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Re: Una vita senza amici ...
Se sei introverso hai una marcia in più: cosa rivela la scienza
https://www.pontilenews.it/2023/08/2...la-la-scienza/ |
Re: Una vita senza amici ...
Non sono assolutamente d'accordo con il parere che hanno espresso in molti per cui si dovrebbe partire dall'idea che il problema è nostro (o peggio ancora la "colpa"... come se la timidezza fosse un peccato da cui doversi redimere) e che dovremmo sforzarci di risultare interessanti per essere degni dell'attenzione altrui. Partendo da questo presupposto al massimo si può trovare qualcuno che ci accetti per pietà, o le già citate "quattro chiacchiere" superficiali di cui non ho mai compreso il senso né l'utilità, ma di sicuro non amicizia. Nessun socialone ha mai pensato di dover migliorare se stesso per fare amicizia e ci sono milioni di persone che non hanno assolutamente nulla di interessante da dire, o che si comportano costantemente male con gli altri, che sono però piene di amicizie, rapporti veri e non "quattro chiacchiere" della minchia.
Non so se esista una soluzione al problema espresso nel post, ma di sicuro porsi agli occhi degli altri come se dovessimo sforzarci per meritarci di essere considerati un po' meglio di una merdа non può esserlo. |
Re: Una vita senza amici ...
Se non si rivolge la parola a nessuno però è difficile stringere un'amicizia. Io non dico che sia colpa nostra ma un minimo di sforzo bisogna farlo. Come dovrebbero fare gli altri a conoscerti o a legare con te se non gli parli?
Non si può pretendere che la gente ti diventi amico dal nulla. |
Re: Una vita senza amici ...
Ma soprattutto se non fai nemmeno un minimo di esperienze insieme, e ogni cosa pare solo un fastidio (che tra l'altro si legge benissimo in volto). O meglio le esperienze pare che sono valide solo se le fai in una certa fascia d'età e quelle rimangono, perche tizio lo conosci da millemila anni... ovvio che adesso arrivati a 30-40 i rapporti evolvono, se vuoi contatti nuovi certo che un minimo di sforzo lo devi fare... se t'aregge davvero
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Re: Una vita senza amici ...
Non è colpa ne nostra ne della società, le cose vanno semplicemente come devono andare.
Siamo nati con la timidezza e i blocchi, ma non è che ce lo siamo scelto.. come nessuno si sceglie di farsi venire un'accidenti o che gli scoppi una bomba in testa in guerra.. è la vita. Possiamo dire che la gente si dovrebbe comportare meglio nei nostri confronti, ma io stesso non mi comporto alla perfezione. Certo, il male l'ho più subito che dato, ma non mi posso definire un martire, perché sono una persona brava, ma non bravissima.. e sinceramente neanche ambisco ad esserlo, sono quel che sono. |
Re: Una vita senza amici ...
Secondo me la verità sta nel mezzo.
Da un lato il non aprirsi agli altri è frutto di una personalità che per cause proprie o esterne (bullismo, famiglia ecc...) è oramai modellata in un certo modo e non è certo facile pensare di poter legare così facilmente con gli altri, quando manco ci si riusciva in adolescenza, periodo di solito nel quale è tutto più semplice. Dall'altra parte se non si esce mai non ci si può certo aspettare che gli altri ti vengano a suonare alla porta, tanto anche se lo facessero non li apriremmo (metaforicamente parlando), trovando probabilmente i soliti eventi sociali noiosi e non compatibili con noi. Diciamo che se uno ha una gamba rotta non gli si dice di impegnarsi per una gara di atletica, se uno è introverso e ha difficoltà a rapportarsi con gli altri lo si bolla subito come uno che si deve semplicemente svegliare, ma non è così facile. Non è però neanche compito loro cercare di capire il perché di certi comportamenti, semplicemente veniamo evitati e basta. Non mi sento neanche di biasimarli francamente. Ci dovrebbe essere più rispetto, quello si, perché non si sa che cosa ha passato o sta passando quella persona, ma per il resto non è un loro obbligo aiutarci. |
Re: Una vita senza amici ...
É inutile parlare con chi non vuole comprendere perché è incattivito.
Io non ho detto che è facile, semmai è facile travisare e girare i discorsi. Ho detto altro ,al solo scopo di spiegare che non è vero che per socializzare in un albergo bisogna per forza avere grandi racconti sulla propria vita. Che possa essere difficile per un sociofobico anche parlare del più e del meno non lo metto certo in dubbio. Abito in un condominio da 10 anni e frequento sempre gli stessi negozi ed esercizi pubblici ma non ho mai socializzato con nessuno, sono sempre un'estranea ,quindi no, io non dico "loro", io non semplifico una cosa complessa come la socializzazione per chi ha problemi psicologici. Ma continuare a pensare che non si è degni di fare due parole con un chicchessia "perché non ho esperienze di vita" non fa bene a se stessi. Poi si pensi come si vuole, io vengo in pace e con intento di aiutare, non ho offeso nessuno e minimizzato niente e chi mi legge sa quanto mi altero quando vengono minimizzati o non considerati i problemi, questa aggressività non la capisco. |
Re: Una vita senza amici ...
io se vedo una persona che sta sulle sue e non parla la lascio in pace ma neanche la evito si insomma non sono queste le cose che mi fanno allontanare, è più fastidioso ad esempio uno che prende in giro gli altri e fa il bullo per farsi notare, per me almeno
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Spezziamo una lancia a favore degli introversi. Le cose di cui parla la maggior parte delle persone estroverse, e qui raccolgo il 90% delle chiacchiere dell'umanità, sono cose superflue, che se si facesse a meno di dirle non cambierebbe niente.
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Re: Una vita senza amici ...
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Re: Una vita senza amici ...
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Per quanto riguarda l'albergo, ma quanto mai ho scritto, per carità. Io non penso niente, ho solo detto che per evitare domande scomode preferisco andare via subito. Le domande scomode non si possono prevedere prima, non si può sapere in anticipo se non arrivano. Quindi siccome io non mi sento in condizioni di eventuali domande scomode, preferisco andare in camera. Non ho aggiunto nulla altro. Chiacchierare del più e del meno e scherzare non tutti se la sentono oppure non sono nel momento giusto di farlo oppure non sono portati a stare li a parlare. |
Re: Una vita senza amici ...
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Re: Una vita senza amici ...
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Re: Una vita senza amici ...
Il fatto che si ponga rispondere cosa è come già è insicurezza..deve essere più easy e all esterno si deve percepire
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Re: Una vita senza amici ...
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Non ho aggiunto altro. Non capisco perché deve esserci sempre qualcuno che rompe le palle, non si può aprire bocca, anzi non si può scrivere, non si può dire niente |
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Re: Una vita senza amici ...
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Re: Una vita senza amici ...
Già pensare di dover "maturare" per essere accettati dagli altri secondo me ti pone in una posizione che non ti porterà mai ad una "amicizia". Io non mi sento di essere peggiore degli altri, né di chi si fa un sacco di amici senza alcuno sforzo. Non avrei proprio interesse a conoscere qualcuno convinto che io debba cambiare me stessa o "impegnarmi" per essere degna della sua amicizia. Non ho mai visto nessuno che si sia impegnato per diventare amico di qualcuno, sono cose che nascono spontaneamente, al massimo ci vuole impegno, da parte di entrambi, per mantenere il rapporto, ma è una cosa diversa.
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