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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
Donne, piu ci pensi e peggio è, meglio farsene na ragione
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Letto per caso. Siamo poi così sicuri che sia giusto ciò? Un organismo che non viene mai esposto ad elementi offensivi non sviluppa le necessarie autodifese. Poi succede come per gli indiani d'america, che furono stroncati da vaiolo, influenza, ecc. L'analogia tra il sistema immunitario e la gestione delle prevaricazioni è molto interessante. Si possono fare parallelelismi tra i differenti malfunzionamenti del sistema immunitario, e le reazioni dinnanzi ad offese emotive: immunodeficienza -> incapacità di difendersi anche alle offese normalmente più insignificanti; malattie autoimmuni -> bassa autostima, eccessiva autocritica, autosabotaggio; shock anafilattico -> esplosioni di rabbia incontrollate, sproporzionate, e più dannose che difensive. Forse più che cercare di realizzare un utopia dove non esistano prevaricazioni, è più sensato cercare di fornire gli strumenti affinché l'individuo sappia gestire almeno quelle di base. Andrebbe valutata anche l'analogia tra vaccino ed esposizione ad un attacco controllato e volutamente depotenziato. Senza nulla togliere a chi purtroppo risulterà per sempre incapace di sviluppare le proprie difese al livello minimo necessario per interagire all'esterno (ma esattamente come gli immunodeficienti, si troverà costretto a vivere isolato e protetto). E senza nulla togliere alla necessità di debellare quelle prevaricazioni sfacciate e pericolose, in grado di debilitare anche una persona che rientra nella deviazione standard di normalità nella reazione emotiva. fine ot. |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Se sì è falsa l'affermazione generale tua di prima rispetto alle responsabilità del singolo o della famiglia sempre e comunque, se non è falsa secondo te, non siamo d'accordo. Con questo tuo discorso tu non prendi posizione. Affermi delle cose e ti schieri in un senso e poi in pratica dici che la responsabilità è del singolo relativamente ad ogni disagio che prova. Ecco io penso che questa affermazione in generale sia falsa rispetto a diversi punti di vista (ma solo rispetto ad un punto di vista si può rispondere), rispetto al tuo non ho capito la posizione quale sia. Comunque se è falsa vuol dire che la responsabilità di un disagio non può essere attribuita completamente al singolo per tutti e così bisogna poi vedere secondo il tuo punto di vista come si dovrebbe distribuire questa responsabilità, e qua potremmo lo stesso non essere d'accordo, ma almeno c'è ancora la possibilità che le due posizioni possano essere sovrapponibili. Guarda che su queste cose anche quando si discute in ambito politico spesso non si è d'accordo quando poi si devono stipulare delle leggi effettivamente per attribuire certe forme di responsabilità. Nel caso specifico del bullismo sei d'accordo con me o no? Perché non ho capito. Certo che se tu affermi che la responsabilità è sempre del singolo, non siamo d'accordo a monte e il discorso si può anche chiudere. Io ti ho già detto che non critico l'organizzazione in sé ma certi aspetti dell'organizzazione (e questo già l'ho detto). Di assumermi tutta la responsabilità di una situazione generale che mi fa stare male non lo trovo corretto, ma così come tratto me stesso tratto anche altre persone che si trovano in condizioni simili alle mie. Non è che io vado con delle prostitute e poi addito chi ci va mosso dagli stessi motivi sostenendo che si comporta male, facessi questo, sarei incoerente davvero in qualche senso... Ma lo faccio? :nonso: Per quanto riguarda il discorso relativo agli stranieri in cui si prende di mira una classe per attribuire la responsabilità di un disagio, che magari anche questa classe patisce, si potrebbe dire la stessa cosa di quel che pensi tu relativamente alla classe delle persone timide ed introverse. Quindi questo discorso qua relativo agli stranieri lo si può anche chiudere, non vedo cosa c'entri. Poi dipende anche dalle responsabilità che si vogliono attribuire, se piove non è che me la prendo con l'organizzazione o le persone... Cosa c'entrano? Non agiscono o possono agire in nessun modo per modificare la situazione, ed io con loro. Questa però è una condizione necessaria ma non sufficiente per l'attribuzione di responsabilità, per essere responsabile una persona deve essere comunque capace di agire in certi sensi, e deve essere poi sicuro che risulta tale. Ma comunque sono sempre questioni morali queste, alla base poi non c'è nessuna legge definitiva che possa dirci chi è il responsabile oggettivo di qualcosa. Nel momento in cui si devono attribuire queste responsabilità ognuno usa criteri diversi, tu vuoi appioppare molte responsabilità (o la completa responsabilità) alle persone introverse e timide per il loro disagio (o a certi altri tipi di persone a seconda del caso) io questo non lo faccio relativamente a queste classi o gruppi qua ma lo faccio magari relativamente ad altri. Ma di nuovo, io non penso come te che queste cose siano oggettive o oggettivabili, si può solo vedere se si è d'accordo o meno, nel far questo non faccio riferimento ad alcun senso di giustizia o legge oggettiva osservabile, perché non saprei nemmeno dove si dovrebbe andare ad osservare. Nel caso specifico del bullismo reputo responsabili, e non poco, anche diversi insegnanti che spesso dimostrano ammirazione per questi ragazzini qua, spesso anzi colludono e prendono in giro anche loro un ragazzino che viene preso di mira da queste persone (questa dinamica qua l'ho osservata io stesso) ammirate poi in certi sensi anche dai docenti (nei casi in cui queste persone non entrano in conflitto con questi) perché "di fibra forte". Questa è la mia posizione (che risulta di parte, perché mia) poi tu puoi averne un'altra, mica posso costringerti a pensarla come me, ma almeno a me risulta chiaro che queste due posizioni sono incompatibili. Comunque ho anche il forte dubbio che siano cose che non esistono proprio queste, che se analizzate meglio finiscono col non avere nessun senso e le usiamo solo per tirare acqua al nostro mulino. Insomma può essere che abbiamo a che fare con una forma di retorica pratica che viene usata per ottenere dei vantaggi. L'etica in tal senso viene usata per far qualcosa che risulta utile al tipo di individuo. A te serve un certo tipo di etica e la usi, a me ne serve un'altra e la uso, ma non atterrano in nulla se non in certe forme di vantaggi personali. Se fossi ricco sfondato mi converrebbe seguire le idee di chi sostiene che la ricchezza totale va ridistribuita? :nonso: Se tu fossi stato diverso da quel che sei e avessi avuto altre esperienze può essere che non penseresti le stesse cose che pensi in relazione alla responsabilità individuale di Tizio e Caio, io forse lo stesso, ma adesso siamo quel che siamo e a questo gioco dobbiamo giocarci così. Se è davvero così, tu ricavi i tuoi vantaggi nel distribuire la responsabilità in certi modi, io i miei, un'altra persona i suoi. In ogni caso comunque c'è un conflitto tra punti di vista differenti che non possono coesistere insieme nel momento in cui si dovesse passare alla pratica e alla realizzazione effettiva, ci sono due o più progetti ipotetici che in quanto progetti possono coesistere, ma non possono coesistere tutti se vengono realizzati effettivamente. Comunque questo mi premeva sottolineare, un punto di vista etico di appoggio per tutti non esiste. Chi dice che esiste non sa di cosa parla. Ciò non toglie che ognuno abbia il suo e voglia affermarlo con certi mezzi o cercando consensi o anche solo più a monte, non condividendo certi criteri di attribuzione di responsabilità con fermezza (anche se questa cosa potrebbe non significar nulla oggettivamente ha ripercussioni sociali). |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
XL ho già avuto tante volte il sospetto che tu non stia rispondendo a me ma ad un interlocutore immaginario che sta dentro alla tua fantasia.
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
bisogna distinguere fra chi è cresciuto nella bambagia , che fa sempre male ma qui dovrei aprire dei distinguo *, e chi è sottoposto a vere e proprie vessazioni e violenze essere appesi fuori di finestra della scuola non è un normale atteggiarsi di ragazzi un po' vivaci me è bullismo pericoloso e va stroncato ..se no tolleriamo tutto , dalla mafia alla pistola in aula !
* mio cugino è cresciuto come figlio unico e superprotetto , ha avuto una adolescenza senza amici nè ragazze era anche molto grasso , poi però si è 'svegliato' ha preso coscienza si è sposato e ha avuto varie avventure , a dimostrazione che forse non è nenache quello di nascere in un ambiente troppo protettivo che conta alla fine |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Io non ho mai sentito nessuno dire " non mi piace ma mi accontento!" |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
io razionalmente ho deciso di farmene una ragione.
Ma c'è una parte di me che non vuole sentire ragioni :ridacchiare: |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
ma è facile farsene una ragione? magari è anche più difficile
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
ci si abitua a tutto l'uomo è un animale adattabile ._.
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Però dipende anche da quello che riveste importanza maggiore per te come persona.... |
Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
non ci sono abusi. Comunque preferirei non continuare l'off topic :)
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Re: Argomento donne:meglio farsene una ragione?
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