Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Rinnovo il mio auspicio che a questo bullo venga tolta la possibilità di infierire sulle sue vittime. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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noi gente comune abbiamo empatia il problema siete voi insegnanti, non girarci intorno con scuse!! |
Re: Insegnanti empatia zero
la frase tipica più bella di questa categoria
"ah guarda che stress, pensa tu, ieri sera sono stato/a fino a mezzanotte a correggere i compiti in classe" -__________- ma grazie al pazzo, mica è colpa mia se correggi i compiti a mezzanotte, fai lezione 3 ore al dì, basterebbe che nelle ore libere dalle lezioni ti fermassi a scuola nelle aule preposte e correggessi quei stramaledetti compiti e non ci sarebbe sta scena straziante del povero insegnante che corregge i dettati o il test a crocette a mezzanotte -___- |
Re: Insegnanti empatia zero
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Perchè stanno fuori casa 8 ore ,ma a fare cosa nei backoffice lo sa il cristo, fra broccolare colleghe e fare pausa caffè e giocare a campo minato passa la giornata che è una meraviglia, poi vanno a fare spritz e lamentarsi. |
Re: Insegnanti empatia zero
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vuol dire che ho colto nel segno http://cleme.altervista.org/wp-conte.../03/shifty.gif ma comunque quando qualcuno aprirà il topic impiegati ne discuteremo, questo è il topic insegnanti empatia zero!! |
In prima liceo, durante l'interrogazione di scienze umane di fronte a tutta la classe (dovevo esporre un ricerca) la mia professoressa (che poi fortunatamente abbiamo cambiato) passò un'ora intera a dirmi "alza la voce, non sento", interrompendomi ad ogni parola che dicevo. Senza contare che avevo anche l'influenza e, mentre mi sforzavo di alzare la voce (sforzi non riconosciuti affatto), tremavo ed ero sul punto di piangere. Credo mi abbia ripetuto di alzare la voce almeno 10 volte, per poi peraltro mettermi 5.
Ricordo che passai le ore successive a piangere per conto mio. Alle medie i professori mi sconsigliarono un liceo ed un tecnico perché dicevano che non parlavo e non sarei stata in grado di affrontarli (e invece si sono sbagliati). Senza contare che la mia insegnante di arte esigeva che la salutassi e mi guardava male se non lo facevo o se lo facevo con voce bassa. Alle elementari invece la maestra di religione e la maestra di francese volevano a tutti i costi che emettessi un grido che loro potessero sentire fuori dalla classe. Senza contare che ad ogni interrogazione orale, ancora oggi, ne esco penalizzata. Per farvi un esempio: solo quest'anno ho preso 5 dell'interrogazione di inglese. Sono passata sugli stessi argomenti e tanta altra roba, facendo la verifica scritta, e ho preso 8. I professori, salvo casi eccezionali (nel mio caso, la mia attuale prof. di scienze umane), non provano empatia... non mi stupisco che i loro alunni ne escano anche peggio. |
Re: Insegnanti empatia zero
Non rendere all'orale è colpa della fs, non dei professori.
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Non è colpa nostra se è un mestiere delicato, che andrebbe fatto solo da gente in grado di poterlo far bene, pena il rischio di causare traumi gravissimi. Vale anche per i medici e i poliziotti, per esempio. Quote:
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Da ragazzini si è solitamente molto autocentrati, si nota solo quello che riguarda la propria persona: se un insegnante ti fa un cazziatone pesante non te lo scordi tanto facilmente, e ti rimarrà impressa nella memoria l'ingiustizia del trattamento subito. Ma se la tua classe si comporta in maniera inaccettabile, la cosa probabilmente non ti tangerà più di tanto, in fondo sono problemi dei prof, del consiglio di classe, del dirigente scolastico, dell'istituto e chemmefregammè...e quando passi dall'altra parte della barricata i primi tempi vorresti punizioni ancora più severe e inizi a pensare che in fondo i tuoi prof erano stati anche troppo morbidi a volte. Quote:
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Re: Insegnanti empatia zero
Il post di Epoché spiega la differenza tra un buon professore e un mediocre burocrate. Il burocrate non va oltre il protocollo, il professore la conoscenza te la estrae fuori al di là degli impedimenti.
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Volevo fare una domanda agli insegnanti del forum; approfitto di questo thread:
- ad oggi c'è più attenzione riguardo alla dislessia? viene diagnosticata più velocemente rispetto a, che so, quindici/venti anni fa o è ancora un problema? - come viene gestita attualmente la cosa degli insegnanti di sostegno? nelle scuole che ho frequentato non veniva mai spiegato esattamente il perché qualcuno avesse l'insegnante di sostegno, e in certi casi l'avere un insegnante di sostegno creava distacco e isolamento dal resto della classe. Che ne pensate? Negli anni è cambiato il modo di gestire la cosa? (vabbe' adesso coi tagli che ce so stati magari il problema che preme di più è che gli insegnanti di sostegno non sono bastevoli numericam., ma volevo comunque parlarne) in alcuni casi c'era pure risentimento nei confronti di chi aveva il sostegno, ad esempio di fronte all'assenza di una disabilità evidente c'era la cosa del: "eh cosa ha mica è disabile, viene facilitato rispetto a noi" Non pensate che sarebbe giusto spiegare agli altri bambini/ragazzi come mai una persona ha il sostegno? Chiedo eh, perché delle volte ho visto scattare dei pregiudizi nei loro confronti o vengono percepiti in modo diverso È pure vero che poi i pregiudizi si possono avere per qualsiasi cosa e che lì sta pure all'intelligenza dei ragazzi e del gruppo classe, però mi dispiace l'idea che qualcuno abbia il sostegno e si paragoni agli altri sentendosi diverso o "ritardato". (insomma mi sembra un'arma a doppio taglio, nel senso che avere il sostegno è fondamentale ma allo stesso tempo può portare a problemi collaterali) Scusate se dicop minchiate ma parlo da ex-alunna e chiedo per interesse/curiosità, non ho la pretesa di conoscere queste cose. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Poi, perché hai "finto" di provare interesse per le loro vite? |
Re: Insegnanti empatia zero
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Spronare a farsi sentire invitando ad alzare la voce non è violenza, ora manco più "alza la voce che non ti sento"si può dire, pena traumi gravissimi? Non sappiamo se questi insegnanti hanno conferito fra loro e con i genitori per il bene degli alunni, facile giudicare la cosa dal punto di vista dell'alunna senza sapere il resto. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Sono comunque formati sull'argomento. Una volta ricevuta la diagnosi di dsa gli insegnanti hanno l'obbligo di redigere un piano didattico personalizzato per l'alunno,(un lavoraccio personalizzare le attività),comprendente strumenti specifici dispensative e compensativi. L'insegnante di sostegno NON è di un alunno ma è assegnato ad una classe ed è DOCENTE di CLASSE a tutti gli effetti, con le stesse responsabilità. Ma qui lascio la parola a Muttley. |
Re: Insegnanti empatia zero
Claire,se ti va di togliermi una curiositá,com'é che venite formati sull'argomento?
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Ma la questione è un'altra: un insegnante dovrebbe gestire il suo linguaggio corporeo e verbale in modo da non far nemmeno venire la voglia ai ragazzi di prenderlo come un confidente. E io su questo ho molto da lavorare. |
Re: Insegnanti empatia zero
Secondo me siamo arrivati a una situazione di "sovradiagnosticizzazione" per quel che riguarda i disturbi dell'apprendimento.
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Però non riesco ad esserlo sempre, quindi cerco di trattenermi, perché se ti comporti da pagliaccio loro ti vorrebbero sempre così. |
Re: Insegnanti empatia zero
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La legge e le disposizioni sui Bisogni Educativi Speciali sono recenti. Poi nei concorsi per entrare in ruolo devi saperle a menadito ste cose. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Più che altro mi viene il magone a vedere i ragazzi così bisognosi di una figura paterna e non averla |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Nessuno prendeva sul serio i suoi tenui tentativi di abbozzare la lezione (non gliene fregava credo un cazzo della geografia, e posso pure capirlo :D ). Tutti lo trattavano con confidenza, non mancando di rispetto ma più che altro trattandolo come l'adulto buono che ti lascia fare quello che ti pare. Ad un certo punto dell'anno ci ha annunciato che se ne sarebbe andato e io gli chiesi come mai e lui mi disse "beh, non credo di essere molto portato per l'insegnamento . . . " Il fatto è che lui non aveva l'aspirazione di fare l'insegnante: ci ha provato per vedere come andava, credo io, da quello che diceva. Poi forse la materia e il tipo di istituto non lo hanno stimolato a prendere diversamente la cosa. |
Re: Insegnanti empatia zero
Muttley dovresti spiegare a ondine il ruolo dell'ins di sostegno e come si pone con la classe.
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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