Re: Andare a prostitute
Giochiamo con le parole?
Qwerty intende che il cliente non viene scelto come partner sessuale, ma accettato in quanto fornitore di denaro. Se un salumiere mi serve storcendo il naso posso fregarmene e compare i suoi prodotti, ma il disgusto di chi fa sesso con me è un rischio accettabile? |
Re: Andare a prostitute
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Sto dicendo che il salumiere fa il suo mestiere di libera iniziativa e che la prostituta (in certi casi) fa altrettanto, perché non è costretta da nessuno. Il paragone verteva sul termine "libera scelta", che ha un significato ben preciso. Non penso che si possa parlare di sfruttamento del cliente nei riguardi della prostituta, in quel caso. |
Re: Andare a prostitute
Aggiungo, se non si fosse capito:
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Re: Andare a prostitute
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Però questo è un caso di prostituzione di alto borgo, si parla di 'escort'. Se si andasse tra le prostitute di periferia questo discorso non sarebbe più valido e sarebbe ribaltato a favore dell'uomo che 'sfrutta il bisogno di soldi' della prostituta, povera. p.s. (nota tecnica) nella parte che hai quotato io ho scritto "necessità di 'fare soldi' " e non "necessità di 'scaricarsi' ". non è nel mio pensiero. |
Re: Andare a prostitute
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ok, ritiro. l'espressione "libera scelta" è usata da kroll, nel senso che intendi tu. |
Re: Andare a prostitute
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Re: Andare a prostitute
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errata corrige, per chi legge: si dice "alto bordo" e non "alto borgo". Erroraccio mio. |
Re: Andare a prostitute
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anche qui dentro, il sesso, è gran parte bisogno indotto. il sesso nella ns. società è mezzo identitario, volontà di affermarsi tramite l'accettazione femminile, status symbol. questa cosa del fatto che gli uomini ne abbiano più bisogno è vera, ma attenzione che non coincide col bisogno espresso mediamente dai maschi. è molto minore. è caricata di sovrastruttura. |
Re: Andare a prostitute
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Lo farebbero volentieri gratis, non è che il farlo pagando li attizza. :laugh: Sarebbe come dire che chi compra la cocaina lo fa per sfruttare lo spacciatore. Non ha senso. Che poi in certi casi (di sicuro non tutti) le prostitute sono sfruttate è sicuramente vero, ma non certo dai clienti. |
Re: Andare a prostitute
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Mi risulta difficile credere che chi si scarica i porno vuole affermarsi nella società. |
Re: Andare a prostitute
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perché hai bisogno del porno? hai le mani, non son sufficienti? |
Re: Andare a prostitute
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Re: Andare a prostitute
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Dici che è una situazione data del fatto che viene visto come simbolo di affermazione, status symbol ecc ecc. Però gli uomini continuano ad andare a prostitute, e non mi pare proprio che per la maggior parte delle persone sia motivo di vanto. Quindi non lo fanno per affermarsi, ma per scopare e basta. O no? |
Re: Andare a prostitute
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Se dico che il cliente sfrutta inconsapevolmente la prostituta credo che si arrivi ad un ottimo compromesso. |
Re: Andare a prostitute
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Questo se la vediamo solo sul piano sessuale. I sentimenti ovviamente non te li vende nessuno, nemmeno la prostituta. |
Re: Andare a prostitute
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il bisogno sessuale indotto non è solo "vanto" (vado a raccontarlo) ma è soprattutto per se stessi. cioè un modo per mettersi in pace l'anima prima che il corpo. molta gente che va a prostitute dice: dopo mi son sentito vuoto. (non fate battute... :D ) tutta l'astrazione, la fantasia, l'immaginazione, una volta provato l'orgasmo se ne va. spesso le prostitute migliori sono quelle infatti che sanno sedurre. non a caso in molte culture la prostituta è sacerdotessa o è un'artista. per l'uomo il sesso erotico è prima di tutto mente che si sublima nel prima. da qui nasce anche il feticismo (che appartiene a tutti, in varie forme e a vari gradi) ma che essendo appunto "fantasia" è culturale. che bisogno avrebbe la gente di tutta questa perversione se fosse solo un atto meccanico? l'attuale società mercifica il sesso, e lo porta in una condizione di bisogno (materia), non astrazione. è quantificato: numero orgasmi, numero volte, numero partners. ma ciò non soddisfa lo stesso, come una droga. perché manca il vero incontro sessuale, che è appunto un gioco tra le parti, dove la fantasia maschile è stuzzicata. |
Re: Andare a prostitute
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Re: Andare a prostitute
Architeutis conivido, ma sbagli su una cosa: non tutti gli uomini vanno a prostitute, perchè non hanno donne gratis.
Se le statistiche dicono che un italiano su tre ha provato il sesso a pagamento vuol dire che ci sono anche tantissimi uomini impegnati e senza problemi che lo fanno per scelta, magari, perchè vogliono una donna particolarmnte esperta per provare cose nuove etc... Se fosse vero che mio padre è andato ad escort ad esempio...avrei una prova in casa. Lui ha mia madre è sposato, non ha mai avuto nessun problema eppure è voluto andare a escort,probabilmene pr provare qualcosa di diverso. |
Re: Andare a prostitute
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Comunque sono sostanzialmente d'accordo se la prostituta non è libera di scegliere (o fortemente limitata nella scelta). |
Re: Andare a prostitute
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Poi non concordo col fatto che tanti affermano che chi ci va lo fa solo per svuotarsi, per il bisogno di fare sesso, non si può generalizzare secondo me, ci sono anche altre motivazioni. Credo che alla fine sia escort che cliente scelgono la via più facile per perseguire i propri obiettivi, per la prima soldi per il secondo sesso senza complicazioni, lo sfruttamento ci può essere ma non da parte del cliente che anzi molto spesso è proprio quello sfruttato (spennato come un pollo per prestazioni quasi inesistenti) e sicuramente non esiste per quelle sopra un certo livello. |
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