Re: Le mie amiche speciali
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Stai confermando quello che ho affermato: C'è una strana forma di pudore nel non ammettere le diversità di potere in ambito sessuale e lo fate mandando in caciara la discussione inventando nozioni che non stanno né in cielo né in terra perché fanno parte di un'altra questione. |
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Zac efron non piacerà a me mentre a un'altra si, è tutto relativo |
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Ma al di là di questo, la mia contestazione di partenza verteva sul fatto che alla frase di Hazel: nell'antichità, una donna aveva valore se aveva usato poco la patatina. Altrimenti era bruciata per sempre - che denunciava una grave discriminazione storica legata a pregiudizi sociali concettualmente non dissimili da quelli che potevano portare ai pogrom degli ebrei o all'internamento di chiunque si dimostrasse un po' "eccentrico" (tanto per restare in tema col forum) - tu hai risposto sostanzialmente dicendo che non c'è granché da lamentarsi, perché tanto il sesso non è democratico, per una discriminazione in un senso ce n'è anche una in un altro (e sticazzi? peggio ancora, anzi), e concludendo col mantra buono per tutte le stagioni e onniassolutorio della mamma sempre certa che giustificherebbe il fatto che una donna che ha fatto sesso più di N volte è da bollare come zoccola. Al mio paese questa si chiama legittimazione: non hai motivo per lamentarti, è così e basta, Natura vult, zitta e taci. Quote:
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Re: Le mie amiche speciali
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E se si lamenta deve stare zitta e pensare che ci sono anche altri stigmatizzati dalla società (bella consolazione) e che comunque è giusto così perché mater semper certa amen. Comodo nascondere la discriminazione e la stigmatizzazione dell'individuo dietro presunti motivi biologici, come se questi (anche se reali) bastassero a giustificarle. |
Re: Le mie amiche speciali
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Re: Le mie amiche speciali
Sinceramente leggendo questa e altre discussioni sto pensando di accettare la dura realtà ed arrendermi tanto al 99,99% di trovare uno straccio di donna non se ne parla. Essere gentili e carini non basta , devi capire cosa vogliono ed inoltre essere: bello, dinamico, simpatico, brillante, intelligente, saperti adattare ai suoi desideri, saperla stupire (in senso positivo) e mille altre cose. Allora un povero disgraziato che non ha queste caratteristiche almeno in parte cosa deve fare? Perché una donna non può capire e accettare qualche difetto? Non possiamo mica tutti essere fatti con lo stampino e ve lo dice uno che si è innamorato di ragazze non certo fuori dal comune ma normalissime (in ogni senso). Va beh scusate lo sfogo, mi resta quello 0.01% di possibilità.
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Re: Le mie amiche speciali
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Comodo nascondere la discriminazione e la stigmatizzazione dell'individuo dietro presunti motivi biologici, come se questi (anche se reali) bastassero a giustificarle. Così è MOLTO diverso, è questo il senso della mia obiezione, come ho già detto. Se i motivi sono biologici => evvabbé, che ci vuoi fare, che ti lamenti a fare, è tutta una discriminazione, vale per tutti (la tua risposta a Hazel, è per questo che ho parlato di legittimazione). Se invece i motivi non sono biologici o se comunque le cose dipendono almeno in parte da convenzioni e consuetudini sociale (e quindi possono essere cambiate), ha senso lamentarsi di una cosa di cui si possono trovare le responsabilità e che ha senso imputare a chi condivide e fargli/le capire che non è accettabile dare della zoccola a una o dire che ha minore valore sessuale perché fa troppo sesso. |
Re: Le mie amiche speciali
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Hazel parlava di donne che nell'antichità venivano considerate delle reiette, persone di poco o nullo valore, se non tenevano la "patatina" sotto chiave: questo è uno stigma sociale, non una preferenza sessuale. Paro paro come quello degli ebrei ghettizzati o di quelli con disturbi psicologici carcerati e torturati nei manicomi. La legittimazione sta nel dire che siccome a una persona piacciono alcune persone e non altre allora si deve tenere lo stigma sociale e il marchio d'infamia della zoccola, dello smidollato, del malato mentale ecc. |
Re: Le mie amiche speciali
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Penso a chi ha seri problemi a relazionarsi con il sesso opposto o a chi, per un motivo o per l'altro, viene rifiutato sistematicamente. |
Re: Le mie amiche speciali
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