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Stella89 06-03-2017 00:20

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Esprimersi significa guarire. Non importa se l'espressione è confusa, e se la speranza in fondo all'espressione è solo il «sogno di una cosa» ". (Pier Paolo Pasolini)

Centauro 10-03-2017 16:46

“La cosa che ci annienta è che non abbiamo ancora vissuto niente e già non ne possiamo più.”

L’amore è solo violenza, la famiglia psicosi, la religione brutalità, le droghe fuga sedante, l’unica ideologia possibile rimane il nichilismo estremo.

Charlie Dev 01-04-2017 21:35

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Perché non hanno pensato a ciò che poteva loro accadere..."

Charlie Dev 05-04-2017 20:19

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La storia non si fa né con i "se" né con i "ma"

Kim Tristan 05-04-2017 20:52

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Non sprecare il tuo tempo guardando indiètro, non stai andando in quella direzione

Boriss 06-04-2017 23:59

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La carne è incompatibile con la carità: l'orgasmo trasformerebbe un santo in lupo.
Cioran

Ergo Proxy 12-04-2017 18:39

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
https://scontent-frt3-1.xx.fbcdn.net...8c&oe=5953C277

- Aldous Huxley, L'isola.

Myway 20-04-2017 18:56

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Non mi snudare senza ragione, non m'impugnare senza valore"

Motto scritto sulla spada di Giovanni dalle Bande Nere....quasi quasi me lo tatuo sul pipino....:D

crasi 27-04-2017 23:33

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Noi cammelli= Meiosi

Siamo nati non da una fusione ma da una giustapposizione di corpi diversi. Due cellule passavano vicine: una è pigra e tutta polpa, l'altra è solo una testa e una coda saettante. Sono l'uovo ed il seme: provano un po' di titubanza; poi si slanciano - con le diverse velocità loro - e si precipitano incontro. Il seme entra nell'uovo a capofitto; la coda resta fuori; la testa - tutta piena di nucleo - va sparata contro il nucleo dell'uovo; i due nuclei vanno in pezzi: ci s'aspetterebbe chissà quale fusione o mescolanza o scambio di se stessi; invece, quel che c'era scritto in un nucleo e nell'altro, quelle righe spaziate, si dispongono allineate le une con le altre nel nuovo nucleo stampato fitto fitto; le parole di entrambi i nuclei ci stanno tutte, intere e ben staccate. Insomma, nessuno s'è perso nell'altro, nessuno ha dato né si è dato; le due cellule diventate una si trovano lì impacchettate insieme ma tali e quali a prima: la prima cosa che sentono è un po' una delusione. Intanto il doppio nucleo ha dato inizio alla sequela delle sue duplicazioni, stampando i messaggi abbinati del padre e della madre in ognuna delle cellule figlie, perpetuando non tanto l'unione quanto la distanza incolmabile che separa in ogni coppia i due compagni, il fallimento, il vuoto che rimane in mezzo alla coppia più riuscita. Certo, su ogni punto controverso le nostre cellule possono seguire le istruzioni d'uno solo dei genitori e così sentirsi libere dal comando dell'altro; ma quello che pretendiamo d'essere nella nostra forma esteriore sappiamo che conta poco in confronto al programma segreto che ci portiamo stampato dentro ogni cellula e dove continuano a fronteggiarsi gli ordini contraddittori del padre e della madre. Ciò che conta davvero è questo litigio incomponibile di padre e madre che ognuno si tira dietro, col rancore d'ogni punto in cui un coniuge ha dovuto cedere all'altro che si fa sentire ancor più forte della vittoria del coniuge dominante. Cosicché i caratteri che determinano la mia forma interiore ed esteriore, quando non sono la somma o la media degli ordini ricevuti da padre e madre insieme, sono ordini smentiti nel profondo delle cellule, controbilanciati da un ordine diverso rimasto latente, minati dal dubbio che magari l'altro ordine era il migliore. Tanto che alle volte mi prende l'incertezza se io sono veramente la somma dei caratteri dominanti del passato, il risultato d'una serie d'operazioni che davano sempre un numero maggiore di zero, o se invece la mia vera essenza non è piuttosto quella che discende dalla successione dei caratteri sconfitti, il totale dei termini col segno meno, di tutto ciò che nell'albero delle derivazioni è rimasto escluso soffocato interrotto: il peso di quello che non è stato m'incombe addosso non meno schiacciante di ciò che è stato e non poteva non essere. Vuoto separazione e attesa, questo siamo. E tali restiamo anche il giorno in cui il passato dentro di noi ritrova le forme originarie, l'addensarsi in sciami o il concentrato maturare di cellule-uova, e finalmente le parole scritte nei nuclei non sono più le stesse di prima ma non sono neppure più parte di noi, sono un messaggio al di là di noi, che già non ci appartiene. In un punto nascosto di noi stessi la doppia serie degli ordini del passato si divide in due e le cellule nuove si ritrovano con un passato semplice, non più doppio, che da loro leggerezza e l'illusione d'essere nuove davvero, d'avere un passato nuovo che quasi pare un futuro. Adesso l'ho detto così alla svelta ma è un processo complicato, là nel buio del nucleo, in fondo agli organi del sesso, una successione di fasi un po' cincischiate le une con le altre ma dalle quali non si può tornare indietro. Dapprima le coppie di messaggi materni e paterni rimaste finora separate sembra si ricordino d'essere coppie e si saldano due a due, tante sottili filacce che s'intrecciano e ingarbugliano; il desiderio d'accoppiarmi fuori di me ecco mi porta ad accoppiarmi dentro di me, in fondo alle estreme radici della materia di cui son fatto, ad accoppiare il ricordo dell'antica coppia che mi porto dentro, la prima coppia cioè tanto quella che viene immediatamente prima di me, la madre e il padre, quanto la prima assoluta, la coppia alle origini animal-vegetali del primo accoppiamento sulla Terra, e così i quarantasei filamenti che un'oscura e segreta cellula porta nel nucleo si annodano due a due, pur senza smettere il loro vecchio dissidio, tant'è vero che subito cercano di slacciarsi ma rimangono appiccicati in qualche punto del nodo, cosicché quando alla fine riescono, di strappo, a separarsi - perché intanto il meccanismo della separazione si è impadronito di tutta la cellula tendendone la polpa - ogni cromosoma si ritrova cambiato, fatto di segmenti che prima erano chi dell'uno e chi dell'altro, e s'allontana dall'altro ormai cambiato anch'esso, marcato dagli scambi alterni dei segmenti, e già due cellule si stanno distaccando ognuna con ventitré cromosomi, diversi quelli dell'una da quelli dell'altra, e diversi da quelli che erano nella cellula di prima, e al prossimo sdoppiamento saranno quattro le cellule tutte diverse con ventitré cromosomi per ciascuna, in cui ciò che era del padre e della madre, anzi dei padri e delle madri, è mescolato. Così finalmente l'incontro dei passati che non può mai avvenire nel presente di coloro che credono d'incontrarsi, ecco che s'avvera come passato di chi vien dopo e non potrà viverlo nel suo presente. Crediamo d'andare verso le nostre nozze e sono ancora le nozze dei padri e delle madri che si compiono attraverso la nostra attesa e il nostro desiderio. Questa che a noi pare la nostra felicità forse è soltanto la felicità d'una storia altrui che finisce là dove noi credevamo cominciasse la nostra. E noi abbiamo un bel correre, Priscilla, per venirci incontro e inseguirci: il passato dispone di noi con indifferenza cieca e una volta che ha smosso quei frammenti di sé e nostri non si cura di come noi li spenderemo. Noi non eravamo che la preparazione, l'involucro, all'incontro dei passati che avviene attraverso di noi ma che fa già parte d'un'altra storia, della storia del dopo: gli incontri avvengono sempre prima e dopo di noi e vi agiscono gli elementi del nuovo a noi preclusi: il caso, il rischio, l'improbabile. Così viviamo, noi non liberi, circondati di libertà, spinti, agiti da quest'onda continua che è la combinazione dei casi possibili e che passa attraverso quei punti dello spazio e del tempo in cui la raggiera dei passati si salda alla raggiera dei futuri. Il mare primordiale era una zuppa di molecole inanellate percorsa a intervalli dai messaggi dell'uguale e del diverso che ci circondavano e imponevano combinazioni nuove. Così l'antica marea s'alza a intervalli in me e in Priscilla seguendo il corso della Luna; così le specie sessuate rispondono al vecchio condizionamento che prescrive età e stagioni degli amori e pure concede supplementi e rinvii alle età e alle stagioni e talora s'ingolfa in ostinazioni e coazioni e vizi. Insomma io e Priscilla siamo soltanto luoghi d'incontro dei messaggi del passato, cioè non solo dei messaggi tra loro, ma dei messaggi con le risposte ai messaggi. E siccome i diversi elementi e molecole rispondono ai messaggi in maniera diversa - impercettibilmente o smisuratamente diversa -, così i messaggi non sono più gli stessi a seconda del mondo che li accoglie e li interpreta, oppure sono, per restare gli stessi, obbligati a cambiare. Si può dire allora che i messaggi non sono affatto messaggi, che un passato da trasmettere non esiste, e solo esistono tanti futuri che correggono il corso del passato, che gli danno forma, che lo inventano. La storia che volevo raccontare è l'incontro di due individui che non ci sono, in quanto definibili solo in funzione di un passato o di un futuro, passato e futuro la cui realtà è reciprocamente messa in dubbio. Oppure è una storia che non si può separare dalla storia di tutto il resto di ciò che esiste, e quindi dalla storia di ciò che non esiste e non esistendo fa sì che ciò che esiste esista. Tutto quel che possiamo dire è che in certi punti e momenti quell'intervallo di vuoto che è la nostra presenza individuale viene sfiorata dall'onda che continua a rinnovare le combinazioni di molecole e a complicarle o cancellarle, e questo basta a darci la certezza che qualcuno è «io» e qualcuno è «Priscilla» nella distribuzione spaziale e temporale delle cellule viventi, e che qualcosa avviene e o è avvenuto o avverrà che ci coinvolge direttamente e - oserei dire - felicemente e totalmente. Già questo basta, Priscilla, a rallegrarmi, quando allungo il mio collo ricurvo sul tuo e ti do un leggero morso sul pelo giallo e tu apri le narici, scopri i denti, e t'inginocchi sulla sabbia, abbassando la gobba all'altezza del mio petto in modo che io possa appoggiarmici e spingerti da dietro facendo forza con le zampe posteriori, o che dolcezza quei tramonti nell'oasi ti ricordi quando ci slegano il carico dal basto e la carovana si disperde e noi cammelli ci sentiamo tutt'a un tratto leggeri e tu spicchi la corsa ed io trottando ti raggiungo nel palmeto.

Ti con zero(Meiosi-tagliata)Italo Calvino

~~~ 07-05-2017 01:01

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Io sono Marina, voi siete i diamanti. [cit.]

Vale90 07-05-2017 02:10

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscersi.
Alda Merini

~~~ 10-05-2017 19:27

Ho notato che il fascino della televisione viene esaltato dalla solitudine. E, come per i film pornografici, basta essere in due (non amanti) e l'emozione si trasforma in imbarazzo o in riso.
Scatta l'ironia, la battuta dissacrante. Ci si vergogna di proiettare impulsi libidici su Casa Vianello o su Alle falde del Kilimangiaro. Quando si è soli, invece, la masturbazione televisiva consiste proprio nel miracolo di provare, liofilizzati, tutti i sentimenti – e come per la masturbazione sessuale, non funziona se non ammettendo un proprio stato di bisogno, di miseria e di profonda umiltà.


Walter City, Troppi paradisi

~~~ 11-05-2017 12:38

La sera scende così, tra pollo fritto e maldicenze stantie: leggende metropolitane suffragate per confermare un'immaginaria superiorità sui superiori – come i dopolavoristi che spettegolano sulla segretaria del capufficio, e intanto tremano alla conferma del contratto.

W.S., Trp prds

~~~ 17-05-2017 00:06

Questo è quello che succede, se l'immaginario si lega troppo alla vita; comincio a sentirmi stretto, in un amore che non lascia spazio alla contemplazione.



w.s.; tr;pr

Svers0 02-06-2017 02:46

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
My grandfather told me this. He didn't tell me exactly, but he told my
grandma and I know she'd never lied. She told me, he told my
grandmother that he was standing on a, in World War I, he was
standin' on a dead body. And he, and, and he seen the Bible in this
guy's pocket and he reached down and he got the Bible out of this
guy's pocket. And he opened up the Bible and there was the man's
picture with his wife and his two, three children, ya dig? And he had
a chain with a cross on it, and he looked at the Bible and he looked at
the man's children and he looked at the cross and he looked down
and he seen himself. He said "wow man", what am I doing fighting my
brother? I'm over here fighting my brother and I don't even know
why I'm fighting this guy, ya dig? Why have we been fighting each
other? Why are we divided? Why is our house all split up in little pieces?
Why are we divided within ourself? We worship the same God, we
have the same book with the same words. Different translations, but
the same principles, we live by the same codes of honor. Why in the Hell are we
fightin' each other? Why did my grandfather kill himself? He comes
back and tells my grandmother: "you know, I was fighting my brothers
and I don't even know why. And they didn't know why. And you want
me to tell you why?"

Hazel Grace 03-06-2017 13:33

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Aveva gli occhi sperduti, gli occhi di chi sa già tutto. Gli occhi di chi se lo aspetta, ma non vuole crederci.
— Valentina D’Urbano

~~~ 14-06-2017 12:50

Eppure si lamentano della gioventù d'oggi indifferente a tutto. Dicono che diventa sempre più difficile convincere allo sciopero, fare iscritti, attivisti, operatori a pieno tempo. E intanto lasciano che i giovani vengano su alla scuola del padrone.





Lett. a una prof., Scuola di Barbiana

~~~ 15-06-2017 14:17

Una sola compagna mi parve un po' elevata. Studiava per amore allo studio. Leggeva dei bei libri. Si chiudeva in camera ad ascoltare Bach.
È il frutto massimo cui può aspirare una scuola come la vostra.
A me invece m'hanno insegnato che questa è la più brutta tentazione. Il sapere serve solo per darlo. «Dicesi maestro chi non ha nessun interesse culturale quando è solo».




Lett. a una prof., Scuol. di Barb.

~~~ 22-06-2017 17:24

[...]
Il potere non è più infatti clerico-fascista, non è più repressivo.
Non possiamo più usare contro di esso gli argomenti — a cui ci eravamo tanto abituati e quasi affezionati — che tanto abbiamo adoperato contro il potere clerico-fascista, contro il potere repressivo.
Il nuovo potere consumistico e permissivo si è valso proprio delle nostre conquiste mentali di laici, di illuministi, di razionalisti, per costruire la propria impalcatura di falso laicismo, di falso illuminismo, di falsa razionalità. Si è valso delle nostre sconsacrazioni per liberarsi di un passato che, con tutte le sue atroci e idiote consacrazioni, non gli serviva più.
In compenso tale nuovo potere ha portato al limite massimo la sua unica possibile sacralità: la sacralità del consumo come rito, e, naturalmente, della merce come feticcio. Nulla più osta a tutto questo. Il nuovo potere non ha più nessun interesse, o necessità, a mascherare con Religioni, Ideali e cose del genere, ciò che Marx aveva smascherato.
Come polli d'allevamento, gli italiani hanno subito assorbito la nuova ideologia irreligiosa e antisentimentale del potere: tale è la forza di attrazione e di convinzione della nuova qualità di vita che il potere promette, e tale è, insieme, la forza degli strumenti di comunicazione (specie la televisione) di cui il potere dispone. Come polli d'allevamento, gli italiani hanno indi accettato la nuova sacralità, non nominata, della merce e del suo consumo.
In questo contesto, i nostri vecchi argomenti di laici, illuministi, razionalisti, non solo sono spuntati e inutili, ma, anzi, fanno il gioco del potere. Dire che la vita non è sacra, e che il sentimento è stupido, è fare un immenso favore ai produttori. [...]
E infine vorrei dire che se dalla maggioranza silenziosa dovesse rinascere una forma di fascismo arcaico, esso potrebbe rinascere solo dalla scandalosa scelta che tale maggioranza silenziosa farebbe (e in realtà già fa) tra la sacralità della vita e i sentimenti, da una parte, e, dall'altra, il patrimonio e la proprietà privata: in favore di questo secondo corno del dilemma.



Pier Paolo Pasolini, 1° marzo 1975. Cuore

Myway 29-06-2017 12:05

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
http://www.libreriaperini.com/file/d.../5573/7775.JPG

~~~ 05-07-2017 21:27

[...]la situazione è questa: un lavoratore vive nella coscienza l’ideologia marxista, e di conseguenza, tra gli altri suoi valori, vive nella coscienza l’idea di “progresso”; mentre, contemporaneamente, egli vive, nell’esistenza, l’ideologia consumistica, e di conseguenza, a fortiori, i valori dello sviluppo. Il lavoratore è dunque dissociato. Ma non è il solo ad esserlo.



ppp, Scrit. Cors., “Sviluppo e progresso”

Invernomuto 06-07-2017 15:46

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
" Life's but a walking shadow, a poor player
that struts and frets his hour upon the stage,
and then is heard no more. It is a tale
told by an idiot, full of sound and fury,
signifying nothing. "

(Macbeth, William Shakespeare)

Hazel Grace 06-07-2017 18:31

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Thelma: "Senti Louise... non torniamo indietro!"
Louise: "Che vuoi dire Thelma?!"
Thelma: "Non fermiamoci!"
Louise: "Non capisco..."
Thelma: "Coraggio!"
Louise: "Sei sicura?"
Thelma: "Si. Dai!"

TenenteDan 07-07-2017 18:45

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ancora oggi non so cosa dicessero quelle due donne che cantavano, e a dire la verità non lo voglio sapere. Ci sono cose che non devono essere spiegate. Mi piace pensare che l'argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con delle semplici parole. Quelle voci si libravano nell'aria ad un'altezza che nessuno di noi aveva mai osato sognare. Era come se un uccello meraviglioso fosse volato via dalla grande gabbia in cui eravamo, facendola dissolvere nell'aria, e per un brevissimo istante tutti gli uomini di quella prigione si sentirono liberi.


Stagioni diverse, Stephen King

cancellato18904 18-07-2017 21:09

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
" Purtroppo non avevo mai saputo dare una qualche forma alla mia vita;
non mi ero mai voluto fermamente in un modo mio proprio e particolare,
sia per non avere mai incontrato ostacoli che suscitassero in me la volontà di resistere e di affermarmi comunque davanti agli altri e a me stesso,
sia per questo mio animo disposto a pensare e sentire anche il contrario di ciò
che poc'anzi pensava e sentiva,
cioè a scomporre e disgregare in me con assidue e spesso opposte riflessioni ogni formazione mentale e sentimentale;
sia per la mia natura così inchinevole a cedere,
ad abbandonarsi alla discrezione altrui, non tanto per debolezza,
quanto per noncuranza e anticipata rassegnazione ai dispiaceri che me ne potessero venire. "

-Pirandello: Uno, nessuno e centomila-

Suttree 23-07-2017 18:51

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione sono considerevoli." Michel Houellebecq

Hazel Grace 24-07-2017 00:40

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Ma chi era costei che sorgeva davanti a me come l'aurora? Bella come la luna, fulgida come il sole e terribile come un esercito spiegato in battaglia?

cosechenonho 27-07-2017 20:22

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"...i fatti devono stare come stanno e sono sempre stati: le cose grandi sono riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai sottili, e per esprimerci sinteticamente con una sola parola, ai rari le cose rare." (F. Nietzsche, Al di là del bene e del male)

Hazel Grace 29-07-2017 12:56

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Cayetano prese la mano di Sierva Maria e se la poso' sul cuore. Lei vi senti' dentro il fragore della sua bufera. "Sono sempre cosi" disse lui.
E senza lasciare tempo al panico si libero' della materia torbida che gli impediva di vivere. Le confesso' che non passava un istante senza pensare a lei, che tutto quanto mangiava e beveva aveva il sapore di lei, che la vita era lei a ogni ora e ovunque, come solo Dio aveva il diritto di esserlo, e che il godimento supremo del suo cuore sarebbe stato morire con lei.

Hazel Grace 03-08-2017 23:45

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
When everything's meant to be broken
I just want you to know who I am

Hazel Grace 05-08-2017 00:07

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
l'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci. Soprattutto perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino

C.B

varykino 05-08-2017 00:15

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1974328)
l'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci. Soprattutto perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino

C.B

:bene:

Hazel Grace 11-08-2017 00:34

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
La casa di mia nonna è un po' come lei. Solo che è molto più giovane. La casa, dico.
Tutto è molto lento. Sembra che il tempo dentro quelle mura si diverta a dilatarsi, a prendersi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Le torte ci mettono interi anni a cuocersi nel grande forno. Per attraversare la sala da pranzo a mia nonna occorrono interi secoli. E tutto sa di eucalipto. E le caramelle sono ovunque. Ma non c'è mai nessuna carta senza caramella in giro. Quando c'è il tempo, ci si puó anche permettersi di buttarle. Impiegando comunque qualche secolo.
A casa della nonna viene proprio voglia di camminare scalzi osservando, come se si fosse in un museo - e forse lo è davvero- le foto e i vari souvenir che si trovano in ogni angolo.
Il profumo della casa resta per 4 giorni.
Oggi è stato un po' strano perché ora nonna ha due gattini che stamattina mi hanno svegliata saltandomi sul letto. Hanno piacevolmente interrotto la lentezza dell'abitazione. Ma sarà così ancora per poco. Anche loro invecchieranno e inizieranno a prendere lo stesso passo degli abitanti. Che invecchiano, invecchiano, invecchiano. Ma non muoiono mai. Perché forse se ti muovi piano, senza fare rumore, la Morte non si accorge che sei ancora qui.

berserk 18-08-2017 17:13

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Se c'è una cosa che non sono più in grado di fare è la corte a una ragazza. Non so cosa potrei dirle e d'altronde non c'è ragione che le dica qualcosa, non voglio niente da lei, non ho niente da proporle. Tuttavia sento che il matrimonio mi blocca, mi imprigiona e ho voglia di evadere. La prospettiva di una felicità senza scosse mi immalinconisce e mi scopro a rimpiangere i tempi non lontani in cui provavo anch'io gli spasimi dell'attesa. Sogno una vita fatta solo di primi amori, d'amori durevoli. So di volere l'impossibile, non invidio nessuno e quando vedo due innamorati, penso meno a me, a quello che ero, e più a loro, a quel che saranno. Per questo amo la città, la gente passa e sparisce, non la si vede invecchiare. Quel che rende straordinario ai miei occhi lo scenario di Parigi, le sue strade, è la presenza costante e fuggevole di donne che si incrociano ad ogni momento e che quasi certamente non rivedrò mai più, purché siano là, indifferenti e inconsapevoli del loro fascino, felici di verificarne l'effetto su di me come io verifico il mio su di loro, per un tacito accordo senza sguardi o sorrisi anche appena accennati. Sento il loro potere d'attrazione senza esserne attratto. Tutto questo non mi allontana da Helène, al contrario.

Frédèric,Eric Rohmer

sadsilversoul 05-09-2017 14:47

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
"Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata.
Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido.
Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale.
Non ci credi? Io sono sicuro.
E presto. Anche domani."

Le notti bianche-Dostoevskij

cancellato18523 05-09-2017 15:05

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
https://z-p3-scontent-sjc2-1.xx.fbcd...4d&oe=5A20936C

StacyFreak 05-09-2017 15:48

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
''Il tempo attribuitoti è così breve che, se perdi un secondo, hai perduto già tutta la vita, perché essa non dura di più, dura sempre solo quanto il tempo che perdi. Se dunque hai imboccato una strada, prosegui su quella, in tutti i casi puoi solo guadagnarne, non corri alcun rischio, forse precipiterai, ma se ti fossi voltato indietro già dopo i primi passi e fossi sceso giù per le scale, saresti precipitato dall'inizio, e non forse, ma certamente.
Se dunque non trovi niente qui nei corridoi, apri le porte, se non trovi nulla lassù, non c'è problema, sali per nuove scale. Fin tanto che non smetti di salire, non finiscono i gradini, crescono verso l'altro sotto i tuoi piedi che salgono.''


F. Kafka, I Difensori

Hazel Grace 03-10-2017 00:37

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Era bello stare insieme e bastava. Comprai un paio di panini, patatine e da bere, e mangiammo in riva al mare, poi dormimmo abbracciati per un'oretta. Era in un certo qual modo anche meglio che far l'amore. E le ore filavano via stando insieme senza alcuna tensione

Hazel Grace 09-12-2017 11:36

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Nulla è più penoso per lo spirito umano, dopo i sentimenti provocati da una rapida successione di eventi, della mortale calma che a essi segue

Hazel Grace 11-12-2017 00:12

Re: Frasi, periodi che vi hanno colpito o affascinato.
 
Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.

C. B


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