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Eracle 20-08-2023 12:28

Quote:

Originariamente inviata da Omnia728 (Messaggio 2870573)
Non si tratta di auto-incolparsi al 100% dicendo che è solo colpa nostra, ovvio che sarebbe stupido anche questo perché nessuno può avere colpa di essere nato in famiglie disfunzionali, di aver subito bullismo, di essere stato malato ecc., è lì che nascono per la maggior parte problemi di introversione grave e incapacità relazionali e per quello la colpa non è nostra, il senso di ciò che io vorrei dire è che per quanto giusto sia prendere atto di una condizione personale (anche se molto grave) e per quanto giusto possa essere mantenere una visione critica e disillusa del mondo in cui viviamo non possiamo accettare l'idea di vivere in un odio perenne nei confronti di noi stessi e degli altri; spesso quello di cui non ci rendiamo conto è che se continuiamo a star male per la nostra situazione è perché in fondo speriamo ancora di migliorarla ma poi non ci rendiamo conto nemmeno che il proseguire con la filosofia del "fa tutto schifo", "gli altri sono tutti così" e "la mia vita è stata solo un disastro" è in realtà il miglior modo per rimanere nella palude senza possibilità di fare un passo in avanti.

Mi sembra corretto il tuo punto di vista, anche quello del messaggio precedente mi trova in accordo.

Qwerty 20-08-2023 13:47

Re: Una vita senza amici ...
 
Se sei introverso hai una marcia in più: cosa rivela la scienza
https://www.pontilenews.it/2023/08/2...la-la-scienza/

Chamomile 20-08-2023 15:37

Re: Una vita senza amici ...
 
Non sono assolutamente d'accordo con il parere che hanno espresso in molti per cui si dovrebbe partire dall'idea che il problema è nostro (o peggio ancora la "colpa"... come se la timidezza fosse un peccato da cui doversi redimere) e che dovremmo sforzarci di risultare interessanti per essere degni dell'attenzione altrui. Partendo da questo presupposto al massimo si può trovare qualcuno che ci accetti per pietà, o le già citate "quattro chiacchiere" superficiali di cui non ho mai compreso il senso né l'utilità, ma di sicuro non amicizia. Nessun socialone ha mai pensato di dover migliorare se stesso per fare amicizia e ci sono milioni di persone che non hanno assolutamente nulla di interessante da dire, o che si comportano costantemente male con gli altri, che sono però piene di amicizie, rapporti veri e non "quattro chiacchiere" della minchia.
Non so se esista una soluzione al problema espresso nel post, ma di sicuro porsi agli occhi degli altri come se dovessimo sforzarci per meritarci di essere considerati un po' meglio di una merdа non può esserlo.

Trinacria 20-08-2023 16:18

Re: Una vita senza amici ...
 
Se non si rivolge la parola a nessuno però è difficile stringere un'amicizia. Io non dico che sia colpa nostra ma un minimo di sforzo bisogna farlo. Come dovrebbero fare gli altri a conoscerti o a legare con te se non gli parli?
Non si può pretendere che la gente ti diventi amico dal nulla.

Nannerl 20-08-2023 16:26

Re: Una vita senza amici ...
 
Ma soprattutto se non fai nemmeno un minimo di esperienze insieme, e ogni cosa pare solo un fastidio (che tra l'altro si legge benissimo in volto). O meglio le esperienze pare che sono valide solo se le fai in una certa fascia d'età e quelle rimangono, perche tizio lo conosci da millemila anni... ovvio che adesso arrivati a 30-40 i rapporti evolvono, se vuoi contatti nuovi certo che un minimo di sforzo lo devi fare... se t'aregge davvero

Keith 20-08-2023 16:33

Re: Una vita senza amici ...
 
Non è colpa ne nostra ne della società, le cose vanno semplicemente come devono andare.
Siamo nati con la timidezza e i blocchi, ma non è che ce lo siamo scelto.. come nessuno si sceglie di farsi venire un'accidenti o che gli scoppi una bomba in testa in guerra.. è la vita.

Possiamo dire che la gente si dovrebbe comportare meglio nei nostri confronti, ma io stesso non mi comporto alla perfezione. Certo, il male l'ho più subito che dato, ma non mi posso definire un martire, perché sono una persona brava, ma non bravissima.. e sinceramente neanche ambisco ad esserlo, sono quel che sono.

Svalvolato 20-08-2023 16:40

Re: Una vita senza amici ...
 
Secondo me la verità sta nel mezzo.

Da un lato il non aprirsi agli altri è frutto di una personalità che per cause proprie o esterne (bullismo, famiglia ecc...) è oramai modellata in un certo modo e non è certo facile pensare di poter legare così facilmente con gli altri, quando manco ci si riusciva in adolescenza, periodo di solito nel quale è tutto più semplice.

Dall'altra parte se non si esce mai non ci si può certo aspettare che gli altri ti vengano a suonare alla porta, tanto anche se lo facessero non li apriremmo (metaforicamente parlando), trovando probabilmente i soliti eventi sociali noiosi e non compatibili con noi.

Diciamo che se uno ha una gamba rotta non gli si dice di impegnarsi per una gara di atletica, se uno è introverso e ha difficoltà a rapportarsi con gli altri lo si bolla subito come uno che si deve semplicemente svegliare, ma non è così facile.

Non è però neanche compito loro cercare di capire il perché di certi comportamenti, semplicemente veniamo evitati e basta. Non mi sento neanche di biasimarli francamente.

Ci dovrebbe essere più rispetto, quello si, perché non si sa che cosa ha passato o sta passando quella persona, ma per il resto non è un loro obbligo aiutarci.

claire 20-08-2023 16:46

Re: Una vita senza amici ...
 
É inutile parlare con chi non vuole comprendere perché è incattivito.
Io non ho detto che è facile, semmai è facile travisare e girare i discorsi.
Ho detto altro ,al solo scopo di spiegare che non è vero che per socializzare in un albergo bisogna per forza avere grandi racconti sulla propria vita. Che possa essere difficile per un sociofobico anche parlare del più e del meno non lo metto certo in dubbio. Abito in un condominio da 10 anni e frequento sempre gli stessi negozi ed esercizi pubblici ma non ho mai socializzato con nessuno, sono sempre un'estranea ,quindi no, io non dico "loro", io non semplifico una cosa complessa come la socializzazione per chi ha problemi psicologici. Ma continuare a pensare che non si è degni di fare due parole con un chicchessia "perché non ho esperienze di vita" non fa bene a se stessi. Poi si pensi come si vuole, io vengo in pace e con intento di aiutare, non ho offeso nessuno e minimizzato niente e chi mi legge sa quanto mi altero quando vengono minimizzati o non considerati i problemi, questa aggressività non la capisco.

Nightlights 20-08-2023 16:50

Re: Una vita senza amici ...
 
io se vedo una persona che sta sulle sue e non parla la lascio in pace ma neanche la evito si insomma non sono queste le cose che mi fanno allontanare, è più fastidioso ad esempio uno che prende in giro gli altri e fa il bullo per farsi notare, per me almeno

Eracle 20-08-2023 17:04

Spezziamo una lancia a favore degli introversi. Le cose di cui parla la maggior parte delle persone estroverse, e qui raccolgo il 90% delle chiacchiere dell'umanità, sono cose superflue, che se si facesse a meno di dirle non cambierebbe niente.

Keith 20-08-2023 17:12

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Nightlights (Messaggio 2870673)
io se vedo una persona che sta sulle sue e non parla la lascio in pace ma neanche la evito si insomma non sono queste le cose che mi fanno allontanare, è più fastidioso ad esempio uno che prende in giro gli altri e fa il bullo per farsi notare, per me almeno

Io negli evidenti limiti delle mie possibilità tendo ad includere chi è escluso. Per parecchio tempo sono stato amico di un collega, uno del mondo degli esclusi, questo per me non è mai stato un problema, anzi tutt'altro.. ma ho cominciato a distanziarmi quando non è più riuscito a nascondere l'invidia nei miei confronti. Non siamo in cattivi rapporti, anzi tutt'altro, se ci vediamo parliamo e scherziamo, però in me qualcosa si è rotto quando ho percepito nettamente questo sentimento da parte sua.

Maximilian74 20-08-2023 17:29

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2870671)
É inutile parlare con chi non vuole comprendere perché è incattivito.
Io non ho detto che è facile, semmai è facile travisare e girare i discorsi.
Ho detto altro ,al solo scopo di spiegare che non è vero che per socializzare in un albergo bisogna per forza avere grandi racconti sulla propria vita. Che possa essere difficile per un sociofobico anche parlare del più e del meno non lo metto certo in dubbio. Abito in un condominio da 10 anni e frequento sempre gli stessi negozi ed esercizi pubblici ma non ho mai socializzato con nessuno, sono sempre un'estranea ,quindi no, io non dico "loro", io non semplifico una cosa complessa come la socializzazione per chi ha problemi psicologici. Ma continuare a pensare che non si è degni di fare due parole con un chicchessia "perché non ho esperienze di vita" non fa bene a se stessi. Poi si pensi come si vuole, io vengo in pace e con intento di aiutare, non ho offeso nessuno e minimizzato niente e chi mi legge sa quanto mi altero quando vengono minimizzati o non considerati i problemi, questa aggressività non la capisco.

Guarda che il riferimento a chi apostrofa con il "loto" non era riferito a te,ma a qualcun altro, e se ne sono accorti anche altri leggendo il modo di scrivere di quel utente.
Per quanto riguarda l'albergo, ma quanto mai ho scritto, per carità.
Io non penso niente, ho solo detto che per evitare domande scomode preferisco andare via subito.
Le domande scomode non si possono prevedere prima, non si può sapere in anticipo se non arrivano.
Quindi siccome io non mi sento in condizioni di eventuali domande scomode, preferisco andare in camera.
Non ho aggiunto nulla altro.
Chiacchierare del più e del meno e scherzare non tutti se la sentono oppure non sono nel momento giusto di farlo oppure non sono portati a stare li a parlare.

Maximilian74 20-08-2023 17:32

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2870671)
É inutile parlare con chi non vuole comprendere perché è incattivito.
Io non ho detto che è facile, semmai è facile travisare e girare i discorsi.
Ho detto altro ,al solo scopo di spiegare che non è vero che per socializzare in un albergo bisogna per forza avere grandi racconti sulla propria vita. Che possa essere difficile per un sociofobico anche parlare del più e del meno non lo metto certo in dubbio. Abito in un condominio da 10 anni e frequento sempre gli stessi negozi ed esercizi pubblici ma non ho mai socializzato con nessuno, sono sempre un'estranea ,quindi no, io non dico "loro", io non semplifico una cosa complessa come la socializzazione per chi ha problemi psicologici. Ma continuare a pensare che non si è degni di fare due parole con un chicchessia "perché non ho esperienze di vita" non fa bene a se stessi. Poi si pensi come si vuole, io vengo in pace e con intento di aiutare, non ho offeso nessuno e minimizzato niente e chi mi legge sa quanto mi altero quando vengono minimizzati o non considerati i problemi, questa aggressività non la capisco.

Socializzare in un albergo non bisogna avere chissà cosa dici, ma se arrivano domande scomode e sul personale poi cosa fai? Gli rispondi in sala d'albergo non sono cazzi tuoi? Sarebbe una situazione di imbarazzante e che crea disagio e fastidio, almeno a me.

Keith 20-08-2023 17:35

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2870691)
Socializzare in un albergo non bisogna avere chissà cosa dici, ma se arrivano domande scomode e sul personale poi cosa fai? Gli rispondi in sala d'albergo non sono cazzi tuoi? Sarebbe una situazione di imbarazzante e che crea disagio e fastidio, almeno a me.

Max io mi sento di dirti che non dovresti vergognarti della tua vita, ma mi sento altrettanto di dirti che in albergo fai quello che ti pare e non devi rendere conto a nessuno.

vikingo 20-08-2023 17:43

Re: Una vita senza amici ...
 
Il fatto che si ponga rispondere cosa è come già è insicurezza..deve essere più easy e all esterno si deve percepire

Maximilian74 20-08-2023 17:45

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Keith (Messaggio 2870694)
Max io mi sento di dirti che non dovresti vergognarti della tua vita, ma mi sento altrettanto di dirti che in albergo fai quello che ti pare e non devi rendere conto a nessuno.

Certo ma io qualche giorno fa ho solo portato delle impressioni sulla facilità che hanno di interagire e socializzare in modo spontaneo, e che io per evitare domande scomode o sul personale (che non è possibile prevedere se arriveranno o no) mi limito a salutare e poi vado via subito.
Non ho aggiunto altro.
Non capisco perché deve esserci sempre qualcuno che rompe le palle, non si può aprire bocca, anzi non si può scrivere, non si può dire niente

Omnia728 20-08-2023 18:01

Quote:

Originariamente inviata da Chamomile (Messaggio 2870648)
Non sono assolutamente d'accordo sull'idea che hanno espresso in molti per cui si dovrebbe partire dall'idea che il problema è nostro (o peggio ancora la "colpa"... come se la timidezza fosse un peccato da cui doversi redimere) e che dovremmo sforzarci di risultare interessanti per essere degni dell'attenzione altrui. Partendo da questo presupposto al massimo si può trovare qualcuno che ci accetti per pietà, o le già citate "quattro chiacchiere" superficiali di cui non ho mai compreso il senso né l'utilità, ma di sicuro non amicizia. Nessun socialone ha mai pensato di dover migliorare se stesso per fare amicizia e ci sono milioni di persone che non hanno assolutamente nulla di interessante da dire, o che si comportano costantemente male con gli altri, che sono però piene di amicizie, rapporti veri e non "quattro chiacchiere" della minchia.
Non so se esista una soluzione al problema espresso nel post, ma di sicuro porsi agli occhi degli altri come se dovessimo sforzarci per meritarci di essere considerati un po' meglio di una merdа non può esserlo.

Infatti non si tratta di migliorare se stessi attraverso tecniche o tattiche psicologiche che poi non servono mai a nulla perché socializzare è una cosa che deve essere fatta spontaneamente, si tratta piuttosto di maturare una personalità che possa innanzitutto farci accettare, non solo dagli altri ma prima di tutto da noi stessi, in modo poi da non sentirci sempre in difetto o messi alla prova ogni volta che ci relazioniamo con qualcuno, non è assolutamente facile ma è l'unico modo anche per poter sopportare meglio le proprie mancanze nella vita. Invece continuare a rimuginare su ciò che non siamo riusciti a fare o ad essere è un esercizio che ti danneggia e basta, e non solo nei rapporti con gli altri.

Keith 20-08-2023 18:05

Re: Una vita senza amici ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2870696)
Certo ma io qualche giorno fa ho solo portato delle impressioni sulla facilità che hanno di interagire e socializzare in modo spontaneo, e che io per evitare domande scomode o sul personale (che non è possibile prevedere se arriveranno o no) mi limito a salutare e poi vado via subito.
Non ho aggiunto altro.
Non capisco perché deve esserci sempre qualcuno che rompe le palle, non si può aprire bocca, anzi non si può scrivere, non si può dire niente

Non te la prendere. Qualcuno lo fa in buona fede, qualcuno trolla, tu fai come ti senti.

Chamomile 20-08-2023 18:09

Re: Una vita senza amici ...
 
Già pensare di dover "maturare" per essere accettati dagli altri secondo me ti pone in una posizione che non ti porterà mai ad una "amicizia". Io non mi sento di essere peggiore degli altri, né di chi si fa un sacco di amici senza alcuno sforzo. Non avrei proprio interesse a conoscere qualcuno convinto che io debba cambiare me stessa o "impegnarmi" per essere degna della sua amicizia. Non ho mai visto nessuno che si sia impegnato per diventare amico di qualcuno, sono cose che nascono spontaneamente, al massimo ci vuole impegno, da parte di entrambi, per mantenere il rapporto, ma è una cosa diversa.

Omnia728 20-08-2023 18:13

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2870691)
Socializzare in un albergo non bisogna avere chissà cosa dici, ma se arrivano domande scomode e sul personale poi cosa fai? Gli rispondi in sala d'albergo non sono cazzi tuoi? Sarebbe una situazione di imbarazzante e che crea disagio e fastidio, almeno a me.

Anche qui dipende cosa intendi per domande scomode sul personale, al giorno d'oggi nessuno viene visto come strano se ad esempio dice di non essere sposato o non avere figli, discorso diverso è se chiedono informazioni su abitudini della tua vita privata, allora lì sì che verrebbe fuori una situazione di isolamento. In quel caso non posso permettermi di darti consigli perché è un disagio che vivo anch'io che comunque non sono completamente isolata anche se non faccio di certo una vita sociale "instagrammabile", però il consiglio che ti posso dare è comprendere che l'unico motivo per cui ti potrebbero giudicare strano in quel caso deriva dal fatto che non ti conoscono e che una situazione di quel tipo crea sempre un po' di smarrimento per chi non la vive ma se potessero immedesimarsi in te capirebbero che tu non hai nessuna colpa della situazione, questo magari non ti servirà per migliorare i tuoi rapporti con gli altri ma a farti stare meno male nei confronti di te stesso forse sì, a me fare questo sforzo spesso aiuta.


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