Winston_Smith |
02-10-2019 12:30 |
Re: Conoscere una donna fermandola per strada (o nei locali)
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Originariamente inviata da Leni Kollontaj
(Messaggio 2349039)
Ma perché mai si dovrebbe abbordare la gente per strada? Ma soprattutto: perché si vuole abbordare la gente, in chat o in strada che sia? Se ci sono occasioni si parla, se ci si scopre affini si procede altrimenti niente. A che serve forzare gli eventi?
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Il problema è che c'è chi di occasioni ne ha zero spaccato (per persone di questo forum purtroppo non è un'eventualità remota), e allora se non si rassegna alla solitudine a vita, dovrà pur cercare di crearsele in qualche modo.
Personalmente ritengo questo tipo di approcci una cosa a metà tra il terrificante e l'umiliante, se dovessi essere costretto a farli, ma non ho l'ardire di ritenere che le mie inclinazioni personali debbano essere legge universale. Pertanto, se ci sono persone (e ce ne sono) che lo vedono come un gioco divertente (e sto parlando sia di persone che approcciano sia che vengono approcciate), non me la sento di demonizzarlo. Purché ovviamente venga fatto in maniera educata e non invadente/ossessiva.
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Originariamente inviata da syd_77
(Messaggio 2348926)
mi spiace.. le solite tipe tirose.. cmq quello che doveva sparire è sparito :occhiali:
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Non mi dirai che tu rispondi positivamente a chiunque in giro ti chiede se può rubarti dieci minuti. E se qualche volta ti neghi, si può dire che ti comporti da tipo tiroso?
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Originariamente inviata da Dedalus
(Messaggio 2349266)
Il controesempio, per un maschio, sarebbe questo: al lavoro, sull'autobus, all'università, mentre si fa la spesa, giorno dopo giorno, si viene avvicinati anche solo da una checca, che in maniera insinuante prova a sedurvi per prendere possesso del vostro delizioso fiorellino carnale. Ogni santa mattina. Ogni volta che uscite di casa.
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No problem, finché tiene le mani a posto e capisce che un no è un no. Forse i problemi con gli omosessuali ce li hanno quelli che li chiamano checche o quelli che li vedono tout court come una massa di maniaci molesti all'opera 24/7.
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Originariamente inviata da Dedalus
(Messaggio 2349266)
Per il resto, io davvero non riesco a capacitarmi del perché una ragazza, una donna, una femmina qualsiasi per la strada, debba prendersi carico delle vostre incapacità relazionali e dare corda a una decina di maschi ogni santa volta che decide di farsi un duecento metri a piedi. È una questione di prospettive: il maschio che ci prova dice E che ci fa, è solo un approccio, si scambiano due chiacchiere —; dal punto di vista di quella ragazza te sei il quinto che già solo in quella mattinata deve levarsi dalle palle.
Non mi pare che la pratica contribuisca agli avvicinamenti e alla disalienazione.
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Su questo non ho nulla da dire, nessuno è obbligato a dare corda a nessuno se non vuole.
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Originariamente inviata da Dedalus
(Messaggio 2349266)
Il punto di rottura si raggiungerà quando anche questo comportamento diverrà passibile di denuncia. E a realizzarlo non sarà stato il mio desiderio, ma proprio voi, giustificando ed ammorbidendo all'infinito questo comportamento.
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Come ti è già stato detto, non necessariamente approccio per strada = molestia. Occhio a invocare legislazioni da Stato etico o da Sharia.
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Originariamente inviata da Dedalus
(Messaggio 2349496)
Per il resto, tutti a schivare in maniera strutturale il punto dolente: per gran parte delle femmine il continuo approccio, per dirla con termini di scuola, è solamente una immensa rottura di palle.
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Anche qui, che si tratti di approccio continuo, ossessivo, molesto, non è da dare per scontato sempre e comunque, bisogna valutare caso per caso. Un singolo approccio educato e non insistente non può essere condannato aprioristicamente, né Tizio può caricarsi sulle spalle il peso della colpa di Caio (la responsabilità penale è personale, visto che parlavi di denunce).
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