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Ezp97 19-03-2023 16:33

Siamo tutti schiavi del sistema ma forse le nostre catene sono più lunghe

Varano 19-03-2023 18:02

re: Una vita da disoccupati
 
"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza.
Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera
"

Totò

Chamomile 19-03-2023 19:39

re: Una vita da disoccupati
 
Me n'è venuta in mente un'altra sempre sui colloqui, un giorno uno degli insegnanti del corso mentre stava parlando di "Metaverso" e simili disse che in qualche azienda di cui non ricordo il nome era stato provato un nuovo metodo per svolgere i colloqui, che consiste nel far "giocare" in gruppo le persone (mi pare 10 alla volta) da assumere ad una specie di videogioco in cui ognuno interpreta un personaggio diverso e devono interagire tra loro per completare delle missioni. Dal comportamento tenuto nel gioco e dai risultati ottenuti stabilivano poi chi quali fossero il carattere e le attitudini di questa gente, scegliendo uno che avrebbe potuto avere qualità da "leader", due che non erano da buttar via ma, se assunti, avrebbero avuto un ruolo in cui sarebbero stati sempre guidati da altri, tutti i restanti fuori e a casa. A questo insegnante sembrava un metodo innovativo ed entusiasmante, a me pare una roba da film distopico.

Madeleine 19-03-2023 20:01

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2820787)
Me n'è venuta in mente un'altra sempre sui colloqui, un giorno uno degli insegnanti del corso mentre stava parlando di "Metaverso" e simili disse che in qualche azienda di cui non ricordo il nome era stato provato un nuovo metodo per svolgere i colloqui, che consiste nel far "giocare" in gruppo le persone (mi pare 10 alla volta) da assumere ad una specie di videogioco in cui ognuno interpreta un personaggio diverso e devono interagire tra loro per completare delle missioni. Dal comportamento tenuto nel gioco e dai risultati ottenuti stabilivano poi chi quali fossero il carattere e le attitudini di questa gente, scegliendo uno che avrebbe potuto avere qualità da "leader", due che non erano da buttar via ma, se assunti, avrebbero avuto un ruolo in cui sarebbero stati sempre guidati da altri, tutti i restanti fuori e a casa. A questo insegnante sembrava un metodo innovativo ed entusiasmante, a me pare una roba da film distopico.

Mi sembra una roba tipo Squid Game. Mi fa pensare ad un gioco al massacro per avere un lavoro.

Paolo97 20-03-2023 19:13

re: Una vita da disoccupati
 
Non temere che anche qua a Lisbona è la stessa cosa e infatti hanno organizzato il 18 marzo la marcia popolare per poter aumentare gli stipendi e le pensioni, specie anche per colpa degli affitti che aumentano anno dopo anno. Se nel 2012-2017 le camere singole con bagno e cucina le trovavi a massimo 200-300 al mese (incluse le bollette), ora a Lisbona le trovi a 600 circa nelle zone più sperdute del padre eterno (devi andare infatti a Coimbra che sta al Sud del Portogallo o a Porto che sta al Nord per risparmiare ora, o in zone campagnole di Sintra). Ora poi anche comprare casa sembra che sta diventando un problema, specie per il costo delle ristrutturazioni che costano per passare alle nuove classi energetiche... infatti molti stan pensando di vendere e passare in affitto.
Non temete, tanto col tempo ci estingueremo tutti e per me spero arrivi quanto prima possibile.

Varano 20-03-2023 19:40

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Paolo97 (Messaggio 2821068)
Non temere che anche qua a Lisbona è la stessa cosa e infatti hanno organizzato il 18 marzo la marcia popolare per poter aumentare gli stipendi e le pensioni, specie anche per colpa degli affitti che aumentano anno dopo anno. Se nel 2012-2017 le camere singole con bagno e cucina le trovavi a massimo 200-300 al mese (incluse le bollette), ora a Lisbona le trovi a 600 circa nelle zone più sperdute del padre eterno (devi andare infatti a Coimbra che sta al Sud del Portogallo o a Porto che sta al Nord per risparmiare ora, o in zone campagnole di Sintra). Ora poi anche comprare casa sembra che sta diventando un problema, specie per il costo delle ristrutturazioni che costano per passare alle nuove classi energetiche... infatti molti stan pensando di vendere e passare in affitto.
Non temete, tanto col tempo ci estingueremo tutti e per me spero arrivi quanto prima possibile.

il portogallo era un'isola felice, molti dei paesi nordici o anglosassoni si sono trasferiti lì per vivere di rendita. forse è anche per quello che i prezzi delle case sono schizzati

vikingo 20-03-2023 19:44

re: Una vita da disoccupati
 
Il crollo della banca delle startup causa inflazione e aumento tassi di interesse su mutui e prestiti ne e l'emblema.. sintomo di un economia scricchiolare,io non terrei in banca i soldi oggi ma nel soffitto

Ezp97 20-03-2023 19:49

Io probabilmente lascio un giardino, questa mi da 30€", evo andare in città caricare la punto, tagliare erba, rastrellare, mettere nelle buste è portare via...prossimo mese gli dico 50€ o trovi qualcun altro. Oggi gli ho fatto un ottimo lavoro trapiantando una mimosa, tutto bello fatto a mestiere e sempre 30€ mi ha dato...

Ezp97 20-03-2023 20:05

Quelli che lavorano in Italia nel privato guadagnano perlopiù una miseria a fine mese...non significa un cazzo creare occupazione se poi lavorano a 900-1000€ al mese per un full time, ricco e benestante non ci diventa nessuno.

Paolo97 20-03-2023 20:18

re: Una vita da disoccupati
 
Gli unici che davvero staranno bene ora saranno solo gli statali, il resto amen.
Questo si che mi da una spinta in più di ritornare subito all'estero dopo il periodo pasquale (pure in Grecia o tra 6 mesi quando a TP Portogallo posso rifare l'application), basta che qua mi levo dalle palle.

grey80 20-03-2023 21:11

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2821123)
Com'è che è pieno di auto da 40mila euro?

È pieno di evasori fiscali, lo sanno pure i muri!

Lunacrescente80 21-03-2023 06:14

Come si sta in Grecia? Voglio dire, lavorativamente? Come Paese non mi attira, un mio amico ci vive e non riesce ad imparare la lingua nonostante tanti anni che sta lì, ma dice che la lingua non è importante, che l'inglese va benissimo. Ci hai mai lavorato tu in Grecia?

Quote:

Originariamente inviata da Paolo97 (Messaggio 2821106)
Gli unici che davvero staranno bene ora saranno solo gli statali, il resto amen.
Questo si che mi da una spinta in più di ritornare subito all'estero dopo il periodo pasquale (pure in Grecia o tra 6 mesi quando a TP Portogallo posso rifare l'application), basta che qua mi levo dalle palle.


Mik80 21-03-2023 23:18

Quote:

Originariamente inviata da Stasüdedòs (Messaggio 2820297)
Ti capisco pienamente, pure io ho raggiunto livelli di stress ed esasperazione ormai insopportabili, anche se per altri motivi.
Intanto da poco ho iniziato a mandare CV in altre aziende simili, ma non escludo di dare le dimissioni a prescindere entro la fine di quest'anno o l'inizio del prossimo.

Un consiglio per chi soffre di stress ,su amazon vendono mag antistress ,io ho iniziato a prenderlo da un mese e sento già una bella differenza. Calma ansia ,l'umore diventa più stabile e sul lavoro son più concentrato. No effetti placebo dato che prima mi rendo conto ero più svogliato e disattento.

Lunacrescente80 22-03-2023 05:50

Va beh stai calmo però che ti avevo fatto una semplice domanda.
E comunque ti devo contraddire sulla crisi dappertutto perché io ho lavorato in Germania, in Islanda e in Inghilterra e nessuno è andato a guardare i miei problemi "psicologici" né a scrutare il cv con la lente di ingrandimento, serviva personale qualificato per quelle mansioni, ho fatto il colloquio e mi hanno presa a lavorare. In Italia non funziona così.

Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2821307)
Stai cercando di razionalizzare qualcosa che quando viene detto non vuole essere razionalizzato.
Non importa se è la Grecia, l'Italia, la Francia, la Somalia o il Pianeta Nettuno, la crisi esiste dappertutto e il lavoro è supplicare e sperare nella pietà del prossimo, questo almeno per chi non ha due lauree e convive con problemi psicologici che gli condizionano la vita fin da giovane.
Poi si può continuare a sognare nella salvezza, ma questo secondo me è un fatto.


cancellato21736 23-03-2023 01:44

re: Una vita da disoccupati
 
"La popolazione invecchia, ogni anno spariscono 200 mila lavoratori: ecco perché cala la disoccupazione"
https://www.corriere.it/economia/lav...11fcbe95.shtml

cuginosmorfio 23-03-2023 02:42

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Lunacrescente80 (Messaggio 2821576)
Va beh stai calmo però che ti avevo fatto una semplice domanda.
E comunque ti devo contraddire sulla crisi dappertutto perché io ho lavorato in Germania, in Islanda e in Inghilterra e nessuno è andato a guardare i miei problemi "psicologici" né a scrutare il cv con la lente di ingrandimento, serviva personale qualificato per quelle mansioni, ho fatto il colloquio e mi hanno presa a lavorare. In Italia non funziona così.

Senza andare troppo nello specifico, sei tornata in Italia per scelta personale, fine contratto o la vita in quei luoghi non era poi così migliore/soddisfacente di qui? Giusto per sapere perché io un pochino l'idea di emigrare ce l'avrei

Ezp97 23-03-2023 12:47

Germania, Islanda, Inghilterra...li siamo su Marte rispetto all'Italia per quel che riguarda il lavoro.
C'è un rispetto sul posto di lavoro che noi ci sogniamo. Certo la pecora nera che sfrutta può esserci ma gli fanno chiudere l'azienda.

Lunacrescente80 23-03-2023 15:17

Da Londra per fine contratto e non riuscivo a trovare un altro lavoro a breve tempo quindi pagare l'affitto era un'impresa, dall'islanda sono tornata per fine contratto e fine vacanza (ero li in vacanza e un amico mi aveva consigliato di provare a fare il colloquio in una scuola di lingue, mi hanno fatto il contratto subito e finito il contratto sono tornata, dalla Germania per fine contratto. L'ultima volta che ho lavorato all'estero volevo restare lì comunque ma a causa di problemi miei ho preferito tornare un po' in Italia. Lavorare all'estero non è facile né impossibile, ci vuole pazienza, adattamento e conoscenza della lingua del posto. Nulla è impossibile se si vuole!

Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2821859)
Senza andare troppo nello specifico, sei tornata in Italia per scelta personale, fine contratto o la vita in quei luoghi non era poi così migliore/soddisfacente di qui? Giusto per sapere perché io un pochino l'idea di emigrare ce l'avrei


David Brent 23-03-2023 19:17

Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2821937)
Germania, Islanda, Inghilterra...li siamo su Marte rispetto all'Italia per quel che riguarda il lavoro.
C'è un rispetto sul posto di lavoro che noi ci sogniamo. Certo la pecora nera che sfrutta può esserci ma gli fanno chiudere l'azienda.

Molto spesso all'estero chi sfrutta sono nostri connazionali che sfruttano altri connazionali appena arrivati che non sanno la lingua ecc

David Brent 23-03-2023 19:18

Forse farò colloquio in una multinazionale che lavora nel militare, epico

Ezp97 23-03-2023 19:56

Quote:

Originariamente inviata da Lunacrescente80 (Messaggio 2821979)
Da Londra per fine contratto e non riuscivo a trovare un altro lavoro a breve tempo quindi pagare l'affitto era un'impresa, dall'islanda sono tornata per fine contratto e fine vacanza (ero li in vacanza e un amico mi aveva consigliato di provare a fare il colloquio in una scuola di lingue, mi hanno fatto il contratto subito e finito il contratto sono tornata, dalla Germania per fine contratto. L'ultima volta che ho lavorato all'estero volevo restare lì comunque ma a causa di problemi miei ho preferito tornare un po' in Italia. Lavorare all'estero non è facile né impossibile, ci vuole pazienza, adattamento e conoscenza della lingua del posto. Nulla è impossibile se si vuole!

A quanto ho capito sei andata con agganci in quei paesi, allo sbaraglio senza appoggi per i primi tempi sul posto non si va da nessuna parte...

Paolo97 23-03-2023 20:01

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2822045)
Molto spesso all'estero chi sfrutta sono nostri connazionali che sfruttano altri connazionali appena arrivati che non sanno la lingua ecc

Infatti per italiani all'estero MAI bisogna lavorare, perchè si sa che si finisce allo stesso modo.

Varano 23-03-2023 20:14

re: Una vita da disoccupati
 
giusto per raccontare un aneddoto l'altro giorno leggevo un articolo del wall street journal dove dicevano che i giovani americani non vogliono più fare i contabili e che le aziende faticano a trovarne. adesso non ricordo l'esatto contenuto dell'articolo ma il senso era "non è cool fare contabilità, è da sfigati, è noioso, ecc."
ebbene io mi sono laureato in economia nel 2014, ho provato diverse volte a entrare come contabile in azineda ma non mi hanno mai voluto.
quando andavo all'estero, per non dire che ero disoccupato o che lavoricchiavo, dicevo che ero accountant...facevano di quelle facce annoiate che non avete idea, eppure stavo mentendo per rendermi interessante. avrei dovuto dire sono neet o faccio consegne a domicilio, probabilmente sarebbe stata la stessa cosa.
viaggiando ho conosciuto molta gente che faceva l'anno sabbatico, anni a viaggiare a scrocco dai genitori.
c'è molto benessere in occidente, ogni volta che conosco qualche americano, nord-europeo, giapponese, ecc, mi vergogno di quello che faccio, mi sento proprio un miserabile.

Dark97 23-03-2023 20:30

Due CV inviati: non mi hanno preso in considerazione.
Il diploma é carta straccia, sempre detto.
Meglio avere qualche conoscenza che 'sto pezzo di carta quasi inutile.

Delta80 23-03-2023 22:13

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Dark97 (Messaggio 2822063)
Due CV inviati: non mi hanno preso in considerazione.
Il diploma é carta straccia, sempre detto.
Meglio avere qualche conoscenza che 'sto pezzo di carta quasi inutile.

Ne ho visti molti a lavoro essere assunti per conoscenza, e lavoro da più di 20 anni ormai

Dark97 23-03-2023 22:57

Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2822100)
Ne ho visti molti a lavoro essere assunti per conoscenza, e lavoro da più di 20 anni ormai

Infatti.
Secondo me se uno ha conoscenze può addirittura aggirare l'ostacolo dei requisiti richiesti, ad esempio il diploma.
Un tizio che conosco di vista lavora per conto di una ditta che si occupa di impianti elettrici, non ha il diploma, ha fatto esperienza da giovane grazie ad alcuni artigiani che si occupavano di piccole riparazioni, eppure questa azienda l' ha assunto, sicuramente grazie a qualche spintarella.
Se una persona decidesse di prendere in considerazione un' offerta del genere, magari inviando la candidatura sul sito, sicuramente gli chiederebbero il diploma, stesso discorso per lavori tipo commesso ad esempio.

vikingo 23-03-2023 23:01

re: Una vita da disoccupati
 
Lho visto a malta c'è un rispetto ed un senso civico e una cordialità.. che in Italia si sognano e ci sono le regole sopratutto..non il fattore il prossimo e il mangia mangia..se mi sento prvero un concorso per invalidi c'era un link..avevo un attività,ringrazio i sussidi ma con quest inflazione sono briciole..e non puoi pianificare nulla

Ezp97 24-03-2023 10:46

Se non conosci nessuno un lavoro buono difficile che te lo danno, poi se sei bravo bravo nel tuo campo è diverso, ma in Italia funziona così...

cancellato21736 28-03-2023 22:05

re: Una vita da disoccupati
 
Tra uno o due mesi ricomincio il tirocinio perché bisogna attendere altra burocrazia, ovviamente.
Questa volta però è stata messa un po' in chiaro dall'inizio la questione degli orari da chi mi segue per l'autismo.

Varano 31-03-2023 16:18

re: Una vita da disoccupati
 
1 allegato(i)
numero inattivi 15-64 anni...forse non è assecondata dai numeri la teoria per cui fra un po' saremo tutti a casa e i robot a lavoro

Delta80 31-03-2023 16:24

re: Una vita da disoccupati
 
Dei due nuovi assunti, uno di 22 e uno di 46 anni terranno il secondo

Madeleine 31-03-2023 18:30

re: Una vita da disoccupati
 
Non vedo l'ora di scappare da quest'Italia del cavolo. :laugh:

David Brent 31-03-2023 18:47

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2824300)
numero inattivi 15-64 anni...forse non è assecondata dai numeri la teoria per cui fra un po' saremo tutti a casa e i robot a lavoro

Utopia che accadrà tra 60 anni minimo

Madeleine 31-03-2023 19:08

re: Una vita da disoccupati
 
Ho avuto un collega che aveva perso il lavoro in Italia e a 60 anni, dopo aver fatto un corso da pizzaiolo, è andato in Inghilterra a lavorare. All'estero ti fanno lavorare anche se hai 1001 anni, in Italia sei morto a 35 anni.

cuginosmorfio 31-03-2023 19:13

re: Una vita da disoccupati
 
diciamo che all'estero, l'italiano può spendere ancora benino il gettone "gastronomia" in senso generale. Pure io conosco, tramite amicizie di famiglia, un ragazzo che fa il pizzaiolo in Belgio (o Olanda, non ricordo) e s'è fatto pure famiglia con cerbiattina del posto.

Ezp97 31-03-2023 19:35

Si ragà ma la ristorazione non è vita, troppi sacrifici, io mi sono sparato tre stagioni nella ristorazione, lido e pizzerie, ti scoppiano di brutto e ho conoscenti che sono andati al Conad a 800€ al mese e venivano da un lavoro da cuoco da 2.500€ al mese..è vero in Inghilterra non farete fatica a a trovare lavoro come cuoco, cameriere, pizzettaro, e fast food, ma farete starete sempre tappati in un ristorante, ci sono ragazzi che dopo anni di Londra a fare quei lavori sono tornati in Italia, esauriti tra l'altro.
All'estero senza laurea quei lavori si trovano, per fare lavori come meccanico, elettricista, idraulico, gommista, giardiniere, muratore, etc...devi avere certificazioni prese sul posto! E per prenderle ci vuole un ottimo livello di inglese. Senza alte qualifiche fate ristorazione, commessi o operai.

Varano 31-03-2023 20:06

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2824395)
Si ragà ma la ristorazione non è vita, troppi sacrifici, io mi sono sparato tre stagioni nella ristorazione, lido e pizzerie, ti scoppiano di brutto e ho conoscenti che sono andati al Conad a 800€ al mese e venivano da un lavoro da cuoco da 2.500€ al mese..è vero in Inghilterra non farete fatica a a trovare lavoro come cuoco, cameriere, pizzettaro, e fast food, ma farete starete sempre tappati in un ristorante, ci sono ragazzi che dopo anni di Londra a fare quei lavori sono tornati in Italia, esauriti tra l'altro.
All'estero senza laurea quei lavori si trovano, per fare lavori come meccanico, elettricista, idraulico, gommista, giardiniere, muratore, etc...devi avere certificazioni prese sul posto! E per prenderle ci vuole un ottimo livello di inglese. Senza alte qualifiche fate ristorazione, commessi o operai.

ben detto, c'è la barriera linguistica che ti frega. io avevo un inglese B2 per cui intermedio-avanzato ma ho trovato solo lavori a contatto con il pubblico, customer service, 8 sterline l'ora...non nego che io sognavo in grande, gli uffici delle vie della finanza, invece mi sono trovato a china town a lavorare per dei mafiosi

Nightlights 31-03-2023 20:15

re: Una vita da disoccupati
 
Si ma poi ti deve anche piacere stare in cucina io non ce la farei non mi piace spadellare lo faccio solo per necessità, preferisco fare l'operaio. Che poi operaio è un termine parecchio generico, non è che l'operaio fa sempre lavori ripetitivi e meccanici dipende dalle mansioni.

Ezp97 31-03-2023 21:27

Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2824412)
Si ma poi ti deve anche piacere stare in cucina io non ce la farei non mi piace spadellare lo faccio solo per necessità, preferisco fare l'operaio. Che poi operaio è un termine parecchio generico, non è che l'operaio fa sempre lavori ripetitivi e meccanici dipende dalle mansioni.

Io intendo operaio in fabbrica/operaio generico da catena di montaggio/bracciante...quei lavori fai senza laurea o alte qualifiche

Ezp97 31-03-2023 21:31

Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2824407)
ben detto, c'è la barriera linguistica che ti frega. io avevo un inglese B2 per cui intermedio-avanzato ma ho trovato solo lavori a contatto con il pubblico, customer service, 8 sterline l'ora...non nego che io sognavo in grande, gli uffici delle vie della finanza, invece mi sono trovato a china town a lavorare per dei mafiosi

Si quei lavori trovi, lavori generici come trovi qua...senza qualifiche quello fai. I lavori buoni li fanno gli inglesi o i cervelloni stranieri che parlano inglese perfetto.


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