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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Abuela sei laureata?
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Scherzavo, eh. |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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:tongue_smilie: |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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c'è il ciclo, sempre, ogni mese si ripropone.. e poi c'è sempre l'ex che ritorna.. perché prima o poi ritorna! Prima ha fatto i porci comodi suoi, ora è solo e cerca conforto :moltoarrabbiato: e guardacaso è sempre più magro, più figo, più colto, leggeva libri..:moltoarrabbiato: |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Ma quanto tempo ho perso a parlare di queste cose? Avrei potuto fare tanti di quei puzzle negli anni, e anche tanti gioielli in fimo... |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
Fino a 30 anni il nulla.
Poi le prime esperienze, ma brevi. A 35 la prima storia vera durata 2 anni in cui ho anche convissuto per più di un anno. Finita questa per dimenticare ho avuto un po' di avventure storielline e poi mi son fidanzato di nuovo, e sono già 8 mesi che ci sto. Tutte mi hanno insegnato qualcosa nel bene e nel male. Ora però penso di essere pronto a figghiare:sarcastico: Però aspetto, prima ci vuole un po' di convivenza. |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
Quindi equilibrium hai iniziato a Trent anni ad avere esperienze?sembri anche un bel ragazzo
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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Potrebbe dipendere da diversi fattori.. le amicizie passate, timori vari (paura di deluderle in qualche modo), l'abitudine a stare da sola e quindi ragionare, risolvere problemi per conto tuo. Purtroppo mollare il freno non è poi così semplice, lo capisco :( |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Sono meno d'accordo invece sul fatto che "darsi una possibilità non implica per forza una ricerca" (il problema è che di norma se non cerchi non trovi) e sul fatto che le cose si debbano fare sempre SOLO per il fine "canonico" per il quale sono organizzate. Perché poi, al corso d'inglese si deve studiare solo l'inglese, agli incontri di volontariato bisogna parlare solo di quello, al lavoro bisogna pensare solo al lavoro, a scuola bisogna pensare solo a studiare, le app sia mai, quelle sono un mercato del bestiame (per lo più in effetti mi pare sia così)... eh, ma allora queste conoscenze e situazioni "spontanee" dove devono nascere? Non so, forse un esempio in cui chiarisci la differenza tra "situazione che si sviluppa naturalmente" e no potrebbe aiutare a capire, almeno me. |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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io l'ho rifiutata ancora prima di iniziarla ... perchè ne ero già innamorato e mi avrebbe ucciso del tutto |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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Partire senza una vera convinzione ti mette a rischio fallimento, sprecando così tempo e denaro. Per intenderci, Pippo s'iscrive in palestra per fare nuove conoscenze. Nel giro di qualche lezione capisce che non è aria, le donne non lo calcolano. Quanto resisterà Pippo in una condizione simile prima di mollare tutto (e perdere i soldi versati)? :mannaggia: E' bello avere un fisico atletico ma questa non era la sua priorità, gli esercizi sono faticosi e insomma, a casa lo aspetta il computer con Badoo. Peggio è il caso del volontariato, le conseguenze di un "basta, le tizie non mi calcolano" fiscono sempre anche sulle spalle di terze persone. Franco, invece, decide di frequentare un corso d'inglese. E' curioso, ama studiare e desidera imparare una nuova lingua per piacere personale. La motivazione è realmente collegata al contesto e di conseguenza le probabilità di completare il corso aumentano. Nel mentre probabilmente gli capiterà di interagire con vari studenti, scambierà due parole e quattro appunti. E così entrerà in contatto con la ragazza simpatica della prima fila e dopo qualche settimana la inviterà a bere un caffè urrrrendo offerto dalla macchinetta della scuola. Ecco cosa intendo per naturalezza. Una situazione che si verifica così, spontaneamente, quasi per conto suo e priva di chissà quale premeditazione. Winston, probabilmente sono un po' fatalista ma preferisco momenti del genere, meno stressanti. Trovo desolante (e parlo solo per me) cercare una figura astratta, sceglierla in base al colore degli occhi o alla presunta disponibilità. Provarci in modo un po' disperato (ed esasperato). Inoltre i contesti forzati (dalle app fino al "frequento il posto X soprattutto per acchiappare" ) mi lasciano perplessa, come si può davvero conoscere qualcuno impegnato a fare colpo fin dall'inizio? Una persona del genere per forza di cose deve ricorrere a due tattiche o comunque esaltare pregi (a volte non esistenti) e nascondere difetti. E via con la ruota del pavone :D . E' preferibile un pizzico di rilassatezza in più,almeno secondo me :) Edit: ho dimenticato una cosa :mannaggia: . Faccio un discorso simile anche per l'amicizia, apprezzo le situazioni nate spontaneamente. Non so, per un tal motivo si finisce per frequentare un luogo e parla oggi, parla domani e il gioco è fatto (sto abbreviando molto, eh). Di base facendo così forse si eliminano delle possibilità ma dal mio punto di vista poco importa.. |
Re: Utenti /utentesse del forum fidanzati
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OK per quanto riguarda l'assenza di "premeditazione" (nel senso di non partire sin dal primo giorno del corso, immagino, con una specie di mappatura di tutte le persone potenzialmente interessanti e con un piano di approccio/conoscenza dettagliato nei tempi e nei modi per ognuna di essa). C'è però da dire IMO che spesso se non ci si mette nella modalità non dico "cerca" ma quantomeno di "apertura/disponibilità" (che era il discorso di Abuela, mi pare) le cose di norma non succedono "spontaneamente" (specie dal lato maschile, per i ben noti motivi vulgateschi) e di stress ce n'è comunque sempre e a prescindere, specie per i fobici. Nel caso in questione, per fare un esempio, Franco magari entra in contatto senza "premeditazione" con la ragazza simpatica della prima fila (magari viene loro assegnato un esercizio in classe insieme), ma poi l'invito a bere il caffè può accadere che sia in qualche modo "ponderato" e "preparato" da lui: vuoi perché è fobico e ha bisogno di ripetere e pianificare 1000 volte in testa l'azione temeraria da compiere, vuoi perché anche se non è fobico deve convincersi che se non la invita lui campa cavallo (sic Vulgata vult), vuoi perché semplicemente nel momento in cui gli verrebbe da invitarla a lei scappa da andare al bagno e lui dovrà ricordarselo e pianificarlo per la volta dopo :mrgreen: Insomma anche nella situazione apparentemente "spontanea" e "naturale" in realtà ci sono quantomeno delle scelte, difficilmente le cose capitano per caso e ancora più difficilmente vanno avanti da sole (siamo arrivati al caffè, poi qualcuno dovrà prendere l'iniziativa di chiedere e organizzare un'uscita, and so on...). |
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