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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
Ma, passata questa fase preliminare, anche alla ragazze più belle capita che l’uomo che vorrebbero conoscere non si fa faccia avanti. Perché?
Io non aggiungo nulla :cool: |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
bene...serate intere passate a feste, serate in discoteca, al bar ecc ecc a guardarsi intorno, valutare, scambiarsi sguardi e....e basta, nulla più!!!
quindi cavalieri miei, difendetevi, esplicatevi, giustificatevi! e soprattutto, siete voi a fare la prima mossa o aspettate un segno divino? (quelli che aspetta lei non sono segni divini, è l'attivazione delle ultime sinapsi che le sono rimaste, ndWS) Serate intere passate in discoteca, alle feste, in gruppi di amici e amici di amici, serate passate tra giochi di sguardi.....e basta!!!! Penso che il motivo sia che i ragazzi, soprattutto se consapevoli di non essere da buttare in quanto a cervello e aspetto fisico, hanno sviluppato un certo amor proprio (ma guarda un po', come ci permettiamo? solo loro possono avere amor proprio, è risaputo, ndWS) Oltretutto in giro ho notato anche un certa pigrizia ("se mi vuole viene lei" come tu hai detto") (la sua invece non è pigrizia, è encefalogramma piatto, ndWS) sperare che ti capiti qualche eccezione, qualcuno con un pò più di spina dorsale, io ho avuto un culo clamoroso che il mio ragazzo ci ha provato dopo solo una settimana che gli avevo fatto capire il mio interesse (uscivamo saltuariamente nello stesso gruppo da qlc mese) e non si è fatto troppo pregare (chissà come glielo avrà fatto capire, magari guardandolo esattamente per 6.66 secondi ogni 6.66 minuti, ndWS) Fortunatamente anche su questi siti dimenticati da Dio c'è qualche persona che conserva l'uso dell'intelligenza: Tu, donna, cosa aspetti. :thumbup::riverenza::clap: Ad ogni modo, è evidente che qui si tratta di bimbeminkia (almeno da questo punto di vista), però il tipo di ragionamento, a grandi linee, non è affatto minoritario, stando a quello che sento e vedo in giro, tutt'altro. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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- Ti riempiono di domande per mostrare che vorrebbero conoscerti meglio. - La domanda principale è, "ce l'hai la ragazza ?" reiterata fino alla nausea. - La domanda secondaria riguarda il matrimonio e le tue intenzioni al riguardo. - Ti chiedono continuamente cosa fai il sabato sera, nella speranza che le inviti ad uscire. - Ti mandano i saluti tramite altre persone. (per fare capire che ti pensano quando non ti vedono) - Quando vi trovate insieme scherzano, ridono a volte anche senza motivo, fanno gli occhi dolci. - Se state parlando e cerchi di andare via cercano di trattenerti con le chiacchiere. Non mi viene in mente altro, comunque è un mix di atteggiamenti. In genere io per queste cose ho un radar che non ha mai dato falsi positivi, tutti i rilevamenti sono stati confermati anche da altre persone (tipo amiche della diretta interessata) in quanto a sensibilità non saprei, magari ho una soglia alta e mi sono perso qualcosa. Per gli altri ho visto cose ben più esplicite, cose che quelli come noi non osano nemmeno immaginare (cit.) |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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P.S. — Mai pensato che informarsi sullo "status libertatis" di un'uomo può servire a decidere se l'interlocutore è uno facile da manipolare? |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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mi fa sentire debole e non lo sopporto. Quindi in ultima analisi sono stato io quello a dire, o meglio a far capire col mio comportamento, di volere una "solo amicizia". Quote:
P.S: comunque per informarsi sullo "status libertatis" basta chiedere 1 sola volta, se una ragazza te lo chiede praticamente di continuo credo che l'intento sia un altro |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
A parte che buttarsi alla cieca non equivale a comportarsi da tamarro, e dubito che qualche tamarro che grida "abbellaaa!" possa spaventare le donne a vita.
In ogni caso, questa scarsa propensione femminile a farsi avanti anche con i semplici "segnali" (che per me non andrebbero nemmeno considerati "farsi avanti", per tutta una serie di motivi che abbiamo ripetuto fino alla nausea) non va certo combattuta aspettando passivamente, perché si rischia di farlo a vita. Non sono certo l'unico a non aver mai ricevuto avances femminili. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Il corto circuito avvenne all'università: non avendo più vincoli di natura collettiva (c'erano le lezioni ma la frequenza non era obbligatoria e non si doveva per forza "fare gruppo" come invece alle superiori) ero libero, ma non riuscivo a farmi notare dalle ragazze che sembravano del tutto indifferenti alla mia presenza. E del resto non potevo certo sperare di essere notato nella mia solitudine, avrei dovuto far parte di qualche gruppo di studio, invece di isolarmi barbaramente. L'appartenenza ad un nucleo sociale favorisce sempre le conoscenze e fornisce quella che io chiamerei "rassicurazione inconscia" nelle ragazze, che almeno iniziano a capire chi sei e come ti comporti. Loro in genere non sono attratte dai perfetti estranei. Capisco che un introverso tenda, in ottemperanza alla sua natura, a privilegiare i rapporti "due a due" a scapito di quelli di gruppo, ma è veramente difficile avvicinare una ragazza completamente estranea alle nostre conoscenze sperando di intessere con lei un rapporto profondo, prima dovrebbe esserci il "passaggio obbligato" della socialità. Che lo si voglia o meno, siamo comunque destinati a questa socialità, ogni cosa che ci sta intorno concorre a voler fare di noi degli animali sociali, prima lo accettiamo e meglio impareremo a vivere. Questo ovviamente non significa rinnegare la propria natura e che non sia possibile essere accettati per quello che si è, levigando soltanto gli aspetti più difficili del nostro carattere. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Comunque non ho capito cosa c'entri questo con il fare il primo passo o meno da parte delle donne.. |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Ma soprattutto con queste cose da sole non si combina nulla, di solito. Il passo decisivo poi deve intraprenderlo nella maggior parte dei casi l'uomo |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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Viva la parità! Evviva la rottura delle convenzioni!* ^^ *a proposito, Mattel, non ce l'hai ancora spiegato da dove salta fuori la rottura delle convenzioni nel gioco di sguardi di cui hai parlato o mi sbaglio? :cool: |
Re: Esperimento per la sensibilizzazione alla parità negli approcci uomo-donna
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