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lauretum 10-01-2016 14:27

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664749)
Che poi è proprio battendo tutti sul tempo che la Chiesa fa sue le anime ancora pure di noi bambini. Io porto ancora un lontano sentore di fuoco eterno ogni volta che guardo le chiappe delle signorine. Dunque chi è il manipolatore?

Infatti ho detto che è meglio parlare di cristianità, perché il messaggio dei vangeli è innegabilmente giusto, la chiesa cattolica ha al suo interno sia uomini corrotti, sia fondamentalisti che stravolgono tale messaggio pur in buona fede, sia uomini giusti come papa Francesco che da solo ha intrapreso lotte eroiche per ricondurre la chiesa sulla retta via. Questo poveraccio ha più nemici dentro le stanze del Vaticano che fuori.

Ma Cristo è un 'altra cosa, confonderlo con chi parla a suo nome è un errore grande perché assimilare il suo messaggio farebbe del bene anche agli atei

Suicitazzo 10-01-2016 14:58

Re: Atei o religiosi?
 
Ma vedi, quello che tu definisci il suo messaggio, per me fa già parte dall'inizio del processo evolutivo dell'uomo. Voglio dire, non doveva certo spuntare Cristo a dirci che se vogliamo evitare grane conviene trattarci con rispetto reciproco. Si sapeva già prima, no? Le realtà tribali non sono mica scortesi, anzi. Eppure nessuno ha spiegato loro il concetto di fratellanza, pace e unità. Ci sono arrivati tranquillamente da soli che una convivenza pacifica nel rispetto di tutti è l'unico sistema per evitare l'estinzione. Se cominciamo a scannarci tra noi, è finita. Doveva dircelo Cristo? E nonostante l'abbia fatto, noi occidentali siamo ancora in fase embrionale sul piano della collaborazione. Viviamo perennemente in guerra, in competizione, assaliti da quel senso di realizzazione necessaria a tutti i costi, in tutti i campi. Io riconduco tutto questo al denaro, alla fame di potere, alla paura della morte. Non certo al lavoro di Lucifero, che ormai si sarà ritirato da secoli su qualche atollo sperduto nel Pacifico a godersi lo spettacolo. Il punto è che abbiamo fatto tutto da soli. Il punto è che sapevamo e sappiamo tutti come comportarci, ma in pochi vogliono rischiare. Cosa, non lo sanno neanche loro.

lauretum 10-01-2016 15:08

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664767)
Ma vedi, quello che tu definisci il suo messaggio, per me fa già parte dall'inizio del processo evolutivo dell'uomo. Voglio dire, non doveva certo spuntare Cristo a dirci che se vogliamo evitare grane conviene trattarci con rispetto reciproco. Si sapeva già prima, no? Le realtà tribali non sono mica scortesi, anzi. Eppure nessuno ha spiegato loro il concetto di fratellanza, pace e unità. Ci sono arrivati tranquillamente da soli che una convivenza pacifica nel rispetto di tutti è l'unico sistema per evitare l'estinzione. Se cominciamo a scannarci tra noi, è finita. Doveva dircelo Cristo? E nonostante l'abbia fatto, noi occidentali siamo ancora in fase embrionale sul piano della collaborazione. Viviamo perennemente in guerra, in competizione, assaliti da quel senso di realizzazione necessaria a tutti i costi, in tutti i campi. Io riconduco tutto questo al denaro, alla fame di potere, alla paura della morte. Non certo al lavoro di Lucifero, che ormai si sarà ritirato da secoli su qualche atollo sperduto nel Pacifico a godersi lo spettacolo. Il punto è che abbiamo fatto tutto da soli. Il punto è che sapevamo e sappiamo tutti come comportarci, ma in pochi vogliono rischiare. Cosa, non lo sanno neanche loro.


Eheh, giustissimo, ma appunto non lo mettiamo in pratica, per cui è ancora più necessario leggere ed ascoltare chi divulga il bene, sforzarci di far nostri certi concetti e provare a metterli in pratica nel nostro piccolo

Io sono cristiano, ma leggo anche libri del Dalai Lama, e quello che non riesco a capire col vangelo, me lo fa capire lui e mi aiuta a essere migliore un minimo

Diamo per scontato di saper distinguere il bene dal male, poi ci troviamo a litigare, provare gelosia o sentimenti malevoli per un collega o un vicino, ci allontaniamo dalle persone, non cogliamo le occasioni di fare bene..

E siamo infelici

Allora siamo sicuri di saperli bene questi concetti? Sappiamo distinguere il bene dal male, e sappiamo cosa abbiamo scelto ogni giorno?

Perché se siamo infelici, allora abbiamo scelto il male per noi. Lo abbiamo ospitato offrendogli vitto e alloggio a tempo indeterminato.

Suicitazzo 10-01-2016 15:30

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1664770)
Eheh, giustissimo, ma appunto non lo mettiamo in pratica, per cui è ancora più necessario leggere ed ascoltare chi divulga il bene, sforzarci di far nostri certi concetti e provare a metterli in pratica nel nostro piccolo

Io sono cristiano, ma leggo anche libri del Dalai Lama, e quello che non riesco a capire col vangelo, me lo fa capire lui e mi aiuta a essere migliore un minimo

Diamo per scontato di saper distinguere il bene dal male, poi ci troviamo a litigare, provare gelosia o sentimenti malevoli per un collega o un vicino, ci allontaniamo dalle persone, non cogliamo le occasioni di fare bene..

E siamo infelici

Allora siamo sicuri di saperli bene questi concetti? Sappiamo distinguere il bene dal male, e sappiamo cosa abbiamo scelto ogni giorno?

Perché se siamo infelici, allora abbiamo scelto il male per noi. Lo abbiamo ospitato offrendogli vitto e alloggio a tempo indeterminato.

Non credo che felicità e amore debbano per forza di cose coesistere. Io per esempio mi reputo una brava persona, compassionevole, altruista, generoso, disposta a sacrificarsi per la famiglia, non vivo in competizione con il prossimo e in funzione del denaro. I sentimenti negativi sono solo una reazione a determinate situazioni, si scatenano sul momento per poi affievolirsi fino a dissolversi completamente. Reazione umana e comprensibile. Eppure io non sono felice. Non sono felice perché desidero cose che non ho. O meglio, desidero liberarmi delle cose che ho. Paradossalmente desidero una vita povera, distante dal materialismo ma ricca di novità. Una vita in viaggio, alla scoperta della vita stessa. Allora sarei felice. Oggi, seppur immerso nell'amore, non lo sono affatto.

lauretum 10-01-2016 15:36

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664779)
Non credo che felicità e amore debbano per forza di cose coesistere. Io per esempio mi reputo una brava persona, compassionevole, altruista, generoso, disposta a sacrificarsi per la famiglia, non vivo in competizione con il prossimo e in funzione del denaro. I sentimenti negativi sono solo una reazione a determinate situazioni, si scatenano sul momento per poi affievolirsi fino a dissolversi completamente. Reazione umana e comprensibile. Eppure io non sono felice. Non sono felice perché desidero cose che non ho. O meglio, desidero liberarmi delle cose che ho. Paradossalmente desidero una vita povera, distante dal materialismo ma ricca di novità. Una vita in viaggio, alla scoperta della vita stessa. Allora sarei felice. Oggi, seppur immerso nell'amore, non lo sono affatto.

È una situazione molto simile alla mia

Nel mio caso so che non c'è amore, e quindi mi sono messo alla sua ricerca, intendo amore per gli altri

C'è responsabilità, dedizione, tutto, ma l'amore per gli altri in quanto esseri umani come noi purtroppo latita, e questo mi rende infelice

Quando riesco a provarne sto bene, ma poi viene sommerso dai disturbi caratteriali e dell'umore, che interpreto come opera del male su di me, perché il male vuole che siamo infelici, e se siamo infelici abbracciamo il male, lo abbiamo lasciato operare senza opporci

Il Dalai Lama lo spiega molto bene come si può affrontare, i vangeli sono meno pratici in questo

Suicitazzo 10-01-2016 15:49

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1664783)

Quando riesco a provarne sto bene, ma poi viene sommerso dai disturbi caratteriali e dell'umore, che interpreto come opera del male su di me, perché il male vuole che siamo infelici, e se siamo infelici abbracciamo il male, lo abbiamo lasciato operare senza opporci

Posso solo augurarti di superarli nella tua fede.

lauretum 10-01-2016 15:52

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664791)
Posso solo augurarti di superarli nella tua fede.

Grazie, ma ho capito che la fede non mi aiuta in questo specifico, i vangeli sono troppo elevati almeno per me , me li riservo per altre cose

Per fortuna c'è il buon Tenzin Gyatso, è il mio sogno incontrarlo :)

shycrs 10-01-2016 16:53

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664743)
Guarda, non nego di possedere io per primo un lato cospirazionista, sono storie affascinanti ed è innegabile che ci sia del vero in quello che dici. Ma, ripeto, la considero un'esagerazione questa presa di posizione così radicata in delle realtà che di fatto sono ancora tutte da verificare. Soprattutto quella luciferina. Che la CIA sia responsabile di determinate scosse alla politica mondiale, o che ci siano signori che facciano i propri interessi economici manovrando investitori e consumatori come burattini, ecco, su questo e altro sono d'accordo. Ma non credo che il cattolicesimo meriti il ruolo dell'ultimo dei baluardi eretto a difesa della verità. Sembra una barzeletta.

La distruzione del cattolicesimo è il fine ultimo di tutto quelle societa segrete che dirigono il mondo. Se ci fai caso tutta l'evoluzione umana è stata un andare contro a Gesu e alle sue regole e convincerci che era giusto cosi. Perche? Perche chi le comanda sa benissimo dove sta la verita!

Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664749)
Che poi è proprio battendo tutti sul tempo che la Chiesa fa sue le anime ancora pure di noi bambini. Io porto ancora un lontano sentore di fuoco eterno ogni volta che guardo le chiappe delle signorine. Dunque chi è il manipolatore?

Se la Chiesa ha ragione e dopo la morte c'è la possibilità di essere dannati eternamente allora fa bene a metterci in guardia.

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 1664758)
Infatti ho detto che è meglio parlare di cristianità, perché il messaggio dei vangeli è innegabilmente giusto, la chiesa cattolica ha al suo interno sia uomini corrotti, sia fondamentalisti che stravolgono tale messaggio pur in buona fede, sia uomini giusti come papa Francesco che da solo ha intrapreso lotte eroiche per ricondurre la chiesa sulla retta via. Questo poveraccio ha più nemici dentro le stanze del Vaticano che fuori.

Ma Cristo è un 'altra cosa, confonderlo con chi parla a suo nome è un errore grande perché assimilare il suo messaggio farebbe del bene anche agli atei

Considera che è da Paolo VI che la massoneria è entrata nella Chiesa di Roma ed alcuni prelati sono diventati servi di Satana (anche da prima). Su Francesco come baluardo ho seri dubbi dottrinalmente parlando, basti vedere come la massoneria ha accolto la sua elezione a pontefice.

Quote:

Originariamente inviata da Suicitazzo (Messaggio 1664767)
Ma vedi, quello che tu definisci il suo messaggio, per me fa già parte dall'inizio del processo evolutivo dell'uomo. Voglio dire, non doveva certo spuntare Cristo a dirci che se vogliamo evitare grane conviene trattarci con rispetto reciproco. Si sapeva già prima, no? Le realtà tribali non sono mica scortesi, anzi. Eppure nessuno ha spiegato loro il concetto di fratellanza, pace e unità. Ci sono arrivati tranquillamente da soli che una convivenza pacifica nel rispetto di tutti è l'unico sistema per evitare l'estinzione. Se cominciamo a scannarci tra noi, è finita. Doveva dircelo Cristo? E nonostante l'abbia fatto, noi occidentali siamo ancora in fase embrionale sul piano della collaborazione. Viviamo perennemente in guerra, in competizione, assaliti da quel senso di realizzazione necessaria a tutti i costi, in tutti i campi. Io riconduco tutto questo al denaro, alla fame di potere, alla paura della morte. Non certo al lavoro di Lucifero, che ormai si sarà ritirato da secoli su qualche atollo sperduto nel Pacifico a godersi lo spettacolo. Il punto è che abbiamo fatto tutto da soli. Il punto è che sapevamo e sappiamo tutti come comportarci, ma in pochi vogliono rischiare. Cosa, non lo sanno neanche loro.

Il discorso della differenza tra bene e male mi ricorda molto quando a scuola ci chiesero di definire la vita e allora tutti a dire che era chiaro come noi fossimo vivi mentre i sassi non lo sono. Ma il punto è, cosi come nelle varie forme di vita ci sono tanti livelli "intermedi" (un virus è vivo anche se non puo riprodursi autonomanente ma ha bisogno di un ospite?), cosi nella differenza tra bene e male ci sono casi in cui oggettivamente è difficile stabilire cio che è giusto da ciò che è sbagliato. Ecco che a questo punto il cristianesimo ci viene incontro, considerando anche il superamento di certe norme contenute nell'Antico Testamento.

cancellato3349 11-01-2016 00:34

Re: Atei o religiosi?
 
Sono non credente. E ho sentito il bisogno quasi fisico di allontanarmi alla fede Cattolica/Cristiana. Quindi ho chiesto l'apostasia(il più noto sbattezzo). Ora come ora sono praticamente scomunicata. Non posso ne sposarmi in chiesa,ne accettare incarichi come testimone di nozze o madrina,e non posso avere un funerale cristiano. Cose che non mi hanno fatto ne caldo ne freddo.
Per molti il mio gesto è ridicolo. Io ho solo pensato che se non si appartiene più ad una religione allora uscirne in tutto e per tutto. Poi sappiamo tutti che per la chiesa cattolica il potere sta nel nome scritto nei registi dei battezzati. Se tutti gli atei ex cristiani/cattolici chiedessero l'apostasia la percentuale effettiva di persone credenti calerebbe di parecchio.

Winston_Smith 11-01-2016 12:25

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da shycrs (Messaggio 1664423)
Per quel che mi riguarda sono state soprattutto le manifestazioni demoniache paranormali a convincermi dell'esistenza del Dio cristiano e ad avvicinarmi al cristianesimo. Le elites al potere (o meglio, sopra al potere) sanno benissimo che è necessario distruggere la Chiesa con la corruzione per vincere definitivamente ed avere una massa di persone facilmente dominabili.

«Il modo migliore per controllare socialmente e demograficamente l'umanità è la diffusione del vizio e dell'immoralità». (Thomas Malthus, economista)
«... l’uso di alcool, droghe, corruzione morale e di ogni altra forma di vizi, deve essere utilizzato, in modo sistematico...» (Mayer Amschel Rotschild, capostipite dell'omonima dinastia).
“Corrompete la gioventù; alienatela dalla religione; fissate la loro attenzione sul sesso; lasciateli diventare superficiali; distruggete il loro idealismo; provocate con ogni mezzo il crollo delle virtù morali, dell’onestà, della purezza” (Manuale per i comunisti della Florida)
“Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi ci cadrà in grembo come un frutto maturo. Svegliate l’interesse della gioventù per il sesso e sarà vostra” (Lenin).
“Abrogate tutte le leggi contro l’oscenità. Distruggete il senso morale diffondendo la pornografia nei libri, nei periodici, nei cinema, alla radio e in televisione. Presentate le degenerazioni sessuali come normali, naturali, favorevoli all’equilibrio psichico e igienico. Distruggete la famiglia, favorendo le unioni libere e il divorzio” (Direttive impartite ai comunisti degli Stati Uniti).
«L’eccitamento sessuale rende i bambini non più atti ad essere educati; esso conduce all’odio; e all’odio contro i genitori e contro gli adulti e, persino contro se stessi (...). La perdita del pudore è il primo sintomo di imbecillità» (Sigmund Freud)
«Il cattolicesimo, meno ancora della monarchia, non teme la punta di un pugnale ben affilato; ma queste due basi dell'ordine sociale possono cadere sotto il peso della corruzione. Non stanchiamoci dunque mai di corrompere. Tertulliano diceva con ragione che il sangue dei martiri è il seme dei cristiani. Ora, è deciso nei nostri consigli, che noi non vogliamo più cristiani; non facciamo dunque dei martiri, ma rendiamo popolare il vizio nelle moltitudini. Occorre che lo respirino con i cinque sensi, che lo bevano, che ne siano sature. Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici [...]. Ma perché sia profonda, tenace e generale, la corruzione delle idee deve cominciare fin dalla fanciullezza, nell'educazione. Schiacciate il nemico, qualunque esso sia [...], ma soprattutto, schiacciatelo quando è ancora nell'uovo. Alla gioventù infatti bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani, attirarli, senza che se accorgano. Andate alla gioventù e, se è possibile, fin dall'infanzia» (carteggio massonico del 1824).
«La rivoluzione sessuale non ha avuto luogo nel senso di una migliore qualità nelle relazioni tra gli uomini e le donne: essa ha soprattutto liberato la sessualità infantile, quella delle pulsioni parziali: l'esibizionismo, il voyeurismo, il masochismo, il sadismo, la pedofilia, l'omosessualità, la masturbazione, così come il rifiuto del senso della legge» (Tony Anatrella, psicanalista).

Ci mancano i Protocolli dei Savi di Sion, mi stupisce che tu non li abbia citati.

Svers0 29-02-2016 08:34

Re: Atei o religiosi?
 
Lo scienziato che ha creato la teoria del Big Bang era un prete. :o

https://en.wikipedia.org/wiki/Georges_Lema%C3%AEtre


In effetti come modello fa pensare più a qualcosa di voluto che scoppiato per caso, shycrs dovrebbe attaccare con queste cose gli atei e non criticando l'evoluzione con la storia superata che mancano i fossili di transizione. :laugh:

XL 29-02-2016 12:08

Re: Atei o religiosi?
 
Non so, io credente credente non lo sono, davvero certe teorie mi sembrano abbastanza assurde, però apprezzo il cristianesimo come movimento umanistico.

Pensare che una persona con al seguito dodici persone che all'epoca non contavano nulla, puttane, ladri, mendicanti e disperati vari è riuscita ad influenzare tanto questo nostro mondo rovesciando in parte certi valori diffusi...

"E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli"

rappresenta comunque qualcosa di incredibile (che si creda o meno) e mi è davvero difficile odiare questo movimento qua.

cancellato16177 29-02-2016 12:40

Re: Atei o religiosi?
 
...

cancellato15324 29-02-2016 16:00

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da Elle_Bishop (Messaggio 1664958)
Sono non credente. E ho sentito il bisogno quasi fisico di allontanarmi alla fede Cattolica/Cristiana. Quindi ho chiesto l'apostasia(il più noto sbattezzo). Ora come ora sono praticamente scomunicata. Non posso ne sposarmi in chiesa,ne accettare incarichi come testimone di nozze o madrina,e non posso avere un funerale cristiano. Cose che non mi hanno fatto ne caldo ne freddo.
Per molti il mio gesto è ridicolo. Io ho solo pensato che se non si appartiene più ad una religione allora uscirne in tutto e per tutto. Poi sappiamo tutti che per la chiesa cattolica il potere sta nel nome scritto nei registi dei battezzati. Se tutti gli atei ex cristiani/cattolici chiedessero l'apostasia la percentuale effettiva di persone credenti calerebbe di parecchio.

Anche io ho provato, ma non mi ha cagata nessuno. :moltoarrabbiato:
Mandato raccomandata alla chiesa in cui sono stata battezzata, ma nulla. :nonso:
Bisogna insistere? Passarci di persona? Minacciarli? Altro? A te come hanno risposto?
Ho sentito piú volte di questa indifferenza voluta, cosí i piú lasciano perdere, oppure ti chiedono di passare la per farti il "discorsetto", che io non ho nessuna intenzione di ascoltare, tra l'altro. :thumbdown:

cancellato3349 29-02-2016 16:24

Quote:

Originariamente inviata da Stregatta13 (Messaggio 1690038)
Anche io ho provato, ma non mi ha cagata nessuno. :moltoarrabbiato:
Mandato raccomandata alla chiesa in cui sono stata battezzata, ma nulla. :nonso:
Bisogna insistere? Passarci di persona? Minacciarli? Altro? A te come hanno risposto?
Ho sentito piú volte di questa indifferenza voluta, cosÃ* i piú lasciano perdere, oppure ti chiedono di passare la per farti il "discorsetto", che io non ho nessuna intenzione di ascoltare, tra l'altro. :thumbdown:

Io in primis mi sono informata sul sito dell'uaar e ho letto le varie discussioni sia nel loro forum,sia in giro per la rete.
Ho scaricato il documento per lo sbattezzo dal sito dell'uaar che praticamente oltre a richiedere al parroco di prendere in atto la richiesta,sollecita anche a livello legale se ci fosse un indifferenza o adempienza. La mandi con raccomandata se vuoi. Senno' ci vai di persona e la lasci al parroco. Io,ora come ora,farei cosi..ho speso un po' per le raccomandate che ho mandato. Il parroco era lo stesso che mi ha battezzata ed esercita nel mio paesello di origine.non aveva mai sentito parlare di sbattezzo.quindi ci ha messo un paio di lettere(e qualche telefonata a preti vari sicuramentexD) per capire cosa dovesse fare. Poi comunque si e' smosso dopo le mie sollecitazioni( perche' devono essere loro a chiedere l'autorizzazione alla curia per poter segnare sul libro dei battezzati che tu non fai piu' parte della chiesa cattolica).
Nel tuo caso hanno fatto gli gnorri :/
Se tu senti sicura potresti passarci con il documento dell'uaar alla mano. Consegnarlo al parroco(quello che manda avanti la baracca..i piu giovani li lascerei stare),spiegare velocemente quello che vuoi e poi chiedere di inviarti il documento di apostasia al tuo indirizzo.( la curia ti manda un documento ufficiale del tuo 'sbattezzo'). Sicuramente la curia dara' l'ok a poter segnare la cosa sul quello stupido libro.

cancellato15324 29-02-2016 16:31

Re: Atei o religiosi?
 
Grazie della spiegazione Elle, vedrò che fare. :)
Mi sa che anche io ho la raccomandata scaricata da quel sito, non vorrei sbagliarmi. :pensando:

cancellato15035 29-02-2016 16:33

Io ho deciso di avere fede nel Maestro di vita che c'è in me, la mia parte saggia, che io chiamo Maestro Text, dunque sto cercando di essere più credente. Altrimenti non avrei fede in nulla, sono fatto al 100% di spirito critico.

Svers0 13-05-2016 15:15

Re: Atei o religiosi?
 
Vorrei porre una domanda ai religiosi del forum, come fate ad essere certi che la vostra religione sia quella giusta??

Insomma nella storia ci sono state centinaia se non migliaia di religioni diverse, ora le religioni più importanti sono tutte monoteistiche e quindi si potrebbe rispondere dicendo che alla fine il Dio è sempre quello anche se lo si adora in modo diverso ma sono esistite religioni in passato che veneravano tanti dei e ora lo fa anche l'induismo mi pare, anche se a pensarci bene ci stava sempre un Dio più importante degli altri però ci sono anche religioni come l'animismo che mi pare non abbiano una scala d'importanza tra le varie divinità.

Quindi i religiosi oltre che ad affermare che gli atei hanno torto hanno anche la necessità di smentire altre religioni in quanto hanno appunto torto dato che è impossibile mettere d'accordo tutte le religioni della storia, bel casino. :pensando:

In questo macello credo che la posizione dell'agnosticismo o dell'ateismo siano quelle più sensate perché se non altro si rimane coi piedi per terra ma già l'ateismo partendo col presupposto che non possono esistere divinità si conferma essere una religione a tutti gli effetti però con zero divinità e quindi zeroteistica. :mrgreen:

Gnar 13-05-2016 15:46

Re: Atei o religiosi?
 
Quote:

Originariamente inviata da mike21 (Messaggio 1645574)
Dio è morto, diceva il grande Nietzsche, ma appare il sospetto, guardandosi intorno, che l'essere umano, in assenza di Dio, divinizzi cose materiale, dando a esse attribuiti infiniti anche se esse sono generalmente finite.

Mi pare ovvio che l'uomo tenda a divinizzare le cose. Personalmente, e ti chiedo scusa per questo mio punto di vista, non mi è mai riuscito di credere a chi si professa veramente ateo. Questo non perchè io sia religioso, anche la mia fede è morta da tempo ormai, ma perchè non riesco a concepire come si possa sopportare il nichilismo che comporta il credere fermamente che non esista Dio e dunque, a rigor di logica, senso e direzione alle vita. Nietzsche in effetti è morto pazzo e io stesso mi sento uno spirito perduto, sotto questo punto di vista. La cosa migliore che mi viene da fare è far finta che l'ospite inquietante (il nichilismo) non esista.

Simba 13-05-2016 16:15

Re: Atei o religiosi?
 
Non ho letto tutti gli interventi ma appena ho un attimo con calma li leggo..
rispondo semplicemente alle domanda, il non religioso e credente, in momenti di difficoltà la fede mi ha risollevato, e tuttora lo fa.


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