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re: Una vita da disoccupati
Si selvaggio e vero lo ammetto ma sono nato in tempi sbagliati, e comunque vengo da posti dove i boomer nei bar parlano di caccia, agricoltura, lavori manuali, legna, gli animali che vedono in giro, l altro giorno al bar ho letto un foglio con un numero di telefono c era scritto "AQCUISTO TERRENI"
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re: Una vita da disoccupati
Oggi ho scoperto che nonostante io sia quello con più esperienza sono anche quello pagato meno, ad un ragazzino di 21 anni hanno offerto ben 2,5k in più per non si sa bene quale motivo.
A queste condizioni non posso fare altro che guardarmi intorno, oggi mi hanno chiamato per un colloquio e banalmente gli ho detto che mi sto guardando intorno perchè mi trovo male a livello personale, spero di non essermi dato la zappa sui piedi da solo :pensando: |
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re: Una vita da disoccupati
per me è un errore dichiarare le proprie intenzioni, specie in questo caso. ora che sanno che te ne vuoi andare non avranno nessun riguardo.
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Tipo che se dico che cambio per una questione monetaria, allora non vado bene perchè sono uno che lavora solo per soldi (che poi sarebbe vero...) Se dico che non mi trovo bene personalmente allora sono uno che crea problemi e non si integra. Se dico che sono stato demansionato, da informatico a fare attività di magazzino possono pensare che sono uno che non si vuole sporcare le mani :pensando: Ho paura sia un po una lama a doppio taglio ma forse è overthinking puro. |
re: Una vita da disoccupati
Se sei introverso e hai un lavoro meglio tenertelo non è facile oggi trovare di meglio,deve esserci un fattore di grande stress..una molla scatenante
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Io oggi per concimare un limone ho preso 20€, mi sono sentito un po' ladro...comunque vedo sempre più serrande abbassate anche qua ed è zona balneare, la gente gira, nelle zone di mare molti hanno abbandonato le case o affittato a indiani/bengalesi e se ne fregano del giardino
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re: Una vita da disoccupati
secondo me bisogna avvisare delle proprie intenzioni solo dopo essere passato ai fatti, io ho minacciato di andarmene in momenti di stress ma l'ho fatto sempre con una certa strategia. in genere faccio il contrario di ciò che dico, se dico che me ne vado è perché penso di restare e viceversa.
i colleghi e i superiori se sanno che sei di passaggio si comportano in un certo modo, da una parte potrebbe essere meglio, a volte non perdono neanche tempo a richiamarti perché tanto sanno che non te ne frega nulla. uno che pensa di andarsene tra un mese, meglio ancora se ha già la proposta altrove, è in una posizione di forza. se ti fanno girare le palle mandi malattia e chi si è visto si è visto |
re: Una vita da disoccupati
L'importante nella vita e non contrarre debiti, non fare figli e avere un partner se si vuole vivere senza lavorare o il meno possibile quindi utentesse se volete lavorare meno e condividere le spese dovreste trattare con occhio di riguardo i gentiluomini su questo forum e se siete nervose andate da un altra parte a sfogare le vostre cattiverie
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questa immagine vale più di 1.000 discorsi, ma dove siamo nati? che periodo storico ridicolo...
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Andarsene nei paesi dell'est non sarebbe male, li campi pure con la pensione minima, e la prendi pure se non hai mai lavorato...
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re: Una vita da disoccupati
"Ma quindi il ministro Lollobrigida, quello per cui anziché stare sul divano col reddito di cittadinanza i giovani dovrebbero andare nei campi, si è laureato dal divano di casa all'università telematica Cusano". Affondo di*Selvaggia Lucarelli*su Twitter contro il ministro dell'Agricoltura*Francesco Lollobrigida*che da Verona, inaugurando la 55esima edizione di*Vinitaly,*aveva invitato "chi ha reddito di cittadinanza a lavorare in agricoltura".
"C'è bisogno di immigrazione legale e il primo nemico è quella illegale e c'è bisogno di combattere i clandestini", aveva detto Lollobrigida. Ad ora il governo non sta pensando alla riapertura del decreto flussi ma in futuro "c'è la volontà di organizzarli seriamente cercando di rapportarci con le nazioni di provenienza dei migranti, facendo informazione e formazione ma prima di fare questo dobbiamo mettere tutti gli italiani che sono in condizione di lavorare di farlo perché voglio lanciare una messaggio chiaro lavorare in agricoltura non è svilente". Poi, tra gli applausi, aveva aggiunto: "Lo dico a chi è sul divano mentre prende il reddito di cittadinanza". Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
re: Una vita da disoccupati
Non lo so ragazzi io vedo un casino di giovani ragazze e ragazze tutti laureati anche con buoni voti x lavori di alto stipendio sia mai fare un lavoro umile, pochi che seguono la loro vera vocazione, tutti guardano quale sbocco lavorativo da la laurea, controllano gli stipendi che vogliono avere quando inizieranno a lavorare, sento che siamo una bomba ad orologeria cosa ne sarà fra 10 anni di questi laureati?
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re: Una vita da disoccupati
Buona parte sostituiti dalle IA come qualsiasi altro lavoratore.
<Goldman Sachs: l’intelligenza artificiale sostituirà 300 milioni di lavoratori> https://infosannio.com/2023/04/04/go...di-lavoratori/ |
re: Una vita da disoccupati
Settimana prossima ho un paio di colloqui interessanti, se mi dovessero fare una proposta la andrò a sbattere in faccia a questi, chiedendo che mi adeguino lo stipendio, se rifiutano ciao ciao. Se lo meritano
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re: Una vita da disoccupati
Oggi comunque fatto colloquio e la tipa mi ha chiesto 4-5 volte come mai avevo esperienze di vario tipo, in diversi campi, come mai avevo ricominciato a studiare...insomma mi ha fatto sentire campato per aria, casuale, random...considerando pure l'età poi...tata se avessi avuto un percorso lineare a vincente non sarei iscritto a una scuola e non cercherei tirocinio alla mia età, che cazzo di domande mi fai...domande a cui in realtà ho risposto bene e senza affanno, ma dentro stavo morendo...perchè tanto a fare il paraculo riesce chiunque e non è che stupisci, è il minimo farlo, il problema è che poi è il cv che canta e il mio canta stonatissimo, e oggi me l'han fatto capire, i tirocini migliori ce li avranno tutti i miei compagni più giovani, io ormai sono considerato vecchio e con un cv troppo random e casuale
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re: Una vita da disoccupati
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se fossi bravo nella mia materia, sarei milionario letteralmente. uno che si laurea in economia e non ha fatto i soldi già parla da sé, non sono di caprio nel film wolf of wall street. |
Nei Campi ti spezzi la schiena, lo so bene, e si guadagna poco per la fatica che si fa...e st'estate probabilmente me la rifaccio sempre così. L'alternativa è andare a farsi sfruttare in un vivaio o ristorante.
Un ex compagno delle elementari ha il padre giardiniere e ha un po' di giardini, lavora quasi tutti i giorni da aprile a ottobre, almeno lui una mole di lavoro importante c'è l'ha grazie al padre...io sono partito da zero senza niente e già è quello che ho non è poco....e in ogni caso un altro mestiere nessuno te lo insegna, le aziende vogliono gente già formata, non formano. |
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Beh il ristorante è un posto in cui si deve correre. Ancora prima del proprietario, sono i clienti a non accettare un ritmo basso. Il lavoro si concentra in 2-3 ore e bisogna scattare. Non è di certo un posto dove ti puoi prende i tuoi tempi. Poi magari c’è qualcuno a cui non pesa, ma in genere è richiesta una prestazione notevole.
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Oddio, in cucina si corre spesso anche nei ristoranti di fascia media. Giusto in fascia alta e hotel si è più rilassati.
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Non in tutti sfruttano ma a fare il cameriere non ci torno, manco a lavare piatti, sono stato traumatizzato quando in pizzeria in un villaggio anni fa gli altri camerieri lavoravano e io restavo fermo come un salame. Bruttissima esperienza. In quell'ambiente mi sono trovato malissimo e ho deciso di non fare più il cameriere, poi dovevo fare 7 ore per 25€ a nero, il proprietario tirava la coca e ti pagava dopo 15 giorni...quando vado a fare giardini e nessuno mi sta dietro a rompere le palle è un sogno, c'è il silenzio e io che lavoro.
Ma pure cambiare le gomme a una macchina per dirvi dentro a un'officina in tutta tranquillità senza stare davanti al pubblico sarebbe rilassante. I lavori a contatto con la gente che ti chiede e ti chiama mi stressano e mi mandano al tso. Nei vivai stai 9 ore al giorno sotto le serre e ti portano pure a fare giardini con loro, ma visto che ho esperienza pretendo almeno 8€ a ora più contributi pieni, e nessuno te li da. |
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re: Una vita da disoccupati
Ho letto un post oggi in cui una ragazza chiedeva consigli per la sua relazione. Problema: il suo fidanzato (23 anni) è disoccupato e pur non avendo esperienza e non studiando non accetterebbe un lavoro qualunque (aka pesante e pagato poco). A parte il fatto che personalmente non mi pare sto gran problema, c'erano più di 300 commenti, in tutti le veniva consigliato di mollarlo, di trovarsi un "vero uomo", addirittura un "io alla sua età mi drogavo e avevo problemi con la legge ma almeno andavo a lavorare" con un sacco di like. Gente che solitamente giustifica chi dopo anni di relazione se ne va dicendo "non mi va di vedere la stessa figa per tutta la vita" perché "eh ma siamo giovani" improvvisamente sosteneva che alla sua età bisogna essere maturi e pronti (anche economicamente) per una convivenza; altri spesso affermano che se pure uno mette le corna "poverino, avrà le sue difficoltà, bisogna capire anche il suo punto di vista" ma ovviamente, essendo il problema il lavoro l'idea che potesse esserci qualche problema oltre alla "poca voglia" non l'hanno nemmeno contemplata.
Io questo disgusto condiviso e assoluto che la gente prova per i disoccupati proprio non lo capirò mai, penso vada ben oltre il fatto che probabilmente hanno pochi soldi, secondo me molti se qualcuno si presentasse a loro dicendo di avere appena dato fuoco alla loro casa reagirebbero meglio che se invece affermasse di non avere un lavoro. |
re: Una vita da disoccupati
Sono gli stessi sfruttati che se vedono andare in piazza altri sfruttati come loro gli danno dei nullafacenti. Vogliono fare i forti, i duri, poi si sfogano sul primo che gli capita a tiro su un social o meno. E' un buco nero quella gente lì. :ridacchiare:
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Si la disoccupazione maschile è un tabù, inutile girarci intorno. Anche il fatto di non avere a patente è piu penalizzante di una fedina penale sporca.
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Mi sento in declino lavorativo, incapace e senza soddisfazioni , solo rogne. Spero sia un momento e che poi venga il buono perché io così non lavoro, ciao sto a casa basta, se devo fare fatto bene e con soddisfazione ok, sennò tanti saluti e w il rdc. Ci sono dei segnali che non mi piacciono affatto e che forse dovrei considerare per rendermi conto che questa storia del lavoro è giunta al capolinea.
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Ma è difficile riprendere dopo più di 10 anni di stop. Preferisco i cavalli, sono un uomo d'altri tempi. 😎 |
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