tagli di personale (vedi Disney e Accenture estere) e fallimenti.
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Letto giorni fa l'articolo di un quotidiano Spagnolo.
In pratica l'autista di una società di tarsporti si fermava un casino di volte al giorno per farsi una birretta al bar. Secondo l'investigatore privato (foto alla mano) si scolava almeno 3 litri di birra, e a quel punto è scattato il licenziamento (poteva arrecare danno a se e ad altri automobilisti). Il giudice però ha dato torto all'azienda e chiesto il reintegro (+ 42.000 euri di danni). Motivi: 1- Non c'era prova che fosse ubriaco perso e incapace a guidare. (Non zigzagava come Di Caprio in The Wolf of Wall street e non c'era un alcool test a supportare la tesi dell'azienda) 2- Essendo una tipica estate torrida spagnola, non poteva fare a meno di fermarsi per scolarsi una bella BIRRA ghiacciata. Era assetato. |
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Il nuovo lavoro si sta rivelando una merda, ovviamente, qualsiasi decisione prendo è quella sbagliata :testata:
Sono passato dal lavorare 25 ticket al giorno, almeno, al guardare una dashboard vuota in attesa che succeda qualcosa :testata: |
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@ i due che ho ringraziato
Da para(ssita)statale, confermo tutto. Un giorno la mia coscienza masochistica mi costringerà a dare le dimissioni. |
Io non so dove correre coi giardini ora, stamani ho iniziato l'erba al terreno e col decespugliatore ho tagliato senza problemi ma andavo lento, era alta un metro e mezzo in alcuni punti, mo domani sono. Impegnato altrove e dopodomani piove, nel fine settimana pure...questo tra 10 giorni richiama e rompe che vuole il lavoro finito, gli ho chiesto almeno 400€ siepe compresa. Faccio quello che può fare una persona, se mi chiama e non gli sta bene lo Mando a cagare.
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Letto ora "a breve le qualità più importanti nel mondo lavorativo saranno le capacità relazionali/soft skills perché tutto il resto tra poco lo faranno le macchine". Io davvero mi vorrei ammazzare sul momento quando qualcuno afferma queste cose.
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Per ora continuo così tra azienda agricola e giardini, se poi vedo che i giardini aumentano ancora di più mi apro una forfettaria e lavoro sempre da solo. Qua sto tempo mi sta facendo dannare, ha messo pioggia fino a domenica, ho ancora da tagliare sui 1.500mq circa e una siepe impegnativa da fare...oggi pomeriggio devo andare da uno che abita in mezzo al nulla e su maps mi da Località senza nome addirittura. Conta che il lavoro coi giardini è tanto da aprile a giugno, poi se fa caldo torrido già cala... |
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Un consiglio. Ho una siepe di pircanta, che a differenza delle siepi normali è più difficile da regolare perché ha rami di diverse dimensioni, forma irregolare, a volte curva, e molti rami sono di diametro grosso, in più ha molte spine. Con un semplice tagliasiepe manuale non si riesce. Cosa è meglio usare? Un tronca rami manuale e ovviamente i guanti oppure un potatore elettrico? |
re: Una vita da disoccupati
Comunque ho letto tanti di voi che hanno fatto colloqui assurdi.
Dove lavoro io, ogni tot di tempo, costringono la gente a radunarsi in un'aula, ma neanche quelli del tuo reparto. Con gente che neanche conosci di vista per fare cretinate, tipo lavori di squadra per verificare se si ha attitudine a lavorare in gruppo con gli altri. Ti abbinano a gruppetti e a fare stronzate con aerei di carta per verificare se sai lavorare in sinergia con gli altri e poi ti costringono ad alzarti in piedi a parlare davanti a tutti. Vi lascio immaginare per una persona coi miei problemi di evitamento, fobia eccetera cosa voglia dire una situazione del genere... |
re: Una vita da disoccupati
Gli aerei di carta sinergia con colleghi ahh dove siamo a scuola..in diversi lavori assumono solo per queste caratteristiche lho sempre pensato,chi è introverso se riesce dovrebbe lavorare solo che sottoporsi a queste cose stressanti,ma capisco che è già dura lavorarr
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Per me è un disagio pesante oltre a considerarle cagate |
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Ma poi che vuol dire lavorare in gruppo, se uno è una persona adulta ci lavora con l'altra gente, io pure ci lavoro, come tutti gli altri, si parla, ci si organizza, ci si mette d'accordo. Ad una collega nuova che si sentiva al centro del mondo l'abbiamo rimessa un po' in riga, però penso sia una cosa normale, non è che ci vogliono i corsi o degli studi speciali. |
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Una cosa insopportabile, immagina coi problemi che ho a dover essere obbligato a partecipare a ste merdate insopportabili |
Da me non fanno questi "giochi" di cui parlate, anche perché in molti stiamo in smart, ma ogni tanto organizzano delle feste, alle quali pur non essendo obbligatoria la partecipazione ci sono delle pressioni a farti andare. Da quando mi hanno assunto, considerato il periodo di restrizioni per la pandemia ne hanno organizzate due, poi c'è stata una cena di un gruppo con cui lavoravo ma non erano della mia azienda alla quale ero comunque invitato. Sono riuscito a non andarci a nessuna delle tre, ma adesso già sto in ansia per la prossima che organizzeranno sicuramente per l'estate. L'intenzione è sempre di non andarci, però se chiedono è sempre complicato trovare la risposta giusta da dare per giustificare la non partecipazione e non indispettire chi cerca di farti aderire.
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Anche da me ogni due per tre sono sempre in ballo a fare feste, cene eccetera ma io non ci andrò mai e poi mai |
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