Winston_Smith |
03-05-2016 11:01 |
Re: Ruoli di Genere. Scioperare ha senso?
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1722187)
No, non facciamo finta di non aver mai letto quanto ho scritto in varie occasioni: ciò che si ritiene come cultura, è la conseguenza di una data situazione materiale/ambientale, non nasce così dal nulla per volere di un tiranno cattivo che un giorno ha imposto il proprio volere senza previo consulto. Bisogna modificare le condizioni materiali per poi modificare quelle culturali. Saresti in grado di elaborare un pensiero (e quindi un'astrazione culturale) su qualcosa che non è mai esistito in natura? Saresti in grado di dire che la tua scrivania è bianca (esempio) se non avessi nessuna scrivania a casa tua?
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Mitologia
Ma tornando al punto, per "modificare le condizioni materiali" cosa intendi? La solita storia che se non si somministrano ormoni maschili alle donne le modalità di approccio rimarranno immutate in saecula saeculorum? Esistono studi scientifici che lo comprovano? I mutamenti nel costume che, per quanto limitati e marginali, comunque si sono verificati negli ultimi decenni hanno richiesto delle cure ormonali?
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1722187)
Non si capiscono allora i continui commenti sprezzanti nei confronti di questa fantomatica ma soprattutto inesistente vulgata che seguirebbe comportamenti in base a pure sevilismo/convenienza/pecoronismo. Può anche darsi che tale massa indistinta e generalizzata segua ciò che desidera seguire, e che la presenza di fenomeno di allontamento dagli standard siano pure e semplici coincidenze. Ho ribadito più volte quanto io mi senta lontano dallo standard della concezione dell'amore possessivo ed esclusivista, ma non per questo giudico pecoroni coloro che se ne allineano (posso averlo pensato in passato, ma su questo ormai rettifico). Io semplicemente diverso, perché la mia parabola esistenziale mi ha reso tale.
|
Niente da fare, quando nomino la Vulgata non ce la fai proprio a non vederla come un termine necessariamente dispregiativo. Non è che per caso la stai prendendo sul personale (non ti dispiacerà se uso le tue tecniche di psicologia online con te come contrappasso ^^)? Non eri tu quello che diceva che non bisogna essere troppo suscettibili?
La Vulgata è la versione per il popolo della Bibbia, quindi la uso come metafora per indicare l'opinione corrente, volendo con questo fare un po' di "satira" verso chi la prende come legge fisica indiscutibile. Dire che ci sono persone che la pensano in questo modo non equivale certo a bollare l'umanità come un gregge di pecore, e non implica certo che non ci sia volontarietà nell'adesione a certi modelli. Il punto è che però si potrebbe provare a vedere cosa succede se si propongono anche altri modelli o se quantomeno si smette di denigrarli come "autolesionistici" o "paranoici" o altri simpatici epiteti.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1722187)
Innanzitutto non parla di vulgate, secondariamente parla di modelli di socializzazione secondari. Ciò che io contesto è l'idea che differenze nella sessualità tra uomini e donne siano il prodotto di questa imitazione...è come dire che se non mi avessero fatto l'aeroplanino col cucchiaio sarei diventato inappetente...al massimo non avrei imparato a mangiare con le posate, ma l'istinto della fame era già presente in me.
|
"Differenze nella sessualità" è generico.
Giusto il paragone con l'alimentazione: da piccoli c'insegnano che si sta composti a tavola, ma per la "natura" uno potrebbe anche abbuffarsi sbrodolando nel piatto. Lo stesso può valere per il desiderio sessuale: la "natura" lo implementa, la società ci insegna quali possono essere le modalità più accettabili o "convenienti" per comunicarlo.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1722187)
Chiediti come mai certe abitudini sono così differenti a seconda di culture e latitudini, e altre no.
|
Dipende dalle abitudini.
Il fatto che in tante culture si siano scelte certe soluzioni non vuol dire per forza che fossero quelle "giuste" o le uniche possibili, ma solo che fossero le prime che venivano in mente o le più semplici da adottare. L'abitudine e la tradizione hanno fatto il resto.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
(Messaggio 1722187)
Continuo a non capire perché in un caso il desiderio sessuale sarebbe stato "solo" mascherato e non trattenuto (vatti a vedere le statistiche sulla diffusione delle malattie veneree ben prima dell'avvento del movimento di liberazione omosessuale) mentre nel secondo sarebbe stato appunto trattenuto. In un caso la cultura avrebbe spinto alla dissimulazione ed al mascheramento, mentre nel secondo addirittura alla repressione?
|
Se una donna non si fa avanti esplicitamente con un uomo non mi pare stia necessariamente trattenendo il suo desiderio sessuale. Lo esprime in maniera diversa, casomai (i famosi "segnali impliciti").
|