Winston_Smith |
07-01-2016 14:01 |
Re: Femminismo e mortalità maschile
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Originariamente inviata da Svers0
(Messaggio 1663121)
Non mi mandate il topic a femministe, qui si discute del fatto che l'avanzare dei diritti femminili corrisponde a un aumento dei suicidi maschili e probabilmente viceversa
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Tendenza tutt'altro che dimostrata, se non mi sono perso qualcosa.
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Originariamente inviata da Svers0
(Messaggio 1663121)
quindi un maschio non dovrebbe lottare per i diritti delle donne e viceversa per evitare di trovarsi in una situazione spiacevole dove la legge favorisce il sesso opposto.
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Eh certo, farsi le scarpe a vicenda invece è molto meglio :miodio:
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Originariamente inviata da Svers0
(Messaggio 1663121)
Impossibile parlare di equità perché uomini e donne non sono uguali e non lo saranno mai, anche facendo leggi identiche per entrambi i sessi poi usciranno fuori le questioni biologiche con le donne che vorranno il congedo per maternità o le ferie da ciclo che per garantire piena equità immagino dovranno essere negate.
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Mizzega, sempre per la serie: "Evviva il socialismo"? :sisi:
Ma cos'è, una nuova versione dell'Internazionale futura umanità? "Donne e uomini di tutto il mondo, separatevi"?
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Originariamente inviata da Svers0
(Messaggio 1663121)
La selezione naturale si è altamente sbattuta del fatto di rendere uomini e donne uguali, questo è un processo forzoso umano che vorrebbe cancellare i ruoli tradizionali e rendere uguali i generi nel nome del progressismo e dell'equità e non mi sembra come mentalità meno folle di quella degli estremisti islamici.
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Ripeto: hai cambiato parte politica? :mrgreen:
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Originariamente inviata da Svers0
(Messaggio 1663121)
Poi se esce fuori che a parità di condizioni un sesso è migliore dell'altro in un determinato campo? Si interviene per colmare pure questa stortura e portare equità?
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Garantire a tutti gli stessi diritti non significa mica rendere tutti gli esseri umani una batteria di cyborg omologati.
Mi sembra di leggere i discorsi di quelli che dicevano che i neri non avevano diritto al voto (anche in quel caso c'erano differenze biologiche "insormontabili").
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