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Re: Marco Crepaldi !
Il sadismo e il masochismo sono componenti della natura umana.
Nel patriarcato il ruolo passivo della donna, il suo ruolo materno, pacifico, affettuoso ecc. erano un'imposizione. Quello che molti non capiscono è che non c'è niente di male in queste cose quando sono una libera scelta. |
Re: Marco Crepaldi !
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Il patriarcato ha deciso che dovevano avere il seno, il patriarcato ha deciso che dovevano partorire in mezzo a molte sofferenze, tutta questa roba secondo te è ininfluente? E' trascurabile. Anche supporre soltanto che visto che i cuccioli dovevano stare in prossimità della femmina (nella nostra specie che è di mammiferi, c'è questa cosa dell'allattamento), questa cosa non avrebbe poi potuto influenzare la psicologia e la specializzazione delle femmine che magari sono dotate di ormoni e quant'altro che funzionano meglio in tal senso? Si osserva che cani maschi e femmine fanno pipì in modo diverso, le femmine adulte fanno pipì come i cuccioli. Di sicuro il femminismo arriverà a sostenere che se il maschio fa pipì diversamente è perché è il patriarcato che l'ha costretto a far pipì così e viceversa. |
Re: Marco Crepaldi !
Io lo vedevo come una figura che sarebbe, davvero, stata in grado, concretamente, di aiutare le persone hikikomori e lo stimavo per quello. Poi boh, ha cambiato tendenza? Cosa gli è successo? Cosa centra il femminismo in tutto ciò? La condizione da Hikikomori non è determinata, esclusivamente, da quello.
Non so perché non seguo tanto la vicenda. |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Questo discorso sta diventando sempre più surreale e serve solo a confermare i miei sospetti. |
Re: Marco Crepaldi !
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Fare figli era un'IMPOSIZIONE, un OBBLIGO, non potevi scegliere di non farne. Se non ne facevi eri stigmatizzata. Dove avrei scritto che oggi desiderare di far figli è sbagliato o inculcato dal patriarcato? Le tue risposte sono sempre più surreali. |
Re: Marco Crepaldi !
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O non hai detto questo? Perché prima s'è parlato del masochismo e la passività come cose che necessariamente le sono state ficcate in testa (ad ogni donna) dal patriarcato, perché queste cose poi non le si legge come libere scelte? Questo non può essere, la maternità sì... Due pesi due misure a seconda di come fa comodo? Che poi come si fa a capire quali sarebbero le libere scelte visto che l'ideologia assume che le donne sono plasmate fin da piccole da 'sta roba? Come si fa a capire se è una libera scelta essere masochiste e una tendenza naturale diffusa, o è roba introiettata dal maschilismo come sostiene poi l'ideologia? Prima dici che il ruolo passivo diffuso della donna è un'imposizione del maschilismo, poi dopo si corregge il tiro e si suppone possa essere anche una libera scelta, ma a questo punto perché non potrebbe esserlo in ogni caso una libera scelta (o nella maggioranza dei casi) in maniera tale che la donna si assume la piena responsabilità di quel che fa, attiva, passiva e così via? Io a questo voglio arrivare, che si assuma che siano scelte e preferenze proprie, non si accusi più nient'altro, si assuma responsabilità in proposito, se ti dà piacere ad esser sculacciata il piacere e la preferenza sono tuoi, non accusare alcunché e nessun altro, se non ti sta bene educati tu a fare altro, ma non rompere le scatole ad altri, il maschilismo, il patriarcato e via dicendo. Se non riesci ad avere figli e ne fai una malattia, il forte desiderio di maternità è tuo, non accusare il maschilismo e il patriarcato che ti costringeva ad esser mamma e via dicendo, questa roba non c'entra praticamente nulla con questo tuo desiderio. Liberiamo il campo, se sei masochista e passiva sei tu che vuoi esserlo e che preferisci esserlo, non è che poi si continua ad esserlo lo si preferisce e lo si sceglie e si alleggerisce poi la coscienza con la solita scusa del maschilismo introiettato in maniera tale da poter scaricare la responsabilità indirettamente sul maschio se le cose continuano a stare così. A me questa cosa qua infastidisce. Perché ora nessuno costringe ad essere così, ci sono dei modelli e si sceglie ovviamente all'interno dei limiti sociali attuali, perché se la società non permette che tutti facciano tutto con la stessa facilità, di nuovo, non è un problema che ha creato solo il patriarcato. E ci sono le barriere architettoniche per i disabili e il patriarcato è responsabile, e succede questo e quell'altro e il patriarcato è responsabile, e le femmine desiderano generalmente X, ed è colpa del patriarcato, e i bambini vengono educati in certi modi (quando entrambi i genitori contribuiscono, anzi più la madre)... Ed è colpa del patriarcato, e piove ed è colpa del patriarcato. E' sempre il patriarcato, e solo il patriarcato, le donne risultano completamente non responsabili di tutto, perché tutto quello che a loro non sta bene in termini di ruoli e così via, anche le loro preferenze diffuse che comunque li perpetuano li ha creati tutti solo il patriarcato. Dimmi tu se non è un'ideologia da capro espiatorio questa e se non è vero quel che sostengo, che sia sbilanciata nell'attribuzione della responsabilità come qualsiasi movimento creato per difendere e promuovere gli interessi di questa o quella classe. |
Re: Marco Crepaldi !
Sintra, per capire, il corteo femminista che ha manifestato contro l'affido condiviso paritario (parità tra padre e madre nelle separazioni), guidato da molte parlamentari dell'allora minoranza, era guidato da una logica patriarcale?
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Re: Marco Crepaldi !
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I ruoli di genere esistono ancora nella nostra società, e questi hanno origine nel patriarcato. Il disprezzo e lo sdegno rivolti a chi non si conforma al suo ruolo tradizionale esiste ancora, e chi esprime questo disprezzo HA COLPA. Il problema non è la donna che desidera fare figli, il problema è il disprezzo nei confronti di chi non li desidera (ho incontrato diverse donne che si sono scandalizzate nel sentire che un'altra donna non voleva figli), così come le lotte contro l'affido condiviso paritario. Il problema non è la donna passiva a letto, il problema è quando si dà sempre e solo all'uomo la colpa per non essere arrivate all'orgasmo perché secondo loro deve fare tutto l'uomo, o il problema è quando si disprezza la donna che va a letto con tanti uomini, o che si trova in un filmato o foto hard che circola in rete. Dire che queste queste forme di disprezzo sono retaggi del patriarcato non significa deresponsabilizzare chi le prova. Dire che il patriarcato non c'entra nulla con queste significa non conoscere la storia. O dire che non esistono significa essere ciechi. Poi voi pensate pure quello che volete. Ad ogni modo mi sono stancata di discutere con chi ha scarse capacità di comprensione del testo, o che continua a travisare o fraintendere quello che scrivo, forse di proposito per scaricare sugli altri le proprie frustrazioni. Quindi vi saluto. Buona prosecuzione (cit.) |
Re: Marco Crepaldi !
Ma allora chi conosce la storia del patriarcato? Non ho mai sentito nessuno parlare di come sia nato.
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Re: Marco Crepaldi !
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Io però sono libero di commentare e dire come la penso. Ma poi, perché questo "Vi saluto"... Gli altri cosa c'entrano? :nonso: Quote:
Se una donna disprezzasse se stessa perché non riesce ad avere figli, il patriarcato cosa cavolo c'entra? Perché lo si ficca dappertutto? :nonso: Se una donna disprezzasse se stessa, per questa cosa, per il fatto che non riesce ad avere figli, ha colpa o no visto che hai affermato che chi prova disprezzo è colpevole? Quote:
I ruoli non c'entrano nulla con lo sbilanciamento del potere in una società, pare che prima siano esistite anche società matriarcali, ma i ruoli esistevano lo stesso. Lo si ficca dappertutto 'sto patriarcato e perché? Perché bisogna far ricadere poi la colpa di tutto lo stato di fatto solo sul maschio. Io non ho detto che la femmina è cattiva, ho scritto più volte che lo stato di fatto e soprattutto i ruoli sono creati da azioni reciproche e dalla collusione dei due sessi nei confronti di determinate preferenze sessuali, non c'è un sesso che ha l'assoluta responsabilità di tutto, non c'entra quasi nulla il potere di uno dei due sessi in ambito sociale con i ruoli secondo me, soprattutto questo di madre e padre che sono strettamente legati al sesso e definiscono chi è il maschio e chi e la femmina eterosessuli. Altrimenti come si farebbero a distinguere patriarcato e matriarcato? Se la società fosse matriarcale verrebbero venerati degli dei femminili ad esempio, ma il ruolo femminile di madre ci potrebbe essere lo stesso e magari verrebbe considerato molto, molto, molto più importante degli altri. Probabilmente verrebbe disprezzata doppiamente una donna che non riesce a fare figli accanto ai maschi incapaci di generare in tal senso, in una società matriarcale di questo tipo, così come in una società patriarcale fondata sulla guerra si disprezzerebbe un maschio incapace di fare cose del genere. Matriarcato e patriarcato non hanno a che fare direttamente con i ruoli, hanno a che fare col potere e l'importanza associati a uno dei due sessi a livello sociale. |
Re: Marco Crepaldi !
https://scontent.fmxp6-1.fna.fbcdn.n...bd&oe=5F1B6543
https://video.repubblica.it/cronaca/.../362907/363462 prossima shitstorm in arrivo |
Re: Marco Crepaldi !
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Se Morelli si riferisce alla faccenda del catcalling ha fatto benissimo alzare la cresta, però è stato perfettibile per punto di vista comunicativo. |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
non mi convince
ammetto di non conoscerlo benissimo, però non ho mai creduto che gli uomini avessero bisogno di essere difesi in quanto uomini semmai gli introversi hanno bisogno di attenzione sulla propria realtà gli hikikomori (so che se ne occupa) coloro affetti da qualsivoglia forma di ansia sociale ma non i maschi in quanto maschi mentre le donne in quanto donne... qualche problemino a livello sociale lo scontano |
Re: Marco Crepaldi !
Ciò che ottengono invece questi messaggi è fomentare la guerra di genere in atto e far percepire uomini e donne come nemici, come due esseri umani completamente diversi che devono diffidare l'uno dell'altro.
In particolare gli uomini si sentiranno sempre più in colpa per il solo fatto di essere uomini (nonostante non l'abbiano scelto), per ciò che commettono altri uomini o, peggio, per quello che hanno commesso altri uomini nel corso della storia. Questa retorica mediatica avviene dunque con la complicità degli uomini stessi, che si lasciano convincere che sia giusto che il proprio genere di appartenenza venga continuamente infangato per una buona causa. Eppure il sessismo è sessismo, e non dovrebbe esistere giustificazione. Alla faccia del superficiale, ha sintetizzato perfettamente la situazione :applauso: Che tra l'altro è una pratica che affligge anche altre "rivoluzioni." Invece di tendere all'unione si sceglie sempre la guerra pensando si risolva qualcosa quando in realtà lo si fa per sentirsi parte di qualcosa ed avere l'illusione di star facendo qualcosa di importante. Cioè si fa proprio il contrario di quello che si dovrebbe fare e lo dimostra il fatto che le discussioni sulle differenze tra quello e quell'altro stanno sempre in mezzo ai coglioni. |
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ovviamente ci sono certe estremiste invasate che ragionano in quel modo, ma oltre ad essere poche non le ha mai ascoltate nessuno. quindi crepaldi a che si riferisce, nello specifico? questo mi chiedo. di sicuro non solamente allo scivolone di quella sottospecie di giornale che è Repubblica. |
Re: Marco Crepaldi !
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Re: Marco Crepaldi !
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in effetti ha senso anche da un punto di vista linguistico, proprio. come non detto. |
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