Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2686821)

Ma seriamente pensi che in una qualsiasi guerra si arrivi alle atomiche? Le hanno usate in afghanistan? In siria?

Comunque draghi scandaloso, questi stanno ricevendo le bombe in testa e lui propone i soldi come aiuto. Se stava zitto faceva più bella figura :miodio:

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2686830)

Putin sta ottenendo quello che voleva, anche in modo più “pulito” di quello che si poteva pensare.
Niente governi fantocci, strapperà a Zelenski la rinuncia o una neutralità qualsivoglia e quindi l’Ucraina non farà parte della NATO nè dell’Unione Europea

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2686838)

Non li hanno usati perchè la guerra in medio oriente era diversa, proprio a livello strategico, ogni guerra è a se. La guerra tra Russia e Nato è tutta un'altra cosa, tutto potrebbe partire da una mossa da parte dei russi per "spaventare" il nemico , potrebbero lanciare un missile con una testata nucleare a corto raggio come "avvertimento" o "dimostrazione" di forza, la nato risponderebbe con un'offensiva ovviamente e in men che non si dica ci sarebbe un'escalation, questo sarebbe lo scenario che si andrebbe a creare...da armi nucleari a corto e medio raggio inizierebbero a lanciarsi a vicenda quelle a lunga gittata.


https://www.youtube.com/watch?v=k2aGm_oHKh8

Quindi basterebbe semplicemente che la russia decidesse di lanciare tanto per far vedere che sono fighi un missile nucleare a corto raggio come "dimostrazione di forza" e questa non è un'ipotesi così fantascientifica. In realtà è più probabile che Putin si calmi prima, non credo sia folle fino a questo punto e spero qualcuno gli prescriva un ansiolitico, ma il rischio purtroppo sussiste.

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2686849)

Secondo voi quando durerà questo conflitto? io dico che probabilmente già domenica sera nè siamo fuori se non prima.

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 2686849)

Secondo voi quando durerà questo conflitto? io dico che probabilmente già domenica sera nè siamo fuori se non prima.

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2686853)

Mi chiedo se a qualche oligarca russo non dia fastidio quello che sta facendo Putin; o meglio, la crisi economica e le sansioni che ci saranno per quello che sta facendo. Se perdono soldi non credo che saranno molto contenti. Forse Putin "verrà fatto fuori" così, dall'interno, non dall'esterno.

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2686860)

Certo che il tutto sto bordello con una puntualità svizzera, appena usciti dalla crisi del covid siamo dentro ad una crisi ancora peggiore, e i media che cavalcano una narrativa mi fa pensare se siano tutti d'accordo come con la pandemia, come se volessero arrivare alla legge marziale

Originariamente inviata da gaucho (Messaggio 2686864)

Almeno avrai di cui vaneggiare ancora a lungo sei contento?

Originariamente inviata da Barracrudo (Messaggio 2686860)

Certo che il tutto sto bordello con una puntualità svizzera, appena usciti dalla crisi del covid siamo dentro ad una crisi ancora peggiore, e i media che cavalcano una narrativa mi fa pensare se siano tutti d'accordo come con la pandemia, come se volessero arrivare alla legge marziale

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 2686858)

E' al potere più o meno da vent'anni, la baracca-Russia la conosce bene e non credo nemmeno gli oligarchi abbiano il potere di mettersi contro di lui a questo punto, altrimenti forse l'avrebbero già fatto.
Se le forze armate russe riescono ad ottenere il successo strategico in pochi giorni, cioè a decapitare l'élite ucraina, rischia di venirne fuori perfino rafforzato semmai ne avesse bisogno: e pare un obiettivo alla portata, considerato che lo scontro è già a Kiev e l'aviazione russa domina i cieli.

Le sanzioni economiche possono aprire degli scenari, ma d'altronde mi chiedo se perfino la scelta tempistica di questo attacco, all'alba di una possibile uscita definitiva dalla crisi pandemica, non sia pensata proprio per rendere le prevedibilissime sanzioni solo una difficoltà effimera, presto scavalcata grazie alle pressioni che lo stesso mondo economico europeo presto muoverebbe presso i governi nazionali per riaprire il prima possibile agli scambi.