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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Fu lei ad approcciarmi per prima, poi venne fuori tra le altre cose che avevamo fatto la stessa facoltà nella stessa università. Arrivammo anche a scambiarci l'email ma era davvero un caso patologico accertato, probabilmente schizofrenica. Qualche tempo fa 'ho incrociata in metropolitana e ho fatto finta di niente...paura che ho avuto! |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
Appoggio Muttley e non dico altro. Il primo passo è una sciocchezza rispetto a quando dovrete, prima o poi, appalesare la vostra personalità.
Per rapporti meno profondi poi, sarà il luogo in cui vivo io, ma di donne temerarie ed esplicite ce ne sono a bizzeffe. Generalmente vengono apostrofate come bore, zoccole e trattate come tali. Ma pure nell'ardore innocente delle adolescenti da che mondo e mondo campeggiano scritte sui muri, sui banchi e nei cessi delle scuole tipo "Tizio 3b sei bonooooo!" |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
Sono d'accordo che mi pesi di più, nel senso che sono più incapace, ad atteggiarmi e a fare del contatto fisico con una ragazza per farle capire che..., rispetto a chiederle il numero o proporle un'attività. Ma: a loro, alle ragazze, pesa in questo modo fare le cose che pesa a me, come a me? Non credo (generalizzando).
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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E comunque, come ho già detto prima, non mi pare che un approccio "esplicito" mediante contatto fisico venga attuato di regola dalle donne. Non ho mai negato che esistano donne che si fanno avanti anche esplicitamente, il problema è che nella maggioranza dei casi ciò non avviene. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Sarà...io ricordo che anche le più timide si premunivano di farlo sapere a tutti che le piaceva Tizio, tanto che si davano casi in cui Tizio in mancanza di alternative gli toccava mettersi con Tizia per non passare per gaio o esplicitare il suo disinteresse se Tizia era pubblicamente ritenuta un cesso con conseguenti psicodrammi. Ovvio le dinamiche son diverse nel mondo adulto. Direi che si potrebbe schematizzare così adolescente->gruppo->coppia adulto-> coppia Cioè la difficoltà nell'intraprendere un rapporto 1 a 1, in genere è maggiore da ragazzi e richiede l'intervento del gruppo, vuoi anche per la naturale tendenza di quell'età a ricercare un'identità e una fiducia in sè nel gruppo. Il timido, introverso, fobico non è che essendo più maturo salta questo passaggio e si trova spaesato, lo salta perchè non riesce a praticarlo, e la mancanza di pratica nel gruppo determina la mancanza di pratica nella coppia. A questo punto ci si chiede, ma allora per il timido non c'è speranza? C'è, ovvio che per lui sarà sempre più difficile, ma c'è speranza perchè s'impara anche per mezzo di esperienze negative...se non si crolla nella depressione o non ci si arrocca in difesa del proprio ego frantumato. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Ma il punto fondamentale di tutto è che non credo che questi comportamenti fossero una caratteristica della maggior parte delle ragazze (almeno per quello che ho visto io, magari negli ultimi anni le cose sono cambiate un po' a livello adolescenziale). Comunque a quell'età è un po' difficile riscontrare un comportamento univoco e non contraddittorio in generale, figuriamoci in quest'ambito, quindi è un discorso che andrebbe fatto un po' a parte. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
Non ho letto tutti i post precedenti quindi non so se qualcuno l'ha già chiesto; una ragazza ci prova con voi e dopo? Come vi comportereste?
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Se non mi attrae, ringrazio educatamente e faccio capire di non poter ricambiare l'interesse. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Edit: soprattutto se parla in termini generali come ha fatto Nymphe, e non di uno specifico ragazzo. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
Il discorso, come diceva giustamente Moon, è che non si può dire a priori quali saranno gli esiti: dipende dalla persona (infatti alla domanda di nymphe sono arrivate risposte diverse).
Ma quello che si può dire di certo, imho, è che non dovrebbero esserci difficoltà superiori per una donna a provarci con un timido rispetto a un uomo che ci prova con una timida (ovviamente a parità di timidezza della persona approcciata e di reale interesse da parte di quellla che approccia). |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Tra donna e uomo che approcciano, con lo stesso interesse e con la stessa timidezza della persona approcciata non dovrebbero esserci differenze relative al sesso, ma è comunque una cosa che dipende da persona a persona, magari legata anche al proprio grado di timidezza. |
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