Originariamente inviata da Antares93
(Messaggio 2247855)
La forza lavoro è una cosa, i lavoratori altamente specializzati un'altra.
L'Italia ha una disoccupazione che supera il 10% eppure mancano medici.
Non tutti quelli che fanno parte della forza lavoro hanno la specializzazione necessaria a ricoprire certi incarichi. Se ci sono più giovani che si iscrivono ad ingegneria rispetto al numero di lavori adeguati a quel percorso formativo e meno giovani che si iscrivono a medicina rispetto al numero di posti di lavoro che richiedono una laurea in medicina, la forza di lavoro è sufficiente in linea teorica a soddisfare le esigenze di quel Paese ma non in linea pratica. E dal momento che, per fortuna, ognuno ha libertà di scelta su cosa studiare all'Università, una situazione di questo tipo esisterà sempre, in qualsiasi Paese.
Inoltre, sono i pensionati a mantenersi, le pensioni scaturiscono dai contributi che i pensionati hanno versato quando facevano parte della forza lavoro. Le pensioni non sono un regalo dello Stato, lo Stato restituisce quanto ha preso negli anni precedenti.
Poi ripeto, il tasso di natalità sta crescendo negli ultimi anni, quindi anche da questo punto di vista la questione viene dipinta in modo più drammatico di quello che in realtà è.
La tecnologia attuale è andata a sostituire principalmente i lavori manuali.
Il Giappone è stato bravo a riuscire ad adattarsi a tale evoluzione della società. Ma il Giappone è un Paese esportatore. Ciò che viene prodotto in Giappone viene esportato in moltissimi altri Paesi. Per questo motivo, prendere il Giappone come esempio di innovazione tecnologica e bassa disoccupazione non ha senso se l'oggetto della discussione è la riduzione di forza lavoro necessaria in futuro a livello globale. E dal momento che, l'automatizzazione è un fenomeno globale e non regionale bisogna considerare come sistema di riferimento il sistema Mondo e non il sistema Giappone.
Come detto l'automazione è un fenomeno globale, quindi il vero trend lo si nota considerando il mercato del lavoro globale e non quello di un singolo Paese.
Se parlassimo di un sistema chiuso, allora avrebbe senso, ma se il Giappone fosse un sistema chiuso, quindi, un Paese totalmente isolato dal Mondo, la disoccupazione sarebbe maggiore.
Nel 2017 (ultimo dato certo che ho trovato), l'export del Giappone era superiore all'import dello stesso Paese di 60 miliardi.
I lavoratori che hanno contribuito a realizzare quei 60 miliardi, in un sistema chiuso, non avrebbero avuto un lavoro, motivo per cui sarebbero stati disoccupati.
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