Re: Le mie amiche speciali
Se non tenevi la patatina a posto, in certi casi ti poteva andare anche particolarmente male. Ma tanto il sesso è ingiusto per natura, che ce voi fa'? A te mica piacciono tutti no? E allora che motivo hai di lamentarti? Tuttapposto.
Nel 1938 – quando Rosemary aveva vent’anni – suo padre fu nominato ambasciatore degli Stati Uniti in Gran Bretagna e la famiglia Kennedy si trasferì oltreoceano. Dopo l’arrivo in Gran Bretagna Rosemary “sbocciò” e Gordon scrive che sviluppò “una provocante bellezza”, apprezzata da molti uomini. Nell’autunno del 1939 con l’inizio della Seconda guerra mondiale e a seguito di divergenze tra il padre di Rosemary e il presidente Roosevelt la famiglia Kennedy tornò negli Stati Uniti. Rosemary soffrì molto per il ritorno negli Stati Uniti e la sua condizione peggiorò: fu di nuovo mandata in diverse scuole, in cui non restò mai per più di alcune settimane. Gordon scrive che Rosemary iniziò a “vagare tutte le notti” e che temendo che “gli uomini potessero approfittarsi sessualmente di lei” – rovinando così il buon nome della famiglia – i suoi genitori decisero di farla sottoporre alla lobotomia, i cui rischi al tempo erano già noti (ne aveva per esempio parlato la American Medical Association). Gordon scrive: Nel novembre 1941 una pienamente sveglia Rosemary andò all’ospedale della George Washington University e seguì le istruzioni dei medici che le dicevano di canticchiare canzoni e raccontare storie mentre le venivano fatti due buchi in testa e le venivano tagliate le terminazioni nervose, finché lei non divenne incoerente e poi silente. Ecco la Vulgata nella sua mostruosa potenza, ecco colei che tutto 'l mondo appuzza! (cit.) |
Re: Le mie amiche speciali
Gli estremi spesso sono molto meno estremi di quanto credano.
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Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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E persone dell'altro sesso che in linea di principio potrebbero piacermi ce ne sono tante (non la maggioranza, penso di no, è una minoranza, ma non è quasi nulla) intorno a me (anche se è vero che non mi piace qualsiasi persona dell'altro sesso), però io non faccio alcuna presa su di loro. A me è chiaro che per questo gruppo io non sono granché, che lo affermino a parole o meno, alla fine sono i fatti che parlano da soli, anche se talvolta sono stati anche espressi giudizi del genere sulla mia persona, e non sono stati solo i fatti a parlare... "quello è meglio"... E cose del genere. Ho evitato di mettere foto nel forum anche per questo, che te lo dicano a parole o meno lo puoi osservare anche da solo che finisci in classifica agli ultimi posti in termini di preferenze sessuali. Certo hai sempre un minimo margine di scelta e certe persone che ti accettano le trovi (spinte dalla necessità di veder qualcuno anche loro), ma stare poi con persone che non ti piacciono quasi per nulla non è che poi riesca a tirarti su il morale più di tanto, almeno a me non lo tira su più di tanto, né modifica la percezione di scarso potere e valore che possiedo in questi ambiti. Quote:
Perché vengono a crearsi tutte queste gerarchie? :nonso: Per me la cosa potrebbe dipendere anche dal fatto che tutti hanno grosso modo preferenze molto simili, ed inevitabilmente alcune cose finiscono con l'assumere valori esorbitanti mentre altre quasi nulli. Se le preferenze fossero distribuite un po' a caso la media del valore di un qualsiasi oggetto finirebbe con l'essere equivalente a quella di qualsiasi altro. |
Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Il tuo discorso è inficiato dalla confusione tra i due ambiti, fino al punto di considerare "normale" lo stigma di reietta, di persona di poco valore marchiato sulla donna che "osa" essere un po' più libertina della norma (analogo a quello di smidollato sull'uomo poco intraprendente, di pazzo da legare sulla persona anticonformista, e a tanti altri), perché "son gusti, la donna libertina piace poco" (anche fosse, e con questo?). |
Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Se discriminare un certo tipo di individuo consiste nel trattare questo individuo diversamente rispetto ad altri, può avere a che fare e come con le preferenze e i gusti. Il solo scegliere di frequentare qualcuno per intrattenere un certo tipo di relazione in base a certe caratteristiche non rappresenta un trattare diversamente questa persona rispetto ad altre in relazione a queste caratteristiche? :interrogativo: Io comunque delimiterei la cosa a casi del genere... Quando vengono a crearsi preferenze molto diffuse o diffuse nei gruppi che detengono maggior potere sociale contro o a favore certe classi di persone si ha a che fare con forme di discriminazione. discriminazione = preferenze diffuse o diffuse tra i gruppi che detengono maggior potere (in particolare anche le preferenze sessuali) La discriminazione ha a che fare e come con le preferenze e i gusti secondo me. Le due cose sono collegate. Più certe preferenze sono diffuse più certe classi di individui riceveranno una forma di trattamento diverso (e quindi discriminatorio) in ambito sociale (vantaggioso o svantaggioso) in svariati settori. E' una cosa che ha a che fare con quanto sono diffuse certe preferenze secondo me. |
Re: Le mie amiche speciali
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Nel senso che da certe preferenze possono nascere delle discriminazioni, ma non necessariamente. L'identificazione invece confonde, perché mette sullo stesso piano la legittima scelta di non frequentare qualcuno che non attrae con il denigrarlo/stigmatizzarlo socialmente/lederne i diritti. |
Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
se potessi pagare anchio delle amiche che ogni volta che chiamo mi stanno dietro e mi sopportano. Che bello
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Re: Le mie amiche speciali
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Per il resto credo che l'uomo europeo oggi dovrebbe tirare fuori i coglioni rinneggando il consumismo/capitalismo, mentre la donna dovrebbe svincolarsi da certi ragionamenti mentali e acquisire piú autostima senza il bisogno di approvamento del gruppo di appartenenza; solo cosí si potrà trovare libertà sessuale e momenti piú felici per tutti... Scusate l'intromissione. |
Re: Le mie amiche speciali
amici..... Le uniche conversazioni che faccio ultimamente sono con la gente che incontro nelle chat dei canali Twich che mi interessano, ma non si può considerare amicizia una conoscenza così superficiale. Però ti da un po' di gioia e ti fa passare il tempo.
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Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Si potrebbe scendere a venti e io potrei anche miagolarti o farti il tifo con i pon pon a pagamento :/. L'offerta è aperta a tutti ovviamente. |
Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
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Quando succede che il padre porta i figli maschi a sverginarsi dalle prostitute, le femministe sembra che schiumino di invidia, ma non si tratta forse di una forma di stupro? Eppure nessuno ne parla. Hai avuto la fica, zitto e taci, non ti lamentare. Ma ripeto: l'empatia non è rivolta a tutti in maniera equa. Io per primo dico che sarebbe bello che potessi scherzare liberamente sul mio scarso appeal, ma non posso farlo per tanti motivi, tra cui lo stigma sociale. Magari ci fosse un sesso più leggero, meno dogmatico, meno religioso, meno definitivo, metastatico, divinizzato. Ma purtroppo hanno creato questa divinità fetente e nazistoide e negare la sua esistenza non ci farà vivere meglio. |
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