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cancellato15324 23-10-2018 15:21

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da bukowskiii (Messaggio 2179711)
I benefici te li sarai fatti da sola, quelle figure sono placebo nel migliore dei casi. Io ho fatto 10 anni di terapie tra pubblico e privato e ho visto come si riducono le persone, i danni a volte permanenti a causa dei farmaci, il non sense dei colloqui con perfetti sconosciuti a cui non importa nulla all'infuori della paga. Si aspetta che sia tg5 a raccontarti delle faglie rovinate dagli psicofarmaci, degli abusi da portare ricoverate, abusi che ho subito io stesso in prima persona.
Affidarsi ciecamente a persone che traggono profitto dal tuo malessere spacciandoti cure inventate senza prove scientifiche sui famosi squilibri chimici, questo sì che è un bel messaggio.

Nono ciecamente un paio di palle.
Anche io mi sono imbattuta in terapeuti a mio avviso incompetenti o comunque non idonei al mio caso, ma oh, la salute è la mia, io voglio sapere il perchè delle cose, mi informo, anche sui farmaci, effetti collaterali etc. non è che sto lì a ingoiare pasticche a caso senza informarmi prima.
Ho trovato una terapeuta (quella attuale) valida, ma mica è perfetta e onnisciente, se dice cose con le quali non sono d'accordo glielo dico, se ne parla, faccio domande, mi informo anche per fatti miei, quante volte mi ha consigliato farmaci e le ho detto che non ero d'accordo, mica mi ha costretta, ma di cosa stiamo parlando? Quello col terapeuta è un lavoro di squadra, si fa insieme, non che io accetto tutto quello che dice o mi propone così sulla fiducia.

Labocania 23-10-2018 15:22

Re: Più che una storia, una confessione.
 
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Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2179707)
La tua esperienza è appunto tua, non di tutti. Quindi soggettiva, se è andata male a te, non vuol dire che vada male a tutti.
A me ad esempio ha portato non pochi benefici.
Ma non ho fatto 3 mesi di terapia e nemmeno un anno (solitamente chi si lamenta ha poca/nulla esperienza e/o parla per sentito dire) ma 6 anni di csm e 3 nel privato.

Quali statistiche? Non parliamo di fuffa, linkami i dati di cui parli, sennò questo commento è un'ipergeneralizzazione e basta.

I dati che ho letto io dicono tutt'altro: http://www.airda.it/92-efficacia-psicoterapie.html



Non provarci per niente è il metodo più efficace per far peggiorare il disturbo. Complimenti per il messaggio di resa che porti. :bene:

Quindi ogni difficoltà nella sfera sociale è un disturbo che va curato.

cancellato15324 23-10-2018 15:29

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 2179715)
Quindi ogni difficoltà nella sfera sociale è un disturbo che va curato.

Se hai difficoltà vuol dire che stai male e vivi male e se stai male vorrai cercare una soluzione o ti rassegni agli eventi senza manco provarci?
Io boh, mica lo capisco come ragionate.
Che state a fare su un forum sulla fobia sociale se state benissimo e non avete problemi da risolvere (o almeno provarci)? Anche il nome di questo forum è quello di un disturbo psicologico eh, per chi non se ne fosse accorto.

Warlordmaniac 23-10-2018 15:41

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Stregatta, quindi dovrei andare da uno psicologo e gli dico che siccome mi piacciono soprattutto le donne di colore vorrei avere un'attrazione per quelle italiane bianche locali con genitori italiani perché con loro potrei avere più affinità. Mentre le nere molto spesso sono di un'altra cultura.

Va bene così?

cancellato15324 23-10-2018 15:44

Re: Più che una storia, una confessione.
 
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Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179722)
Stregatta, quindi dovrei andare da uno psicologo e gli dico che siccome mi piacciono soprattutto le donne di colore vorrei avere un'attrazione per quelle italiane bianche locali con genitori italiani perché con loro potrei avere più affinità. Mentre le nere molto spesso sono di un'altra cultura.

Va bene così?

Ma cosa c'entra? Secondo me trolli, non puoi essere serio.

Warlordmaniac 23-10-2018 15:45

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2179709)
Ma come fai a parlare di preferenza sessuale? Per me preferenza sessuale è un qualcosa di istintivo, non il risultato di un vissuto di sofferenza. E allora ma sì, teniamo in piedi quella sofferenza perché tanto è male di vivere e non c'è rimedio e di conseguenza l'inevitabile preferenza che ne consegue, quand'anche portasse essa stessa ulteriore sofferenza.

Non accettare se stessi invece risolve il problema? A volte, ma non in questo caso.

Tutte le preferenze sessuali sono risultato di un vissuto. La preferenza sessuale sta a indicare la possibilità di migliorare il proprio tenore di vita e per farlo occorre provare un senso di difficoltà e precarietà altrimenti se ti basti da solo non hai nessun motivo per cercare un rinforzo.

Warlordmaniac 23-10-2018 15:46

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2179723)
Ma cosa c'entra? Secondo me trolli, non puoi essere serio.

Che differenza fa, fammi capire.

Warlordmaniac 23-10-2018 15:53

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2179706)
Falso, esistono entrambi.



Perché non tutte le preferenze sessuali sono da "guarire". Direi senz'altro che lo sono quelle che non comportano la consensualità di tutte le persone coinvolte.



Falso anche questo. Quella è la prostituzione, non confonderti.



Da dove saltano fuori questi dogmi?
Perché escludere la ragione della sessualità? Non funzioniamo mica a pezzi (non tutti, almeno).

1) la sensazione di mania sessuale è nella mente di chi ti giudica. Ad esempio io posso benissimo essere giudicato un maniaco sessuale e molto spesso avviene secondo me. Semplicemente perché parlo poco.
2) qui si parla di rapporti consensuali e soprattutto si parla di attrazione.

3) il sesso segue dinamiche do ut des e la prostituzione è solo sesso a pagamento diretto.

4) perché i sentimenti sono legati all'istinto non alla ragione. Sforzati ad innamorarti e vedrai che non ce la fai.

Moonwatcher 23-10-2018 16:05

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179722)
Stregatta, quindi dovrei andare da uno psicologo e gli dico che siccome mi piacciono soprattutto le donne di colore vorrei avere un'attrazione per quelle italiane bianche locali con genitori italiani perché con loro potrei avere più affinità. Mentre le nere molto spesso sono di un'altra cultura.

Va bene così?

Ti piacciono le donne di colore perché sessualmente ne sei più attratto o perché ti senti inferiore/inadeguato verso le bianche e non riesci a relazionartici (ma magari inconsciamente sai che in realtà sei più attratto da loro)? Se è il secondo caso, o se ci sono dei dubbi che possa essere il secondo caso, perché non provare ad analizzare e approfondire la cosa?

Warlordmaniac 23-10-2018 16:08

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2179730)
Ti piacciono le donne di colore perché sessualmente ne sei più attratto o perché ti senti inferiore/inadeguato verso le bianche e non riesci a relazionartici (ma magari inconsciamente sai che in realtà sei più attratto da loro)? Se è il secondo caso, o se ci sono dei dubbi che possa essere il secondo caso, perché non provare ad analizzare e approfondire la cosa?

È solo un esempio.

Comunque non credo che quella che dici tu sia la distinzione reale. Alla fine la differenza è solo tra inconscio e conscio, non altro.

Moonwatcher 23-10-2018 16:11

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Avevo capito che è un esempio, l'ho proseguito/modificato per renderlo più pertinente. :mrgreen:

Non ho capito cosa intendi con la seconda frase.

Winston_Smith 23-10-2018 16:12

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179727)
1) la sensazione di mania sessuale è nella mente di chi ti giudica. Ad esempio io posso benissimo essere giudicato un maniaco sessuale e molto spesso avviene secondo me. Semplicemente perché parlo poco.
2) qui si parla di rapporti consensuali e soprattutto si parla di attrazione.

3) il sesso segue dinamiche do ut des e la prostituzione è solo sesso a pagamento diretto.

4) perché i sentimenti sono legati all'istinto non alla ragione. Sforzati ad innamorarti e vedrai che non ce la fai.

1) Ciò non toglie che i maniaci esistono, al contrario di quanto dicevi

2) Se si parla di minorenni il consenso è questionabile

3) L'equiparazione del sesso alla prostituzione tout court è fallace: la differenza è che nel primo caso il rapporto sessuale provoca piacere in entrambi, nel secondo no (o comunque in uno dei due non necessariamente) e deve "supplire" il denaro
(senza contare il fatto che parlare di "pagamento diretto" per la prostituzione rievoca la storiella misogina secondo cui invece la fidanzata/amante/trombamica/whatever devi poi "pagarla indirettamente" o "a rate", tanto per far capire su che presupposti stereotipati si fondino certi tuoi teoremi)

4) Si stava parlando di sessualità, che comunque può essere gestita (anche) con la ragione.

Labocania 23-10-2018 16:19

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2179719)
Se hai difficoltà vuol dire che stai male e vivi male e se stai male vorrai cercare una soluzione o ti rassegni agli eventi senza manco provarci?
Io boh, mica lo capisco come ragionate.
Che state a fare su un forum sulla fobia sociale se state benissimo e non avete problemi da risolvere (o almeno provarci)? Anche il nome di questo forum è quello di un disturbo psicologico eh, per chi non se ne fosse accorto.

Su fobia sociale c'è di tutto quindi anche quelli che sono " solo" introversi, che sono tutt'altro che felici e soddisfatti di sé ma che non hanno problemi trattabili con terapie e farmaci.

cancellato15324 23-10-2018 16:24

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179725)
Che differenza fa, fammi capire.

Son due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra.
Avere una preferenza per le donne di colore non ha niente di disfunzionale e non è minimamente paragonabile all'attrazione verso le ragazzine, che invece è discutibile.
Nel caso la tua attrazione verso le donne di colore venga vissuta con grande sofferenza (per motivi razziali o quello che vuoi) potresti andare in terapia per cercare di razionalizzare il pensiero razzista alla base di questo, non per farti piacere le bianche.

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179727)
1) la sensazione di mania sessuale è nella mente di chi ti giudica. Ad esempio io posso benissimo essere giudicato un maniaco sessuale e molto spesso avviene secondo me. Semplicemente perché parlo poco.

Qual è il nesso tra maniaco sessuale e persona che parla poco?
Verresti giudicato maniaco o perverso qualora tu esponessi pensieri di dubbia natura su bambini, animali, altro, sicuramente non perchè sei silenzioso, non ho mai sentito dire "quello è sicuramente un maniaco: non parla mai" che c'entra? Al massimo puoi passare per persona un po' strana, chiusa, poco socievole, ma sicuramente non maniaco sessuale.

Quote:

2) qui si parla di rapporti consensuali e soprattutto si parla di attrazione.
No, qui si parla di un 37enne con evidenti difficoltà relazionali che esprime la sua sofferenza per il fatto di non riuscire ad interagire e interessarsi alle sue coetanee e per questo preferisce le ragazzine, è visto come un problema da lui in primis.

Quote:

4) perché i sentimenti sono legati all'istinto non alla ragione.
Le pulsioni semmai, ma come abbiamo già detto, non tutte le pulsioni vanno assecondate. Non stai minimamente prendendo in considerazione il fatto che l'OP sia il primo a soffrirne e a vederlo come un problema. E tu ancora parli di gusti. :testata:
E comunque esistono anche attrazioni disfunzionali frutto di schemi interiorizzati, tra adulti, che non per quello sono meno gravi.

Winston_Smith 23-10-2018 16:29

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2179744)
Qual è il nesso tra maniaco sessuale e persona che parla poco?
Verresti giudicato maniaco o perverso qualora tu esponessi pensieri di dubbia natura su bambini, animali, altro, sicuramente non perchè sei silenzioso, non ho mai sentito dire "quello è sicuramente un maniaco: non parla mai" che c'entra? Al massimo puoi passare per persona un po' strana, chiusa, poco socievole, ma sicuramente non maniaco sessuale.

Io invece l'ho sentito dire di chi parlava poco o nulla di sesso & relazioni di coppia, specialmente se non si era a conoscenza di sue relazioni passate.
Ma quello è un pregiudizio e non implica affatto che i maniaci non esistano (o esistano solo "nella mente di chi giudica" :miodio: ) e sia solo e sempre una questione di gusti, come diceva WLM.
Per il resto ti quoto.

cancellato15324 23-10-2018 16:46

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 2179741)
Su fobia sociale c'è di tutto quindi anche quelli che sono " solo" introversi, che sono tutt'altro che felici e soddisfatti di sé ma che non hanno problemi trattabili con terapie e farmaci.

A parte che l'introversione non è un problema psicologico, se sei infelice e insoddisfatto qualche motivo c'è, che tu sia introverso o meno.
Ma ci sono anche tanti che stanno male (altro che "solo" introversi) e lo scrivono ovunque, ma non vogliono farsi aiutare e che buttano merda sulla terapia a prescindere.

"Solo introversi, non felici, ma intrattabili"? E chi lo ha deciso che non sono trattabili? Tu?
Perchè se parlate della vostra singola esperienza ok, ma estendere la cosa a tutti e dire che la terapia è inutile a prescindere mi sembra solo un modo arrogante e superficiale di aver ragione ad ogni costo.

Franz86 23-10-2018 16:51

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2179695)
Quando andavo a scuola una compagna di classe all'epoca non più che 15enne stava con un uomo sui 30. Non ricordo che venisse vista come una cosa sbagliata o immorale da qualcheduno. Non so se il desiderio di regressione all'adolescenza sia sempre il motivo di queste coppie (che poi ci sarebbe da parlare simmetricamente del motivo per cui lei sia attratta da un uomo molto più grande), ma anche fosse non è detto che per questo motivo non debba funzionare né che non possa esser ancora più disfunzionale/pericoloso un rapporto con un coetaneo, in certi casi.

Nella controparte da manuale sono descritte problematiche in ambito familiare, sovente con la figura paterna. Anche il racconto dell' OP accenna ad un vissuto particolare della ragazzina, configurandosi come fin troppo riconducibile ad una casistica standard...

Comunque non penso certo che la differenza di età sia il Male mentre la comparabilità sia il Bene, i fattori in gioco in un rapporto sono tanti e diversi... in linea di massima, se la differenza è notevole ( considerando trascurabile in questo ragionamento ogni altra considerazione di natura non psicologica ), qualche problematica rilevante in entrambi è ben più che probabile, ma ad andare a caccia di disturbi li si trovano in tutto e tutti, le differenze, come sempre, sono di grado, non ontologiche.

Dato che in principio però ti riferivi ad un eventuale figlio, diciamo che, avendo vissuto sulla mia pelle lo scostamento dalla norma e non avendo alcuna necessità di idealizzarlo, per lui/lei mi augurerei una gamma di esperienze il più "normali" possibili. Anche da questo punto di vista.

Winston_Smith 23-10-2018 17:33

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da fobotto (Messaggio 2178847)
Questo è tutto. Il succo della storia non era "spiattellare i fatti miei" per esibizionismo o altro... era in primo luogo un modo per esorcizzare il dolore, e in secondo per analizzare i fatti: se non avessi avuto queste fobie che più o meno ci accomunano un po' tutti su questo forum... avrei potuto gestire meglio la situazione? Avrei potuto diventare suo amico, farmi apprezzare da lei senza diventare molesto? Tenendo conto che lei era estremamente educata e non si faceva problemi a parlare con persone più grandi. Se fossi stato più capace... sarei riuscito a mantenere buoni rapporti con lei? Non rapporti amorosi, non ci ho mai creduto sul serio, almeno nell'immediato. Speravo in una amicizia duratura, che potesse trasformarsi in amore con gli anni. Era un sogno così irrealizzabile? Avevamo interessi comuni, tante cose di cui parlare. Poteva funzionare, ne ero convinto. Era davvero così impossibile, invece? Vorrei i vostri pareri. Grazie a tutti.

Avendo letto tutti i post di fobotto, vorrei provare a dargli almeno una risposta e a tornare un po' IT.
Secondo me indipendentemente dalla capacità di gestire o meno la fobia sociale, questo particolare tipo di rapporto aveva scarse possibilità di riuscire in bene.
Già il fatto che nel primo periodo della conoscenza lei avesse iniziato ad alternare atteggiamenti di inquietudine a momenti in cui tornava a sorridergli e a cercarlo, credo indicasse il fatto che lei cominciava a porsi dei problemi e ad avere dei dubbi (immagino ingigantiti dall'aver detto della cosa ai genitori).
E ci sarebbe voluto ben altro che un semplice "normalone" senza fobia sociale per dipanare la matassa... magari se fobotto si fosse mostrato più deciso e disinvolto, senza avere paura di parlarle anche in presenza di estranei, proponendole di uscire la sera, ecc. adesso starebbe a rammaricarsi di aver voluto affrettare troppo le cose. Insomma, sono situazioni delicatissime e difficilissime da gestire anche per chi ha skills sociali nella media e dove il rischio di ferire ed essere feriti è molto alto, anche senza arrivare agli epiteti di stalker, maniaco, ecc. che in questo caso mi paiono inopportuni e fuori luogo.

Labocania 23-10-2018 18:15

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Se fobotto fosse stato sicuro e disinvolto la storia sarebbe stata ben diversa, un uomo che balbetta e che si sforza di parlare normalmente inquieterebbe non solo una ragazzina ma anche una trentenne. Voler scovare nel racconto i tratti di una personalità inquietante e propensa ad azioni esecrabili è veramente un esercizio sconfortante.

Moonwatcher 23-10-2018 18:56

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Sicuramente nulla di esecrabile né inquietante ma allo stesso tempo non vedo cosa ci sia di male in un approfondimento e trovo che il cercare di passare l'idea che siamo fatti così e che da questo male di vivere non ci sia uscita perché siamo sensibili e il mondo è brutto sia un esercizio sconfortante (cit.)

Moonwatcher 23-10-2018 19:54

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 2179753)
Dato che in principio però ti riferivi ad un eventuale figlio, diciamo che, avendo vissuto sulla mia pelle lo scostamento dalla norma e non avendo alcuna necessità di idealizzarlo, per lui/lei mi augurerei una gamma di esperienze il più "normali" possibili. Anche da questo punto di vista.

Sarà che io ho sentito molto l'imposizione genitoriale e almeno nell'immaginazione li lascerei liberi di fare quel che vogliono, foss'anche prostituirsi o spacciare droga. :sisi:

Warlordmaniac 23-10-2018 20:31

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 2179733)
Avevo capito che è un esempio, l'ho proseguito/modificato per renderlo più pertinente. :mrgreen:

Non ho capito cosa intendi con la seconda frase.

Mi riferivo a questo tuo passaggio: "Ti piacciono le donne di colore perché sessualmente ne sei più attratto o perché ti senti inferiore/inadeguato verso le bianche e non riesci a relazionartici ....?"
Io ci leggo la tendenza a marchiare di insicurezza alcuni gusti sessuali, considerando normali o positivi gli altri.
Ecco io sono contro questa distinzione, Io credo che ragionamenti come quelli che fa Fobotto, si possono fare di qualsiasi preferenza sessuale. Cioè voglio dire che tutti le preferenze e tutti gli accoppiamenti sono stati avviati da mancanze interiori simili a quelle che noi identifichiamo come insicurezze.

Labocania 23-10-2018 20:32

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Non sto cercando di far passare l'idea che il mondo sia brutto e gli estroversi cattivi, ma mi pare che qua si consigli di andare a farsi vedere con la stessa faciloneria con cui altrove si scrive "va' in palestra" oppure "va' a fare un corso di Zumba."

Magari all'utente in questione serve un parere di un professionista o magari no, non si hanno sufficienti informazioni sul suo conto per essere così drastici nel suggerire questo genere di rimedio.

Varano 23-10-2018 20:37

Re: Più che una storia, una confessione.
 
ormai ti consigliano lo psicologo anche se preferisci la fanta alla coca cola...

Hazel Grace 23-10-2018 20:38

Re: Più che una storia, una confessione.
 
scusate eh ma qui in questo forum stiamo a smacchiare i giaguari o abbiamo i nostri problemi? io ci son stata anni in terapia così come tanta gente qui, cosa c'è di male, almeno ammettiamo di avere un problema e vogliamo risolverlo o quanto meno elaborarlo

Warlordmaniac 23-10-2018 20:48

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 2179744)
Son due cose che non c'entrano nulla l'una con l'altra.
Avere una preferenza per le donne di colore non ha niente di disfunzionale e non è minimamente paragonabile all'attrazione verso le ragazzine, che invece è discutibile.
Nel caso la tua attrazione verso le donne di colore venga vissuta con grande sofferenza (per motivi razziali o quello che vuoi) potresti andare in terapia per cercare di razionalizzare il pensiero razzista alla base di questo, non per farti piacere le bianche.

Chi decide la differenza tra funzionale e disfunzionale? Perché devo vivere con sofferenza miei parametri di scelta sessuale? Perché magari è una merce meno trovabile? E allora lo scopo quale sarebbe, il popolarizzare il più possibile i propri gusti ?
Ancora con questa mania di spingere le persone ad essere tutte uguali?


Quote:

Qual è il nesso tra maniaco sessuale e persona che parla poco?
Verresti giudicato maniaco o perverso qualora tu esponessi pensieri di dubbia natura su bambini, animali, altro, sicuramente non perchè sei silenzioso, non ho mai sentito dire "quello è sicuramente un maniaco: non parla mai" che c'entra? Al massimo puoi passare per persona un po' strana, chiusa, poco socievole, ma sicuramente non maniaco sessuale.
Che ne sai? Il taciturno maschio sono io, mica te. Qui siamo troppo OT, ne riparleremo altrove.

Quote:

No, qui si parla di un 37enne con evidenti difficoltà relazionali che esprime la sua sofferenza per il fatto di non riuscire ad interagire e interessarsi alle sue coetanee e per questo preferisce le ragazzine, è visto come un problema da lui in primis.
Essendo anche lui parte di Questa società, ha assorbito i valori femminocentrici per cui la pretesa di un uomo di scegliere a favore di gradiente di valore sessuale senza sperperare è vista come peccaminosa.


Quote:

Le pulsioni semmai, ma come abbiamo già detto, non tutte le pulsioni vanno assecondate. Non stai minimamente prendendo in considerazione il fatto che l'OP sia il primo a soffrirne e a vederlo come un problema. E tu ancora parli di gusti. :testata:
E comunque esistono anche attrazioni disfunzionali frutto di schemi interiorizzati, tra adulti, che non per quello sono meno gravi.
Non posso non parlare dei gusti sessuali, credo soltanto in quelli e credo nei comportamenti causati dai gusti sessuali. Tutti gli altri valori sono di intoppo per favorire i potenti e sfavorire i poveri. Poi, certo, come ho detto prima, non tutte le pulsioni dovrebbero essere assecondate.
Ma lo stretto intervallo di limiti nel quale concepisci la sessualità non patologica è funzionale al rendere la sessualità peggiore di quello che è in realtà.

Varano 23-10-2018 20:49

Re: Più che una storia, una confessione.
 
per carità una chiacchierata più che bene non fa, un po' come l'attività fisica.
io credo però che fobotto cercasse più che altro comprensione, voleva solo sfogarsi qui sul forum e invece è stato trattato in maniera vergognosa.

Warlordmaniac 23-10-2018 20:51

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2179818)
scusate eh ma qui in questo forum stiamo a smacchiare i giaguari o abbiamo i nostri problemi? io ci son stata anni in terapia così come tanta gente qui, cosa c'è di male, almeno ammettiamo di avere un problema e vogliamo risolverlo o quanto meno elaborarlo

Anch'io ci sono stato, non ho la fobia degli psicologi. Gli chiesi di curare la mia introversione, mi disse che ero in gamba, che dovevo fidarmi più degli altri e di fare una vacanza all'estero. Ci sono andato, bella esperienza.

bukowskiii 23-10-2018 20:54

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2179826)
per carità una chiacchierata più che bene non fa, un po' come l'attività fisica.
io credo però che fobotto cercasse più che altro comprensione, voleva solo sfogarsi qui sul forum e invece è stato trattato in maniera vergognosa.

Purtroppo accade spesso, pare che l'obbiettivo principale di molti iscritti sia denigrare gli altri solo perchè hanno idee differenti dalle loro...

Hazel Grace 23-10-2018 21:05

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179827)
Anch'io ci sono stato, non ho la fobia degli psicologi. Gli chiesi di curare la mia introversione, mi disse che ero in gamba, che dovevo fidarmi più degli altri e di fare una vacanza all'estero. Ci sono andato, bella esperienza.

Beh come sappiamo non si risolvono i problemi con una sola seduta ma è un percorso molto lungo anche di anni. Però bisogna voler guarire, è fondamentale. Nessuno risolve i problemi al posto nostro. E voi in pratica state dicendo a Fobotto che è normale tutto questo, che va bene cosi e sono gli altri a essere brutti e cattivi. Non lo state aiutando

Hazel Grace 23-10-2018 21:07

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2179817)
ormai ti consigliano lo psicologo anche se preferisci la fanta alla coca cola...

Fobotto ha dei problemi ed è evidente, ha del disagio nel rapporto con il mondo esterno e si sente in sintonia solo con i ragazzini a 40 anni. Non sminuiamo i suoi problemi paragonandoli a dei semplici capriccetti, come se tu fossi qui perche stai bene e ti diverti. Anche lui sta male

Moonwatcher 23-10-2018 21:12

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2179817)
ormai ti consigliano lo psicologo anche se preferisci la fanta alla coca cola...

Io lo consiglierei a entrambi, una persona sana di mente preferirebbe qualcosa di più sano :lingua:

cancellato15324 23-10-2018 21:32

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2179825)
Chi decide la differenza tra funzionale e disfunzionale? Perché devo vivere con sofferenza miei parametri di scelta sessuale? Perché magari è una merce meno trovabile? E allora lo scopo quale sarebbe, il popolarizzare il più possibile i propri gusti ?
Ancora con questa mania di spingere le persone ad essere tutte uguali?

Non posso non parlare dei gusti sessuali, credo soltanto in quelli e credo nei comportamenti causati dai gusti sessuali. Tutti gli altri valori sono di intoppo per favorire i potenti e sfavorire i poveri. Poi, certo, come ho detto prima, non tutte le pulsioni dovrebbero essere assecondate.
Ma lo stretto intervallo di limiti nel quale concepisci la sessualità non patologica è funzionale al rendere la sessualità peggiore di quello che è in realtà.

Vabbè Warlord, basta. Io non so più che dirti, mi arrendo. Hai delle idee che non condivido (nè capisco a livello razionale) nel modo più assoluto e la cosa è reciproca, a posto così, sennò andiamo avanti altri 6 mesi e sinceramente non ne ho voglia.

Quote:

Che ne sai? Il taciturno maschio sono io, mica te. Qui siamo troppo OT, ne riparleremo altrove.
Sì dai, magari davanti ad una birra dato che siamo (quasi) vicini. :sisi:

Infatti non lo so, ho solo detto quello che pensavo a riguardo, se voi invece dite che è una cosa comune, ok mi fido, errore mio. Pensavo più ad un altro tipo di "pregiudizio" in questi casi.

Quote:

Essendo anche lui partendo questa società, ha assorbito i valori femminocentrici per cui la pretesa di un uomo di scegliere a favore di gradiente di valore sessuale senza sperperare è vista come peccaminosa.
I valori femminocentrici. :miodio:

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Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2179826)
io credo però che fobotto cercasse più che altro comprensione, voleva solo sfogarsi qui sul forum e invece è stato trattato in maniera vergognosa.

Non funziona proprio così. Se ti iscrivi in un forum pubblico e piuttosto attivo come questo e porti la tua storia, troverai sempre qualcuno che non condivide le tue idee, non è che qui dentro solo pacche sulle spalle e carezzine. E per fortuna, aggiungerei.

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Originariamente inviata da bukowskiii (Messaggio 2179829)
Purtroppo accade spesso, pare che l'obbiettivo principale di molti iscritti sia denigrare gli altri solo perchè hanno idee differenti dalle loro...

Esattamente come stai facendo tu con chi ha idee diverse dalle tue, dici?

Warlordmaniac 23-10-2018 21:32

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Chi ha detto che la pedofilia non è da condannare?

Hazel Grace 23-10-2018 21:42

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Perché devo vivere con sofferenza miei parametri di scelta sessuale?
cit

Hazel Grace 23-10-2018 21:45

Re: Più che una storia, una confessione.
 
allora lo scopo quale sarebbe, il popolarizzare il più possibile i propri gusti ?
Ancora con questa mania di spingere le persone ad essere tutte uguali

tu promulghi la libertà ad avere "gusti sessuali" differenti, quindi il diritto di ciascuno di scegliere chi più gli aggrada per fare sesso, quindi la pedofilia per te non è da condannare come anche la scelta di persone molto più giovani. Fobotto chiaramente a ragione chiede comprensione, non sicuramente incoraggiamenti nelle sue scelte però!

Varano 23-10-2018 22:06

Scusate ma un fobico di cosa ha paura in fondo? Del giudizio della gente ,no? Noi stessi ci lamentiamo spesso che la gente normale ci giudica, non ci capisce, ecc.
Perché far sentire un fobico a disagio quando noi stessi cerchiamo di evitare questo disagio?
Proprio vero quello che disse Dostoevskij, ovvero che non solo chi è sazio non capisce chi è affamato, ma neppure chi ha fame ha compassione per chi è affamato quanto lui.

Hazel Grace 23-10-2018 22:11

Re: Più che una storia, una confessione.
 
non vedo perché "difendere" a prescindere ogni fobico, se un fobico piscia fuori dal water lo si dice perché è solo così che si fa del bene. Non dicendo castronerie per difenderlo (parlando di gusti sessuali e roba simile) contro chi poi, mica stiamo a fare un processo, uno apre un thread e qualcun altro esprime la propria opinione. Avremmo dovuto dire tutti poverino, è colpa della ragazzina

Varano 23-10-2018 22:16

Se proprio uno doveva esprimere un giudizio poteva limitarsi a condannare il gesto anziché la persona in toto.
Per es. hai sbagliato a farti coinvolgere, a seguirla sotto casa, non è di certo dicendogli che ha dei problemi e che dovrebbe farsi curare che aiuti qualcuno

cancellato15324 23-10-2018 22:23

Re: Più che una storia, una confessione.
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2179855)
Se proprio uno doveva esprimere un giudizio poteva limitarsi a condannare il gesto anziché la persona in toto.
Per es. hai sbagliato a farti coinvolgere, a seguirla sotto casa, non è di certo dicendogli che ha dei problemi e che dovrebbe farsi curare che aiuti qualcuno

Perchè, andare in terapia è una cosa brutta, di cui vergognarsi, vuol dire che sei un pazzo omicida? Io vado in terapia perchè ho problemi, punto, e come me tanti altri qui dentro. Non c'è niente di scandaloso o offensivo nel consigliare a qualcuno di chiedere l'aiuto di un esperto. Lui non starà meglio perchè l'utente X di un forum gli dice che forse doveva evitare quell'atteggiamento, il vero aiuto non può venire da uno sconosciuto su un posto come questo.


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