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Ezp97 06-01-2023 21:57

Quote:

Originariamente inviata da Jack Dundee 987 (Messaggio 2797341)
Ciao Ezp97
Scusa se sono indiscreto, ma tu lavori in proprio e hai la partita IVA oppure fai tutto in nero?
Comunque é un bel lavoro il giardiniere, anche io sono molto appassionato di giardinaggio e di agricoltura ed infatti sono i miei unici hobby.
Vanno fatti dei distinguo però, tu ti occupi di giardinaggio a 360 gradi oppure solo di semplici lavori di pulizia tipo tagliare l'erba o raccogliere le foglie?
Perché se sei un giardiniere specializzato ed attrezzato in grado di fare qualsiasi potatura e sei in possesso di tutti i patentini necessari per l'utilizzo dei diserbanti mi sembra strano che fatichi a trovare lavoro.
Mentre se ti occupi solo di lavori semplici le cose si complicano, anche perché solitamente per quel tipo di attività in genere c'è la tendenza a chiamare i pensionati, almeno dalle mie parti funziona così.
Purtroppo per sopravvivere bene nel mondo del lavoro bisogna augurarsi di essere il più possibile competitivi.
Inoltre ho notato che ultimamente molte persone preferiscono fare da sé i lavori di giardinaggio, tipo che spendendo 1000€ comprano un Tosaerba e un decespugliatore decenti e li tengono 20 anni, se invece devono chiamare ogni volta il giardiniere solo per tagliare il prato come minimo gli partono 100€ ogni volta, se li moltiplichiamo per 10 tagli all'anno ecco che se ne vanno quei 1000€ che possono investire per quelle attrezzature e quindi evitare ulteriori spese.
Spero di non essere stato troppo brutale, ma purtroppo funziona così.

Tutto in nero. In Italia aprire una p. IVA è un suicidio se non hai altissima mole di lavoro.
Pensa che un amico giardiniere l'ha dovuta chiudere ed è uno che lavora abbastanza, in estate esce alle 8.00 e torna la sera alle 21.00 ma quando aveva la partita Iva i guadagni se ne andavano quasi tutti.
Taglio erba, so potere tutti i tipi di piante che siano olivi, piante da giardino, piante da frutto, chicas, palme. Taglio siepi.
Sistemo e taglio legna da ardere, pulisco viali col soffiatore.
Pulisco e sistemo aiuole.
Sono abbastanza esperto nella potatura di agrumi.
Però noto che c'è troppa inflazione in questo settore. Ci sono pure gli indiani a 7 euro a ora che fanno sti lavori, male ma li fanno.
Al momento ho 3 giardini sotto mano.
Ne avevo 6 l'anno scorso ma come dici te ormai la gente se li fa da sé, c'è gente che per farti dare 50 euro devi menarla.
Comunque il lavoro con il caldo uscirà almeno quelle 4-5 volte al mese.
In ogni caso hai ragione anche te, conosco diversi contadini in zona che chiamavano gente col decespugliatore e giustamente prendono almeno 15€/h e alla fine hanno speso 7-800€ di decespugliatore e lo fanno fare agli indiani.

Ezp97 06-01-2023 21:58

Comunque lavorando part time in azienda agricola prendo poco e sto provando a cercare un altro part time almeno, ma non ti vuole nessuno a lavorare senza conoscenze in azienda o almeno 3 anni di esperienza.
Visto che so fare potrei provare in vivai quindi sotto ditta di giardinaggio ma ti danno 1000 euro e ti scoppiano 10 ore al giorno

David Brent 13-01-2023 21:41

re: Una vita da disoccupati
 
1 allegato(i)
ci siamo

Ezp97 13-01-2023 21:44

C'è ne sono una marea di avvocati a spasso o al Carrefour.

David Brent 13-01-2023 21:46

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2799742)
C'è ne sono una marea di avvocati a spasso o al Carrefour.

son contento, è una facoltà generalmente scelta da chi proviene da famiglie ricche e agiate, e non è mica sempre natale

cuginosmorfio 13-01-2023 22:13

re: Una vita da disoccupati
 
e che vanno in giro con la professione stampata in faccia?

Ezp97 13-01-2023 22:39

Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2799759)
e che vanno in giro con la professione stampata in faccia?

No, ma ne conosco...ormai giurisprudenza è da sfigati. È meno sfigato uno che studia sociologia credo.

Chamomile 16-01-2023 12:37

re: Una vita da disoccupati
 
Oggi c'era un incontro con una tipa delle HR che dovrebbe aiutare con il curriculum (= farcelo rifare ripetutamente e poi criticare se trova qualcosa che non le va bene) e farci dei colloqui, ho saltato direttamente. Mi stava scoppiando la testa e oltretutto lo scopo della lezione era fare delle "presentazioni" davanti a tutti in cui dovevamo parlare delle nostre qualità, le aspettative lavorative e quant'altro. Non ce la faccio. Non credo che riuscirò a superare il colloquio che ci sarà a breve.

Hor 24-01-2023 12:41

re: Una vita da disoccupati
 
Ho appena letto questo articolo, che cerca di individuare le cause del problema dei bassi salarî in Italia, in modo semplice e con diversi grafici.
https://www.ilpost.it/2023/01/24/sti...pagePosition=1

Riporto i passi che mi sembrano più importanti:

Quote:

Sono successe molte cose negli ultimi vent’anni che spiegano perché le retribuzioni in Italia non si sono mai adeguate al costo della vita: il problema principale è che l’economia italiana non è sostanzialmente cresciuta, impedendo agli stipendi di crescere di conseguenza. L’altro problema, collegato alla crescita, è che negli ultimi decenni è rimasta ferma anche la produttività del lavoro: semplificando, significa che il reddito prodotto da ciascun lavoratore negli ultimi vent’anni è rimasto più o meno lo stesso, mentre è aumentato negli altri grandi paesi. Questo ha tenuto gli stipendi italiani più bassi di quelli tedeschi, francesi o americani. Ci sono poi altre cause legate alla scarsa preparazione degli imprenditori e dei manager, alla formazione dei lavoratori e all’adozione molto lenta delle innovazioni tecnologiche.
Quote:

Secondo Andrea Garnero, economista dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), «un rallentamento della crescita della produttività è un fenomeno globale che ha interessato tutti i paesi, non solo l’Italia. A queste dinamiche globali però «l’Italia aggiunge problematiche tutte nazionali, come l’inefficienza del settore pubblico, una scarsa meritocrazia e una contrattazione aziendale poco sviluppata». Secondo Garnero, una delle ragioni principali è che l’Italia ha «mancato la rivoluzione informatica degli anni Novanta»
Quote:

In generale, anche la bassa istruzione e formazione sia degli imprenditori che dei dipendenti ha un ruolo nello spiegare la poca crescita della produttività.
Quote:

Secondo Garnero, «bassa offerta e bassa domanda di competenze fanno dell’Italia un paese che a tratti (e in certi segmenti) sembra più in concorrenza con i paesi emergenti che con gli altri paesi europei»

Chamomile 27-01-2023 00:31

re: Una vita da disoccupati
 
.

Krieg 31-01-2023 18:45

re: Una vita da disoccupati
 
L'azienda ha deciso, dall'oggi al domani, di spostarmi di quasi 120km e io non ho modo di andarci, quindi sono stato costretto a dare le dimissioni ma non posso comunque garantire la presenza durante il periodo di preavviso :testata:

Sempre a me succedono ste cose

Barracrudo 31-01-2023 19:08

re: Una vita da disoccupati
 
Ma quali dimissioni basta uno non vada a lavoro 3 giorni di fila senza preavviso che si viene licenziati x giusta causa e si prende la naspi

Krieg 31-01-2023 19:23

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2805415)
Ma quali dimissioni basta uno non vada a lavoro 3 giorni di fila senza preavviso che si viene licenziati x giusta causa e si prende la naspi

Vorrei evitare che possano parlare male di me ad altre aziende del settore

Milo 31-01-2023 20:01

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2805412)
L'azienda ha deciso, dall'oggi al domani, di spostarmi di quasi 120km e io non ho modo di andarci, quindi sono stato costretto a dare le dimissioni ma non posso comunque garantire la presenza durante il periodo di preavviso :testata:

Sempre a me succedono ste cose

Io credo che una cosa del genere si possa impugnare o quantomeno ottenere una buona uscita e la naspi...

Nightlights 31-01-2023 20:10

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2805412)
L'azienda ha deciso, dall'oggi al domani, di spostarmi di quasi 120km e io non ho modo di andarci, quindi sono stato costretto a dare le dimissioni ma non posso comunque garantire la presenza durante il periodo di preavviso :testata:



Sempre a me succedono ste cose

Vogliono spostare solo te o anche altre persone? Hai avuto modo di parlarne? Ti sono venuti incontro? Se non ti hanno chiesto se hai possibilità di farlo e la decisione è stata presa senza poterne discutere insieme ATTENZIONE milo ti ha dato un buon consiglio. Poi dipende da te se vuoi impugnare per tenerti il posto, o cercare altro e dimetterti non ti pesa.

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Krieg 31-01-2023 20:21

re: Una vita da disoccupati
 
Solamente a me, ma è praticamente la stessa città o comunque provincia, solo che diventano 120km a/r da casa mia, dovrei fare 6 di mattina 20 e passa di sera.
Ho dato le dimissioni sul sito dell'inps, mandato una mail e bloccato tutti i contatti, se gli sta bene cosi senza preavviso bene senno segnassero pure assenza ingiustificata

Nightlights 31-01-2023 20:27

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2805432)
Solamente a me, ma è praticamente la stessa città o comunque provincia, solo che diventano 120km a/r da casa mia, dovrei fare 6 di mattina 20 e passa di sera.

Ho dato le dimissioni sul sito dell'inps, mandato una mail e bloccato tutti i contatti, se gli sta bene cosi senza preavviso bene senno segnassero pure assenza ingiustificata

Se dai tu le dimissioni il problema non si pone è che così non hai diritto alla naspi

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vikingo 31-01-2023 20:29

re: Una vita da disoccupati
 
Ma perché deve dare le dimissioni e perdere la naspi lo licenziassero loro

Krieg 31-01-2023 20:39

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2805433)
Se dai tu le dimissioni il problema non si pone è che così non hai diritto alla naspi

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In teoria si, da contratto dovrei dare 6 o 7 giorni di calendario di preavviso, ferie/malattia/assenze varie interrompono ed allungano questo periodo.

Quindi boh

Nightlights 31-01-2023 20:54

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2805434)
Ma perché deve dare le dimissioni e perdere la naspi lo licenziassero loro

Infatti, ma dipende da lui se gli conviene prenderla o preferisce cercare altro e ripartire

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Nightlights 31-01-2023 20:55

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2805438)
In teoria si, da contratto dovrei dare 6 o 7 giorni di calendario di preavviso, ferie/malattia/assenze varie interrompono ed allungano questo periodo.



Quindi boh

Occhio che se ti dimetti tu non hai diritto ad alcun sussidio informati bene, almeno nel 2018 funzionava così se hanno cambiato qualcosa nel frattempo non so

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Barracrudo 31-01-2023 21:02

re: Una vita da disoccupati
 
Questi te la combinano grossa come minimo dovresti farti licenziare o metterti in malattia altro che reputazione

Ezp97 01-02-2023 00:39

Io sto in contatto con uno che ha un lido e gli serve uno spiaggino, sicuro si fanno 8-10 ore al giorno ma se paga almeno 1400€ valuto....ma ci credo poco.

cancellato21736 01-02-2023 01:41

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2805505)
Io sto in contatto con uno che ha un lido e gli serve uno spiaggino, sicuro si fanno 8-10 ore al giorno ma se paga almeno 1400€ valuto....ma ci credo poco.

Da me fanno 12 ore da giugno (forse anche metà maggio) a metà settembre e prendono circa 1000 al mese però la metà sono in nero e non concedono neanche il giorno libero che si dovrebbe avere una volta a settimana quindi fanno 7 giorni su 7.

Poi ogni stagione fanno mettere l'articolo sul giornale che non si trova personale per colpa del rdc, perché i ragazzi non hanno voglia di lavorare, per quello, per quell'altro...però fanno sempre scrivere che fanno contratti regolari...

Sono dei bastardi e meritano solo di fallire e ritrovarsi a mangiare alla caritas.


Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2805453)
arrivandoti addirittura forse a proporti una cuccetta letto sotto la scrivania

Mio padre purtroppo ha dovuto farlo veramente quando iniziò a lavorare finito il servizio militare per non fare più di 100km al giorno, però ancora non era sposato con mia madre, non vivevano insieme e non avevano figli.

Ezp97 01-02-2023 09:03

Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2805511)
Da me fanno 12 ore da giugno (forse anche metà maggio) a metà settembre e prendono circa 1000 al mese però la metà sono in nero e non concedono neanche il giorno libero che si dovrebbe avere una volta a settimana quindi fanno 7 giorni su 7.

Poi ogni stagione fanno mettere l'articolo sul giornale che non si trova personale per colpa del rdc, perché i ragazzi non hanno voglia di lavorare, per quello, per quell'altro...però fanno sempre scrivere che fanno contratti regolari...

Sono dei bastardi e meritano solo di fallire e ritrovarsi a mangiare alla caritas.



Mio padre purtroppo ha dovuto farlo veramente quando iniziò a lavorare finito il servizio militare per non fare più di 100km al giorno, però ancora non era sposato con mia madre, non vivevano insieme e non avevano figli.

Lo so, infatti voglio sentire per curiosità, mi ha detto che voleva un minimo di esperienza ma io non la ho come spiaggino, ma non credo dia più di 8-900€ per un full time, e devo farmi pure 24km andata e ritorno con la macchina. Devo calcolare bene.

David Brent 01-02-2023 12:12

re: Una vita da disoccupati
 
Madonna l'esperienza per fare lo spiaggino chiedono pure

Ezp97 01-02-2023 19:49

Quote:

Originariamente inviata da Rikott (Messaggio 2805557)
Madonna l'esperienza per fare lo spiaggino chiedono pure

Si roba da pazzi, la chiedono pure per lavare piatti ormai, pensa te...per fare lavori stagionali sottopagati

Krieg 01-02-2023 20:31

re: Una vita da disoccupati
 
La croce rossa cerca un help desk it, che è il lavoro che facevo fino a poche ore fa, mi sono candidato e mi hanno mandato un test a crocette da fare, una roba delirante tipo concorso pubblico. :testata:
Un misto tra filosofia, diritto e qualche domanda di fisica qui e là perche ci stanno sempre bene

cuginosmorfio 01-02-2023 21:08

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Ezp97 (Messaggio 2805629)
Si roba da pazzi, la chiedono pure per lavare piatti ormai, pensa te...per fare lavori stagionali sottopagati

e 60 anni fa potevi fare l'infermiere/a con la terza media. Conosco personalmente gente con quel titolo di studio che oggi ha pensioni da 1700€ grazie al fatto che negli anni '50-'60 (non so di preciso fin quanto è stato permesso) con una terza media potevi finire a lavorare come statale col posto fisso. Oggi ci vuole la laurea...

Ezp97 01-02-2023 21:25

Quote:

Originariamente inviata da cuginosmorfio (Messaggio 2805653)
e 60 anni fa potevi fare l'infermiere/a con la terza media. Conosco personalmente gente con quel titolo di studio che oggi ha pensioni da 1700€ grazie al fatto che negli anni '50-'60 (non so di preciso fin quanto è stato permesso) con una terza media potevi finire a lavorare come statale col posto fisso. Oggi ci vuole la laurea...

Concordo. Ultimamente tanti mi stanno dicendo che anche all' estero la musica è quasi la stessa, c'è troppa globalizzazione purtroppo.
Mio padre ha un'amica che fa la veterinaria negli USA ma di base sta in Italia e se torna li fissa vorrebbe portarmi ma la vita costa e la campi decentemente solo con una laurea.

vikingo 01-02-2023 22:07

re: Una vita da disoccupati
 
Gente che lavorava nelle ferrovie e zona industriale andata in pensione vent anni fa a 45 anni con 1500 al mese,siamo nati nell epoca peggiore..bisogna essere lungimiranti e guardare in prospettiva..

Ezp97 01-02-2023 22:29

Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2805671)
Gente che lavorava nelle ferrovie e zona industriale andata in pensione vent anni fa a 45 anni con 1500 al mese,siamo nati nell epoca peggiore..bisogna essere lungimiranti e guardare in prospettiva..

La pensione non l'avremo mai, già è tanto che non moriremo di fame...

Ezp97 01-02-2023 23:56

Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2805713)
Il problema del titolo di studio è una cosa che mi ossessiona ogni singolo giorno.
Ogni anno fantastico sul organizzarmi senza mai combinare niente, con questa testa distratta che mi ritrovo.
Diplomarsi che sembra una cosa cosi scontata, che tutti hanno, ma per me qualcosa di cosi lontano.
Perché adesso addirittura la laurea è diventata un requisito per quasi tutto?
Non porta nessuna esperienza, cosa dà fare gli esami e studiare letteratura alla competenza lavorativa?
Lavori da scalda scrivania hanno requisiti di laurea, persone per esempio laureate in ragioneria che usano solamente software di calcolo elettronico, tutto il loro studiare si eclissa in lavori che potrebbe fare chiunque con un apprendistato di qualche settimana.
Cos'è allora questo diploma o la laurea? Cosa sono diventate per la società?
Secondo me sono un modello di stereotipo potente.
Sei diplomato perché hai avuto qualcuno che ti tirava le orecchie da giovane.
Quindi presuppongono da questo che tu non sia un delinquente o uno sbandato, un caso umano.
E poi la laurea che ti qualifica come individuo privilegiato, con la disponibilità economica per pagare i tuoi studi o, più raramente, la forte motivazione e volontà nel sostenere il lusso degli studi in giovane età adulta.
Certo poi questo forum penso si qualifichi come uno dei porti per laureati o laureandi allo sbando, privilegiati o meno.
Nonostante questo loro hanno quel merito.
Perché allora se si definiscono persone con un passato distrutto anche loro non sono rimaste indietro senza diploma per esempio?
Questo stereotipo è diventato più grande del problema mentale, forse...
Tra 30 anni magari cambierà nuovamente questa realtà, l'ho pensato leggendo l'orientamento per scegliere in cosa diplomarsi, rimangono quattro licei a combattere con quasi trenta istituti di formazioni tecnici e professionali.
Inventeranno un nuovo tipo di laurea per continuare ad alimentare lo stereotipo.
Persone come me continueranno a stare male, calpestati dalla società e rosi da dentro per la mancanza di questo riscatto sociale.

Eh, bella domanda...ma quanti anni hai? Io penso che lo prenderò giù a Napoli se proprio mi convinco quando ho i soldi, sempre se non vado via prima da qua o mi capitano altre occasioni, e la vedo dura.
Comunque il laureato all'estero ha tante opportunità.

Angus 01-02-2023 23:56

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2805713)
Il problema del titolo di studio è una cosa che mi ossessiona ogni singolo giorno.
Ogni anno fantastico sul organizzarmi senza mai combinare niente, con questa testa distratta che mi ritrovo.
Diplomarsi che sembra una cosa cosi scontata, che tutti hanno, ma per me qualcosa di cosi lontano.
Perché adesso addirittura la laurea è diventata un requisito per quasi tutto?
Non porta nessuna esperienza, cosa dà fare gli esami e studiare letteratura alla competenza lavorativa?
Lavori da scalda scrivania hanno requisiti di laurea, persone per esempio laureate in ragioneria che usano solamente software di calcolo elettronico, tutto il loro studiare si eclissa in lavori che potrebbe fare chiunque con un apprendistato di qualche settimana.
Cos'è allora questo diploma o la laurea? Cosa sono diventate per la società?
Secondo me sono un modello di stereotipo potente.
Sei diplomato perché hai avuto qualcuno che ti tirava le orecchie da giovane.
Quindi presuppongono da questo che tu non sia un delinquente o uno sbandato, un caso umano.
E poi la laurea che ti qualifica come individuo privilegiato, con la disponibilità economica per pagare i tuoi studi o, più raramente, la forte motivazione e volontà nel sostenere il lusso degli studi in giovane età adulta.
Certo poi questo forum penso si qualifichi come uno dei porti per laureati o laureandi allo sbando, privilegiati o meno.
Nonostante questo loro hanno quel merito.
Perché allora se si definiscono persone con un passato distrutto anche loro non sono rimaste indietro senza diploma per esempio?
Questo stereotipo è diventato più grande del problema mentale, forse...
Tra 30 anni magari cambierà nuovamente questa realtà, l'ho pensato leggendo l'orientamento per scegliere in cosa diplomarsi, rimangono quattro licei a combattere con quasi trenta istituti di formazioni tecnici e professionali.
Inventeranno un nuovo tipo di laurea per continuare ad alimentare lo stereotipo.
Persone come me continueranno a stare male, calpestati dalla società e rosi da dentro per la mancanza di questo riscatto sociale.

Penso tu non abbia tutti i torti.

Angus 02-02-2023 02:04

re: Una vita da disoccupati
 
E' possibilissimo sul piano materiale, su quello burocratico non so, ma penso di sì.

Angus 02-02-2023 03:56

re: Una vita da disoccupati
 
Lascia stare le scuole private, se proprio prendi qualche ripetizione ad hoc.

cancellato21736 02-02-2023 19:00

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2805713)
Il problema del titolo di studio è una cosa che mi ossessiona ogni singolo giorno.
Ogni anno fantastico sul organizzarmi senza mai combinare niente, con questa testa distratta che mi ritrovo.
Diplomarsi che sembra una cosa cosi scontata, che tutti hanno, ma per me qualcosa di cosi lontano.
Perché adesso addirittura la laurea è diventata un requisito per quasi tutto?
Non porta nessuna esperienza, cosa dà fare gli esami e studiare letteratura alla competenza lavorativa?
Lavori da scalda scrivania hanno requisiti di laurea, persone per esempio laureate in ragioneria che usano solamente software di calcolo elettronico, tutto il loro studiare si eclissa in lavori che potrebbe fare chiunque con un apprendistato di qualche settimana.
Cos'è allora questo diploma o la laurea? Cosa sono diventate per la società?
Secondo me sono un modello di stereotipo potente.
Sei diplomato perché hai avuto qualcuno che ti tirava le orecchie da giovane.
Quindi presuppongono da questo che tu non sia un delinquente o uno sbandato, un caso umano.
E poi la laurea che ti qualifica come individuo privilegiato, con la disponibilità economica per pagare i tuoi studi o, più raramente, la forte motivazione e volontà nel sostenere il lusso degli studi in giovane età adulta.
Certo poi questo forum penso si qualifichi come uno dei porti per laureati o laureandi allo sbando, privilegiati o meno.
Nonostante questo loro hanno quel merito.
Perché allora se si definiscono persone con un passato distrutto anche loro non sono rimaste indietro senza diploma per esempio?
Questo stereotipo è diventato più grande del problema mentale, forse...
Tra 30 anni magari cambierà nuovamente questa realtà, l'ho pensato leggendo l'orientamento per scegliere in cosa diplomarsi, rimangono quattro licei a combattere con quasi trenta istituti di formazioni tecnici e professionali.
Inventeranno un nuovo tipo di laurea per continuare ad alimentare lo stereotipo.
Persone come me continueranno a stare male, calpestati dalla società e rosi da dentro per la mancanza di questo riscatto sociale.

Quote:

penso che squalifichi negli aspetti della vita, tutti non solo il lavoro, si diventa involontariamente agli occhi del prossimo una sorta di scarto della società, e lo trovo ingiusto e violento.
Condivido.
Purtroppo noi che non siamo diplomati siamo visti come scarti sacrificabili in questa società.

Ormai richiedono un diploma tecnico o una laurea pure per fare lo spazzino.
Mi ricordo una volta alle medie quando i professori hanno voluto organizzare un incontro con i famigerati "maestri del lavoro", un branco di vecchi colletti bianchi raccomandati, in pensione, strapagati e venerati come "eroi" che facevano passare come legge il fatto che un giovane laureato per iniziare dovesse accettare assolutamente lavori come lo spazzino per il fatto che "bisogna fare la gavetta, bisogna farsi il culo, bisogna farsi sfruttare in silenzio perché ci fanno un favore a farci lavorare...".
[senza nessuna offesa per il lavoro dell'operatore ecologico che farei volentieri se avessi le possibilità]


L'unica alternativa valida al non avere il diploma è il fatto di avere abbastanza anni di esperienza quelli che assumono (anche se poi si arriva al culmine del ridicolo quando chiedono esperienza pure per stage a volte neanche retribuiti).


Ma alla fine io che ho fatto il liceo artistico (anche se all'inizio era istituto d'arte ma poi la cara Gelmini ha dovuto metterci il becco) anche se fossi riuscito a prendere il diploma avrebbe avuto lo stesso valore della carta igienica nel mondo del lavoro in Italia.


All'inizio dei 20 anni anche io avevo ancora una mezza idea di riprendere per cercare di finire e prendere il diploma perché mi sentivo, e mi sento tuttora, molto in soggezione rispetto ai miei coetanei, inferiore, più stupido (anche se hanno preso il diploma in istituti professionali pure quelli che non riuscivano a distinguere in una frase quando mettere l'accento sulla E e quando non metterla), più inutile...

Guardavo alle scuole serali essendo l'unica alternativa, però nella mia zona c'erano solo indirizzi totalmente diversi dalla mia formazione fino a quel momento e dai miei "interessi e capacità" (alberghiero e qualcosa che c'entrava con il mondo della produzione in fabbrica tipo tornitore ecc.).
Potevo solo optare per il corso serale nella mia vecchia scuola che però dista più di 45km da dove abito, in una località sopra i 600 metri dove in inverno nevica sempre e quindi si aggiungevano pure dei bei costi per la benzina.

Ma alla fine mi sono reso conto che con tutte le mie difficoltà e disturbi sarebbe stato impossibile riprendere a studiare.
Ero pure stato seguito da una psicologa specializzata in riabilitazione neurocognitiva un paio di anni fa e la depressione l'ansia persistenti perpetrate negli anni (oltre al resto) hanno lasciato il segno anche sulle piccole cose di tutti i giorni.

Se penso che non riesco neanche a mantenere l'attenzione e la concentrazione per seguire un film per più di 15 minuti consecutivi...
O all'ansia e lo stress provati durante l'esame di terza media che hanno compromesso il risultato...e questo dovrebbe essere una cazzata in confronto a quello di quinta superiore. Non avrei retto di sicuro.

Angus 02-02-2023 19:54

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2805751)
Che per esempio bisogna dimostrare l'incapacità nel frequentare i corsi serali, e chi la spiega la realtà fobica-evitante a questa società retrograda?
Poi si parla di un odio per chi non frequenta gli empatici professori, un esclusione di ripicca, ci mancherebbe pure quella.

...

Devo mandare qualche email, però se tu (e chi legge) ha qualche ricordo o nozione di come funzionano gli esami liceali non sarebbe male leggerle.

BBBasta con "la realtà fobico-evitante", tu non vuoi frequentare altre persone, non farlo è un tuo diritto e non hai alcun bisogno di giustificare alcunché. Molliamola sta normatività soft delle patologie mentali e assumiamoci la responsabilità delle nostre preferenze, quali che siano.

Per il resto, non ho molti ricordi ma non mi farei troppi problemi ex-ante.

esteem 02-02-2023 21:38

re: Una vita da disoccupati
 
Si può fare anche da privatista, ma la scuola serale è diversa da quella normale, se ti fai gli affari tuoi non ti caga nessuno.

Ezp97 02-02-2023 21:55

Io bene o male coi giardini e azienda agricola lavoro sempre, e non credo che un diploma a livello lavorativo soprattutto dove vivo mi cambi chissà cosa, anzi, penso niente, però lo prenderei per una soddisfazione personale.


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