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Originariamente inviata da Winston_Smith
(Messaggio 1093881)
I meccanismi di eccitazione puramente "ormonali" non sono gli unici fattori che stabiliscono i tempi e i modi degli approcci in un sistema relazionale complesso come quello della specie umana, quindi vedo "margini di manovra" per un miglioramento significativo (non trascurabile, non mimimizzabile e per cui vale la pena impegnarsi) della situazione attuale.
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No, ma sono quelli che si presentano in prima battuta, con maggiore immediatezza e questo fa si che molti uomini, considerando bastevoli gli indici di attrazione basati sull'esteriorità, si lancino per primi. Gli altri elementi sono altrettanto importanti alla costruzione della relazione (anche se qui, per restare in tema, si parlava della mera attrazione sessuale), ma necessitano di un maggiore approfondimento conoscitivo, il quale può avvenire solo dopo vari stadi...è per questo che sostenevo che, se è vero che gli uomini sono i dominatori incontrastati del cold approach, in situazioni differenti (dove la conoscenza risulta giù un fattore pregresso), anche le donne non lesinano approcci, se e quando interessate...resta da discutere sulle modalità di questi approcci, il cui grado di chiarezza resta insufficiente per tanti uomini.
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Originariamente inviata da Takkuri
(Messaggio 1093979)
Come ho già detto prima, il potere contrattuale e le aspettative determinano significativamente i desideri: se fosse vero che gli uomini si eccitano in maniera molto più facile delle donne (in maniera immutabile e a prescindere dal contesto culturale e dal potere contrattuale che ne deriva) vedremmo un sacco di uomini alfa accoppiati con donne normali/brutte.
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Il potere contrattuale può fare la differenza nella scelta, nella qualità, ma non nella carica sessuale di base. Tutto ciò non cambia il fatto che l'uomo si eccita più facilmente della donna, anche quando può permettersi di scegliere.
E' un po' come dire che se tu potessi scegliere tra mangiare pane e cipolla o caviale e champagne, preferiresti con maggior probabilità i secondi, ma i primi, pur non solleticandoti allo stesso modo, non ti fanno schifo e saziano comunque, anche se in misura minore, il tuo appetito, quindi ti accontenti.
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Originariamente inviata da Takkuri
(Messaggio 1093979)
Se per matrimoni "bianchi" intendi quelli senza sesso: basta ricordare la condizione di repressione sessuale in cui vivevano la maggior parte degli uomini e delle donne fino a qualche decennio fa.
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Parlo di situazioni alla Madame Bovary, dove l'insoddisfazione
della donna nasceva dal suo adeguamento a convenzioni che la volevano maritata, indipendentemente dal suo coinvolgimento fisico o meno. Erano prevalentemente le donne a rifiutarsi di fare sesso con il coniuge.
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Originariamente inviata da Takkuri
(Messaggio 1093979)
in generale, con lo scetticismo ad hoc del tipo "è difficile stabilire l'oggettività nei rapporti umani" si può giustificare tutto e il suo contrario. Rimane il fatto che il corteggiamento è una forma più o meno elegante di elemosina, un pagare per una cosa che dovrebbe essere gratis. E guarda caso di donne che corteggiano non ne ho mai viste.
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Ho già spiegato come questa visione da "guerra dei sessi" non mi convinca, in primis per una mia concezione "antibellicista" delle relazioni umane e in secundis perché non credo che la questione dei rapporti uomo-donna possa essere riassunta in un gioco a somma zero, dove che vince ottiene l'esatto opposto di chi perde. Le donne hanno un vantaggio in natura (la facoltà di risultare maggiormente attraenti all'altro sesso) mentre gli uomini ne possiedono un altro (la maggiore forza fisica). Ciò fa si che da ambo le parti si arrivi ad assistere ad episodi di uso improprio e scorretto di tali vantaggi (donne che sfruttano l'attrattiva estetica per ottenere in modo discutibile favori e privilegi, così come uomini che si avvalgono della forza fisica a scopi prevaricatori), ma sono atteggiamenti che riguardano
alcuni esponenti delle parti in causa, non fenomeni generali o di massa. Anche laddove il corteggiamento implichi sforzi più espliciti da parte maschile, risulta comune la classica lamentela di tante donne che sostengono di tenere in vita le relazioni, perché più "motivate" e più "innamorate". Ambo i sessi amano spesso ritrarsi come vittime (gli uomini che sono gli unici a "sbattersi" per principiare le relazioni, e le donne che sono quelle più coinvolte a relazioni avviate). Allora chi ha ragione?