Re: Una vita da disoccupati
a saperlo non la facevo l'università, davvero dovrebbero abolirle le materie umanistiche, non c'è un cazzo di lavoro. E per di più mi pregiudica la possibilità di fare altro
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Re: Una vita da disoccupati
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Cmq al part time del mcdonald prendono 750€, ci lavora un mio conoscente, io praticamente li prendevo per un fulltime |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Italia :applauso: |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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Comunque siamo "In ripresa", quindi non dobbiamo lamentarci, almeno stando a quanto affermano alcuni individui che probabilmente vivono nel paese dei balocchi :miodio: |
Re: Una vita da disoccupati
ma che cavolata alla fine anche se non fai nuovi contratti tu stai sempre li a lavorare. Odio questo tipo di lavoro di sfruttamento
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Re: Una vita da disoccupati
Il problema sta sempre nelle leggi che consentono di fare ciò, probabilmente con i contratti a progetto si può fare :\
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Re: Una vita da disoccupati
ma esistono ancora i contratti a progetto?
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Re: Una vita da disoccupati
sì, esistono.
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Re: Una vita da disoccupati
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forse ok sono esclusi proprio i call center dall'abolizione |
Re: Una vita da disoccupati
Da wikipedia:
"Dal giugno 2015 con l'entrata in vigore di alcuni decreti previsti dal job act del governo Renzi non possono più essere stipulati nuovi contratti a progetto[2], mentre dal gennaio 2016 dovranno essere obbligatoriamente trasformati quelli in vigore in quanto tale forma di lavoro sarà abolita." Eppure a me un mese fà mi hanno parlato espressamente di contratto a progetto :pensando: |
Re: Una vita da disoccupati
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Re: Una vita da disoccupati
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E la stessa tiritera la usano da anni per i neodiplomati/neolaureati con i contratti di stage, ovvero alternando persone su persone anziché inserire nuove figure professionali. Una volta finito uno via con un un altro ed il ciclo continua.. Oppure sfruttano progetti finanziati dalla regione/pronvicia per i loro porci comodi. Ad esempio una mia amica a Marzo aveva avviato un percorso di tirocinio tramite il suo comune. Comune che assieme ad un'associazione privata dava la possibilità ai giovani di formarsi. Alla fine lei era stata mandata ad un'azienda made IN Italy che però importava oggetti cinesi, modificandoli e poi mettendo il marchio italiano con tanto di bandierina. Inoltre invece di insegnarle un lavoro contabile (quello dovevano fare) l'avevano relegata a fare la donna delle pulizie in mezzo alla polvere e fregandosene del fatto che lei fosse allergica proprio a quella (polvere). Aggiungiamo inoltre il fatto di essere derisa dal proprio "capo", oltre alle molestie e alla minaccia di non rilasciarle l'attestato di avvenuto tirocinio, pena niente rimborso. E tutto questo per una durata (per fortuna sua) di un mese, dopo il quale aveva denunciato il tutto all'associazione che prontamente aveva troncato i rapporti con quell'azienda ed avviato qualche procedimento contro di loro. Io penso e penserò sempre che la colpa della situazione nella quale siamo e saremo per molti altri anni è esclusivamente da attribuire al sistema italiano, alle aziende italiane e all'italiano che sfrutta ove possibile i propri connazionali e/ stranieri, non all'Europa, o a quello che vi pare. |
Re: Una vita da disoccupati
Mi piacerebbe essere capace di autoinventarmi e avviare una cosidetta start up personale.. oppure trovare un metodo alternativo di guadagnare qualche soldo, giusto per mantenermi sfizi o contribuire alle spese in casa.. qualcuno ha soluzioni?
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Re: Una vita da disoccupati
Quasi quasi mi apro una feetcam™
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Re: Una vita da disoccupati
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con tutti questi polli di uomini che ci sono in giro :ridacchiare: |
Re: Una vita da disoccupati
E se ero uomo che facevo?:D
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