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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Sono pochi giorni che sono ritornato a casa ed è di una tristezza inaudita... non ci sono argomenti, non ci guardiamo neanche in faccia se non per pochi secondi. C'era anche l'opzione di rimanere qui, lavorare... ma l'idea di stare 3 mesi in questa casa mi avrebbe fatto impazzire, avrei avuto bisogno quantomeno dello xanax...
Alla fine devo scappare e mi ritengo pure fortunato... che brutto essere adulti, quanto mi manca di stare in quella bolla di sapone dove la cosa importante era come farmare i mob... È la prima volta che mi sento di troppo in famiglia, so che questa volta dovrò stare fuori per molto tempo (probabilmente anni) e devo riuscire a mettermi I soldi da parte.. Cazzo, è brutto essere poveri. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Io sono uscita a 19. Appena ne ho avuto la possibilità. Però non credo che ci sia un limite prestabilito. Secondo me è più una questione di rispetto e di autonomia. Se una persona è in casa con i genitori e vive come se fosse un adolescente, senza contribuire minimamente (anche le spese e tutto quello che concerne il mantenere un abitazione e la sussistenza delle persone all'interno ) allora li lo vedo problematico. Diverso è chi comunque nel bene o nel male cerca di contribuire. Però penso anche che dopo una certa età sia bizzarro non cercare la propria indipendenza e fare di tutto per ottenerla.
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A mio parere non c'è un'età limite.
Secondo me se si è single e quindi non si ha una persona con cui andare a convivere non ha senso abitare da soli... Spendere un sacco di soldi e soffrire la solitudine solo per potersi vantare di essere "indipendenti" (per poi magari farsi aiutare comunque economicamente dai genitori) non mi sembra una gran mossa, sinceramente |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Qua la depre è avere pure un contratto a t.i. e non trovare cmq nulla, se non stanze a prezzi folli... puoi pure andartene di casa a 20 anni ma se non hai già proprietà che puoi usare e ti devi pure mantenere da solo stabilmente ad una certa età ci arrivi..
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Il limite anagrafico è 30 anni.
Dopo 30 anni il vivere con i genitori inizia ad essere veramente limitante nelle relazioni di coppia e sociali. Ovvio che un lavoro lo devi avere Le varie fasi le vedo così Intorno ai 20 entri nel mondo del lavoro Dai 20-23 cerchi di stabilizzarti 23-25 ai trovato la stabilità 25-28 inizi a goderti il posto fisso e ti levi qualche sfizio (viaggi,moto sono me più classiche) Dai 28 pensi alla casa |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Aia a 35 sono in ritardo un lavoro l'avevo per la verità.. va be francamente non me ne frega più un cazzo di niente quello che viene viene..
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Esiste anche una realtà di giovani che vanno via e poi tornano all'ovile perché non ce la fanno, un fenomeno così diffuso che è stato ribattezzato come "boomerang generation"
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Ma tutto ciò in quale epoca?:interrogativo: |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Per sempre è un parolone, c'è sempre tempo per ricominciare.
Non è un messaggio positivo hippie, è la verità. Certo, il 90% delle volte uno deve essere consapevole a cosa ambire, sicuramente io che ho 29 anni e peso più di 100 kili non posso diventare un ballerino di break dance professionista, ma con l'impegno posso Imparare a fare un ballo di coppia, che ne so, il tango. Spero di aver reso l'idea. Poco ma sicuro se sei un povero disperato (come me) l'unica è andare all'estero. Se non hai contatti/famiglia/culo in Italia non fai un cazzo. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Non ho calcolato i laureandi perché è un capitolo a parte tra fuori sede e asepttative Ho 40 anni e quando ne avevo 20 lavoro se ne trovava abbastanza,non erano lavori ottimi ma dopo 4-5 anni di esperienza qualche possibilità ti si presentava |
per uscire da casa ci vogliono almeno 1.400€ al mese...
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Poi sgombriamo subito il campo da un dubbio(dubbio non mio, ma qualcuno potrebbe illudersi).
Se si hanno gravi problemi nel socializzare, se non si è mai stati inseriti in società, se non si sa stare con gli altri, l'andare a vivere da soli non cambierà la situazione personale relativa a quelle carenze gravi. Non è che se uno va a vivere da solo, gli altri lo cagano e lo considerano all'improvviso. Se era un emarginato sociale prima, lo sarà lo stesso anche se va a vivere da solo. Se una persona lo fa per sé stessa, o per problemi in famiglia è un discorso, ma se qualcuno pensa "adesso vado a vivere da solo, così appena lo sanno in giro, i miei problemi di fobie, depressione, emarginazione sociale spariscono e trovo una persona con cui instaurare una relazione, recupero gli anni in cui sono rimasto fuori dai meccanismi sociali" eccetera eccetera, purtroppo rimarrà deluso. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Da un lato mi piacerebbe (ora vivo da solo ma nell'alloggio sopra i miei), dall'altro sarebbe un affitto inutile, tanto non è che andando a vivere lontano dai miei cambierebbe la mia situazione. Oramai a quasi 40 anni sono tagliato fuori da tutto, con dei limiti sociali e personali evidenti ed insuperabili.
Con un'altra testa era una cosa da fare sicuramente almeno un decennio fa, ora sarebbero soldi buttati fuori dalla finestra. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Andare a vivere da soli dovrebbe implicare anche un cambio di città in meglio; o se già si vive in una città, almeno un cambio di quartiere, sempre con l'obiettivo di migliorare.
Io sono passato da un paesino di provincia alla città. Ogni tanto uscivo la sera a piedi per il centro, e già vedere un po' di movimento mi dava animo. Inoltre in città ogni giorno c'è un qualche evento (concerto, mostra, presentazione libro, degustazione ecc), impossibile non trovarne uno a settimana che ci può interessare. Più eventi = più occasioni. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Apparte le classiche scuse che vengono accompagnate da una logica che da come è esposta sembra anche corretta. Peccato che non lo è. Dove posso condividere che i problemi richiedano tempo per essere risolti e che dunque un cambio di ambiente non porti ad una loro magica scomparsa. In ogni caso è un azione che si compie che porterà ad altri risultati. Ripetere le stesse azioni sperando che qualcosa cambi è pazzia. Aggrapparsi a pensieri limitanti e denigratori per quanto sia comune se fatto in continuazione può rasentare il patologico. Dove ho anche il piacere nel leggere il vissuto di altre persone ed informarmi su cose che non sapevo, mi da leggermente fastidio leggere questi messaggi che a me personalmente non fanno effetto, ma che ad una mente più malleabile può portare ulteriore scoraggiamento e sconforto. Non voglio fare Positive Man, però cazzo un minimo di impegno nella vita, questa forma mentis del tutto è perduto può funzionare per chi ha un lavoro stabile e magari casa di proprietà, a me fa solo incazzare. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
Ha solo detto che andare a vivere da soli non è una magica soluzione, o almeno non vale per tutti. Personalmente parlando ad esempio peggiorerei la mia situazione, ma da un punto di vista pratico non teorico. Spese aggiuntive, per dirne una. E i miei con le spese non mi potrebbero aiutare.
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Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
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Poi ho anche premesso (e meno male che l'ho premesso) che se è una scelta fatta per problemi in famiglia o per una soddisfazione personale è un discorso, ha cioè un senso, ma se viene fatta con l'intento di risolvere problemi di isolamento sociale è un altro discorso. Non è un problema di essere positivi o negativi, si tratta di realismo. Vivere da soli ti può dare un miglioramento dal punto di vista della indipendenza personale, dal levarti dai coglioni da familiari con i quali non si è in buoni rapporti o peggio ancora con i quali ci sono liti o casini in casa. Ma chi soffre da anni, o addirittura da sempre di isolamento sociale senza nessun tipo di relazione né passata né presente, chi è un emarginato sociale da sempre, credo sappia da se che l'andare a vivere da solo non cambia quello stato di cose. Non c'è da incazzarsi, ognuno ha la sua opinione, nessuno vuole manipolare la testa di nessuno. Credo che ogni persona che scrive qui, anzi alcune delle persone che scrivono qui che soffrono da sempre di isolamento sociale, sappiano bene la propria situazione, quindi sapranno valutare con la loro testa. Mi sono corretto e ho scritto alcuni, perché poi anche qui, non tutti quelli che scrivono sono emarginati sociali senza niente alle spalle, spesso poi si viene a sapere da loro stessi che hanno fidanzata/i, in passato e in presente, che fanno una vita praticamente normale senza grosse difficoltà in relazioni e amicizie. Ma ovviamente tanti altri che scrivono qui, alcuni sono arrivati a 40 e più anni senza niente alle spalle, da sempre isolati socialmente parlando. Bisognerebbe chiedere anche a loro, nel caso sono andati a vivere da soli, se questa scelta li ha reintrodotti magicamente nei giri sociali /relazionali. |
Re: Età limite per vivere a casa coi genitori
vi farò sapere, ho fatto questa scelta recentemente e sono curioso di vedere se sarò più o meno isolato di ora.
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