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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
solo la sera :sisi:
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
In questi ultimi giorni, sì. Spero che mi passi...
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
la mancanza d'amore mi ha mutilato ed ucciso
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
l'amore è rumore, l'amore è dolore, l'amore è emozione, tutto questo se lo provi? ti manca.
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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E' la prima volta che sento una persona dire che a farle male è la presenza, e non l'assenza, di un amore. Ne sono molto colpito. |
Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Io direi che l'amore è tormento soprattutto finchè non si trova la persona "giusta" con cui vivere una relazione. Poi la relazione deve vivere le piccole cose quotidiane, è più a rischio di divenire noia che non tormento, così come se la si vive bene è più una gioia piena di pace piuttosto che una mirabolante estasi. |
Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
Mi fa abbastanza male la mancanza di un amore...
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
Non mi fa male la mancanza di un amore.
Mi fa male non poter provare com'è, dato che (al momento) mi è precluso. A me interesserebbe provare ad avere una ragazza, anche perché così potrei avere un quadro generale sulla vita di coppia. Analizzando vari fattori posso arrivare ad alcune conclusioni, che magari possono pure portarmi a decidere di continuare in questa mia situazione di solitudine amorosa (!!!), ma almeno mi metterei in pace con me stesso. Ecco cosa cambierebbe. |
Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
Cercherò di essere breve,sincero e spero anche chiaro,quindi necessariamente spietato (parlo per me e in base alla mia esperienza).
Premessa Il problema del non avere una ragazza non è una prerogativa dei fobici/evitanti ecc ma è comune a tantissime altre persone che nonostante ciò conducono una vita sociale più o meno nella norma, non importa che siano estro o intro, così o colà, zuppa o pan bagnato: per un motivo o per l' altro, qualunque tipo di persona può avere questo problema (perchè come tale lo vive). Fine premessa. Sviluppo Nel nostro caso specifico,credo che spesso si confonda involontariamente la causa con l'effetto, cioè a me sembra (sottolineo sembra) che molti facciano un ragionamento del tipo (1) "sono fobico/evitante/quellochesono perchè non ho la ragazza -> se avessi la ragazza tutti i miei problemi sparirebbero" quando semmai è proprio il contrario (mi sembra così perchè ho fatto anch'io questo errore di ragionamento, anche se ovviamente allo stesso tempo pensavo (2) "non avrò mai una ragazza perchè chimesipijacosìcomesono?" ma nelle mie turbe prevaleva irrazionalmente solo il ragionamento (1)). Chiaro che per tutti quelli che non hanno mai avuto alcuna esperienza, anche una sola volta può dare quella botta di autostima che quanto meno vi toglie il blocco.Ma quale blocco? Qui si biforcano due strade diverse e che portano a risultati addirittura opposti: 1)non-fobico: è molto probabile che ciò rappresenti lo sblocco definitivo,l'ultima svolta prima del rettilineo finale, la sua vita sarà sicuramente più serena e appagante e rientrerà per la prima volta nel suo spettro di possibilità l'eventualità di instaurare una relazione duratura il cui svolgimento dipenderà dalla sua normale personalità . Clap clap ce l'hai fatta adesso puoi farti la tua fottutissima vita Normale. 2)fobico/evitante: escludo quasi totalmente la possibilità che si ritrovi in una situazione da "una sola notte", quindi assumiamo che in qualche modo (le cose a volte succedono...inutile affannarsi sul come succedono!vedi dopo) riesca a frequentarsi con una ragazza e che questa ricambi il suo affetto. Ritorniamo alla domanda:che blocco si toglie? si toglie solo quello legato a questo specifico problema (l'avere una ragazza), che è una conseguenza che definirei "epifenomenica" del vero problema, cioè l'evitanza/sociofobia. Il credere il contrario è una banale fallacia logica legata al ragionamento (1) cioè l'affermazione del conseguente (posso stare/sono stato/sto con una ragazza quindi non sono/non sarò più fobico <---SBAGLIATO!). Qui entra in gioco la mia esperienza personale (perchè ho fatto esattamente questo errore) ,che porta dritto dritto alla conclusione. 5 anni fa, quando avevo perso ogni speranza (non ci sono cazzi, meno importanza si dà agli eventi e più è probabile che accadano), ancora prima "d'incamminarmi per la selva oscura" ,avvenne il miracolo alcolico, cioè conobbi una ragazza e, nonostante io non abbia fatto assolutamente niente per aggraziarmela, anzi per onor di cronaca la prima sera che ci siamo conosciuti nemmeno la sopportavo, dopo un mese di frequentazioni imbarazzanti e disagianti (per me) durante cui per prepararmi agli incontri bevevo come un disgraziato,ecco il miracoloallaseconda: lei se ne viene fuori che mi ama. Sconcertato e perplesso, nel giro di un mese, per la regola del "amor c'ha nullo amato amar perdona", mi scopro innamorato. Ci mettiamo insieme, andiamo a convivere. Dal un certo punto di vista, non posso negare e non posso che ritenermi una persona fortunatissima, anzi miracolata per l'appunto, in quanto stare con lei mi ha regalato tutte quelle sensazioni che cerca marcoonizuka in apertura del topic. Fine della parte romantica della storia (parte 1), inizio dei cazzi acidi (parte 2) Ci sono tutta una serie di implicazioni che rappresentano il rovescio della medaglia, quello che secondo me è l'aspetto più sottovalutato della questione, soprattuto da parte degli evitanti, e qui cerco di chiudere. Conclusione Stare con una persona implica condividere TUTTO, questo è molto bello nel principio, ma significa essere per lo più obbligati (dal punto di vista evitante) ad affrontare tutte le situazioni/relazioni che magari hai fuggito per una vita intera (perchè la coppia col cazzo che forma un' intero, a meno che non ti trovi un'evitante come te), con l'aggravante che non devi rispondere solo a te stesso ma ci terresti a non fare la figura dell'ameba di fronte al tuo partner in presenza dei suoi amici estro (cosa che a me si è puntualmente verificata), cioè se vuoi portare avanti la relazione,ti precludi la possibilità di evitare!!! (!!!)<--ripeto, ti precludi la possibilità di evitare! Fine conclusione. Epilogo (:P) Nel mio caso specifico, la cosa è andata/sta andando come segue: nel giro di 2 anni, con un'opera di costante e caparbia quanto inconscia manipolazione, l'ho portata totalmente nel mio mondo. Cioè sono riuscito a fare in modo di non dover più vedere i suoi amici, nè quasi nessun altro. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, e ultimamente mi sto rendendo conto di quanto le stia fondamentalmente rovinando la vita, ma visto che lei ha la vocazione della martire e continua a starmi accanto (anche se con sempre maggiore indifferenza giustamente), questo mi sta portando ad allontanarmi e ad odiarmi sempre di più, perchè l'impulso autodistruttivo che ritorna ciclicamente non mi permette più di accettare la sua bontà e il suo affetto, in certi momenti addirittura la odio per questo (come ho letto prima qui sul topic, forse il problema, più che di non riuscire ad amare, è quello di non di non riuscire ad accettare di essere amati). E dato che mi conosce a memoria e per lei sono un libro aperto, e sa tutti i miei cazzi, non ho più voglia di impezzarla con i miei problemi mentali, e lei me l'ha fatto capire più o meno esplicitamente, insomma il rapporto si sta lentamente deteriorando, non siamo più dei ragazzini, tocca iniziare a capire cosa cazzo fare di sta vita, e mentre lei nonostante 5 anni di barcamenazioni con me ha portato avanti i suoi progetti, io da tutto questo fondamentalmente non ho imparato niente se non a sentirmi un coglione ancora più di prima. Infatti,dopo due mesi di quasi mutismo, ho deciso di tornarmene da mio padre, dove ho ricominciato la mia routine evitante pre-relazionale. Ed ecco spiegato il perchè sono qui a raccontarmi. Spero almeno che leggere la mia esperienza possa servire a qualcuno. Così è come la vedo/la vivo io,non sono stato breve, ma sono stato sincero. ps: avrei potuto scrivere solo che trovare un amore risolve solo la punta dell'iceberg dei tuoi problemi. pps: il nocciolo della questione è che bisogna imparare a volersi bene! questa è l'unica cosa che conta, l'unica che sbloccherebbe tutti i restanti problemi, e l'avere o non avere l'amore assumerebbe una valenza secondaria |
Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
Sì,mi fa molto male.Innamorata lo sono stata,più di una volta,ma io amavo,mentre l'altra persona nel migliore dei casi si dichiarava "solo molto affezionato",o non pronto per una storia(quando poi interrotta la frequentazione con me,si andava a fidanzare con un'altra e per anni,e questa cosa è successa con ben due ragazzi :miodio:) Vorrei ritrovarlo l'amore,ma corrisposto,non capisco chi dice che comunque l'innamoramento è bello di per sè.Se non c'è corrispondenza,procura solo profonda sofferenza e frustrazione :male:
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
A me mancava molto la tua ricchezza di argomentazioni nel sostenere le tue tesi :mrgreen:
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Re: Vi fa male la mancanza di un amore?
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Sono d'accordo al 50%. Le donne sono esseri umani, non divini, non angelici: vero. E proprio per questo possono completarci! Ama te stesso: giusto. E proprio perchè ami te stesso, cerchi anche una donna da amare e da cui essere amato. Non per annullarsi in lei o per fagocitarla in noi: ma per averla a fianco nel cammino della vita e "guardare nella stessa direzione" (la definizione di amore per l'autore de "Il piccolo principe"). |
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