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PrincessGinevra 28-12-2020 20:03

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2551302)
Ma secondo voi un corso serale è facile da affrontare per uno che a parte essere una sega sui libri non ha una macchina, magari ha pochi soldi, ha pochissima motivazione? E in piu’ che non apre libri da anni e anni.
Poi parlate di specializzarsi nel digitale ma secondo voi tutti hanno skills mentali per studiare quella roba? Io gia’ è tanto se sono riuscito a finire le medie e fare lavori generici. È chiaro che un domani saranno cazzi, ma uno che deve fare? Ammazzarsi?!

non conosco il settore del marketing digitale, ma Google Learning vedo che ne offre un paio, gratuiti.

a mio avviso vale la pena di provare a vedere come sono, giusto per farsi una idea se la tematica può piacere o meno :)

PrincessGinevra 28-12-2020 20:04

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2552024)
Io per avere la naspi mi sono accordato per motivi disciplinari, le altre aziende mica possono vedere per cose sei stato licenziato....

no però possono alzare il telefono e chiedere alla precedente azienda come andavi a livello lavorativo.. io sapevo questo.

Labirinto 28-12-2020 20:17

re: Una vita da disoccupati
 
Io sono stato disoccupato molto a lungo e solo dopo i 30 anni ho trovato lavoro. Per esperienza posso dire che cercare tra gli annunci non è mai servito, è sempre stata una constatazione di inadeguatezza ed anche una noia orribile (perché se la vita personale è difficile, uno non sprizza certo dalla voglia di lavorare tanto per lavorare...).

Quali strade concrete ho realmente seguito per trovare lavoro (temporaneo e poi stabile):

- Partecipare alle domande per inserirsi con un qualche ruolo nella scuola (però, per un sociofobico o depresso o altri problemi sociali, la scuola è un contesto durissimo, secondo me)

- Avere conoscenze attraverso la famiglia o amici per rimediare un posto mal pagato (se fosse buono state tranquilli che è già assegnato), fondamentalmente sfruttato, ma c'è da dire che in questi contesti riesci a entrare con più facilità se non sei nessuno e c'è una qualche forma di tolleranza, comprensione tra colleghi e anche con i superiori. E' vero che alla fine sei sfruttato e fai un lavoro che quasi nessuno vorrebbe, però può esserci una maggior tolleranza verso le proprie stranezze che in un contesto di rigida selezione e alta professionalità magari verresti scartato subito.

- Questa è la strada che per me è stata più valida: trovare un corso che sia legato ad uno stage di tante ore e possibilmente che offra altissime percentuali di occupazione degli studenti dopo il lavoro. Se è finanziato dalla regione o dall'Europa ancora meglio perché c'è interesse che gli studenti diventino lavoratori e non siano soldi buttati. Anche qui non aspettatevi lavori eccellenti, sono comunque posizioni poco desiderate, ma la formazione che c'è dietro già garantisce qualcosa di meglio.

Sempre in merito alla terza strada considerate che dipende molto da regione a regione. Mi dispiace dirlo, ma ho amici al sud, al centro, al nord e tendenzialmente (ci saranno certamente eccezioni) verso sud sono più i corsi dove rimedi qualche soldo e non portano a nessun lavoro; verso nord i percorsi che ti inseriscono concretamente in un lavoro hanno problemi ma funzionano nettamente meglio.

Nightlights 28-12-2020 21:10

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da faria (Messaggio 2552071)
E che gliene frega a loro se è corretta.

Ecco, la cosa migliore è trovare un nuovo datore a cui sta antipatico quello precedente.

Eh lo so.
Si beh, non è che il mio stesse simpatico a molti in effetti :D
Poi mi sembra che ha anche chiuso l'attività, ha una certa età ormai.
Comunque per screditare qualcuno ci devono essere gravi motivi, deve stare attento anche il datore a come si comporta perché se le motivazioni non sono veramente valide rischia anche la querela per diffamazione, qua lo spiegano bene:
https://www.laleggepertutti.it/19367...ete-licenziato

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claire 28-12-2020 21:19

re: Una vita da disoccupati
 
Per chi non riesce a lavorare per cause di salute psicologica, lo strumento a disposizione sono le categorie protette: si deve effettuare un percorso di diagnosi e terapie, e se gli specialisti ritengono, richiedono l'invalidità ,che a una certa percentuale dà accesso alle categorie protette.
Questa è la legge; che poi non vada tutto bene nella pratica (ho sentito esperienze contrastanti in merito), è senz'altro vero. Non è uno schiocco di dita.
Ma chi si trova in certe situazioni dovrebbe conoscere e riconoscere che c'è una soluzione percorribile o da valutare, esattamente come per chi ha impedimenti fisici al lavoro.
Prima di "ammazzarsi", credo valga la pena considerare tutto, poi ognuno è liberissimo di valutare se provarle tutte o scartare certe strade a prescindere, l'importante è la consapevolezza.

Ezp97 28-12-2020 21:38

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Originariamente inviata da Labirinto (Messaggio 2552059)
Io sono stato disoccupato molto a lungo e solo dopo i 30 anni ho trovato lavoro. Per esperienza posso dire che cercare tra gli annunci non è mai servito, è sempre stata una constatazione di inadeguatezza ed anche una noia orribile (perché se la vita personale è difficile, uno non sprizza certo dalla voglia di lavorare tanto per lavorare...).

Quali strade concrete ho realmente seguito per trovare lavoro (temporaneo e poi stabile):

- Partecipare alle domande per inserirsi con un qualche ruolo nella scuola (però, per un sociofobico o depresso o altri problemi sociali, la scuola è un contesto durissimo, secondo me)

- Avere conoscenze attraverso la famiglia o amici per rimediare un posto mal pagato (se fosse buono state tranquilli che è già assegnato), fondamentalmente sfruttato, ma c'è da dire che in questi contesti riesci a entrare con più facilità se non sei nessuno e c'è una qualche forma di tolleranza, comprensione tra colleghi e anche con i superiori. E' vero che alla fine sei sfruttato e fai un lavoro che quasi nessuno vorrebbe, però può esserci una maggior tolleranza verso le proprie stranezze che in un contesto di rigida selezione e alta professionalità magari verresti scartato subito.

- Questa è la strada che per me è stata più valida: trovare un corso che sia legato ad uno stage di tante ore e possibilmente che offra altissime percentuali di occupazione degli studenti dopo il lavoro. Se è finanziato dalla regione o dall'Europa ancora meglio perché c'è interesse che gli studenti diventino lavoratori e non siano soldi buttati. Anche qui non aspettatevi lavori eccellenti, sono comunque posizioni poco desiderate, ma la formazione che c'è dietro già garantisce qualcosa di meglio.

Sempre in merito alla terza strada considerate che dipende molto da regione a regione. Mi dispiace dirlo, ma ho amici al sud, al centro, al nord e tendenzialmente (ci saranno certamente eccezioni) verso sud sono più i corsi dove rimedi qualche soldo e non portano a nessun lavoro; verso nord i percorsi che ti inseriscono concretamente in un lavoro hanno problemi ma funzionano nettamente meglio.

Quanti anni sei stato disoccupato? Io ho iniziato a 17 anni e ho fatto vari lavoretti ma adesso a 23 sono disoccupato.
Ho visto dei corsi ma al momento non mi attira nessun mestiere, ma senza quest’ultimo credo proprio che si vada in giro sempre a fare gli schiavi di qualche prenditore.

iceboy 28-12-2020 22:23

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2552095)
Per chi non riesce a lavorare per cause di salute psicologica, lo strumento a disposizione sono le categorie protette: si deve effettuare un percorso di diagnosi e terapie, e se gli specialisti ritengono, richiedono l'invalidità ,che a una certa percentuale dà accesso alle categorie protette.
Questa è la legge; che poi non vada tutto bene nella pratica (ho sentito esperienze contrastanti in merito), è senz'altro vero. Non è uno schiocco di dita.
Ma chi si trova in certe situazioni dovrebbe conoscere e riconoscere che c'è una soluzione percorribile o da valutare, esattamente come per chi ha impedimenti fisici al lavoro.
Prima di "ammazzarsi", credo valga la pena considerare tutto, poi ognuno è liberissimo di valutare se provarle tutte o scartare certe strade a prescindere, l'importante è la consapevolezza.

consapevolezza che è decisamente meglio e più dignitoso non esistere che rientrare nelle categorie protette per 200 euro al mese! ma perfavore! (considerazione soggettiva ovviamente)

claire 28-12-2020 22:33

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552119)
consapevolezza che è decisamente meglio e più dignitoso non esistere che rientrare nelle categorie protette per 200 euro al mese! ma perfavore! (considerazione soggettiva ovviamente)

Se è opinione soggettiva puoi avere toni anche meno accorati nell'esprimerla.
Io non ho parlato di "categorie protette a 200 euro al mese" ma di cat.protette generico. Nelle quali si può ottenere anche un lavoro normalmente retribuito.

iceboy 28-12-2020 22:41

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2552124)
Se è opinione soggettiva puoi avere toni anche meno accorati nell'esprimerla.
Io non ho parlato di "categorie protette a 200 euro al mese" ma di cat.protette generico. Nelle quali si può ottenere anche un lavoro normalmente retribuito.

non devi prenderla sul personale, ovvio fosse riferito a come viene considerato un soggetto d categoria protetta. Inoltre non puoi mai avere gratificazione sul lavoro non ottenuto per merito/piacere/studio, ma servito come contentino. Relax.

Blue Sky 28-12-2020 22:55

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da claire (Messaggio 2552124)
...
Io non ho parlato di "categorie protette a 200 euro al mese" ...

... che sarebbero ovviamente dignitose ugualmente.

Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552130)
non devi prenderla sul personale, ovvio fosse riferito a come viene considerato un soggetto d categoria protetta. Inoltre non puoi mai avere gratificazione sul lavoro non ottenuto per merito/piacere/studio, ma servito come contentino. Relax.

Non ti voglio criticare, però penso che sia consigliabile abbassare un pochino i toni nel fare certe affermazioni. La categorie protette esistono per tutelare certe persone, non è bello dare giudizi su cosa è dignitoso e cosa no nella vita altrui.

iceboy 28-12-2020 23:05

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2552136)
... che sarebbero ovviamente dignitose ugualmente.



Non ti voglio criticare, però penso che sia consigliabile abbassare un pochino i toni nel fare certe affermazioni. La categorie protette esistono per tutelare certe persone, non è bello dare giudizi su cosa è dignitoso e cosa no nella vita altrui.

infatti premettevo che è opinione soggettiva, sarò pur libero di esprimerla no? o dobbiam fare sempre e cmq gli ipocriti? chi sarebbe il folle che è contento di rientrare nelle categorie protette? dai su

Blue Sky 28-12-2020 23:09

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552141)
infatti premettevo che è opinione soggettiva, sarò pur libero di esprimerla no? o dobbiam fare sempre e cmq gli ipocriti? chi sarebbe il folle che è contento di rientrare nelle categorie protette? dai su

Sei libero di avere la tua opinione, ma non è che chi non la condivide sia ipocrita.

Nightlights 28-12-2020 23:20

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552130)
non puoi mai avere gratificazione sul lavoro non ottenuto per merito/piacere/studio, ma servito come contentino.

Oddio, se mi servissero un lavoro non è che ci sputerei sopra, potrei trarne gratificazione eccome.
Più che altro le discriminanti sono:
- Condizioni lavorative dignitose
- Paga equa rapportata al numero di ore e alle mansioni che dovrei ricoprire.

(imho)

Ezp97 28-12-2020 23:31

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2552149)
C'é gente che lavora 6 mesi all'anno e campa di sussidi per il resto dell'anno e voi avete paura di far valere i vostri diritti?
Sapete quanta gente fa così nelle zone turistiche?
Quanti ne conosco, se vedete i loro profili social sembrano dei vip, fra locali di lusso e foto in barca, poi scopri che lavorano in un supermarket.
Se io dovessi risultare idoneo all'inserimento in categoria protetta e mi spettasse un lavoro mi ci fionderei, non me ne fregherebbe niente di ciò che potrebbero pensare i colleghi, tanto la meritocrazia non esiste e si lavora sempre grazie a spintarelle e conoscenze, a meno che non si tratti di settori altamente qualificati.

Che culo lavorare 5/6 mesi all’anno, io non ce la farei a reggere un lavoro da 12 mesi all’anno...sarebbe da esaurimento.

cancellato21736 28-12-2020 23:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Shjatyzu (Messaggio 2552145)
Io sarei contentissimo, anzi, magari avere l'invalidità che mi spetterebbe realmente, con tanto di assegno mensile...

Per me è lo stesso.
Andrebbero bene anche solo il giusto per rientrare nelle categorie protette, senza pensione di invalidità, a patto che si tenga conto delle mie difficoltà nella vita comune di tutti i giorni.

Ma la psichiatra si è fissata che con me non vuole prendere la strada dell'invalidità.
Non lo so...la specialista è lei, forse vede prospettive che a me dopo 10 anni così non passano neanche per l'anticamera del cervello.

Eppure ho visto anche gente più giovane di me e con problemi minori (o protratti per minor tempo) a cui è stata riconosciuta l'invalidità.

claire 29-12-2020 00:02

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da iceboy (Messaggio 2552130)
non devi prenderla sul personale, ovvio fosse riferito a come viene considerato un soggetto d categoria protetta. Inoltre non puoi mai avere gratificazione sul lavoro non ottenuto per merito/piacere/studio, ma servito come contentino. Relax.

Sul personale non la prendo, non c'è niente di personale.
Non è ovvio niente, semmai è come lo consideri TU.Io non ho mai sentito nessuno dire che il lavoro di cat.protette è da 200 euro, solo te ora.
"Non puoi mai...ecc ecc" e invece questo è falso, conosco persone gratificate dal lavoro in cat protette, se non gratificherebbe te ci sta, ma allora hai un problema ad esprimere opinioni personali, li scrivi come verità condivise, o parli per te o per tutti.
E no, non sono io che fraintendo, sei tu che non ti sai esprimere/non distingui (quantomeno verbalmente )l'opinione dal fatto.Il risultato è un discorso che non fila.
Rilassati tu, io non ho messo punti esclamativi e non ho denigrato categorie professionali, accusato di ipocrisia a caso e dato informazioni false, percui dormo serena e pacifica.

claire 29-12-2020 00:22

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2552136)
... che sarebbero ovviamente dignitose ugualmente.

Assolutamente sì.


Se si pensa che i lavoratori delle cat.prot.siano delle m...e, o ci si assume la responsabilità del proprio pregiudizio o si tace; altrimenti la figura di m...a è assicurata.

alien boy 29-12-2020 00:22

Quote:

Originariamente inviata da Ruoppolo (Messaggio 2552149)
C'é gente che lavora 6 mesi all'anno e campa di sussidi per il resto dell'anno e voi avete paura di far valere i vostri diritti?
Sapete quanta gente fa così nelle zone turistiche?
Quanti ne conosco, se vedete i loro profili social sembrano dei vip, fra locali di lusso e foto in barca, poi scopri che lavorano in un supermarket.
Se io dovessi risultare idoneo all'inserimento in categoria protetta e mi spettasse un lavoro mi ci fionderei, non me ne fregherebbe niente di ciò che potrebbero pensare i colleghi, tanto la meritocrazia non esiste e si lavora sempre grazie a spintarelle e conoscenze, a meno che non si tratti di settori altamente qualificati.

Non so cosa intendi per lavori altamente qualificati, magari non sono gli stessi che penso io, perché non è vero che si lavora solo con aiuti e conoscenze a meno di chissà che qualifiche.

claire 29-12-2020 00:25

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da alien boy (Messaggio 2552161)
Non so cosa intendi per lavori altamente qualificati, magari non sono gli stessi che penso io, perché non è vero che si lavora solo con aiuti e conoscenze a meno di chissà che qualifiche.

Confermo.

troll 29-12-2020 00:47

re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2552010)
Cristo il magazziniere soprattutto nel settore frutta e verdura è un lavoro devastante a livello fisico e mentale, ti trattano come un cane, ti strillano in faccia, stai a contatto con colleghi stronzi e ignoranti, ti pagano due soldi e ti prendono anche per il culo i capi.
Piuttosto mi metto a vendere braccialetti o portafogli in strada come fanno i nigeriani.
A parte cio’ prima mia madre l’hanno richiamata a lavorare nel magazzino in cui lavora, l’hanno fatta fermare solo un mese quest’anno per riposo, l’anno scorso due mesi, e infatti mi dice che odia quel posto e tornarci dopo un mese di sosta dopo essersi fatta 10 mesi di fila a una media di 300 ore al mese è devastante.
Ecco perche’ ogni tanto tento la fortuna con i gratta e vinci, non si sa mai, lavorare è una condanna ragazzi...è peggio di una corda al collo.

non era magazziniere ma addetto al reparto ortofrutta in un annuncio di un supermercato della zona, bene, chiedevano conoscenza di inglese, francese e tedesco........


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