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Michiru-1990 13-01-2021 10:06

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da lisbeth_ (Messaggio 2557723)
Sono d'accordo. Le capacita' interpersonali sono fondamentali e prescindono dall'impegno profuso nello studio e nell'aggiornamento professionale.
Purtroppo si tratta di caratteristiche personali Che si possono smussare, ma fino a un certo punto.
Pensa che fregatura, anni e anni a studiare come pazzi per compensare la propria inettitudine sociale e piazzarti in un lavoro anche umile per poi scoprire questa verita'.

Molto spesso si usano I propri presunti limiti caratteriali per giustificare una situazione e rimanere nella propria zona comfort e non impegnarsi a cambiare in minimo le cose.

Vi giuro, non mi sento di essere il caso perche' ci sto provando e riprovando, ma ogni maledettissima volta si ripete un'esperienza di fallimento, lavoretto dopo lavoretto, non c'e' verso di riuscire a trovarmi un minimo all'altezza di una posizione lavorativa. E purtroppo non e' una percezione mia, ma oggettivamente fallisco e non piaccio.

Una volta avevo almeno la motivatione a provarci e impegnarmi per cambiare le cose anche cercando di violentarmi, ora sto perdendo la speranza.
Vale la legge della selezione naturale: o ti adatti o soccombi. Io, da evitante, penso di non rientrare nelle possibilita' di adattamento alla vita sociale e professionale. L'unico infimo barlume di speranza rapprsenta la possibilita' di costruirmi un lavoretto tutto mio da libero professionista, ma sono esausta. E' come se corressi macinando chilometri per raggiungere qualcosa e impegnarmi e crederci davvero, ma senza capire di star correndo su un tapis roulant, sempre ferma al solito punto, mentre il mondo si allontana sempre di piu'.

Anche io concordo.
Credo però che le soft skills dipendano molto dal petting mentale che uno ha. Sono poche quelle che si possono acquisire. È quella la fregatura. Uno può violentarsi quanto vuole.

claire 13-01-2021 10:17

re: Una vita da disoccupati
 
Più che violentarsi, bisognerebbe rivolgersi a figure professionali e chiedere aiuto dove non si arriva, come si fa con tutto il resto.
E che queste ci fossero/fossero adeguate.
C'è sempre sta concezione che se hai la macchina rotta vai dal meccanico, se non riesci a muovere il collo per 3 giorni vai dal dottore, ma se non riesci a lavorare da tutta la vita ti devi arrangiare da solo.

Masterplan92 13-01-2021 12:14

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2557857)
Più che violentarsi, bisognerebbe rivolgersi a figure professionali e chiedere aiuto dove non si arriva, come si fa con tutto il resto.
E che queste ci fossero/fossero adeguate.
C'è sempre sta concezione che se hai la macchina rotta vai dal meccanico, se non riesci a muovere il collo per 3 giorni vai dal dottore, ma se non riesci a lavorare da tutta la vita ti devi arrangiare da solo.


Anche se hai problemi mentali devi farlo da solo..

Teach83 13-01-2021 12:47

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2557318)

...altre strade valide sinceramente non le vedo..forse i concorsi?

Per chi non è qualificato..la "terza strada" indicata da Labirinto è quella giusta.. corsi di formazione (VALIDI!) con tirocinio e poi speranza di assunzione.. inutile ricordare che è essenziale essere almeno diplomati e sapere l'inglese

Io sono mesi che ho imboccato la strada del concorso.
Peccato ci sia una fottuta preselezione per Titoli che sicuramente mi fotterà, ne sono certo...
Ma essendo un caso patologicamente compromesso ho dovuto tentarla, tanto fra pochi giorni saprò l'estito, o almeno lo spero (rimandi permettendo)

alien boy 13-01-2021 13:16

Comunque credo che in molti casi i limiti nelle cosiddette social skill dei fobici / evitanti siano più un problema per il soggetto che per datori di lavoro / colleghi. O meglio loro si trovano di fronte a un "caso" da trattare ma non è che sia più ingestibile rispetto ad altre problematiche che si trovano tra colleghi e negli ambienti di lavoro in genere. Ovvero è più facile che si molli il lavoro o ci si metta in condizioni difficili di convivenza con gli altri in conseguenza a come ci si sente in quel contesto, meno che si crei un'ostilità o un giudizio negativo che comporti licenziamenti o mobbing esplicito. Questo però in ambienti abbastanza formali (e non a contatto con il pubblico), per lavori più "fisici" magari possibili reazioni critiche possono venir fuori più facilmente ed evidenziare incompatibilità poco tollerabili da entrambe le parti.
Una parte delle capacità relazionali in ambito lavorativo dipende proprio dal non farsi influenzare molto da cosa pensano o provano veramente gli altri, e in un certo senso chi è più abile relazionalmente spesso è uno che non si fa molti scrupoli. Lo stereotipo del tipo che riesce ad affermarsi "stronzo" non è del tutto infondato

Surrounded 13-01-2021 13:17

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2557923)
Io sono mesi che ho imboccato la strada del concorso.

Peccato ci sia una fottuta preselezione per Titoli che sicuramente mi fotterà, ne sono certo...

Ma essendo un caso patologicamente compromesso ho dovuto tentarla, tanto fra pochi giorni saprò l'estito, o almeno lo spero (rimandi permettendo)

Che tipo di concorso stai provando?

sconfitto 13-01-2021 13:24

re: Una vita da disoccupati
 
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DeadSoul 13-01-2021 14:17

re: Una vita da disoccupati
 
Una persona che soffre, pesantemente, di fobia sociale difficilmente troverà un lavoro e, se lo troverà, verrà cacciato dopo pochi giorni/mesi.

lisbeth_ 13-01-2021 14:47

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da sconfitto (Messaggio 2557932)
su questo secondo me hai ragione da vendere, il problema è che queste figure profesionali di cui parli, se esistono, esistono solo sulla carta e il loro impatto sulla vita delle persone secondo me è risibile (salvo i soliti casi fortunati)


Mi sono rivolta anche a loro, senza grandi risultati. Inoltre frequentare uno psicoterapeuta a 70 euro a seduta e' un po' un controsenso se il problema che vuoi risolvere riguarda le tue difficolta' a trovare/tenerti un lavoro. Nel frattempo da dove me li tolgo I soldi?

Inoltre, fallimento dopo fallimento, l'autostima crolla a picco e il problema anziche' migliorare rischia di ingigantirsi. Ma basta lamentarsi, continuo a studiare puntando al mio progetto. Va tutto bene

Teach83 13-01-2021 17:08

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Surrounded (Messaggio 2557931)
Che tipo di concorso stai provando?

Assistente ai servizi culturali del Comune.

Palmiro 13-01-2021 17:12

re: Una vita da disoccupati
 
superati i 30 anni, le "soft skills" da sole, senza esperienza e qualifiche* valide (molto valide), vanno bene per fare volontariato al circolo pomeridiano con i vecchi che giocano a carte..per quello vanno benissimo le sfot skills...

*per i lavori in ambito web, le qualifiche includono anche e soprattutto un portfolio di progetti e lavori già realizzati e dimostrabili, più che i titoli di studio

sconfitto 13-01-2021 17:44

re: Una vita da disoccupati
 
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muttley 13-01-2021 19:32

re: Una vita da disoccupati
 
Sono molto preoccupato per la mia situazione: aver sbagliato la compilazione del modulo potrebbe impedirmi di lavorare nel settore anche l'anno prossimo. Devo trovare un modo per recuperare il mio punteggio autentico, e non per necessità vera e propria di lavorare. Come già sapete sono ricco di stirpe, ma non posso broccolare le tinderiane dicendo loro la verità...la società patriarcale vuole che l'uomo sia stipendiato altrimenti le donne pensano male. Sarà pur vero che le mie coetanee ormai sono tutte dei ruderi ammuffiti che ti implorano per un minimo di attenzioni e posso sorvolare sul fatto che tu sia senza lavoro, ma io le voglio anche belle e giovani, cheddiamine! Sono stanco di tutte queste anzianotte gattare con la pelle che casca (mentre la mia è ancora perfettamente antigravitazionale, merito del famoso invecchiamento introverso).

cancellato21736 13-01-2021 20:13

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da lisbeth_ (Messaggio 2557970)
Inoltre, fallimento dopo fallimento, l'autostima crolla a picco e il problema anziche' migliorare rischia di ingigantirsi.

Touchè

Quote:

Mi sono rivolta anche a loro, senza grandi risultati. Inoltre frequentare uno psicoterapeuta a 70 euro a seduta e' un po' un controsenso se il problema che vuoi risolvere riguarda le tue difficolta' a trovare/tenerti un lavoro. Nel frattempo da dove me li tolgo I soldi?
Io sono andato per parecchi anni da psicoterapeuti e psichiatri privati, facendo sprecare un sacco di soldi ai miei genitori e non risolvendo un cazzo.

Ora al CSM va un pochino meglio perché almeno dal punto di vista economico non devono sborsare niente per via dell'ISEE basso, e sono stato anche assegnato (tra le altre figure professionali, psichiatra, psicologo ecc.) ad un assistente sociale che dovrebbe aiutare per quando riguarda l'ambito lavorativo/formativo.

Michiru-1990 13-01-2021 21:12

re: Una vita da disoccupati
 
Purtroppo non credo esista una figura professionale che possa essere utile in ambito lavorativo.

Il lavoro è il mio scoglio più grande da affrontare... mi ha sempre causato attacchi di panico l'idea.
MI sono rivolta a psicologi ecc... ma non servono a gran che, secondo me. Poi dipende dalla sfera dei tuoi problemi, ovviamente.
Tuttavia credo che lanciarsi nel mondo del lavoro e poi rimanerci senza impazzire non sia una cosa che gli psicologi possano prepararti ad affrontare.
Purtroppo aggiungerei.... sennò mi ci sarei fiondata subito ahahahah.

Texas 13-01-2021 22:38

re: Una vita da disoccupati
 
Anche a me solamente l'idea mi ha provocato sintomi spiacevoli. Non attacchi di panico, ma forte ansia, sudorazione, sbiancamento etc. Questo oltre 10 anni fa. Da li in poi ho sempre evitato.

Masterplan92 13-01-2021 23:45

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da sconfitto (Messaggio 2558034)
già, io oramai mi ritengo utile come concime per i campi o cibo per cani

Prendo la pistola

Ezp97 14-01-2021 09:52

Io se riesco a trovare attrezzatura usata di qualità professionale a un buon prezzo mi metto in proprio come giardiniere, tento, tanto peggio di così...

DeadSoul 14-01-2021 16:58

re: Una vita da disoccupati
 
Tre mesi di stage sono considerabili come esperienza lavorativa?

Michiru-1990 14-01-2021 17:56

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da DeadSoul (Messaggio 2558315)
Tre mesi di stage sono considerabili come esperienza lavorativa?

Dipende molto da quanti anni hai... ma comunque sono sempre meglio di niente. Poi dipende anche moto da quanto tempo fa hai fatto lo stage.


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