alien boy |
10-03-2022 20:03 |
Quote:
Originariamente inviata da Ortica
(Messaggio 2689929)
Ma rischi proprio il posto o al massimo vieni demansionato?
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No, per ora non rischio il posto, non credo che in ogni caso sia così immediato. E devo dire che oggi mi sono ricreduto abbastanza rispetto a quello che ho scritto ieri, per la parte che riguarda le possibili decisioni altrui. Probabilmente sono andato un po' in paranoia ma per esserne sicuro dovrei aspettare. Credo che questa possibile paranoia possa essere un mezzo con cui si esprime un mio problema a stare in questa situazione: in parte desidererei uscirne a costo di essere allontanato oppure spostato (non si tratterebbe per forza di demansionamento ma di ricerca eventualmente problematica di altre attività pur rimanendo con lo stesso datore, non vado nel dettaglio per motivi di privacy) con le difficoltà e delusioni che ne seguirebbero, pur di non continuare con questa frustrazione, confusione e ansia giornaliera, e sarebbe meglio se avvenisse così, per scelta altrui e con un transitorio più rapido e inconsapevole, che tramite invece un graduale e sofferto logoramento, caduta in dinamiche relazionali meno tranquille, con mancanze di fiducia reciproca fino ad arrivare a situazioni di tensione interpersonale, che potrebbero mettermi nella difficile condizione di dover scegliere io la rottura. Diciamo che, al limite, temo pure di potermi trovare davanti a tentativi di mobbing per indurmi a fare quel tipo di scelta.
Diciamo pure che al di là delle difficoltà più strettamente lavorative restano i soliti problemi relazionali a incidere negativamente, su cui però non ho più né la capacità né l'età per fare cambiamenti significativi. Quel che ho cambiato fino ad ora in questo senso non è ulteriormente modificabile, non ritengo neanche che sia dovuto. Preferisco cambiare le condizioni al contorno.
(Mi sono un po' dilungato nella risposta e finito OT con la domanda perché avevo bisogno di far chiarezza anche con me stesso)
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